Cultura
I cognomi dell’isola di Pantelleria / XX parte – Da Maccotta a Maltese

MACCOTTA Cognome antico in Pantelleria, dove compare già nel 1500. La grafia nelle carte più vecchie è Machot, de Machot, cosa che farebbe propendere per un’origine spagnola della regione di Avila in Castiglia e Leon. Non è da escludere però una primigenia origine francese. Altra ipotesi, ma molto meno probabile, è che il cognome sia di provenienza sarda. Il 28 settembre 1597 Giovanni Antonio Maccotta e sua moglie Lucia celebrano il battesimo del loro figlio Cosmo o Cosimo. Quest’ultimo, nell’anno 1618, convola a nozze con Maria Sponsa, da cui sembra non aver avuto figli. Cosmo Maccotta, rimasto vedovo, sposa in seconde nozze il 22 gennaio 1639 (sabato) Brigida Verdun (anche Verdum), figlia di Sebastiano Verdun e di tale Giovanna. Da questo secondo matrimonio nascono Antonia Maccotta (1643-1706), che sposerà il 10 giugno 1663 (domenica) Francesco Belvisi, e Giovanni Antonio Maccotta, che il 13 giugno 1677 (domenica) convolerà a nozze con Leonarda Coloma. Nello stesso torno di tempo in cui vivono Giovanni Antonio Maccotta e sua moglie Lucia, vive nell’isola anche la coppia Antonio Maccotta (n. circa 1555) e sua moglie Bernarda, che hanno un figlio di nome Vito, nato circa il 1580, che il 7 gennaio 1606 (sabato) sposa Innocenza Girardi, nata nel 1590 da Pietro Giovanni Girardi e da sua moglie Leonora. Da Vito Maccotta e Innocenza Girardi nascono Onofria, che il 9 ottobre 1634 (lunedì) sposerà Giovanni Belvisi, e Giuseppe Maccotta. Il fante Giovanni Maccotta (matricola n. 1372) da Pantelleria nella Grande Guerra venne decorato da ben due medaglie di bronzo al valor militare. Motivazione della prima: “Volontariamente e con alto sentimento umanitario e di cameratismo, benché fatto segno al vivo fuoco nemico, si esponeva, sprezzante del pericolo, per trarre al riparo un bersagliere che giaceva ferito in una località prossima alla posizione avversaria. Nova Vas, 19 settembre 1916”. Motivazione della seconda: “Tra i primi si slanciava attraverso i varchi aperti in tre ordini di reticolati elettrizzati; dopo aspra lotta, sotto intenso fuoco, nemico, riusciva a trasportare fino al varco un compagno gravemente ferito, e quando questi fu spirato, costretto ad abbandonare la salma, rientrava ultimo nelle nostre linee. S. Marco di Tierno, 13 febbraio 1918”.
Il fante Antonino Maccotta, nato a Pantelleria il 18 ottobre 1917, appartenente al 53º Reggimento fanteria “Umbria” della Divisione “Sforzesca”, venne dichiarato disperso in data 25 gennaio 1943 in località non nota della Russia. Su una forza di 12.521 uomini, la “Sforzesca” alla fine di quella ritirata contò solo 4.802 superstiti, quindi con il 64% di caduti. Altri caduti della Casata Maccotta nel secondo conflitto mondiale: Andrea Maccotta, nato il 19 marzo 1906, morto in data 11 giugno 1943; Francesco Maccotta, nato il 5 novembre 1921, deceduto il 23 maggio 1943; Giuseppe Maccotta, nato il 23 giugno 1920, morto il 10 ottobre 1944; Salvatore Maccotta, nato il 7 dicembre 1893, caduto il 5 maggio 1941.
