Comunità
In viaggio per le contrade di Pantelleria: Sibà, “la contrada del mattino”
Di Franca Zona
Rare sono le isole che possono vantare una diversificazione territoriale come Pantelleria. Spazi geografici, sociali, culturali che, pur avendo radici comuni, hanno seguito percorsi a tratti differenti, producendo, nelle intenzioni adattive di popoli migranti e gente autoctona, un interessante e sconfinato ‘Mondo di Idee’, pronto a confrontarsi, sovrapporsi e procedere nella direzione di una insularità comune a tutti: per alcuni più interna e radicata, per altri maggiormente esposta alla transizione ‘evolutiva’ e all’innesto culturale con le generazioni putative di quest’isola ammaliante.
E’ quella che noi, richiamando ad emulare la ‘Sicilitudine’ del Maestro di Regalpetra, vogliamo intendere la dolce e amara ‘Pantelleritudine’: la condizione primordiale della nostra specifica identità, che si rispecchia, ambivalente, nel mare infinito delle recondite aspirazioni, così come nelle zolle ancestrali e ‘tenebrose’ delle diverse fogge delle contrade, tasselli originali di un mosaico stupefacente nella sua completezza. In questo affascinante viaggio interno, non possiamo che iniziare con la più timida, ritrosa e diffidente fra le località che compongono Pantelleria: Sibà, la “Contrada del Mattino”, per come la sua derivazione araba vuol chiarirci, dove il Sole si affaccia ad Occidente della Montagna Grande: una vera e propria Madre per gli Isolani, soprattutto per i Ssibaòti, gli abitanti a fondovalle che, nella parte pianeggiante della Contrada, hanno saputo generare un rapporto simbiotico, intricato e forte con la propria terra, con la Conca Verde da sempre rigogliosa, fiera di presentarsi al meglio in ogni stagione dell’anno, anche quando ricoperta da batuffoli di neve che si distendono, di rado, sugli ampi giacigli delle piantagioni secolari.
In questa contrada, che a prima vista sembrerebbe un tappeto di territorio a sé stante, indipendente e separato dal resto dell’Isola, possiamo scorgere e accarezzare, con nostalgico rimpianto, l’energia superstite del ‘Tempo che Fu’: una scelta di Essere e di Vivere con gli anni indietreggiata, ma oggi desiderata ancora, come fuga da un mondo ormai in delirio, nel quale rinnegata la semplicità e la valenza dei gesti quotidiani scanditi dal ritmo naturale della Giornata senza Ore.
“Sono il Cielo e la Terra, che non devono mai mancare ai nostri occhi e ai nostri piedi. La vita è una storia elementare: svegliarsi la mattina insieme al sole per dare un senso pratico al nostro tempo. E’ questo, quello che conta: darsi da fare per non farci sopraffare dall’inerzia, per non sprecare la vita con inutili pensieri”, le considerazioni di un ‘passante’ in procinto di recarsi a lavoro presso la propria terra. Ogni ‘ssibbaòto’ possiede un fazzoletto di campagna dove stendere la propria esperta creatività, legata alle quotidiane necessità familiari, ma anche a scelte di passatempi salubri. Nessuno di essi ha mai pensato di abbandonare i propri ‘averi’ naturali per dedicarsi ad altro, fatta eccezione per coloro costretti, insieme ad altri ‘contradaioli’, a salutare la propria Isola poiché colpiti da una copiosa carestia di produzione nei decenni addietro; e per qualche giovane, nato e cresciuto in un ambiente ritenuto angusto e vincolante per le verdi speranze d’un mondo che promette tutto.
La quieta e antropologica Sibà non mancherà nell’intento di stupirci, con il suo territorio eloquente e travolgente, con i suoi personaggi-simbolo dalla personalità magnetica, che ci affiancheranno nella delicata ricostruzione di un’esistenza bucolica anche sofferta, ma ricca di emozioni estreme che sapranno mettere a repentaglio le nostre convinzioni attuali, lasciando immenso spazio ad un modo di vivere sano, sincero e schietto, che l’egoismo, l’indifferenza e la sopraffazione odierni hanno tentato di seppellire. Ma Sibà ha saputo resistere al tentativo di dominio d’altre istanze, grazie alle poderose difese naturali di cui dispone, ora felice di rinvenire nei minuzzoli più intimi e preziosi: e a noi non rimane che incamminarci su questo sentiero ricco di storia, di folclore, di anima intramontabile. Del resto, ricordiamolo, Sibà rimane sempre la ‘Contrada del Mattino’.
