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Cultura

Istruzione, Governo Schifani approva Piano di contrasto a povertà educativa e dispersione: stanziamento di oltre 320mila euro

Matteo Ferrandes

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Presidenza della Regione
Innalzare la qualità dell’offerta formativa della scuola siciliana, intervenire tempestivamente per il recupero dei ritardi dell’apprendimento, combattere la dispersione scolastica e favorire l’esercizio del diritto allo studio. Sono gli obiettivi del Piano strategico per il contrasto alla povertà educativa, la riduzione della dispersione scolastica, la qualificazione e l’internalizzazione del sistema scolastico siciliano per il triennio 2023-2025, che ha ricevuto l’apprezzamento del governo Schifani su proposta dell’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, Mimmo Turano, e che può contare su una dotazione finanziaria di quasi 321 milioni di euro.

«Più scuola e più scuola aperta – afferma Turano – questo governo intende rilanciare una serie di interventi strategici per promuovere il successo scolastico dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze  Prevediamo il potenziamento del tempo pieno per la scuola primaria, il rafforzamento delle competenze curriculari di base e tecnico-professionali, la promozione dell’educazione interdisciplinare e valoriale, la creazione di sportelli scolastici di ascolto e azioni di prevenzione contro il bullismo e il cyberbullismo. Inoltre, porteremo avanti azioni strategiche per la promozione dell’uguaglianza di genere e di un approccio innovativo alle discipline STEM per favorire le opportunità occupazionali legate all’industria 4.0, cureremo l’implementazione della modalità duale nei percorsi scolastici secondari di secondo grado, l’introduzione di interventi di sostegno agli studenti fragili, le azioni di internazionalizzazione dei sistemi educativi, orienteremo l’offerta formativa dei percorsi di Istruzione e formazione professionale (Iefp) sui fabbisogni del mondo produttivo».

Il Piano

Il Piano prevede un coinvolgimento multi-livello del sistema scolastico e delle varie istituzioni preposte, in un’ottica di complementarietà e di concertazione con le azioni di contrasto alla povertà educativa condotte dal ministero dell’Istruzione, l’assessorato regionale all’Istruzione intende intervenire con la messa a sistema di un modello di coordinamento unitario delle risorse a valere sui Po nazionali e regionali Fse e Fesr, che si esplicita in un’intesa istituzionale a titolarità Regione-Ministero e nella costituzione del Comitato paritetico Regione – Ufficio scolastico regionale, per l’analisi, la progettazione e il monitoraggio di iniziative macrosistemiche.

Alla luce dell’analisi di contesto effettuate dall’Ufficio scolastico regionale per Sicilia sul fenomeno della dispersione scolastica nell’Isola, la Regione Siciliana intende favorire per il triennio 2023-2025 azioni e iniziative su due distinti livelli d’intervento: potenziamento e qualificazione dell’offerta formativa, rafforzamento della governance delle istituzioni scolastiche.

Il Programma Fse+, Priorità 2 – Istruzione e formazione fornirà il sostegno economico per il miglioramento della qualità, dell’inclusività, dell’efficacia e dell’attinenza al mercato del lavoro dei sistemi di istruzione e di formazione, anche attraverso la promozione dell’apprendimento digitale, della convalida dell’apprendimento non formale e informale e dello sviluppo professionale del personale docente, così da facilitare l’acquisizione delle competenze chiave, in particolare per quanto riguarda le competenze di base, imprenditoriali, linguistiche, digitali e le competenze utili allo sviluppo sostenibile.

I fondi

Sono disponibili 320.882.964 milioni di euro. Nel dettaglio, 59,2 milioni per azioni di orientamento, contrasto alla povertà educativa e potenziamento delle aree disciplinari di base come sostegno all’istruzione primaria e secondaria, 6,4 milioni per azioni di orientamento, 9,6 milioni per azioni formative per il personale scolastico a sostegno dell’istruzione degli adulti, 12,8 milioni per l’integrazione scuole 3-6 anni a sostegno dell’educazione e alla cura della prima infanzia, 232,7 a Istruzione e formazione professionale (Iefp).