MALTESE Cognome di origini siciliane, già diffuso al tempo di Federico imperatore. Arma: Di rosso, con un leone d’ argento rampante ad una colonna a base e capitello dello stesso. In Pantelleria lo ritroviamo nel Settecento. Giuseppe Maltese, nato circa il 1768 da Antonio e da Anna Garsia, forse milite del castello, sposa Angela Salsedo, da cui ha: Anna Maria Maltese, che il 29 settembre 1817 contrarrà matrimonio con Giuseppe Aloi; Maria Teresa Maltese; Brigida Maltese, che sposerà il 4 giugno 1832 Giovanni Siragusa. Giuseppe Maltese muore il 19 novembre 1851 all’età di 83 anni. Baldassare Maltese, nato verso il 1761 da Antonio e da Angela Spata, sposa Francesca Gabriele, nata circa il 1764 da Giacomo Gabriele e da Grazia Bastone. Dalla coppia nascono Angela Maltese, coniugata poi con Francesco Campo; Giuseppe Maltese, che si sposerà l’11 febbraio 1844 (domenica) con Brigida Valenza; Anna Maria Maltese, andata in sposa il 12 luglio 1830 (lunedì) a Francesco Franco. Francesca Gabriele muore il 12 ottobre 1829 (lunedì) di circa 65 anni, mentre il marito Baldassare Maltese muore il 10 novembre 1841 (mercoledì) all’età di circa 80 anni. (20 – continua)
Orazio Ferrara
Foto: Arma dei Maltese
Cultura
UNESCO, Coldiretti: “dopo la lirica tocca alla cucina italiana”. Tra i tesori vite ad alberello di Pantelleria

Coldiretti: “la cucina italiana è la più diffusa e apprezzata nel mondo con un valore che raggiunge i 205 miliardi di euro”
di Beatrice Raso da Meteoweb.eu
“Dopo la lirica tocca alla cucina italiana essere inserita tra i patrimoni immateriali dell’Umanità tutelati dall’UNESCO con la candidatura sostenuta dal Governo italiano per tutelare un settore che vale 600 miliardi di euro con quattro milioni di occupati”. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla proclamazione della pratica del canto lirico italiano a elemento del patrimonio immateriale dell’umanità UNESCO. Tra i molti tesori italiani iscritti dall’UNESCO – continua la Coldiretti – ci sono già la cerca e cavatura del tartufo (2021), l’Opera dei pupi (2008), il Canto a tenore (2008), la Dieta mediterranea (2010), l’Arte del violino a Cremona (2012), le macchine a spalla per la processione (2013), la vite ad alberello di Pantelleria (2014), l’arte della Falconeria (2016), l’arte dei pizzaiuoli napoletani (2017), la Transumanza (2019) fino all’ “Arte dei muretti a secco”, ma non mancano neppure luoghi simbolo tutelati dall’Unesco come le Colline del Prosecco e le faggete dell’Aspromonte e del Pollino e La tradizione dell’allevamento del Cavallo Lipizzano”.
La ristorazione all’italiana – evidenzia Coldiretti – è la più diffusa e apprezzata nel mondo con un valore che raggiunge i 205 miliardi di euro e registra i maggiori livelli di penetrazione negli Usa, con il 33% del totale dei ristoranti, e in Brasile (28%), ma ottimi risultati si raggiungono anche in Francia (22%), Spagna (24%), India (24%), Germania (16%), Cina (14%), Corea del Sud (12%) e Regno Unito (11%) secondo l’analisi della Coldiretti sul Foodservice Market Monitor 2022 di Deloitte.
La candidatura della pratica della cucina italiana per l’iscrizione nella Lista rappresentativa dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità dell’Unesco – ricorda Coldiretti – è un riconoscimento per il padre della cucina italiana Pellegrino Artusi – prosegue Coldiretti – nato nel 1820 ed autore del primo codice alimentare dell’Italia unita “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” che diede un contributo fondamentale per amalgamare, prima a tavola e poi nella coscienza popolare, le diverse realtà regionali con un comune senso d’appartenenza. E’ anche grazie al prezioso lavoro di Artusi – conclude Coldiretti – se l’agroalimentare italiano in pochi anni da una economia di sussistenza ha saputo conquistare primati mondiali e diventare simbolo e traino del Made in Italy.
