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I tempi lontani dell’Idrolitina, Frizzina e della Cristallina: rinfrescarsi (e digerire) nella Sicilia anni 60

Redazione

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Diceva l’oste al vino: “Tu mi diventi vecchio, ti voglio maritare all’acqua del mio secchio” Rispose il vino all’oste: Fai le pubblicazioni: sposo l’Idrolitina del cavalier Gazzoni.

Ci sono dei momenti in cui ci si rende conto che il tempo passa e che il mondo in cui siamo cresciuti sta scomparendo. A me è successo l’altro giorno al supermercato, quando mi sono reso conto che l’Idrolitina, acquisto abituale nei mesi estivi per avere qualcosa da bere, era sparita dallo scaffale da un po’ di tempo: ho chiesto a uno degli addetti, e la risposta è stata “Non la teniamo più”. COME, non la tenete? L’”acqua pizzichina” non può sparire, fa parte dell’estate, della mia estate marinense, come il cocomero, i ghiaccioli e le zanzare. Mezzo secolo fa l’Idrolitina era confezionata in due bustine, che mescolate insieme producevano la desiderata frizzantezza. L’abilità stava nel tappare la bottiglia (in genere una classica bottiglia col gommino sul tappo di ceramica) prima di far traboccare acqua e bollicine sul tavolo, con grande divertimento degli astanti.

Ma di che cosa si tratta esattamente?

Quelle che una volta si chiamavano genericamente “acque di Viscì”, in omaggio al centro termale francese, nascono come un’alternativa economica alle acque curative che all’epoca godevano di grande successo, offrendo a poco prezzo un prodotto a metà tra bibita e medicina, di cui si vantavano le qualità digestive e diuretiche. Un po’ di storia… Negli anni ’50-’60 l’acqua minerale frizzante in bottiglia era rara, costosa e poco acquistata. Per ottenere l’acqua frizzante, allora, si adoperavano le bustine di Idrolitina (o di Frizzina, Cristallina, Idriz, Salitina M.A.) per rendere effervescente l’acqua del rubinetto. Uno status symbol degli anni Sessanta. Una di quelle certezze casalinghe che non poteva mancare nelle case degli italiani. Un rito familiare che coinvolgeva i bambini alla fine di ogni pranzo e di ogni cena. Grazie a una foto del mio album di famiglia, dove si evidenziava nel tavolo della zia Nela una scatola di idrolitina , proviamo a far rivivere, con un pizzico di nostalgia, un’abitudine che ha caratterizzato l’infanzia mia e dei vostri genitori. Stiamo parlando dell’Idrolitina, l’acqua frizzante da fare in casa talmente famosa e utilizzata dagli anni Sessanta agli anni Ottanta da aver avuto persino l’onore di essere citata da Franco Battiato in un brano del 1983. «Dammi un po’ di vino, con l’idrolitina», cantava il cantautore siciliano nella sua “Zone depresse”, la canzone che faceva parte dell’album “Orizzonti perduti”. L’Idrolitina era nata nel 1901 da un’idea dell’imprenditore bolognese Cav. Arturo Gazzoni; dapprima oste, divenne poi ideatore e pubblicitario di prodotti farmaceutici. La sua tecnica

