Personaggi
Intervista a Salvatore Battaglia, il vignettista satirico di Ragusa e preziosa presenza nel nostro giornale
Presenza ormai costante nel nostro giornale è quella di Salvatore Battaglia, il vignettista di Ragusa Ibla, che, di tanto in tanto ci fa sorridere con le sue caricature satiriche.
La prima che ci mandò, in verità, ci fece proprio ridere.
E i suoi contributi sono sempre leggeri e ironici, considerando la sua ferma convinzione: “Lo sappiamo bene e lo dicono da sempre anche i maggiori esperti: ridere fa bene. E non solo, essere di buon umore ci consente di affrontare al meglio le giornate, relazionarci con le persone in maniera positiva ed è estremamente contagioso. Ecco perché abbiamo creato una nuova rubrica dedicata al buon umore: “Ridiamoci Sopra…”. Per questa sua motivazione ha creato l’Accademia delle Prefi.
Disegnatore per hobby e passione, Salvo Battaglia nella vita si occupa di formazione come esperto esterno presso istituti scolastici superiori in due settori d’interessi: la domotica (Elettrico-Elettronico e Informatico) e la Comunicazione e Marketing Aziendale. Da questo ultimo si comprende la sua capacità comunicativa nei suoi comunicati. E dunque gli chiediamo:
Si sarai scoperto disegnatore da piccolissimo, ma il disegno satirico, la vignetta, quando l’ha sviluppata? Dietro i banchi di scuola a fare caricature ai prof o al bidello? Ho avuto da sempre una vocazione al disegno, ma ho sviluppato il disegno satirico a 16 anni quando da giovane entrai nel mondo del lavoro presso il Molino e Pastificio “S. Lucia” a Ragusa, facendo le vignette ai colleghi, al capo reparto o addirittura ai miei titolari, creando momenti di sano umorismo che ancora oggi, quando incontro i miei vecchi colleghi, li ricordiamo con una sonora risata e un pizzico di nostalgia dei tempi passati.
Siamo curiosi di sapere di più circa la sua accademia. Che significa Prefi? Beh… l’Accademia delle Prefi nasce come generalmente nascono le associazioni o i premi dall’incontro di due o più amici che in un dato momento in circostanze non programmate decidano di creare qualcosa di nuovo e di originale.
Così fu che una mattina presso il negozio di modellismo di un mio carissimo amico Gianni Bracchitta decidemmo di creare un’associazione che promuovesse le arti in tutte le sue sfaccettature con una caratteristica speciale, quella di promuovere i giovani artisti emergenti della nostra amata Sicilia.
Il nome scelto Accademia delle Prefi fu semplicemente coniato all’istante, frutto della mia fantasia e approvato dal mio amico e cofondatore suscitando sin dall’inizio la curiosità di tutti per capire il nome attribuito all’Accademia cioè “Prefi” …
Abbiamo notato una grande attitudine con la scrittura giornalistica, come l’ha sviluppata? Come tutte le cose… ci si ritrova a scrivere o a redigere un articolo o una storia perché vi è una grande passione per la scrittura e il desiderio di trasmettere agli altri le proprie emozioni, pensieri e sentimenti, cercando di condividerli con ipotetici lettori.
Lei è molto legato alle tue origini oltre che geografiche anche familiari. I suoi articoli sulla Sicilia di un tempo come nascono? Inoltre, in essi usa sempre una frase in dialetto. Ecco vuole illustrarci questo suo spaccato? Si è vero, sono molto legato alla mia terra, alle mie radici e soprattutto amo la storia. Già da ragazzo… a scuola non sono mai stato una cima… ma la materia che mi ha sempre interessato di più è stata “la Storia…” , sia quella con la S maiuscola (Grandi avvenimenti che hanno inciso sulla vita del genere umano) che quella con la s minuscola (Piccoli avvenimenti, modi di vivere, linguaggio della mia terra (dialetto), usi e costumi.
