Cultura
I cognomi di Pantelleria: Baldassar e Caradonna
BALDASSAR
La grafia originaria è Baltasar/Baltassar (poi italianizzato in Baldassar), quindi di chiara
provenienza spagnola. Infatti il capostipite in Pantelleria è Giacomo Baldassar, un milite della
guarnigione del castello, nato nel 1570 circa in Spagna. Muore in Pantelleria l’11 gennaio 1616
(lunedì) all’età di 46 anni. Arma della casata: En plata, dos toros afrontados, el diestro de sable y el
siniestro de azur (In campo d’argento, due tori affrontati, il destro di nero e il sinistro d’azzurro).
Nell’isola il milite Giacomo Baldassar contrae matrimonio con certa Giuseppa presumibilmente ai
primi del ‘600. Dalla coppia nascono Anna e Melchiore o Melchiorre
Anna Baldassar sposata il 27 luglio 1633 (mercoledì) con Pietro Virmegio, da cui ha Giovanna
Virmegio, che il 13 luglio 1653 (domenica) sposa Giovanni Ferrandey con il quale ha Pietro
Ferrandey, Giovanni Ferrandey, Giuseppe Ferrandey, Anna Ferrandey e Giovanni Battista
Ferrandey.
Melchiorre Baldassar contrae matrimonio con Dorotea Giglio, figlia di Nicolò Giglio e sua moglie
Antonella, in data 27 luglio 1633 (mercoledì).
Il cognome Baldassar si estingue in Pantelleria nella seconda metà del ‘600.
CARADONNA
Cognome originario della Sicilia Occidentale (trapanese), attualmente diffuso nel triangolo Salemi,
Marsala, Alcamo. Tracce di questa cognominizzazione si rinvengono in Sicilia già nel 1200 con tale
Nicola Caradonna feudatario.
Il capostipite in Pantelleria è Petro o Pietro Caradonna, che è il chirurgo militare della guarnigione
del castello. Negli atti è detto “magnifico” e per sua posizione sociale lo ritroviamo padrino in
numerosi battesimi e testimone in altrettanti numerosi matrimoni. Ne citiamo alcuni: il 10 marzo
1588 è padrino nel battesimo della piccola Vincenza Cirillo, figlia di mastro Iacopo; nel 1597 è
padrino nel battesimo di Vittoria Martines De Cordua; nel 1606 è testimone al matrimonio di
Modesto Brignone con Leonarda Lo Pinto.
Pietro Caradonna contrae matrimonio con Giovanna De Pero, da cui ha Giovanni Antonio
Caradonna. Quest’ultimo si sposa il 10 gennaio 1627 con Bernardina Aghilon, figlia di Giacobo
Aghilon e sua moglie Leonarda.
Dalla coppia Caradonna-Aghilon nascono:
Pietro Giacomo Caradonna, nato il 24 luglio 1628;
Giuseppe Felice Caradonna, nato il 23 ottobre 1630;
Raffaele Caradonna, che il 29 maggio 1664 sposa Francesca Cucciardi, figlia di Mario Cucciardi e
Vita De Silva.
Dalla coppia nasce Bernardina Caradonna;
Francesca Caradonna;
Maria Caradonna.
Un pronipote del nostro chirurgo militare è Pietro Caradonna, vivente nell’isola a cavallo del
‘600/’700 e che è sposato con Giuseppa Polito, dalla quale ha Giuseppe Caradonna. Questo
Giuseppe si sposa il 23 febbraio 1716 (domenica) con Caterina Sardano, figlia di Antonio Sardano e
Giovanna Di Malta. Rimasto vedovo, si risposa il 29 febbraio 1740 (lunedì) con Giuseppa Rallo.
La casata Caradonna si estingue in Pantelleria nel Settecento, probabilmente proprio con questo Giuseppe Caradonna, che, benché sposato due volte, sembra non avere avuto alcun figlio in nessuno dei due matrimoni.
Orazio Ferrara
Spettacolo
Sanremo, ecco i 30 cantanti in gara al 76° Festival della Canzone
Le date e le 4 nuove proposte
Carlo Conti come annunciato nei giorni, quest’oggi in diretta del Tg1 delle 13:30, ha rso noti i nomi dei 30 big che parteciperanno alla 76ª edizione del Festival di San Remo.
La manifestazione canora si terrà dal 24 al 28 febbraio e come lo scorso anno, ci saranno anche le Nuove Proposte, che saranno però rese note dopo la finale di Sanremo Giovani, in onda il 14 dicembre su Rai1.
