Cultura
I cognomi dell’isola di Pantelleria / VIII parte: da D’Aietti a De Nunzio
Prosegue il nostro viaggio nella storia di Pantelleria attraverso le sue genti, i suoi casati.
D’AIETTI. Annotato nei registri panteschi anche D’Aiette, D’Aietta, de Ayeta. Il cognome originario esatto è de Ayete, di provenienza dalla provincia basca di Guipùzcoa (Spagna). I capostipiti sono due fratelli in forza alla guarnigione spagnola del castello con la qualifica di “bombarderi” ovvero di artiglieri: Paolo e Giovanni D’Aietti. In quel tempo anche altri cognomi dei militi del castello sono originari delle province basche. Arma della Casata: Campo d’argento con un albero di pino di verde, accompagnato da due cavalli neri passanti. Paolo D’Aietti vivente ai primi del ‘600, figlio di Giovanni D’Aietti e di sua moglie Giovanna, sposa in prime nozze tale Giovanna, da cui ha Gaspare, che contrae matrimonio il 29 aprile 1629 con Brigida Bonomo, e Diana che sposa, nello stesso giorno del fratello, Salvatore Valenza, figlio di Agostino Valenza e Leonarda Garsia. Da questo ramo dei D’Aietti discende notar Angelo, coi suoi scritti una pietra miliare nella storiografia di Pantelleria. Paolo D’Aietti, rimasto vedovo, sposa il 3 luglio 1617 in seconde nozze Laura Sana. Da quest’ultima coppia nascono Alonso o Alfonso, Maria e Antonia.
DE LA HOZ. (Casata estinta in Pantelleria). Nei registri antichi anche Lahoz, Laos. Arma: D’oro, con cinque falci d’azzurro manicate di rosso ordinate in croce di Sant’Andrea. Il capostipite nell’isola è un militare, Chuan De La Hoz, figlio di Bartolomé De La Hoz e Isabella, nativo di Saragozza e caposquadra spagnolo della guarnigione dell’isola. Chuan è il nome di Giovanni in aragonese, mentre lo stesso diventa Joan in catalano e Juan in castigliano. DEL VOLGO. Salvatore Del Volgo, nato in Pantelleria intorno al 1796, sposa venerdì 8 agosto 1828 Giuseppa Maria Ferrandes, nata il 14 maggio 1810 (lunedì) da Vincenzo Ferrandes e Giuseppa D’Ancona. Dalla coppia nascono Giacomo, Vincenzo e Giuseppa. Salvatore Del Volgo muore il 10 novembre 1870 (giovedì), mentre Giuseppa Maria Ferrandes il 26 aprile 1867 (venerdì). DE MARIA/DI MARIA. Antonia De Maria (1822-1877) si sposa martedì 22 settembre 1840 con Vito Giglio, da cui ha Vito, Angela e Antonio. Rimasta vedova, si risposa domenica 19 luglio 1846 con Giovanni Maccotta, da cui ha Anna, Rosa e Angela. DEMMA. Nella seconda metà del Settecento vivono in Pantelleria i coniugi Salvatore Demma e Maria Gabriele con i figli Gaspare, Antonia e Vito. Gaspare diventerà sacerdote e muore, all’età di circa 87 anni, il 22 luglio 1862 (martedì); Antonia Demma sposa il 20 ottobre 1796 (giovedì) Giuseppe Noto; Vito Demma contrae matrimonio con Grazia Stuppa in data 9 giugno 1808 (giovedì).
DE NUNZIO/DI NUNZIO. Don Ercole De Nunzio, nato in Pantelleria circa l’anno 1801 da Giuseppe De Nunzio e Matilde Maria Rodolfo, si sposa nel 1821 con Anna Brignone, nata nel 1803 da Pietro Brignone e da Veneranda Maria Busetta. Dalla coppia nascono
Matilde Anna Maria De Nunzio, che poi sposa Salvatore Brignone, e Pietro De Nunzio che sposa Rosa Salerno. DIANA. Vincenzo Diana contrae matrimonio mercoledì 23 settembre 1711 con Anna Rizzo, figlia di Hieronimo e Giovanna De Minico. Da questa unione nascono Gerlando Diana, sposato il 9 luglio 1741 (domenica) con Caterina Brignone, e Angela Diana, sposata il 17 novembre 1748 (domenica) con Giombattista Garsia. (continua – 8)
Orazio Ferrara
Foto: Arma dei D’Aietti
Cultura
Solarino, 1827–2027: la memoria di un Comune che nasce e cresce
Ci sono date che non appartengono soltanto agli archivi, ma continuano a parlare al presente.
Il 20 dicembre 1827 è una di queste per Solarino, giorno in cui il centro abitato ottenne l’autonomia amministrativa dal Distretto di Siracusa, nella Valle di Siracusa, entrando ufficialmente nella storia istituzionale del Regno delle Due Sicilie come ente autonomo, seppur inizialmente definito comunello.
Una parola, comunello, che oggi può sembrare marginale, ma che all’epoca indicava una realtà in formazione, un organismo amministrativo giovane, chiamato a strutturarsi e a dare ordine alla vita civile di una comunità già esistente e vitale.
Non si tratta, però, di un termine comparso improvvisamente nel 1827.
Già nel 1821, infatti, l’appellativo comunello compare in un atto di morte ufficiale, nel quale viene dichiarato il decesso di Salvatore Carpinteri, nato a Solarino nel 1759.
La dichiarazione fu certificata dal parroco don Antonino De Benedictis, a conferma di come Solarino fosse già riconosciuto come entità territoriale distinta all’interno della documentazione civile ed ecclesiastica, ancor prima del riconoscimento formale dell’autonomia comunale.