Uso a volte espressioni dialettali perché danno ai miei corregionali la giusta sensazione di ciò che voglio esprimere e che con l’uso della lingua italiana verrebbero sminuite o banalizzate.
Lei è un fantasioso e fantasista, uno che gioca con le matite come con gli eventi. A parte la passione per il disegno, cos’altro impegna piacevolmente Salvo Battaglia? Una delle passioni che primeggia negli interessi del Buon Battaglia è la Podistica (la corsa) scoperta all’età di diciotto anni quando durante il servizio militare… fui assegnato al corpo dei Bersaglieri di stazza ad Orvieto e poi a Civitavecchia presso la caserma “La Marmora”.
Tutt’ora, con grande piacere, continuo ancora a correre sia dentro la città sia presso il litorale della mia amata Marina di Ragusa, dove ufficialmente vi è la sede dell’Accademia delle Prefi… (nella mia casa di mare).
Un giorno mi pare mi disse che lei disegna di mattina presto, quasi notte, come mai? Si è vero… confesso che mi paragono ad una batteria di una torcia elettrica…, sono attivissimo sin dalla mattina presto e a mano a mano con il trascorrere della giornata mi esaurisco totalmente, ed in serata verso le ore 23 circa… crollo. Tutto ciò penso sia dovuto al fatto che sin da ragazzo ho sempre lavorato in posti di lavoro dove la presenza era stabilita di mattina presto: già alle ore 7 ero operativo. Quindi siccome ho fatto da sempre molte attività dopo le ore d i lavoro come: teatro, corsa, associazioni culturali, politica, radio, televisione e altro ancora… alla fine della giornata ero completamente esausto, ma soddisfatto.
Come vuole concludere questa intervista, vuole dirci un’ultima parola? Vorrei esprimere un mio pensiero circa il mio modo di vivere oggi all’ età di 64 anni, quando qualcuno mi domanda quali sono le prospettive per il futuro imminente o cosa faccio per trascorrere il tempo in modo appagante.
Beh, come un indomabile ottimista rispondo: Come in qualsiasi età della nostra breve o lunga vita io mi pongo degli interessi che, oggi avendo più tempo a disposizione, posso curare e fare al meglio delle mie capacità.
Concludo dicendo che ‘A megghiu parola è chidda ca ‘un si dici… quindi non dico più niente.”
Marina Cozzo
Cronaca
E’ morto Luca Giurato, il giornalista dalla gaffe e dalla simpatia incontenibili
Luca Giurato ci ha lasciato a 84 anni
Il giornalista e conduttore televisivo, travolgente e irresistibile nelle sue esternazioni, se ne è andato all’improvviso colpito da un infarto fulminante.
Incredula la moglie mentre racconta dell’accaduto, mentre si godevano gli ultimi giorni estivi a Santa Marinella.
Social e colleghi si sono accavallati in esternazioni di affetto, stima e cordoglio.
Era Romano di Roma, nato il 23 dicembre 1939 a Roma, e ha iniziato la professione come cronista di “Paese Sera”, conseguendo nel 1965 ha ottenuto il tesserino da giornalista professionista.
Poi ha collaborato con “La Stampa”, fino a diventare direttore del giornale Radio Rai e vicedirettore del Tg1 fino al 1990.
La sua prima apparizione in tv risale al 1993, ma è con Domenica In insieme a Mara Venier che inizia a farsi conoscere a apprezzare dal pubblico.
Da lì poi, negli anni, entra come conduttore di Unomattina, ruolo che ricopre fino al 2008. Ha lavorato con Livia Azzariti, Paola Saluzzi, Antonella Clerici.
Nel 2004-2005 conduce Italia che vai insieme a Francesca Chillemi e Guido Barlozzetti il sabato pomeriggio su Rai 1.
Lo ricorderemo con affetto e un dolce sorriso per il suo animo generoso, libero e leggero.
