cronaca
Intervista a Bruno Papia il nuovo pediatra di Pantelleria
E’ stato nominato il nuovo pediatra che si prenderà cura dei bambini di Pantelleria: Bruno Papia.
Prenderà servizio, lo ricordiamo, il prossimo primo aprile.
Abbiamo realizzato una piccola intervista con il professionista affinché anche gli isolani lo conoscano meglio.
- Dottor Papia cosa l’ha spinta a specializzarsi in pediatria?
Fin da piccolo ho coltivato il sogno di diventare pediatra di “famiglia”, definizione che sente più calzante al mio modus operandi rispetto alla più recente definizione di pediatra “di libera scelta”.
Ho sempre creduto nel ruolo non sono prettamente medico ma anche sociale del medico di famiglia, come si diceva una volta, ossia una figura rassicurante, di cui fidarsi e a cui affidare il bene più prezioso che ognuno di noi ha, ossia i propri figli. Ecco è così che il medico diventa davvero “uno di famiglia”.
Credo fermamente nell’importanza delle cure primarie e del ruolo del pediatria “di famiglia”, quale vigilante per un corretto sviluppo fisico e psicologico delle future generazioni.
Il dottor Papia si è laureato in medicina con lode presso l’università degli studi di Palermo e successivamente ha conseguito la specializzazione in Pediatria sempre con lode. Inoltre è membro Sip, SIMRI (Società Italiana malattie respiratorie infantili) e istruttore Pbls della SIMEUP(Società italiana medicina emergenza urgenza pediatrica).
- Lei è molto giovane anche di studi, parte dei quali svolti anche a Roma. Come mai è rimasto nella sua Palermo a lavorare?
In effetti, durante la mia formazione ho prestato servizio presso il reparto di broncopneumologia pediatrica del Bambin Gesù di Roma. Ma sono rimasto in Sicilia, resistendo alle ben più allettanti sirene del Nord Italia, convinto di voler dare un contributo. Nel mio piccolo vorrei migliorare la terra che amo e in cui sono cresciuto, ma che spesso viene maltrattata dai suoi stessi abitanti.
- La scelta di Pantelleria come sua destinazione?
Quando mi è stato posta la prospettiva di andare a Pantelleria a svolgere l’attività di pediatra, son sincero, ho avuto qualche perplessità dovuta alla logistica dei collegamenti e al fatto che non conoscessi quella realtà.
Tuttavia le positive esperienze raccolte da colleghi e amici che per lavoro o per diletto hanno conosciuto la dimensione pantesca, unito al fatto che nelle piccole realtà si preservano ancora valori umani e sociali che nella grandi città si vanno via via perdendo, mi hanno convinto ad accettare l’incarico.
Noi porgiamo al dottor Bruno Papia i nostri migliori auguri di buon lavoro e, vista la tempra, siamo certi che lo farà davvero!
Ambiente
Ordine Agronomi e Forestali di Trapani, tutti i membri del Consiglio
Elezione Consiglio Provinciale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali 2025-2029 ai
sensi del DPR 169/05. Insediamento Consiglio e nomina delle cariche.
Il 29 settembre 2025 si è insediato il nuovo Consiglio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei
Dottori Forestali di Trapani, pronto ad avviare un percorso di rinnovamento e crescita per la
categoria.
I membri del Consiglio
Il Consiglio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Trapani per il
quadriennio 2025/2029, risulta così composto:
Dott. Agronomo Gaspare Lodato – Presidente
Dott.ssa Agronomo Franca Omodei – Vice Presidente
Dott.ssa Agronomo Mariella Saladino – Segretario
Dott. Agronomo Giuseppe Mustazza – Tesoriere
Dott. Agronomo Renzo Nicolò Amato – Consigliere
Dott. Agronomo Diego Asta – Consigliere
Dott. Agronomo Adriano Chirco – Consigliere
Dott. Agronomo Pietro Marchese – Consigliere
Dott. Agronomo Junior Riccardo Russo Tiesi – Consigliere
Gli obiettivi
Tra i principali obiettivi vi è quello di rafforzare negli iscritti il senso di appartenenza all’ODAF di
Trapani, favorendo il coinvolgimento diretto degli iscritti attraverso momenti di confronto, una
comunicazione efficace e trasparente e la pianificazione di attività formative rispondenti alle
esigenze del territorio in cui operano.
