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Economia

I  principali Bonus del 2024: Focus su Energia, Famiglie e Giovani

Redazione

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Anche per il 2024 sono previsti diversi bonus di cui i cittadini italiani potranno beneficiare. Tra i più significativi troviamo i bonus energia, pensati per alleggerire il carico delle spese energetiche, quelli dedicati alle famiglie, per sostenere le necessità domestiche e, infine, incentivi focalizzati sui giovani, con particolare attenzione all’istruzione e alle opportunità formative. 

Bonus Energia: Colonnine Elettriche, Benzina e Bollette

I bonus energia del 2024 si concentrano su tre aree principali: colonnine elettriche, benzina e bollette. La prima, l’agevolazione per le colonnine elettriche, copre l’80% dei costi associati all’acquisto e all’installazione di questi dispositivi. 

Il bonus benzina, invece, si declina in due forme: un contributo di 200 euro per i lavoratori dipendenti privati e un ulteriore bonus di 77 euro per coloro con redditi più bassi. 

Infine, il bonus bollette, prorogato anche per il 2024, mira a sostenere sia famiglie che imprese di fronte all’incremento dei costi energetici. 

Bonus per le Famiglie: Internet, Edilizi e Assegno Unico Universale

Per quanto riguarda le famiglie, il 2024 vede l’introduzione di bonus specifici per soddisfare le esigenze domestiche. Il bonus internet da 100 euro è un esempio lampante: si rivolge alle famiglie senza accesso a una connessione internet o con servizi di connettività lenti e mira a promuovere l’accesso a internet ad alta velocità. 

I bonus edilizi, invece, coprono un ampio spettro di interventi: dal risparmio energetico al miglioramento delle strutture abitative. Tra questi troviamo il Superbonus 2024, focalizzato sul risparmio energetico, e altri incentivi come il bonus mobili, il bonus barriere architettoniche e il bonus verde. 

Infine, l’Assegno Unico Universale per i Figli è rivolto a chi ha figli, a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al compimento del 21° anno di età dei figli. Per l’anno 2024, l’importo dell’assegno varia tra 199,4 euro e 57,02 euro mensili per ogni figlio minorenne, determinato in base all’ISEE della famiglia e all’età dei bambini. 

Bonus Giovani: Studenti Erasmus, 100 e Lode, Università

I giovani, ricevono un’attenzione particolare nel 2024 attraverso incentivi mirati all’istruzione e alla formazione. Il potenziamento dei bonus per studenti Erasmus offre contributi fino a 1.000 euro per coloro che partecipano a questo programma di scambio europeo.

Il bonus “100 e lode” celebra l’eccellenza scolastica, premiando gli studenti che si diplomano con il massimo dei voti. 

Infine, il bonus università offre esenzioni totali o parziali dalle tasse di iscrizione per gli studenti con un ISEE fino a 30.000 euro. 

Fonte: https://www.fornitori-gas.it/news/bonus-2024

Economia

Peronospera e crisi comparto agricolo. Pellegrino “Forza Italia e Governo regionale sempre a supporto del settore”

Marilu Giacalone

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“Forza Italia e il Governo regionale confermano il loro sostegno concreto e continuo al comparto agricolo, oggi drammaticamente colpito dai cambiamenti climatici e dalla siccità,” ha dichiarato Stefano Pellegrino, capogruppo di Forza Italia all’ARS, intervenendo sull’emergenza peronospora e sulla crisi che attanaglia il settore.  Nel corso dell’assemblea svoltasi ieri a Marsala e nella quale è stato confermato che l’AGEA provvederà, entro l’anno, all’erogazione di 25 milioni di euro ai viticoltori siciliani danneggiati dalla peronospora, Pellegrino ha sottolineato che “questo importante risultato è stato possibile grazie alla sinergia tra Governo regionale e nazionale, uniti per rispondere alle richieste di un settore strategico.”
Il capogruppo azzurro all’ARS ha sottolineato come il Governo regionale, “come riconosciuto ed apprezzato anche ieri da tutte le organizzazioni di categoria e dai sindacati del settore, grazie al costante lavoro dell’assessore Dagnino e dell’assessore Barbagallo, ha mostrato una grande sensibilità ed attenzione ed una capacità di dialogo ed ascolto che stanno rendendo possibile adottare anche misure aggiuntive per sostenere gli agricoltori, come lo sgravio dei canoni irrigui e i contributi compensativi per la minore produzione.
Il Presidente Schifani e la sua squadra lavorano per garantire risorse adeguate, affrontare l’emergenza e pianificare interventi strutturali, sempre in stretta collaborazione con il Governo nazionale.”  
“Siamo coscienti del fatto che si debba lavorare sia per affrontare l’emergenza sia nel lungo periodo – continua Pellegrino – visto il peggiorare delle condizioni climatiche complessive.
Per questo il Presidente Schifani ha un costante dialogo ed un costante lavoro sinergico con il Governo nazionale, affinché si possa intervenire sempre più in modo strutturale con piani di lungo respiro per salvaguardare uno dei settori strategici per l’economia e la società siciliane”.