La nascita del Comune non fu un atto improvviso, ma il risultato di un percorso più lungo. Le radici affondano infatti nel 1760, anno della fondazione del centro abitato ad opera della famiglia Requesens, momento che segna l’inizio della storia urbana di Solarino.
L’autonomia del 1827 rappresentò una seconda, decisiva fase: quella della piena responsabilità amministrativa e civile.
A raccontare quel primo periodo sono anche i registri ufficiali.
Michele Rametta, eletto di polizia e ufficiale dello stato civile, attestò che nel corso dell’intero anno 1827 non si verificarono eventi rilevanti, un dettaglio che oggi può sembrare secondario ma che restituisce l’immagine di una comunità ordinata, capace di avviare il proprio cammino istituzionale in un clima di stabilità.
- Fonte – Comune di Solarino
Il primo atto civile del nuovo Comune risale al 28 dicembre 1827 e riguarda Giuseppe Terranova, giovane di 24 anni, figlio di Matteo, insieme alla moglie Maria Mangiafico: un nome che segna simbolicamente l’inizio della Solarino autonoma.
Quasi due secoli dopo, quella storia continua a essere raccontata.
L’Amministrazione comunale di Solarino, guidata dal sindaco onorevole Tiziano Spada, ha scelto di ricordare l’evento dell’autonomia comunale, valorizzando i colori istituzionali giallo e blu.
Colori che rimandano a una fase storica successiva rispetto alle origini, ma che testimoniano l’evoluzione dell’identità cittadina nel tempo, tra memoria e presente.
Ricordare il 1827 oggi non significa celebrare una data in modo formale, ma riconoscere il valore di un percorso collettivo.
Solarino non è il frutto di un singolo momento, bensì il risultato di tappe successive, di scelte amministrative, di uomini e famiglie, di documenti e di silenzi.
È in questa continuità che si costruisce l’identità di una comunità.
La storia, quando è condivisa e compresa, non guarda solo indietro: diventa uno strumento per leggere il presente e progettare il futuro.
E Solarino, forte delle sue radici e consapevole del proprio cammino, continua a scrivere la sua pagina, giorno dopo giorno.
Laura Liistro
Cultura
Vespa Club Pantelleria, cambio programma per l’evento Babbo Natale tra le contrade
Variazione nel programma
Comunicato per evento Babbo Natale in Vespa di domani 21 Dicembre
Il Vespa Club Pantelleria ASD , INFORMA tutta la cittadinanza che in seguito alle avverse condizioni meteo , il programma subirà qualche variazione che di seguito si riporta :
Nelle contrade il Babbo Natale riceverà i bambini presso i circoli Trieste Stella e Agricolo Scauri mentre a Pantelleria centro presso la saletta del bar Tikirriki.
Gli orari indicati nel programma iniziale rimarranno invariati.
Il Babbo Natale però vista la pioggia prevista arriverà in autovettura e non in Vespa. Approfitto a nome mio e di tutti i soci del club per auguravi un buon Natale a tutti ed un prosperoso nuovo Anno.
Vi aspettiamo numerosi.
Il Presidente Giovanni Pavia
Cultura
Pantelleria, gli auguri di fine anno del Parco Nazionale: bilancio delle attività e sguardo al futuro
Presso la trattoria Marrone di Scauri si è tenuto l’incontro di fine anno promosso dal Parco Nazionale Isola di Pantelleria, occasione per rivolgere gli auguri per il 2026 alla cittadinanza e alle autorità intervenute, ma anche per fare il punto sui numerosi progetti portati avanti nel corso dell’anno. Nel saluto iniziale il Commissario Straordinario Italo Cucci ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al lavoro del Parco, evidenziando l’importanza della collaborazione tra istituzioni, cittadini e operatori locali.

Ha poi rimarcato la sua soddisfazione nel ricoprire
questo ruolo che dà forza all’Ente e che permette di portare avanti il lavoro anche con il
supporto delle istituzioni nazionali.
Durante la serata è stato tracciato un bilancio delle attività del Parco, sottolineando
l’impegno costante nella tutela del territorio, nella valorizzazione delle tradizioni locali e
nello sviluppo di percorsi inclusivi e sostenibili. Particolare attenzione è stata dedicata al
festival Pantelleria Asinabile, progetto simbolo di inclusione e accessibilità, del quale è
stato proiettato il documentario firmato da Nicola Ferrari, accolto con grande interesse e
forte emozione dal pubblico presente.
Nel corso della serata si è svolta anche la consegna dei diplomi ai partecipanti del corso
introduttivo teorico pratico per la costruzione dei muretti a secco “L’Arte dei muri a secco”,
iniziativa che ha mirato a preservare e tramandare una delle tecniche costruttive più
rappresentative del paesaggio pantesco, riconosciuta come patrimonio culturale e
identitario dell’isola.
Parole di gratitudine sono state espresse anche dal direttore facente funzioni Carmine
Vitale, appena riconfermato in questo ruolo, che ha ringraziato la comunità pantesca per la
fiducia accordata e per il sostegno dimostrato nei confronti dei progetti del Parco,
ribadendo la volontà di continuare a lavorare insieme per la crescita e la valorizzazione
dell’Isola di Pantelleria.
Prima del brindisi e del momento conviviale il Sindaco Fabrizio D’Ancona ha portato un
saluto e condiviso alcune riflessioni, sottolineando l’importanza del legame tra istituzioni e
territorio e il rapporto di collaborazione fattivo tra Comune ed Ente Parco.
Una serata di gioia, con momenti di emozione, in un clima di partecipazione e
condivisione, con il rinnovato impegno del Parco Nazionale a proseguire nel percorso di
tutela, inclusione e sviluppo sostenibile anche nel nuovo anno.
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