La lista dei cantanti a Sanremo 2026
Tommaso Paradiso
Chiello
Serena Brancale
Fulminacci
Ditonellapiaga
Fedez e Masini
Leo Gassmann
Sayf
Arisa
Tredici Pietro
Sal Da Vinci
Samurai Jay
Malika Ayane
Luché
Raf
Bambole di Pezza
Ermal Meta
Nayt
Elettra Lamborghini
Michele Bravi
J-Ax
Enrico Nigiotti
Maria Antonietta E Colombre
Francesco Renga
Mara Sattei
LDA e Aka7ven
Dargen D’Amico
Levante
Eddie Brock
Patty Pravo
Spettacolo
Pantelleria, tutti i film dal 6 dicembre al 6 gennaio al Cineteatro San Gaetano
Tutti i film dal 6 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026
Festività natalizie all’insegna dello spettacolo, con il nuovo palinsesto del Cineteatro San Gaetano di Pantelleria.
- Dal 6 al 7 dicembre – ore 21,00, Springsteen – Liberami dal nulla, un film autobiografico concentrato sulla carriera del boss negli anni ’80.
- dall’8 al 9 dicembre – ore 21,00, L’illusione perfetta, è un film del 2025 diretto da Ruben Fleischer. È il terzo capitolo della saga dopo Now You See Me – I maghi del crimine e Now You See Me 2. Il film è prodotto da Bobby Cohen e Alex Kurtzman.
- dal 13 al 14 dicembre – ore 21.00, Zootropolis, film di animazione.
- dal 20 al 21 dicembre – ore 21,00, Attitudini nessuna, Sophie Chiarello accompagna Aldo, Giovanni e Giacomo in un ritorno alle origini che diventa un racconto di amicizia, talento e del destino che li ha resi una leggenda della comicità italiana (da Medusa.it)
- dal 22 al 23 dicembre – ore 21.00, Il Maestro, Ambientato degli anni ’80, vede un giovane tennista Felice con un ex campione Raul tra tornei, sconfitte e bugie, scoprendo libertà e un legame di amicizia da coltivare.
- dal 26 al 30 dicembre – ore 21,00, AVATAR – Fuoco e cenere
- dal 3 al 6 gennaio – ore 21.00, Buen Camino, il film segue la vita di Checco (Checco Zalone), ricco e viziato erede di un impero di fabbricanti di divani.
Cultura
Un calendario da tavolo in siciliano per il 2026: l’Accademia della Lingua Siciliana porta i proverbi sulla scrivania degli italiani
Un calendario da tavolo in siciliano
per il 2026: l’Accademia della Lingua
Siciliana porta i proverbi sulla
scrivania degli italiani
Un anno intero scandito dalla saggezza popolare siciliana. È questa l’idea alla base del
nuovo calendario da tavolo in lingua siciliana per il 2026, realizzato dall’Accademia della
Lingua Siciliana su richiesta della storica casa editrice emiliana Celloni Editori, del gruppo
SIGEM, che da ben 37 anni pubblica calendari in dialetto e idiomi locali.
La collaborazione
La Celloni Editori, nota per la sua attenzione alla valorizzazione delle lingue regionali, ha
contattato l’Accademia della Lingua Siciliana per affidarle la redazione di un calendario
interamente dedicato ai proverbi dell’Isola. Nonostante in quel periodo molti membri del
Collegio Scientifico fossero impegnati in altri progetti, l’iniziativa è stata portata avanti con
determinazione grazie all’impegno diretto del presidente Fonso Genchi, tra i massimi
esperti di siciliano letterario.
I proverbi come patrimonio culturale
Il calendario, intitolato “Amunì!”, è uno “strappapensieri” che raccoglie proverbi di ogni
genere, capaci di accompagnare i lettori lungo i 365 giorni del nuovo anno.
Nell’introduzione si sottolinea il fascino intramontabile di queste formule brevi: da un lato la
loro capacità di sintesi, che in poche parole trasmette riflessioni e consigli; dall’altro la
forza evocativa delle immagini, l’ironia e la musicalità che li rendono memorabili.
Molti proverbi hanno origini antiche, spesso legate alla vita familiare e contadina, e si
tramandano da secoli come piccoli tesori di parole. Alcuni fanno riflettere, altri strappano
un sorriso, altri ancora custodiscono la memoria di una cultura che un tempo era
patrimonio condiviso.
Una ricetta tipica per ogni provincia e i QR code ai video di Emanuela Trovato
Il calendario è arricchito anche da nove ricette tipiche siciliane, una per ogni provincia. I
palermitani, così, potranno nel 2026 provare a preparare le scacce ragusane, e i catanesi
il taganu di Aragona. Inoltre, nel calendario sono presenti dodici QR code che rimandano
ad altrettanti mini-video dove l’attrice catanese Emanuela Trovata declama dodici proverbi.
Un ponte tra tradizione e quotidianità
Il calendario non è solo un oggetto utile, ma anche uno strumento di valorizzazione
linguistica: ogni giorno diventa occasione per riscoprire la ricchezza del siciliano, lingua
che conserva immagini, ritmi e saggezze di un mondo che rischia di andare perduto.
Con questa iniziativa, l’Accademia della Lingua Siciliana conferma la sua missione di
tutela e promozione dell’idioma isolano, portandolo fuori dai contesti accademici e
rendendolo accessibile al grande pubblico.
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