Altro punto centrale è la valorizzazione del ruolo dell’agronomo anche attraverso la collaborazione
e/o partecipazione attiva in iniziative promosse da enti pubblici, aziende agricole e altri ordini
professionali del territorio al fine di contribuire allo sviluppo economico, ambientale e sostenibile.
Attraverso l’organizzazione e/o la partecipazione ad eventi divulgativi, seminari o convegni e
specifici tavoli tecnici, il nuovo Consiglio continuerà a promuovere:
– la tutela del territorio e del paesaggio, lo sviluppo sostenibile in agricoltura e nell’ambiente e
l’accrescimento della biodiversità, per garantire la salute del territorio e del paesaggio,
combinando l’approccio tecnico con una forte responsabilità sociale;
– la sicurezza e la gestione del territorio e delle risorse naturali al fine di contrastare il degrado
ambientale attraverso la pianificazione dell’assestamento forestale, della bonifica,
dell’irrigazione, della gestione dei parchi e delle riserve;
– le produzioni agricole e la gestione del territorio favorendo gli aspetti ecologici e ambientali;
– la diffusione di buone pratiche in materia di pianificazione urbanistica e infrastrutture verdi, a
beneficio delle aree rurali;
– l’aggiornamento professionale continuo degli iscritti, per rispondere alle esigenze di una società in
continua evoluzione.
Ambiente
Salmonella, nessun caso di contaminazione tra i pomodorini siciliani
«Le verifiche condotte dalle autorità sanitarie regionali e nazionali, così come i dati riportati nel recente rapporto congiunto di Ecdc ed Efsa, non hanno rilevato alcun caso di contaminazione sui campioni di pomodoro prelevati in Sicilia. Ma quale salmonella, i pomodorini ciliegini siciliani fanno bene alla salute e sono buoni!».
Lo dichiara l’assessore all’Agricoltura e vice presidente della Regione Siciliana, Luca Sammartino, in merito alla notizia diffusa oggi da alcuni organi di informazione su presunti focolai di salmonella nei prodotti agricoli provenienti dalla Sicilia.
Politica
Ponte Stretto. Ferrante (Mit), da Corte dei Conti ingerenza indebita, progetto va avanti
“La decisione della sezione centrale della Corte dei Conti sulla delibera Cipess riguardante il Ponte sullo Stretto rappresenta un’ingerenza grave ed indebita, che riflette la volontà di prevaricare scelte politiche spettanti solo al Governo e al Parlamento, espressioni della volontà popolare. Non è bastato aver fornito risposte documentali esaustive e puntuali a tutti i rilievi formulati dalla Corte, che evidentemente – mossa da pregiudizio ideologico – vuole poter decidere arbitrariamente quali opere pubbliche vadano realizzate e quali no. Il Ponte sullo Stretto è un’infrastruttura strategica per il Paese, sostenuta fortemente anche dall’Europa e approfondita meticolosamente in tutti i suoi aspetti procedurali, che consentirà di modernizzare il sistema dei trasporti nazionale, rendere più competitivi i nostri territori e fungere da volano per occupazione, crescita e sviluppo del nostro Sud. In questi tre anni troppo spesso singolari pronunce giurisdizionali hanno tentato di bloccare riforme e provvedimenti del Governo. Un’opposizione giudiziaria inammissibile in uno stato di diritto e che mina l’equilibrio tra poteri dello Stato. Ma è un tentativo destinato a fallire. Il progetto sul Ponte va avanti, come anche la riforma costituzionale della giustizia che oggi approveremo in via definitiva”. Lo afferma il deputato di Forza Italia e Sottosegretario al Mit Tullio Ferrante.
A proposito: Ponte sullo Stretto, la Corte dei Conti dice no
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