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Economia

Bollette in aumento: il peso nascosto delle tasse sull’energia

Redazione

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Secondo Eurostat, nella prima metà del 2024, le bollette sono cresciute nonostante una diminuzione dei costi all’ingrosso dell’energia, a causa di un aumento del 16% delle imposte energetiche. Le tasse hanno vanificato i vantaggi derivanti dalla riduzione dei costi di fornitura, evidenziando il ruolo delle politiche fiscali nel determinare i costi finali per i consumatori.

Analisi dei dati Eurostat 2024

Le bollette domestiche nell’Unione Europea non hanno subito riduzioni, nonostante il calo dei prezzi all’ingrosso di elettricità e gas. Eurostat mostra che l’incremento delle imposte ha bilanciato il calo dei costi di fornitura e rete. I prezzi medi dell’elettricità sono aumentati da 28,3 euro a 28,9 euro per 100 kWh nel primo semestre del 2024, principalmente a causa della rimozione delle agevolazioni introdotte durante la crisi energetica del 2022. Mentre i costi dell’energia e dei servizi di rete sono scesi del 2%, l’aumento delle imposte ha annullato i potenziali risparmi per i consumatori.

 

Le differenze emergono anche dalle politiche fiscali nazionali. Ad esempio, i consumatori in Germania pagano in media 39,5 euro per 100 kWh, contro 10,9 euro in Ungheria. Questo sottolinea l’effetto delle politiche fiscali sulle bollette energetiche. Paesi con imposte più alte tendono ad avere costi finali superiori, indipendentemente dalla diminuzione dei prezzi all’ingrosso, enfatizzando l’importanza di politiche fiscali equilibrate per proteggere i consumatori.

Composizione della bolletta elettrica in Italia

Saper leggere correttamente una bolletta elettrica aiuta a distinguere meglio le diverse voci di spesa, ciascuna con un impatto rilevante sui costi totali:

 

Spesa per la materia energia: rappresenta tra il 51% e il 68% del totale, includendo i servizi di vendita.
Spesa per trasporto e gestione del contatore: incide per il 12-19% del totale.
Spesa per oneri di sistema: circa il 20%, comprendendo componenti come Asos e ARIM, che finanziano progetti di energia rinnovabile e altre iniziative strategiche.
Imposte: variano tra il 7% e il 13% del totale.
 

Le imposte includono l’accisa, calcolata in base al consumo, e l’IVA, fissata al 10% per le utenze domestiche. Questi elementi non solo accrescono il costo diretto delle bollette, ma influenzano anche i comportamenti di consumo. Ad esempio, l’accisa progressiva spinge le famiglie a controllare il loro consumo energetico per restare in fasce orarie di prezzo più basse. Inoltre, queste imposte finanziano investimenti in infrastrutture e tecnologie sostenibili, che potrebbero ridurre a lungo termine la dipendenza dalle fonti di energia convenzionali.

