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Ambiente

Il Parco Nazionale di Pantelleria a Expo Osaka 2025

Redazione

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Un’occasione per far conoscere la natura, il modello agricolo sostenibile e il paesaggio dell’isola in un contesto internazionale.

Il Parco Nazionale di Pantelleria sarà presente nel padiglione Italia all’Expo di Osaka, nell’ambito di un’iniziativa volta a promuovere la tutela della natura mediterranea.

Dal 10 al 13 giugno, il Parco è infatti ospitato all’interno dello spazio del Sistema Regionale delle Aree Protette della Regione Siciliana, nell’ambito di un’iniziativa che punta a valorizzare le eccellenze ambientali e le buone pratiche di tutela e sostenibilità del territorio. Lo spazio espositivo offrirà ai visitatori un viaggio multisensoriale tra paesaggi incantevoli, fondali marini, scenari vulcanici, ecosistemi diversificati e specie uniche di flora e fauna. Un racconto visivo, sonoro ed emozionale che intreccia tradizioni millenarie, natura, cultura contadina, architetture rurali e il lavoro quotidiano di chi si prende cura di questi territori, svelando una Sicilia autentica, ricca di biodiversità, resiliente e viva.

Il Sistema delle Aree Naturali Protette siciliane rappresenta oggi un esempio significativo di tutela e valorizzazione del territorio, sia per numero ed estensione delle aree tutelate, sia per la diversità del patrimonio naturale e la pluralità di soggetti coinvolti. Un sistema che interessa circa il 20% del territorio regionale: 4 parchi regionali, 1 parco nazionale, 75 riserve naturali regionali, 7 aree marine protette, 245 siti Natura 2000 e 93 geositi valorizzati per il loro interesse geologico.

“Si tratta di un’occasione preziosa per raccontare Pantelleria, la sua biodiversità, le tradizioni e il ruolo del Parco nazionale, nell’armonizzare gli obiettivi di conservazione e valorizzazione delle risorse naturali, con le finalità di tutela e promozione per lo sviluppo sostenibile” afferma il Direttore Facente Funzione Gaspare Inglese. 

Attraverso un approccio multimediale, si valorizzerà l’unicità della biodiversità siciliana, con particolare attenzione ai patrimoni UNESCO, che Pantelleria rappresenta con ben 2 riconoscimenti del patrimonio immateriale, di cui uno transnazionale condiviso con 8 paesi europei, espressione della ricchezza ecologica e culturale dell’Isola. 

“Partecipare all’Expo 2025, accanto a realtà italiane e internazionali, è un’opportunità per presentare un territorio che coniuga memoria, ambiente e futuro, per promuovere un sistema integrato delle Aree Protette, che in Sicilia è ben variegato e rappresentato” – dichiara il Commissario Straordinario Italo Cucci.

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Ambiente

Pantelleria, variazione calendario raccolta rifiuti

Direttore

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Come da avviso pubblico, il Comune di Pantelleria comunica una variazione del calendario di raccolta rifiuti

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Ambiente

Ambiente, via libera ai cani al guinzaglio nelle aree naturali protette

Marilu Giacalone

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I cani al guinzaglio potranno entrare nelle aree naturali protette della Sicilia. Lo stabilisce il decreto firmato dall’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino, che aggiorna le disposizioni vigenti e regolamenta, secondo criteri più attuali, la fruizione del patrimonio naturale regionale.

«L’introduzione dei cani al guinzaglio all’interno di parchi e riserve è una novità che ho fortemente voluto – sottolinea l’assessore Savarino – per rispondere alle legittime istanze dei numerosi fruitori, tra cui molti turisti, di questi luoghi splendidi che caratterizzano il territorio siciliano. Vivere esperienze di immersione nella natura in compagnia degli animali d’affetto è un’opportunità per adulti e bambini, nel rispetto dell’equilibrio con la fauna selvatica e la flora. Dopo il regolamento emanato la scorsa primavera che consente ai dipendenti dell’assessorato del Territorio e dell’ambiente di portare in ufficio i loro animali domestici, con questo provvedimento proseguiamo il nostro impegno nell’accrescere il benessere dei cani e di chi se ne prende cura».

Il decreto consente l’introduzione dei cani al guinzaglio in specifici sentieri e aree individuate dall’ente gestore delle aree naturali protette sulla base di linee guida e criteri fissati dall’assessorato regionale del Territorio e dell’ambiente, previo parere del Consiglio regionale per la protezione del patrimonio naturale. Resterà in vigore, invece, il divieto di ingresso nelle zone A dei parchi e delle riserve naturali integrali e nelle altre zone di ciascuna area naturale protetta dove non è consentita la fruizione. L’ente gestore può comunque prevedere deroghe motivate, specifiche e nominative, nei limiti fissati dalle linee guida regionali. Adesso tutti gli enti gestori provvederanno a integrare i rispettivi regolamenti di fruizione dei singoli siti naturalistici.

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Ambiente

Ora solare 2025, stanotte si cambia. La storia nella Prima Guerra Mondiale

Redazione

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Le lancette andranno spostate indietro di un’ora, dalle ore 3 di notte andranno posizionate alle ore 2. Si avrà un’ora in più di luce al mattino e si dormirà un’ora in più. Nei sette mesi di ora legale che stanno per chiudersi, secondo Terna, c’è stato un risparmio economico di oltre 90 milioni di euro.

Mentre è caduta nell’oblio da sette anni, come un orologio fermo, la proposta della Commissione europea di abolire l’avvicendamento, era stata presentata nel 2018. Un po’ di storia Se l’invenzione dell’ora legale risale al Settecento e porta la firma di Benjamin Franklin, in Italia l’ora legale è stata istituita nel 1916 nel corso della Prima Guerra Mondiale proprio per un risparmio in termini energetici fino al 1920, tornando in occasione del Secondo conflitto mondiale tra il 1940 e il 1948. Dopo un primo passaggio nel 1965, è nel 1966 che viene introdotta ufficialmente nel nostro Paese per i mesi compresi tra maggio e settembre. Nel 1980 un accordo tra 14 Paesi, Italia compresa, anticipa il cambio che, da allora viene anticipato in concomitanza con la Pasqua.
Il doppio cambio dell’ora durante l’anno, da legale a solare, potrebbe però avere delle ricadute sull’alternanza sonno-veglia e da tempo è causa di dibattito non solo in Italia ma anche nell’Unione europea. Al centro la difficoltà di coniugare risparmio economico e le abitudini sociali e personali di ognuno di noi.

Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi

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