Connect with us

Cultura

I cognomi dell’isola di Pantelleria / XL parte Da Tomei a Trudo

Redazione

Published

-

di Orazio Ferrara

TOMEI
E’ il cognome del comandante del presidio borbonico del castello di Pantelleria nell’anno 1855, il
maggiore don Raffaele Tomei. Questa famiglia era iscritta nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano
del 1922 col titolo di nobile di Tivoli. Arma dei Tomei: D’azzurro, a tre crescenti montanti d’oro,
due, uno; col capo di argento, carico di un’aquila di nero. Diffusione: nell’area intorno Roma e nel
Napoletano.

TOSCANO
Cognome di origini siciliane. Stemma: D’argento al leone di rosso, attraversato da una fascia del
medesimo, caricata di tre gigli  il leone mirante una stella, codata di rosso, posta nel canto
destro dello scudo.
Sul finire del Settecento vive in Pantelleria tale Andrea Toscano, figlio di Giuseppe e Susanna
Pitonilla. Andrea si sposa il 21 febbraio 1794 (venerdì) con Angela Gabriele, figlia di Giuseppe e
Anna Carrera. Uno dei figli della coppia è Maria Antonia Toscano, nata circa il 1811, la quale
contrae matrimonio con Francesco Pinna in data 25 febbraio 1832 (sabato). Da quest’ultima coppia
nasce circa il 1834 Vincenzo Pinna, che il 5 maggio 1866 (sabato) sposa Angela D’Aietti.

TRUDO
E’ un cognome antico nell’isola, infatti lo ritroviamo già sul finire del 1500. E’ diffuso in Campania
e nel Lazio, ma per Pantelleria il capostipite potrebbe essere di origini sarde. Stemma: Inquartato,
nel primo e nel quarto d'argento, nel secondo e terzo d’;oro.
Antonio Trudo, nato circa l’anno 1558, si sposa nel 1578 con tale Giovanna. Dai due nasce
Giuseppe Trudo, che il 28 luglio 1608 (lunedì) prende in moglie Giacoba o Giacoma Vaicello, figlia
di Vito e sua moglie Bartolomea. Dalla coppia nascono Antonio, Diego e Onofrio.
Diego Trudo si sposa il 9 gennaio 1639 (venerdì) con Francesca Olivare di Melchiorre Olivare e sua
moglie Flavia. Tra i figli nati dalla coppia ritroviamo Giuseppe e Maria Trudo.
Maria Trudo, convola a nozze il 21 gennaio 1679 (sabato) con Leonardo Ferreri, da cui i figli
Francesco, Anna, Rosa e Aurelio Ferreri.
Giuseppe Trudo, sposato il 27 settembre 1682 con Paola Greco, da cui nasce Diego Trudo, che il
28 ottobre 1721 si unisce in matrimonio con Angela Coronado.

Intorno al 1780 nasce in Pantelleria Angela Trudo da Giuseppe Trudo e Angela Rizzo. Angela si
sposa il 24 settembre 1799 (martedì) con Giombattista Rodo, nato il 23 marzo 1774 (mercoledì) da
Antonio Rodo e Angela Romeo. Dalla coppia Rodo-Trudo nascono:
Antonio Rodo, sposato il 28 settembre 1840 (lunedì) a Costantina (Algeria) con Paola Davico;
Giuseppa Maria Rodo, sposata il 15 novembre 1848 (mercoledì) con Diego Trapani;
Salvatore Rodo, coniugato prima del 1872 con Teresa Patanè, successivamente, rimasto vedovo,
sposa il 7 marzo 1873 (venerdì) Grazia Aloi, figlia di Giuseppe Aloi e Teresa Farina.
Orazio Ferrara

(40 – continua)

Foto: Arma dei Trudo

Advertisement
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cultura

Tradizione e innovazione: i Pizzicotti di melanzane portano la Sicilia al Campionato Italiano

Barbara Conti

Published

on

Dal Gran Galà delle Lady Chef a Palermo alla sfida nazionale di Rimini: la Sicilia protagonista. “Un piatto che intreccia memoria contadina e visione contemporanea, simbolo di sostenibilità e passione”

Palermo, 27 novembre 2025 – La Sicilia al femminile conquista la ribalta nazionale. Nelle cucine di Casena dei Colli, a Palermo, martedì 26 novembre, si è svolta la selezione regionale del Trofeo Migliore Lady Chef Professionista. Lo stesso è inserito per la prima volta, per volere della coordinatrice regionale del comparto delle Lady chef Rosi Napoli, nel contesto del Gran Galà delle Lady Chef, evento che ha riunito oltre quaranta professioniste provenienti da sette province siciliane.