Incremento dei prezzi del gas nel 2024

Nel primo semestre del 2024, i prezzi medi del gas per le famiglie europee sono scesi del 2%, da 11,3 euro a 11 euro per 100 kWh. Tuttavia, escludendo le imposte, il calo reale dei prezzi è stato del 10%. Questo sottolinea l’importanza delle tasse nel determinare il costo finale per i consumatori. Le riduzioni maggiori si sono registrate in Lituania (-60%), Grecia (-39%) e Estonia (-37%). In contrasto, Italia (+16%), Francia (+13%) e Romania (+7%) hanno visto un aumento dei prezzi.

 

Queste differenze nei costi del gas riflettono l’influenza delle politiche fiscali nazionali. Nei paesi con sistemi fiscali più leggeri, i consumatori hanno beneficiato maggiormente della diminuzione dei prezzi all’ingrosso. Al contrario, in Italia e in altri Paesi con imposte elevate, le bollette dei consumatori sono aumentate nonostante la riduzione dei costi di base.

Le imposte nella bolletta del gas in Italia

In Italia, le imposte costituiscono una parte significativa della bolletta del gas, suddivise in diverse componenti chiave.

 

Imposta di consumo (accisa): applicata sulla quantità di gas consumato.
Addizionale regionale: stabilita autonomamente da ogni regione, creando variabilità nei costi locali.
Imposta sul valore aggiunto (IVA): applicata sull’intero importo della bolletta.
L’accisa è progressiva e aumenta con consumi annui superiori a certe soglie. L’IVA è fissata al 10% per i primi 480 mc/anno, mentre per consumi superiori sale al 22%. Questa struttura fiscale complessa ha un impatto significativo sul bilancio energetico delle famiglie, influenzando non solo il costo diretto ma anche le strategie di consumo. I consumatori sono motivati a monitorare e ridurre il loro utilizzo di gas per rimanere nelle fasce di consumo più basse e beneficiare di aliquote fiscali più vantaggiose. Per chi desidera gestire meglio le spese, la rateizzazione della bolletta può essere un’opzione valida.

 

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/tasse-energia-aumento-bollette/

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Economia

Sei miliardi per infrastrutture ottima notizia per la Sicilia

Matteo Ferrandes

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Da Fsc e Manovra regionale quasi 6 miliardi per infrastrutture in
Sicilia.
Ance Sicilia: “Ottima  notizia, bene che il governo Schifani voglia fare
presto e cominciare a spendere le risorse già dalla fine di quest’anno”

Palermo, 6 novembre 2024 –  Quasi sei miliardi di euro per
infrastrutture e sviluppo, tra 5,3 miliardi del Fondo di sviluppo e
coesione e 650 milioni in Manovra regionale, “sono un’ottima notizia per
la Sicilia – commenta Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia – . Il
governo Schifani ha compiuto una svolta davvero coraggiosa puntando
decisamente sulle infrastrutture strategiche e sulle imprese come unica
vera strada per consentire all’Isola di uscire finalmente da una
condizione di eterna emergenza e di fare crescere stabilmente
l’economia”.

Secondo Cutrone, poi, “è apprezzabile l’impegno dichiarato dal
governatore Renato Schifani e dall’assessore alle  Infrastrutture,
Alessandro Aricò, di cominciare sin da subito a utilizzare queste
risorse partendo con i primi bandi già dalla fine di quest’anno:  ci
sembra un modo non solo per sottolineare  il cambio di passo, ma anche
per dare un segnale di discontinuità rispetto ai ritardi del passato. E’
però auspicabile – sottolinea Cutrone – che alla velocità di attuazione
dei programmi e di spesa dei fondi corrisponda altrettanta trasparenza e
massimo rispetto della concorrenza nelle procedure di assegnazione delle
opere. Anche oggi abbiamo espresso in commissione Antimafia all’Ars i
nostri timori per l’eccessivo ricorso a procedure negoziate senza gara
per importi fra uno e 5,53 milioni di euro e abbiamo ribadito al
presidente dell’Antimafia, Antonello Cracolici, che l’ha condivisa, la
necessità di richiamare le stazioni appaltanti all’opportunità di
preferire l’adozione di procedure aperte con gara, ugualmente previste
dal nuovo Codice dei contratti pubblici, che garantiscono non solo la
più ampia pubblicità e partecipazione delle imprese interessate, ma
anche una maggiore trasparenza dell’iter di aggiudicazione dei lavori”.

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