Cultura

Radici di pietra e di cielo: Lorenzo Reina, l’uomo che ha ascoltato la sua terra

Laura Liistro

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Santo Stefano Quisquina saluta Lorenzo Reina non solo come il creatore del Teatro Andromeda, ma come un artista totale, capace di restituire senso, bellezza e dignità a un territorio e ai suoi simboli più profondi. La sua opera non si limita a un capolavoro architettonico incastonato tra i monti Sicani: è una visione del mondo che intreccia arte, natura e spiritualità.
L’arte di Lorenzo Reina nasce da un rapporto intimo con la terra e con il tempo naturale.
Le sue sculture, le installazioni e le architetture non impongono una presenza, ma sembrano emergere dal paesaggio stesso.
Pietra, luce, silenzio e cielo diventano materia artistica. Ogni gesto è misurato, essenziale, come se l’opera fosse il risultato di un ascolto profondo del luogo.
Il Teatro Andromeda rappresenta la sintesi più alta di questa ricerca: una scultura abitabile, un’opera totale in cui convergono arte visiva, architettura, astronomia e filosofia.
Ma Andromeda è anche il cuore di un’esperienza rituale che Reina ha saputo riportare in vita, restituendo dignità ai riti dei solstizi e ricreando quel filo antico tra l’uomo e la natura.
Con le celebrazioni del solstizio d’estate e del solstizio d’inverno, Lorenzo Reina ha trasformato il teatro in uno spazio sacro laico, dove il passaggio delle stagioni viene celebrato attraverso la luce, la musica e la danza.

Eventi intensi e sospesi nel tempo, capaci di generare un’atmosfera definita da molti come “magica”.
Il momento culminante è l’ingresso del sole nella “Maschera della Parola”, un gesto simbolico in cui la luce diventa messaggio, “parola di luce”, sintesi perfetta della sua poetica.
Questi riti, che attirano visitatori da tutta Italia e dall’estero, non sono semplici spettacoli, ma esperienze collettive di contemplazione e consapevolezza.
Lo dimostrano anche iniziative recenti come il “Solstizio di Pace 2025”, che hanno rafforzato il valore spirituale e universale di Andromeda, rendendolo un luogo di incontro tra culture, sensibilità e pensieri diversi.
Nella cosiddetta “Sicilia fredda”, spesso relegata ai margini, Reina ha costruito un’estetica della resistenza e della lentezza.
Ha dimostrato che la bellezza non ha bisogno di clamore, ma di radicamento.
Il vero tesoro che lascia a Santo Stefano Quisquina è una visione: l’idea che l’arte possa ricucire il rapporto tra uomo e natura, tra passato e futuro, tra materia e luce.
Oggi, tra i Sicani, la sua opera continua a parlare.
Non come monumento immobile, ma come esperienza viva.
Lorenzo Reina ha saputo materializzare la bellezza e trasformarla in rito, in comunità, in memoria condivisa.
Quella luce, diventata parola, continua a illuminare chi sa fermarsi ad ascoltare.

Laura Liistro

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Personaggi

Charlotte da Pantelleria a Live Box di Casa Sanremo 2026

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Charlotte, all’ anagrafe Sabina Esposito, cantautrice siciliana originaria di Pantelleria, parteciperà martedì 24 Febbraio 2026 al Live Box di Casa Sanremo, nello spazio Web Music Promotion gestito della Lino Management Berlin e Kalan Eventi Group, presentando il suo ultimo singolo “Come le foglie e il vento

https://youtu.be/8O17KOBqy38?si=5ZKTu_uTYYuRLypV

L’ artista arriva a questo appuntamento grazie alla collaborazione con l’agenzia siracusana di eventi e spettacoli gestita da Walter Iannì, da anni operante nel settore dello spettacolo e nella promozione di talenti emergenti, non solo in ambito musicale.
La stessa è partners commerciale per la Sicilia della Lino Management Berlin per tutti gli eventi in programma in ambito nazionale. Conosciamo meglio in breve Charlotte.

La carriera artistica di Charlotte
L’ artista pantesca consegue nel 2018 la Laurea in “Musica, Spettacolo, Scienza e Tecnologia del suono” presso il Politecnico Internazionale “Scientia et Ars” di Vibo Valentia con indirizzo Canto Moderno.
Nel corso della sua carriera partecipa a numerose manifestazioni canore nazionali e internazionali, conseguendo ottimi risultati professionali e la vede sempre protagonista in vari masterclass musicali.
A Febbraio 2023 supera i casting per il Talent televisivo “The Coach” nel febbraio 2024, dopo aver superato i casting di Sanremo DOC, si esibisce con il suo ultimo inedito al Palafiori di Sanremo durante la settimana del Festival di Sanremo. Conosce Walter Iannì grazie ad un progetto denominato “ L’ Angolo dei Talenti “, live su piattaforma social Tik Tok, promosse dalla stessa agenzia è finalizzate alla promozione e visibilità di artisti in genere. Successivamente accede di diritto al “Talenti Special 2025 “, talent online, abbinato al progetto “L’ Angolo dei Talenti “, dove tutt’ora la vede in gara fino al 30 Aprile 2026 con altri colleghi del ramo musicale e artistico.
Artista di carattere e professionalmente preparata, così la definiscono Walter Iannì e Lino Sansone, responsabile diretto della Lino Management Berlin, augurano all’ artista siciliana il meglio per i prossimi appuntamenti in programma.