Spettacolo
Da venerdì 8 dicembre disponibile in digitale il brano “FREESIAS” del chitarrista siciliano GERMANO SEGGIO

Da venerdì 8 dicembre disponibile in digitale il brano “FREESIAS” del chitarrista siciliano GERMANO SEGGIO, che anticipa l’album “PAGE”, in uscita prossimamente.
IL CHITARRISTA SICILIANO DEFINITO “L’EINAUDI DELLA CHITARRA”
GERMANO SEGGIO
L’ 8 DICEMBRE ESCE IN DIGITALE IL BRANO
“FREESIAS”
tratta il tema del rispetto nei confronti di tutte le donne
http://ada.lnk.to/freesias
ANTICIPA L’ALBUM “PaGe”
Da venerdì 8 dicembre sarà disponibile in digitale il brano e il videoclip “FREESIAS” del chitarrista siciliano GERMANO SEGGIO, composizione strumentale che anticipa il progetto discografico “PaGe”, in uscita prossimamente.
L’artista vuole trasmettere attraverso il brano e l’intero progetto discografico un messaggio importante veicolato dalla tanto semplice quanto rivoluzionaria idea che rispettare gli altri esseri umani e comportarsi con gentilezza sia il fulcro per migliorare questa società.
“Freesias” tratta il tema del rispetto nei confronti della donna, fin dal titolo che cita il nome del fiore simbolo di amore puro e di gentilezza. La fresia, immaginata dall’artista color magenta, rappresenta la vita della donna.
Il brano alterna a momenti di tensione e negatività, momenti positivi, di calma e distensione, tramite una narrazione musicale intima e delicata.
In “Freesias” sono presenti anche elementi onirici, resi magistralmente dal sound della chitarra elettrica di Germano Seggio, così limpido ed essenziale da far definire l’artista “l’Einaudi della chitarra”.
L’apripista del concept dell’album “PaGe” rappresenta perfettamente le intenzioni del progetto discografico, ma, a differenza delle altre tracce, contiene delle contaminazioni elettroacustiche.
«“Freesias” è la mia voce, il modo in cui so comunicare − afferma Germano Seggio − Non uso parole, imbraccio la chitarra e parlo attraverso le note raccontando di un mondo diverso, ma ancora possibile, in cui il rispetto nei confronti delle donne viene coltivato da tutti, ogni giorno».
L’album “PaGe” che contiene il brano è finanziato attraverso una campagna di crowdfounding disponibile al link: https://gofund.me/d19ec713
Germano Seggio, classe ’75, nasce e vive a Palermo. Conseguita la laurea in Chitarra Moderna presso la Middlesex University e la specializzazione in Chitarra Jazz presso la West London University, si dedica all’attività didattica, fondando e dirigendo la Music Academy Palermo. In più occasioni, Germano si trova a dividere il palco con indiscussi “Guitar Heroes” del panorama internazionale come Steve Vai, Ricky Portera, Scott Henderson, Paul Gilbert, Maurizio Solieri, Mike Stern, Alberto Radius, Andrea Braido e Carl Verheyen. Il suo primo CD “Back to Life”, pubblicato nel 2005, che vanta la partecipazione dell’artista Paola Folli in veste di “special guest”, è presentato al grande pubblico in occasione dell’apertura dei concerti di Raf ed entra nelle programmazioni radio a livello internazionale (Olanda, Inghilterra, Stati Uniti). Nel 2010 pubblica “Life Box”, suo secondo lavoro discografico strumentale che lo conferma tra i più talentuosi chitarristi nazionali e, al contempo, ne testimonia la maturazione in veste di compositore. Nel 2012 si aggiudica il Tour Music Festival quale vincitore del concorso “Best Guitarist”. Nel 2014 fonda la band “I Kalvi”, con la partecipazione degli artisti americani Jonathan Kane (drum) e Dave Soldiers (fiddle) con cui pubblica l’album “Music 4 Highways”. Successivamente Germano ha suonato per Mauro Ermanno Giovanardi (La Crus), Nabil Salameh (Radiodervish), Sarah Jane Morris e Antonio Forcione ed ha condiviso il palco con Piero Pelu’ e Lorenzo Fragola. In occasione del Salina Film Festival dei Fratelli Taviani, introduce le esibizioni live di Raf. Nel 2019 pubblica “Alta Quota”, concept album che trae ispirazione dalle Dolomiti, coniugando pop, rock e natura.
