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Cultura

I cognomi dell’isola di Pantelleria / XVII parte. Da Inglese a La Scala

Orazio Ferrara

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INGLESE Questo cognome è molto diffuso nel Meridione d’Italia, in particolare nella Sicilia, Campania e Puglia. Per la Sicilia diversi autori propendono per un’origine spagnola, dalla Casata Angles di Maiorca. Gli Angles giunsero in Sicilia al tempo di Federico II e il loro cognome fu presto italianizzato in Inglisi o Inglese. Tale Niccolò Inglese fu tra i baroni di Palermo nel 1343, durante il regno di re Ludovico. Suo figlio Giovanni fu in familiarità con re Martino, che lo appellava “Nobili Ioanne, fideli et familiari nostro”. Arma degli Angles di Spagna: En plata, dos leones andantes, de sable, uno sobre otro. Bordura de azur, con seis flores de lis de oro (D’argento, due leoni andanti, di nero, uno sopra l’altro. Bordura azzurra, con sei fiordalisi d’oro). Arma degli Inglese di Sicilia: Spaccato; al 1° di verde, a due leoni d’oro affrontati sostenenti un giglio d’argento; al 2° d’azzurro e la campagna d’argento, alla fascia rossa attraversante. In Pantelleria ritroviamo il cognome Inglese nell’Ottocento. Antonino Inglese, nato nell’isola nell’anno 1854, sposa Angela Bruscia, dalla quale ha: Vincenza Inglese (n. 1874) sposata con Vincente Collica; Giovanni Inglese (n. 1878) sposato con Antonietta Pinna (n. 1881); Antonino Inglese junior (1880) sposato a Tunisi con Grazia Voi; Maria Grazia Inglese (n. 1883) sposata con Francesco Lagana; Giuseppe Inglese (1886) sposato in Tunisia con Jeanne Strazzera in data 18 giugno 1912 (martedì).

LA CERRA Cognome con specifica diffusione in Calabria, in Campania e nel Trapanese. In Pantelleria lo ritroviamo a fine Settecento, inizi Ottocento. Dominicus o Domenico La Cerra è nominato in un battesimo del 4 novembre 1796. Questo Domenico è coniugato con Maria Campo, da cui ha tre figli: Teresa (n. 1805 – m. 1858), Giuseppe (n. 1808) e Giuseppa. Giuseppe La Cerra sposa Giuseppa Farina (n. 1816), figlia di Antonio Farina e Maria Pace, ed ha un figlio cui pone nome Antonio (n. 1839), che in data 27 luglio 1872 (sabato) contrarrà matrimonio con Maria Gabriele. Teresa La Cerra sposa il 25 novembre 1831 (venerdì) Giombattista Almanza, mentre la sorella Giuseppa La Cerra va in sposa a Giuseppe Valenza, rimasta vedova di quest’ultimo il 23 gennaio 1899 (lunedì) sposerà Giuseppe Belvisi.

LA LETA Cognome originario della Sicilia, nei registri anagrafici di Pantelleria si ritrova spesso trascritto anche Laleta. In Pantelleria il capostipite è tale Domenico La Leta, figlio di Giorgio e Maria Vinci, nato a Palermo circa l’anno 1763. Domenico il 15 novembre 1796 (martedì) sposa Rosalia Fodera,

figlia di Gaetano e Angela Pavia, da cui nascono Francesco, Gaetano, Maria Rosalia e Angela. Francesco La Leta (n. 1797) sposa il 23 novembre 1829 (lunedì) Anna Maria Fedele; Gaetano La Leta (n. 1808) si coniuga con Anna Rizzo in data 10 giugno 1833 (lunedì); Angela La Leta sposa il 5 ottobre 1830 (martedì) Camillo Palmeri; Maria Rosalia La Leta in prime nozze (27 febbraio 1829) sposa Domenico Abbazio e in seconde nozze (26 settembre 1842) Andrea La Scala.

LA SCALA La regione di maggior diffusione di questo cognome è la Sicilia, seguita dalla Calabria. La famiglia fece parte del notabilato delle città di Messina e di Randazzo. I La Scala di Pantelleria sono originari della città di Palermo con Andrea La Scala, nato in quest’ultima città circa il 1805 e sposato in Pantelleria il 26 settembre 1842 (lunedì) con Maria Rosalia La Leta, figlia di Domenico e Rosalia Fodera. Dal matrimonio nasce Anna Di Scala (ma La Scala), la quale contrarrà poi matrimonio in data 23 luglio 1870 (sabato) con Andrea Ferrandes (n. ca 1842). Durante la battaglia di Lissa del 20 luglio 1866, nell’affondamento della corazzata “Re d’Italia” trova la morte il marinaro cannoniere Gioacchino La Scala da Pantelleria.

(17 – continua)

 

Orazio Ferrara

Foto: Arma degli Inglese

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Cultura

Gran Galà delle Lady Chef – Prima Edizione Siciliana

Redazione

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Gran Galà delle Lady Chef – Prima Edizione Siciliana

Il 24 e 25 novembre, presso l’Hotel Casena dei Colli di Palermo, si svolgerà la prima edizione del Gran Galà delle Lady Chef, promosso dall’Unione Regionale Cuochi Siciliani

Un evento che intende valorizzare il ruolo delle donne chef, protagoniste della cucina professionale siciliana, e celebrare la loro competenza, dedizione e passione.