pubblicitaria era per l’epoca originale e fantasiosa: Gazzoni utilizzò i migliori pittori cartellonisti, nonché poeti come Zangarini, D’Annunzio e Trilussa, per valorizzare i suoi prodotti. Sulla scatoletta gialla di cartone dell’Idrolitina, ad esempio, compariva una lirica del poeta bolognese Carlo Zangarini, che raccontava una curiosa vicenda matrimoniale: «Diceva l’oste al vino: / “Tu mi diventi vecchio, / ti voglio maritare / all’acqua del mio secchio” / Rispose il vino all’oste: / «Fai le pubblicazioni: / sposo l’Idrolitina / del cavalier Gazzoni». Sotto il pontificato di papa Pio XI, la ditta Gazzoni divenne fornitrice di Idrolitina per il Palazzo Apostolico; in seguito fu anche fornitrice della Real Casa; questi storici traguardi erano ricordati orgogliosamente nella storica confezione del prodotto. Il Rituale dopo qualsiasi pasto… Un rituale che si consumava anche nelle famiglie siciliane dove, dopo ogni pranzo e ogni cena, specialmente nelle calde estati, non poteva mai mancare il momento “frizzante” e quella corsa tra i fratelli per aiutare il papà o la mamma a preparare la speciale miscela di acqua e polveri. Possiamo considerare l’Idrolitina una sorta di “cugina” del famoso Autista ispicese, il digestivo “ruttativo” come lo ha definito Calogero De Nicola, nato per dare sollievo agli autisti delle linee dei pullman degli anni ’30 e diventato poi una bevanda alla moda tra i giovani rampolli della Ragusa bene degli anni ’70. Dalle stesse finalità digestive ma dalla diversa preparazione era appunto l’Idrolitina che altro non era che una miscela di bicarbonato di sodi, acido malico, acido tartarico, tutti in polvere, che al contatto con l’acqua la rendeva immediatamente effervescente e rinfrescante. Sbarcata sul mercato italiano nel 1901, l’Idrolitina ancora oggi è prodotta a Bologna dallo storico stabilimento Gazzoni, Ma l’Idrolitina non era l’unica acqua frizzante di quei tempi. Accanto ad essa, negli anni, sono comparsi infatti tanti altri prodotti simili di altre aziende altrettanto famose e con marchi differenti. La preparazione… Ma ciò che maggiormente lega il lungo filo rosso dei ricordi è la sua preparazione, da tutti descritta come un rituale. La preparazione non era semplicissima: serviva una bottiglia con il tappo a chiusura ermetica, con una leva metallica e una guarnizione di plastica, ben piena d’acqua ma non troppo colma, in cui veniva versata la prima bustina e poi, con grande perizia, la seconda che provocava istantaneamente nel liquido un breve terremoto. Bisognava quindi chiudere in fretta il tappo, prima che la schiuma tracimasse dal collo della bottiglia, e scuoterla un paio di volte fino a quando ritrovava la sua limpidezza. Erano guai seri se la bottiglia non veniva chiusa bene, perché gli effetti erano davvero speciali, con gran spreco di acqua e soprattutto della preziosa ed esplosiva miscela. La Idrolitina, piccolo e festoso lusso domestico, seguì il progresso (o regresso?) dell’acqua, pubblicizzandosi in meravigliosi spot del mitico Carosello anche come rimedio al sapore di cloro dell’acqua del rubinetto; mise in vendita una formula più semplice da preparare, mono bustina che poi, lentamente, lasciò il posto all’acqua minerale in bottiglia, prima di vetro poi di plastica. Ancora oggi è in vendita negli scaffali dei supermercati, e magari sarebbe un’ opzione da provare in alternativa a tutte queste bottiglie di plastica con cui riempiamo sacchi dopo sacchi.

Questo flash mi è passato nella mente riflettendo come si sia arrivati alla società attuale, dove non si apprezzano più determinate cose e specialmente per i giovani tutto è sostanzialmente scontato. Il mio sogno… l’acqua Idrolitina e un presagio del futuro I sogni sono una parte importante della nostra vita, ci offrono una finestra sul nostro mondo interiore e ci danno la possibilità di esplorare le nostre paure, desideri e speranze. Uno dei sogni più ricorrenti in estate che facevo era quello di vedere tanta acqua idrolitina nel mio nuovo frigorifero. Questo sogno poteva avere significati diversi, a seconda del contesto in cui compariva nella mia mente dormiente. In generale, l’acqua idrolitina nei miei sogni rappresentava la purezza, il gusto nuovo e paradossalmente mi permetteva una chiarezza mentale. Simboleggiava la speranza, la prosperità, la salute e la forza interiore… Voi direte troppo esagerato… (Ma ero un sogno… e come tutti sogni difficile e a volte impossibile decifrarli).

Poteva anche indicare che stavo cercando di liberarmi da sentimenti negativi, come la paura o l’ansia o forse era semplicemente un sogno che indicava che ero pronto a intraprendere un nuovo percorso nella mia vita e che stavo cercando di affrontare le sfide che la vita mi presentava… Improvvisamente un rumore assordante… provocato da una ciotola fatta cadere da Astolfo il gatto di casa, mi svegliò e in modo naturale mi indirizzai nel frigo perché avevo semplicemente sete di acqua frizzante.

Salvatore Battaglia Presidente Accademia delle Prefi

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Manovra ter, Figuccia: “30 mila euro ad azienda per serbatoi aziendali e contrastare la siccità”

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Manovra ter, Figuccia: “Un contributo di 30 mila euro ad azienda per realizzare serbatoi aziendali

e contrastare la siccità”
 

Palermo – “Un contributo di 30 mila euro ad ogni singola impresa, per la realizzazione di serbatoi aziendali. E’ una delle tante misure urgenti previste dalla manovra per contrastare la siccità in Sicilia, un provvedimento fortemente voluto dalla Lega. Sul piatto ci sono 10 milioni, l’assessorato regionale all’Agricoltura ne metterà a disposizione altri 5, per un totale di 15 milioni. Sarà possibile realizzare 500 laghetti aziendali, al fine di consentire in tutta la regione un accumulo di acqua aggiuntivo di circa 5 milioni di metri cubi”.
Così Vincenzo Figuccia deputato questore della Lega all’Ars. “Per questo – continua – faccio un appello all’opposizione. Chi oggi si oppone alla manovra deve assumersi la responsabilità di bloccare misure che riguardano servizi essenziali, lo sviluppo dei territori, la tutela dell’ambiente e il sostegno alle categorie più fragili. La maggioranza unita andrà avanti comunque”.

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Aumento dei prezzi dei carburanti oltre i 2 € al litro: crescono le preoccupazioni per i consumatori

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Il recente aumento dei prezzi di benzina e diesel sta suscitando forte preoccupazione tra i consumatori italiani. Secondo Codacons, i rincari rischiano di avere effetti a catena sui costi quotidiani, aggravando ulteriormente le difficoltà economiche delle famiglie. 

Petrolio in calo del 13%, ma i prezzi alla pompa restano quasi invariati
Negli ultimi mesi, i prezzi dei carburanti hanno mostrato un progressivo incremento che ha superato in alcuni casi la soglia dei 2 euro al litro. Questa crescita è legata a diversi fattori, tra cui l’instabilità geopolitica che influenza il costo dell’energia elettrica sui mercati internazionali e le politiche fiscali interne. Codacons ha evidenziato come questo trend rischi di diventare strutturale, con ripercussioni dirette sui bilanci delle famiglie italiane.

In parallelo, il rincaro dei carburanti si aggiunge all’aumento generale dei costi dell’energia, creando un effetto domino che coinvolge trasporti, logistica e produzione. Questo contesto rende sempre più rilevante confrontare le offerte luce e gas e monitorare la propria spesa energetica per contenere le uscite mensili. Anche piccole variazioni di prezzo alla pompa possono tradursi in spese annuali significative, soprattutto per chi utilizza l’auto quotidianamente per lavoro o esigenze familiari.

Codacons invita il Governo a intervenire per evitare che il caro carburanti diventi un ostacolo alla ripresa economica. Tra le possibili misure:

revisione temporanea delle accise

potenziamento del trasporto pubblico

incentivi per forme di mobilità alternativa

L’associazione sottolinea inoltre la necessità di maggiore trasparenza nella formazione dei prezzi, per garantire ai cittadini informazioni chiare e strumenti per orientarsi.

L’impatto sui bilanci familiari e il ruolo del costo dell’energia elettrica
L’aumento dei prezzi di benzina e diesel non riguarda solo il pieno alla pompa ma incide anche su beni e servizi, generando un effetto inflattivo che coinvolge l’intera economia. Le famiglie si trovano così a dover affrontare contemporaneamente un incremento della bolletta della luce, del gas e del carburante, riducendo la disponibilità per altre spese.

Questo scenario spinge molti consumatori a valutare strategie per ridurre il peso delle utenze domestiche, come un cambio del gestore di luce e gas alla ricerca di tariffe più convenienti o offerte stagionali. Anche il semplice monitoraggio del proprio consumo energetico può contribuire a limitare sprechi e contenere i costi complessivi. In un contesto di prezzi in aumento, ogni forma di risparmio diventa rilevante.

Le associazioni dei consumatori, tra cui Codacons, insistono sulla necessità di politiche pubbliche mirate a sostenere le famiglie più fragili, come:

incentivi per l’efficientamento energetico degli edifici

bonus sociali

campagne informative sul risparmio

Queste misure possono rappresentare strumenti utili per affrontare l’aumento dei costi senza sacrificare la qualità della vita.

Prospettive e soluzioni per un futuro più sostenibile
Guardando avanti, il caro carburanti riapre il dibattito sulla necessità di puntare con decisione verso fonti rinnovabili e mobilità sostenibile. Investire nelle infrastrutture per veicoli elettrici e nella produzione locale di energia da fonti pulite può contribuire a ridurre la dipendenza dalle oscillazioni dei mercati petroliferi e ad abbassare il costo dell’energia elettrica nel medio-lungo termine.

In quest’ottica, la scelta di offerte luce e gas più sostenibili e l’adozione di comportamenti responsabili diventano azioni concrete alla portata dei singoli cittadini. Anche piccole scelte quotidiane, come preferire il trasporto pubblico o ridurre l’uso dell’auto privata, possono contribuire a un cambiamento collettivo. Inoltre, una maggiore attenzione al tema del consumo energetico favorisce una gestione più consapevole delle risorse.

Infine, Codacons richiama l’importanza di un impegno condiviso tra istituzioni, imprese e cittadini per affrontare in modo strutturale la questione dei prezzi dei carburanti. Solo così sarà possibile garantire stabilità economica alle famiglie italiane, sostenendo al contempo la transizione verso un modello di sviluppo più equilibrato e rispettoso dell’ambiente.

Fonte: papernest.it

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Cultura

Pantelleria, consenso per il murales di Andrea Buglisi in Rione San Giacomo

Direttore

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Annunciata l’inaugurazione per il 31 luglio ore 19,30. L’effetto sui social

Questa mattina il Comune di Pantelleria ha annunciato l’inaugurazione dell’opera murale, per giovedì 31 luglio alle ore 19.30 in via A. Manzoni 91 – Rione San Giacomo.
Saranno presenti il Sindaco di Pantelleria, Fabrizio D’Ancona, l’artista Andrea Buglisi e la Consigliera Comunale Nadia Ferrandes.

Ma dall’annuncio, già i movimenti/commenti di pancia verso l’opera, attraverso i social: piena approvazione per il messaggio di speranza, solidarietà e apprezzamento artistico in sè; pieno consenso per l’uso di una grande area del Rione San Giacomo da dedicare all’arte e ad una Pantelleria aperta e unita verso tematiche che ancora rappresentano tabù, in certi contesti.


Andrea Buglisi

Ma chi è l’artista che si è prestato in questa opera tanto  mastodontica quanto significativa?

Nato a Palermo nel 1974 e diplomato in Decorazione all’Accademia di Belle Arti nel 1998 con una tesi sulla Street Art, attualmente insegna Discipline Pittoriche al Liceo Artistico “E. Catalano” di Palermo.
Buglisi  si occupa principalmente di pittura, concedendo particolare attenzione alle contaminazioni e ibridazioni fra questa e gli altri media espressivi.
Il suo lavoro lo descrive come un mix tra colpo d’occhio e messaggio critico nei confronti della società che sottostà a nevrosi collettive.
Le opere di Andrea Buglisi sono state presentate in mostre personali e rassegne in Italia e all’estero. (Riso, Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia, Mart museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Stadtgalerie di Kiel, Museum Kunstpalast di Düsseldorf, Biennale di Venezia etc.). Vive e lavora a Palermo.

Ma un passaggio a Pantelleria lo ha imbrigliato per lasciare il suo messaggio contro un tema che non smetterà mai di dare materiale per la cronaca nera, per grandi perdite e dolori incalcolabili, ancora e tutt’ora: la violenza di genere.

Appuntamento dunque, per il 31  luglio alle ore 19.30 in via A. Manzoni 91 – Rione San Giacomo, di Pantelleria e vedere prendere spessore la sua ultima creatura.

Ringraziamo Mimmi Panzarella per aver condiviso con noi i suoi scatti.

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