Franca Zona
Sociale
Rotary Club Pantelleria, successo per raccolta libri per Casa Circondariale di Castelvetrano e Favignana
PROGETTO ROTARY: OLTRE IL DONO. UNITI NELLA SOLIDARIETÀ PER FARE DEL BENE
Cesta presente anche al Tabacchino di Khamma di Massimo Mura
Continua con successo l’iniziativa lanciata dal Rotary Club Pantelleria dal titolo “Oltre il dono. Uniti nella solidarietà per fare del bene”, una raccolta di libri di narrativa (usati o nuovi) da donare alla Casa Circondariale di Castelvetrano e di Favignana per fornire le rispettive biblioteche. Un piccolo supporto nei momenti difficili di chi riceverà il dono, per creare occasione di respiro, riflessione e per esplorare nuovi mondi.

La Prima tappa della cesta di raccolta dei libri è stata fatta presso la caffetteria e rosticceria “Emporio del Gusto”, ora il progetto continua presso la Tabaccheria di Khamma grazie alla sensibilità del proprietario Massimo Mura che si è offerto di esporre la cesta nel locale della propria attività e che già ha coinvolto con successo la comunità di Khamma.
La Presidente del Rotary club Pantelleria, Enza Pavia, ringrazia quanti hanno aderito al progetto costruendo piccoli anelli di condivisione che si stanno collegando formando una catena di solidarietà quale risposta generosa alla richiesta delle Direttrici della Casa Circondariale di Castelvetrano e di Favignana.
Una seconda cesta per la raccolta dei libri verrà posizionata presso l’Aeroporto di Pantelleria e altri gestori di servizi pubblici o commerciali che intendono partecipare al progetto “Oltre il dono. Uniti nella solidarietà per fare del bene” possono contattare Enza Pavia al numero 333.1275882 o Mariano Rodo al numero 338.7211501.
Cultura
Gangi, intitolata piazzetta ad Andrea Camilleri
A soli sei anni dalla scomparsa del grande scrittore siciliano la comunità di Gangi lo ricorda così
In occasione del centenario di Andrea Camilleri il Comune di Gangi gli ha intitolato una piazzetta lungo la via Porta di Malta. La cerimonia di scopertura della targa si è svolta venerdì scorso alla presenza delle autorità civili e militari. A tagliare il nastro il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello, la presidente del consiglio comunale Concetta Quattrocchi e il minisindaco Giuseppe Spallina.

Per ricordare il celebre scrittore siciliano il polo museale di Palazzo Sgadari ha ospitato una manifestazione dal titolo: “100 Camilleri: trame, curiosità e retroscena dei libri più amati dai lettori”. Un itinerario letterario e dialoghi a cura di Fidapa, IC Polizzano, ISIS Salerno, Istituzione Gianbecchina e Tempo libero degli Anta.
La Biblioteca Comunale, in collaborazione con le associazioni e gli istituti scolastici, ha proposto un evento unico dedicato alla valorizzazione dell’opera letteraria del grande scrittore siciliano maestro di cultura, che ha fatto conoscere nel mondo un’immagine positiva della Sicilia, lontana dai logori stereotipi che troppo spesso l’hanno caratterizzata. Un suggestivo tour letterario all’interno del Museo Civico di Palazzo Sgadari. Le otto sale hanno accolto ognuna i libri più amati di Andrea Camilleri ma anche il fumetto: “Le avventure di Topalbano” edito da Panini ispirato ai suoi romanzi.
Mentre sabato e domenica in occasione dell’ultimo weekend de “October Books and events” a palazzo Bongiorno sono stati presentati due libri: “Di silenzio e d’ombra” di Bernadette Milletarì e “La via dei Tholòs. Simbolismo del centro e tracce di architettura dedalica negli ipogei della Gurfa-Pantheon dei Sicani” a cura di Carmelo Montagna.
Ufficio stampa i.m. 3492978581
Personaggi
Pantelleria – Uccio Greco, i familiari ringraziano per l’affetto ricevuto alla scomparsa prematura
Tutti i familiari del dottore Uccio Greco ringraziano di vero cuore tutti coloro i quali sono stati vicini in questo triste momento. L’affetto dimostrato dalla gente è stato al di là di ogni aspettativa, testimonianza della grande professionalità, disponibilità e affabilita’ del dottore Uccio Greco. Si comunica che quanto raccolto in sua memoria sarà utilizzato per l’acquisto di attrezzature elettromedicali per l’Ospedale Nagar di Pantelleria.
A tal proposito la famiglia Greco intende ringraziare anche tutto il personale ospedaliero che si è preso cura del dottore Uccio, tutti i medici che lo hanno assistito, il dottore Mimmo Vitale ed in particolare il dottore Massimo Chiarot che tanto si è speso sia professionalmente che umanamente, supportando i congiunti passo passo nell’evolvervi degli eventi.
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