Il comparto Lady Chef, nato ventinove anni fa, ha come obiettivo quello di mettere in risalto la figura femminile nelle cucine e di contribuire al superamento del divario di genere. Il Gran Galà sarà dunque un’occasione di incontro e di festa, ma anche di riflessione e confronto, nel segno dello spirito associazionistico che anima l’Unione Regionale Cuochi Siciliani.
All’interno della manifestazione si terrà la selezione regionale del Concorso Cirio, che decreterà la Lady Chef siciliana chiamata a rappresentare la regione nella fase nazionale dei Campionati della Cucina Italiana a Rimini

“Una vera e propria festa – ha dichiarato la Coordinatrice Regionale, Chef Rosi Napoli – che vuole essere anche un momento di condivisione, riflessione e confronto”. Le Lady Chef provenienti da tutte le province siciliane si ritroveranno a Palermo per vivere insieme due giornate intense, all’insegna della collaborazione e della professionalità.

“Celebreremo la bellezza – ha concluso Chef Napoli – quella che rimane anche sui volti stanchi dopo ore di lavoro. Celebreremo i sacrifici, la competenza e la forza delle nostre meravigliose Lady Chef.”

A moderare l’evento sarà la food blogger e Lady Chef, Barbara Conti, Segretario Provinciale APCI di Ragusa, che accompagnerà il pubblico in questo viaggio di memoria, territorio e passione culinaria.

Per consultare il programma completo  epotere prendere parte alla Cena di Gala, aperta a tutti, andate sulla pagina facebook Lady Chef Regione Sicilia

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Spettacolo

Pantelleria, al Cineteatro San Gaetano “Figlio non sei più Giglio”

Direttore

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Spettacolo teatrale “Figlio, non sei più Giglio” al Cineteatro San Gaetano con Daniela Poggi e Mariella Nava

Martedì 25 novembre 2025, dalle ore 21.00, presso il Cineteatro San Gaetano di Scauri andrà in scena “Figlio non sei più Giglio”.

Lo spettacolo si terrà in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Il Comune di Pantelleria invita la cittadinanza allo spettacolo “Figlio, non sei più Giglio”, scritto e diretto da Stefania Porrino.

L’opera affronta il tema della violenza sulle donne e del femminicidio attraverso la voce e lo sguardo di una madre, in un percorso narrativo che unisce parola, musica e testimonianza civile.
In scena Daniela Poggi e Mariella Nava.
Un appuntamento di riflessione e sensibilizzazione, condiviso con la comunità.

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Cultura

25 anni di Olio DOP Monti Iblei: un racconto di territorio e memoria

Barbara Conti

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25 anni di Olio DOP Monti Iblei: un racconto di territorio e memoria

C’è un filo d’oro che attraversa le colline degli Iblei, un filo che profuma di ulivi secolari e di vento di montagna. Da venticinque anni questo filo porta con sé un nome: Olio DOP Monti Iblei, simbolo di eccellenza e custode di un’identità che nasce dalla terra e si fa cultura

Domani 21 novembre a Chiaramonte Gulfi, “Balcone di Sicilia” e capitale degli Iblei, si celebra un anniversario che non è soltanto una data, ma un racconto collettivo. È la storia di uomini e donne che hanno creduto nella forza di un marchio, nella tutela di un prodotto che racchiude la memoria di generazioni. Produttori, frantoiani, imbottigliatori: voci diverse unite da un unico obiettivo, dare al mondo l’autenticità di un olio che sa di sole e di pietra, di lavoro e di passione.

Il convegno “25 anni di DOP” sarà l’occasione per ripercorrere le tappe di questo cammino: i numeri, i riconoscimenti, ma soprattutto le persone che hanno reso possibile la diffusione del marchio Monti Iblei. E poi la degustazione, momento di silenzio e ascolto, quando l’olio si fa parola e racconta la sua anima attraverso il gusto.

Oggi il Consorzio conta 319 soci e una superficie olivicola di circa 1.820 ettari. Dietro ogni cifra c’è un volto, una storia, un ulivo che resiste e dona. È questo il vero patrimonio: la comunità che custodisce il paesaggio e lo trasforma in sapore.

Venticinque anni sono un traguardo, ma anche un nuovo inizio. Perché l’olio degli Iblei non è solo alimento: è memoria, identità, futuro. È il segno di un territorio che continua a raccontarsi al mondo con la voce limpida della sua tradizione.

Programma

9:00 Arrivo e registrazione ospiti

09:30 Saluti Mario Cutello sindaco di Chiaramonte Gulfi

Maria Rita Schembari presidente Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa

 Giuseppe Arezzo presidente del Consorzio DOP Monti Iblei

Antonino Belcuore commissario straordinario Camera di Commercio del sud-est Sicilia

Giuseppe Iacono presidente ODAF di Ragusa

Aldino Zeppelli CEO Pieralisi Maip SPA

10:30 Intervento RINA Agrifood – 25 anni di DOP in cifre a cura di Enrico de Micheli, amministratore delegato RINA Agrifood

10:50 Intervento Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS) – Presentazione del nuovo

contrassegno e del passaporto digitale a cura di Matteo Taglienti (responsabile filiera e patrimonio

storico artistico IPZS Istituto Poligrafico Zecca di Stato)

11:10 Intervento Consorzio DOP Monti Iblei – Memoria storica e sguardo al futuro a cura di   Giuseppe Cicero (Capo PANEL e referente ACAP) e Salvatore Cutrera (vicepresidente Consorzio DOP Monti Iblei)

11:40 Consegna del riconoscimento di merito alla diffusione del marchio DOP Monti Iblei

12:10 Chiusura dei lavori con Luca Sammartino, Assessore Regionale Agricoltura

12:45 Degustazione di oli al Museo dell’Olio a cura dell’Istituto Alberghiero di Chiaramonte Gulfi

Venticinque anni di Olio DOP Monti Iblei non sono solo un anniversario, ma un invito a continuare a credere nella forza della nostra terra. Ogni goccia racchiude memoria, identità e futuro.

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