In copertina immagine da facebook
Personaggi
Politici e donne, i veri guai sotto le lenzuola: la storia insegna
Da Sangiuliano a Giulio Cesare corsi e ricorsi storici
Ogni volta che un politico viene coinvolto, a vario titolo, in uno scandalo di natura sessuale, i media ci si buttano a capofitto come se fosse la prima volta. E non mi riferisco soltanto all’affaire Sangiuliano (non più ministro) – Boccia (giammai consulente).
Se c’è, infatti, una costante nella storia del potere, è il fatto che i politici, uomini spesso di grande influenza e visione, ma anche no, abbiano un punto debole non trascurabile: le donne. L’eterno gioco di seduzione tra politica e femminilità ha prodotto scandali che vanno dall’antica Roma fino alla Casa Bianca. Perché, diciamolo chiaramente: mentre i politici cercano di risolvere i problemi del mondo, spesso i loro veri guai iniziano sotto le lenzuola.
Cesare e Cleopatra. Il primo scandalo internazionale
Cominciamo con Giulio Cesare, che non solo si dedicava a conquistare terre e popoli, ma anche cuori. E che cuori! La storia con Cleopatra è uno degli intrighi più famosi della storia. Non si trattava solo di politica: Cesare, uomo di visione e strategia, si trovò affascinato dalla regina egiziana, donna astuta e affascinante. Quando la portò a Roma, l’intera città sussurrava di scandali. Certo, Cesare era già sposato, ma chi avrebbe potuto resistere alla tentazione di una regina che si avvolgeva in un tappeto per entrare nelle sue stanze?
Enrico VIII, l’uomo delle sei mogli e delle innumerevoli amanti
Passiamo poi a Enrico VIII d’Inghilterra, un re per cui le donne non erano solo una passione, ma un’ossessione. Il buon Enrico, noto più per il suo appetito sessuale che per le sue capacità diplomatiche, ebbe sei mogli, innumerevoli amanti, ma solo perché continuava a decapitare o divorziare da quelle che non gli piacevano più. Come dimenticare il suo drammatico divorzio da Caterina d’Aragona che portò allo scisma con la Chiesa cattolica? Alla fine, Enrico si ritrovò solo e ingrassato, vittima delle sue stesse pulsioni. L’ironia è che la donna per cui sacrificò tutto, Anna Bolena, finì anch’essa decapitata.
Napoleone e Giuseppina, l’imperatore innamorato
Napoleone Bonaparte, che conquistò mezzo mondo e si autoproclamò imperatore, si ritrovava debole come un bambino davanti a Giuseppina. Nonostante la sua pretesa di essere un uomo di ferro, il piccolo corso scriveva lettere infuocate alla sua amata, pieni di una passione quasi adolescenziale. Eppure, Giuseppina non era esattamente l’immagine della fedeltà. Napoleone, dopo averle perdonato tradimenti e bugie, finì per divorziare da lei. “Se non posso avere la sua fedeltà,” avrebbe detto, “avrò almeno la Francia”. La verità è che, anche con una corona in testa, il cuore è sempre più vulnerabile della spada.
Kennedy e Marilyn, la caduta del re americano
Arriviamo poi al XX secolo, e qui gli scandali si moltiplicano. John F. Kennedy, il presidente che incarnava il sogno americano, aveva un debole ben noto per le belle donne. Tra tutte, la sua relazione con Marilyn Monroe è la più iconica. Quando la bionda più famosa di Hollywood cantò “Happy Birthday, Mr. President” con una sensualità che si poteva quasi toccare, l’America intera capì che qualcosa bolliva in pentola. Certo, JFK era sposato con la sofisticata Jacqueline, ma si sa: il potere seduce, e il potere assoluto… beh, seduce assolutamente. Il resto della storia si è perso tra le pieghe dei segreti di Stato e le copertine patinate.