La competizione, giunta alla sua quinta edizione e organizzata dall’ Unione Regionale Cuochi Siciliani, ha visto tre province contendersi il titolo, interpretando il tema “Il pomodoro nel piatto tra sostenibilità e innovazione”.

Palermo: Chef Raffaella Nastro con Uovo al pomodoro, piatto dalle radici napoletane ma dal cuore siciliano.
Enna: Tosca Piemonte Benedetta, appena ventenne, con cappellacci al basilico ripieni di mozzarella di bufala, chips di suino nero dei Nebrodi e pomodorini gialli.
Ragusa: Salvina Scottino con i Pizzicotti di melanzane, rivisitazione contemporanea della parmigiana, arricchita da fonduta di Ragusano DOP e riduzione di basilico.

La vittoria di Salvina Scottino
A conquistare la giuria è stata Salvina Scottino, Lady Chef ragusana, con un piatto che ha saputo fondere la forza della tradizione contadina con la freschezza dell’innovazione. I suoi pizzicotti di melanzane e pomodoro hanno esaltato il pomodoro come simbolo di italianità e sostenibilità. Con questa vittoria, Salvina rappresenterà la Sicilia alla fase nazionale del Campionato della Cucina Italiana 2025, in programma a Rimini nel mese di febbraio.

La giuria
La valutazione è stata affidata a una giuria d’eccezione, voluta dal presidente regionale Rosario Seidita, composta da:

Maestro Giuseppe Giuliano (Presidente), Mario Puccio, Fabio Armanno

Un trofeo che racconta le donne
Il Trofeo Migliore Lady Chef Professionista, nato nel 2021 e dedicato esclusivamente alle donne chef, prevede un’unica categoria: Cucina calda. L’inserimento nel Gran Galà delle Lady Chef ha dato alla selezione regionale un valore speciale, trasformando la competizione in un palcoscenico di professionalità, passione e condivisione.

Sicilia tra memoria e futuro
La Sicilia dimostra ancora una volta che la sua cucina è fatta di memoria e futuro, di gesti antichi e nuove visioni. Con i suoi pizzicotti di melanzane e pomodoro, Salvina Scottino porta a Rimini non solo un piatto, ma un racconto di territorio, sostenibilità e passione.

Dichiarazioni della coordinatrice regionale Rosi Napoli e del presidente Rosario Seidita

“Dire di essere orgogliosa forse è riduttivo. Vedere le Lady Chef tutte insieme, in un momento di condivisione e di riflessione così importante è stato meraviglioso. E anche il Concorso Cirio, contestualizzato all’interno del Gran Galà, ha assunto un valore ancora più grande. Posso solo dire GRAZIE e al prossimo Gran Galà “.

“Il presidente Rosario Seidita soddisfatto per come si è svolta la selezione regionale all’insegna degli standard federativi e della worldchef e ringrazia la coordinatrice regionale Rosi Napoli per aver organizzato un raduno delle lady, molto partecipato, che sicuramente crea aggregazione e rafforza lo spirito di appartenenza verso la nostra Associazione”.

Continue Reading

Sociale

Pantelleria, successo per lo spettacolo “Figlio non sei più giglio” con Daniela Poggi e Mariella Nava

Redazione

Published

on

“Figlio non sei più giglio” uno spettacolo che induce ad una riflessione da un altro punto di vista

Ieri sera, in occasione del 25 novembre – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – al Cineteatro San Gaetano di Scauri è andato in scena “Figlio non sei più giglio”, scritto da Stefania Porrino e interpretato da Mariella Nava e Daniela Poggi.
La serata è stata aperta dall’Assessore Benedetta Culoma, che nelle sue deleghe segue anche le Pari Opportunità. Nel suo intervento ha ricordato che la violenza sulle donne non riguarda soltanto i casi più eclatanti, ma anche ciò che accade nel quotidiano, nelle relazioni familiari e nei legami più vicini. Ha richiamato l’importanza di riconoscere i segnali e di non abituarsi a forme di controllo, dipendenza o sopraffazione che, purtroppo, spesso vengono normalizzate.