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Personaggi

E’ morta Brigitte Bardot, icona del cinema e sex symbol degli anni ’60

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Si è spenta a 91 anni Brigitte Bardot, diva del cinema per eccellenza e deli anni ’60, nonchè attivista memorabile per i diritti degli animali.

Mai attrice fu più simbolo di sensualità e libertà sessuale.

Le sue iniziali, BB, erano riconoscibili e subito riconducibili a quell’artista completa: oltre che attrice era  cantante e modella. 
Figlia di un ricco industriale parigino, era appassionata di danza ed entrò al Conservatorio di Parigi nel 1949 e a quindici anni divenne la mascotte della rivista Elle.
L’attrice ha recitato in 56 film prima di porre fine alla sua carriera nel 1973 e di dedicarsi alla difesa degli animali

Il primo ruolo nel cinema fu nel 1952 dal regista Jean Boyer in Le Trou normand al fianco del grande attore Bourvil.
A soli 18 anni sposò Roger Vadim,  assistente alla regia di Marc Allegret, a cui si deve, di fondo, la scoperta della Bardot come viso e corpo per il cinema.
Da qui una serie di partecipazioni, come Poppea in  Mio figlio Nerone con Alberto Sordi e Vittorio De Sica per la regia di Steno.

Bisogna aspettare il 1956 perchè entri nella leggenda del cinema, grazie al film del marito Vadim (dal quale si separerà nel ’57), E Dio creò la donna, che l’ha immortalata come icona di bellezza.

Dopo il film di Vadim i produttori iniziano a bussare con insistenza alla sua porta e ben presto BB diviene addirittura l’attrice più pagata del cinema francese. E’ arrivata addirittura a girare 4 film in 12 mesi: En cas de malheur (dove recita con Jean Gabin), Les Bijoutiers du clair de lune, Une Parisienne e La Femme et le Pantin. Il ’59 è l’anno di Babette va alla guerra (sul set conosce e si fidanza con l’attore Jacques Charrier) e di La verità di Clouzot dove interpreta un ruolo che la farà soffrire: quello di una donna che viene accusata dell’omicidio del marito, ma che i paesani giudicano come una mangiatrice di uomini e poco di buono.

Nel 1960 diventa mamma di Nicolas, suo unico figlio che tuttavia non accetta e lo affida ad una balia.

Con il film Vita privata, poi, conosce l’attore Sami Frey che diventa il suo nuovo amante dopo la liaison con Raf Vallone e prima di quella con il ricco playboy tedesco Gunther Sachs, che sposerà per divorziare nel 1969. 

Le battaglie animaliste

Il 1963 segna l’inizio delle battaglie animaliste, promuovendo  un’arma che uccida in modo indolore le bestie nei macelli; a questa iniziativa ne seguiranno decine di altre – forse la più celebre e significativa sarà quella contro le pellicce.
Nel 1964 recita in Viva María! e poi comincia a incidere dischi come Le Soleil (1966), Harley-Davidson (1967), poi il regalo d’amore di Serge Gainsbourg: Je t’aime… moi non plus (1967).

BB continua la sua carriera cinematografica dove incontra le colleghe Annie Girardot – Les Novices (1970) e Claudia Cardinale con la quale rifà una coppia di pistolere sexy in Les Pétroleuses. L’Histoire très bonne et très joyeuse de Colinot trousse-chemise (1973) è l’ultimo film della sua carriera.

Dopo questo film, l’artista parigina si dedica anima e corpo alla lotta per la protezione degli animali, come quella contro la caccia alle foche. Alla sua battaglia anche il presidente francese Valéry Giscard d’Estaing si allinea e vieta l’importazione di pelli di foca in Francia. Nella sua lotta, Bardot fu sostenuta da numerose personalità dello showbiz francese e non solo come Isabelle Adjani, Kim Basinger, Johnny Hallyday, Alain Delon e Jacques Chirac.

Con la sua tenacia e il suo impegno riesce a influenzare l’intero paese  tanto da vietare l’importazione e il commercio di pelli di cane e gatto.

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