Clinton e Lewinsky e l’affaire dei sigari
Ma se c’è uno scandalo che ha segnato gli anni ’90, è quello di Bill Clinton e Monica Lewinsky. Il presidente democratico, noto per il suo carisma e le sue doti oratorie, si trovò travolto da uno scandalo sessuale che fece tremare la Casa Bianca. “Non ho avuto rapporti sessuali con quella donna,” dichiarò davanti a una nazione intera, solo per essere smentito poco dopo. Un sigaro, un vestito macchiato e un’impeachment sfiorato: questa è la sintesi di uno dei casi più imbarazzanti della politica moderna. E se Clinton alla fine salvò la presidenza, il suo matrimonio non ne uscì altrettanto illeso.
Silvio Berlusconi e il bunga bunga nazionale
Ah, e non possiamo certo dimenticare il nostro Silvio nazionale. Berlusconi, l’uomo che ha reso lo scandalo quasi una prassi di governo, è passato alla storia non solo per le sue leggi ad personam, ma soprattutto per le famigerate feste “bunga bunga”. Tra soubrette, starlette e minorenni, Berlusconi ha trasformato Villa San Martino in una sorta di corte rinascimentale, con tanto di harem. “Meglio guardare le belle ragazze che essere gay,” disse una volta, con quell’ironia tutta sua che, se non altro, strappava un sorriso persino ai suoi detrattori. Alla fine, il Cavaliere ha pagato caro il prezzo del suo stile di vita, ma lo scandalo? Quello non lo ha mai scalfito davvero.
Macron e Brigitte, l’amore fuori dalle convenzioni
Non tutti gli scandali, però, riguardano tradimenti o relazioni torbide. Prendiamo il caso di Emmanuel Macron, il giovane presidente francese, e la sua relazione con Brigitte, sua ex insegnante e di 25 anni più grande di lui. La Francia, inizialmente scioccata dalla differenza d’età, ha imparato ad accettare l’idea che un uomo possa innamorarsi di una donna matura senza che questo debba essere considerato uno scandalo. Macron ha sfidato le convenzioni sociali e, in un certo senso, ha dimostrato che anche in politica c’è spazio per amori autentici e fuori dagli schemi. Ma lo scandalo? Quello è rimasto solo nei pettegolezzi di corridoio.
Il potere e il fascino del proibito
In fondo, come diceva Montanelli, “Il potere è afrodisiaco”. I politici, così come i grandi conquistatori del passato, non riescono a resistere al fascino delle donne. È una combinazione letale: da una parte la tentazione del proibito, dall’altra l’ebbrezza del potere.
Ogni volta che un politico cede alle sue debolezze, la stampa e l’opinione pubblica si scatenano, ma sotto sotto lo sappiamo: non ci stupiamo davvero.
Perché, alla fine, l’eterno scandalo tra politici e donne non è altro che una dimostrazione del fatto che, per quanto potenti possano essere, restano sempre e comunque umani, con tutte le loro debolezze e fragilità.
Perché alla fine, come dice il proverbio, tira sempre più un capello…
Davide Romano
Personaggi
Maria Mattarella. Il cordoglio di Forza Italia all’ARS
“A nome personale e di tutto il Gruppo parlamentare di Forza Italia all’ARS, desidero esprimere la mia vicinanza, in questo momento di grande dolore, alla famiglia dell’avvocato Maria Mattarella, Segretaria generale della Regione Siciliana.
La dottoressa Mattarella ha guidato la macchina burocratica della Regione con grande passione, competenza e dedizione, così come prima aveva guidato l’Ufficio legale, dimostrando un grande senso delle Istituzioni, un grande spirito di servizio. Ho avuto personalmente modo di apprezzarne le qualità umane e professionali nel periodo in cui ho presieduto la Commissione per la riduzione della spesa regionale.
La Sicilia tutta perde oggi una donna che ha servito i cittadini, che ha servito lo Stato e che ha certamente contribuito alla rinascita della nostra Regione.”
Lo dichiara a nome di tutto il Gruppo parlamentare Stefano Pellegrino, presidente dei deputati di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana.
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