www.germanoseggio.com −www.facebook.com/germanoseggiopage −www.youtube.com/channel/UCgWD3nCo1Q9GoLvIro4UAMQ
Cultura
Al via la sesta edizione di TrapanIncontra alla Biblioteca Fardelliana

Trapani, 6 dicembre 2023 – Trapani si appresta ad accogliere la sesta edizione di TrapanIncontra, un ciclo di eventi letterari che si terrà da dicembre ad aprile presso la Biblioteca Fardelliana con inizio alle 18.00, organizzato dal Comune di Trapani e dalla Biblioteca Fardelliana e la sua deputazione, con la direzione editoriale a cura del giornalista e scrittore Giacomo Pilati.
Il 12 dicembre, apre la rassegna “Enigma Palermo” dell’ex sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. Un affascinante dialogo che esplorerà la trasformazione della città nel corso degli anni, dal periodo delle bombe fino alla sua attuale veste di metropoli cosmopolita.
Il 12 gennaio, il giornalista Luciano Mirone svelerà i retroscena inediti ne “Il caso Martoglio”, offrendo una prospettiva approfondita sulla scomparsa del grande commediografo siciliano.
Il 19 gennaio, Luca Sommi, noto giornalista e conduttore televisivo di “Accordi e disaccordi”, guiderà il pubblico attraverso le pagine di “La Bellezza. Istruzioni per l’Uso”, esplorando l’arte come forza di cambiamento.
Il 15 febbraio, Giuseppina Torregrossa racconterà “La Santuzza è una Rosa”, un romanzo ironico e avvincente ambientato a Palermo durante la peste del 1624.
Il 20 febbraio, Toni Capuozzo, giornalista televisivo e di carta stampata, presenterà “Nessuno più canta per strada”, un’immersione nella cronaca e nel costume degli anni ’80.
Il 2 marzo sarà la volta di Girolamo Grammatico con “I sopravviventi”, un diario toccante e potente sulle storie intense vissute in prima persona dall’autore in un centro d’accoglienza.
Il 22 marzo, la giornalista e scrittrice Ritanna Armeni, già conduttrice di “Otto e mezzo”, presenterà “Il secondo piano”, la vera storia di sette suore eroiche che a Roma salvarono diverse famiglie di ebrei.
Il 25 marzo, Luca Trapanese, assessore alle politiche sociali del comune di Napoli, rivelerà la sua toccante storia di volontariato e paternità nel libro “Non chiedermi chi sono”.
Il 5 aprile, Ninni Ravazza, scrittore e ex sommozzatore delle tonnare siciliane, racconterà “Cianchino”, un romanzo di mare, amore, immersioni, felicità e delusioni.
Infine, l’11 aprile, Salvatore Corso, appassionato di letteratura e musica, presenterà “L’uomo dello scoglio”, la vicenda umana e politica dell’ex ministro trapanese Nunzio Nasi.
“TrapanIncontra è un festival letterario pensato per dare forza all’energia delle parole e al coraggio delle storie, una trama collettiva di emozioni e riflessioni”, dichiara Giacomo Pilati, curatore della rassegna.
“La cultura deve diventare il cuore pulsante della nostra comunità. TrapanIncontra è un viaggio tra pagine che raccontano storie. È un invito a scoprire, condividere e celebrare la ricchezza della creatività letteraria e quest’anno lo si fa all’interno della Biblioteca Fardelliana che riapre e riabbraccia la città di Trapani con tante novità”, affermano il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida e l’assessore alla Cultura del Comune di Trapani Rosalia d’Alì.
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