L’Assessore ha sottolineato che questo spettacolo invita a osservare con maggiore attenzione ciò che accade intorno a noi, a non voltarsi dall’altra parte e a domandarsi quale ruolo ciascuno possa avere nel prevenire la violenza, sostenendo chi vive situazioni di difficoltà e rafforzando una cultura del rispetto.
Lo spettacolo ha approfondito proprio queste dinamiche: il peso dei legami, le fragilità, le radici di comportamenti che possono trasformarsi in abuso e il percorso di chi trova la forza di rompere il silenzio.
Un racconto che parla di sofferenza e fragilità.
Un racconto che mette al centro anche il riscatto e la consapevolezza, necessari per provare a interrompere cicli che spesso sembrano senza fine.

Lo spettacolo ha offerto inoltre un punto di vista raro e complesso: quello delle madri degli uomini che commettono femminicidi. Donne che si interrogano su ciò che non hanno visto, su cosa avrebbero potuto fare, su quali segnali, oggi così evidenti, allora erano stati ignorati o minimizzati.
L’attrice ha interpretato questo ruolo con grande intensità, dando voce a una madre che si strugge e ripercorre i meandri della propria memoria alla ricerca di quei momenti in cui avrebbe potuto intuire l’indole violenta del figlio. Le volte in cui si è detta “è solo un ragazzo”, le risposte date per sminuire, i dubbi soffocati, le domande che tornano con forza: se solo avessi… se solo non avessi lasciato…

La componente musicale ha accompagnato la scena in modo delicato, sostenendo un’interpretazione che ha saputo creare un silenzio attento in sala. Un monologo intenso, capace di tenere il pubblico sospeso e di spingere alla riflessione anche dopo la conclusione dello spettacolo.

Il pubblico ha seguito con grande partecipazione. Al termine, Don Salvatore, il Vicesindaco Adele Pineda e l’Assessore Culoma si sono intrattenuti insieme alle artiste per un breve confronto, evidenziando quanto sia fondamentale continuare a sensibilizzare soprattutto i più giovani. Famiglia e scuola svolgono un ruolo importante, ma non sempre bastano: servono strumenti aggiuntivi, momenti di ascolto e linguaggi capaci di raggiungere davvero le nuove generazioni. In questo senso, il teatro può offrire un contributo decisivo.
Un ringraziamento va alle artiste, alla produzione e a tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa.

La lotta contro la violenza sulle donne riguarda l’intera comunità e ogni occasione di riflessione condivisa è un passo in avanti verso un cambiamento reale.

Foto a cura di Clara Garsia
Continue Reading

Cultura

Pantelleria – Ripristino campanile, Comunità di Tracino-Khamma ringraziano amministrazione e Cons. Maddalena

Direttore

Published

on

La comunità di Khamma – Tracino ringrazia il sindaco Fabrizio D’Ancona e l’amministrazione tutta per il ripristino del campanile della Chiesa Madonna della Pace.
L’ apparecchio delle vecchie campane era stato installato nel 2006/2007 ,con le offerte fatte da diverse famiglie locali. Da qualche anno il dispositivo che governa il tutto si era danneggiato e purtroppo non è stato possibile ripararlo.

In tutto questo il Consigliere Comunale Giuseppe Maddalena si è fatto portavoce di un gruppo di parrocchiani, che ha fortemente voluto che le campane tornassero a suonare dopo qualche anno di silenzio.
Grazie a quest’ultimo e a questa amministrazione, la contrada può svegliarsi e scandire le ore del giorno con il tocco delle campane.

Gli abitanti di Khamma- Tracino

Foto a cura di Simone Raffaele

Continue Reading

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza