Personaggi
Grande risultato per il ragusano Gabriele Pluchino: diploma presso la scuola internazionale di Gualtiero Marchesi

Per un siciliano con un’anima internazionale che entrato in punta di piedi presso la prestigiosa scuola di
cucina ALMA che da sempre è una fucina di giovani talenti nei vari settori dell’ospitalità è coronare un
sogno che si concretizza in data 11 novembre 2022 con l’agognato Diploma dell’Accademia dell’anno
Gualtieri Marchesi* è una vera soddisfazione sia per il giovane siciliano ma anche per tutta la comunità
ragusana.
ALMA ha sede alle porte di Parma, a Colorno, sulle sponde del Po nel cuore di quella che viene definita la
Food Valley del nostro Paese. Una posizione strategica e quanto mai coerente con la mission della Scuola.
Per Gabriele creare una nuova ricetta è combinare elegantemente i diversi ingredienti, raggiungere un
sapore diverso e straordinario non è poi così facile: ci vuole passione, dedizione, esercizio, sperimentazione,
curiosità
. La cucina è un’arte e una scienza e, come tale, ha le sue regole. “L’uomo è ciò che mangia”
scriveva Feuerbach. Non è, però, necessario essere degli chef acclamati per rendersi conto che il
considerare il cibo come mero mezzo di sostentamento risulta essere alquanto restrittivo. Un giovanissimo
siciliano sa che non solo la passione per l’arte della cucina non unita alla conoscenza diventa sterile, ecco
che il Pluchino ha fatto di tutto per ottenere il meglio dell’istruzione che ci sia in Italia e c’è riuscito con
ottimo risulato.
Il Corso è stato molto selettivo, gli allievi sono partiti in 90 e sono arrivati in 57 destando molta
soddisfazione per la dirigenza della scuola deil risultato ottenuto.
*Marchesi nasce a Milano da una famiglia di albergatori e ristoratori originaria di San Zenone al Po (Pavia),
grazie alla quale muove i primi passi in ambito gastronomico e nella ricerca del proprio personale percorso
culinario. Nel dopoguerra si trasferisce in Svizzera, dove perfeziona le sue conoscenze frequentando, dal
1948 al 1950, la scuola alberghiera di Lucerna. Rientrato in Italia, rimane a lavorare per alcuni anni
nell'albergo di famiglia, per poi proseguire il suo perfezionamento a Parigi.
Nel giugno 2006 fonda ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, il più autorevole centro italiano di
formazione culinaria a livello internazionale, con sede in Colorno (Parma), di cui resta rettore fino al
settembre 2017, quando entra nella Presidenza del Comitato Scientifico. Nel 2008 fonda la Italian Culinary
Academy a New York.
L’Accademia delle Prefi da sempre promuove i giovani talenti in tutti i settori, ha voluto omaggiare il
prestigioso risultato ottenuto da Gabriele Pluchino. Il Presidente dell’Accademia Salvatore Battaglia
proporrà al comitato culturale dell’Accademia di insignirlo con un attestato al merito per il risultato
raggiunto per aver dato lustro alla sua Sicilia.
Salvatore Battaglia
Cultura
Caterina D’Aietti vince nuovo premio per poesia in vernacolo di Pantelleria e vola a Messina

Dall’inizio dell’estate 2023, Caterina D’Aietti ha conquistato diversi premi di poesia.
La compositrice di Pantelleria, con quel suo vernacolo così delicato e caldo riesce a conquistare non solo giurie isolane, come quella del Centro Gianporcaro che le ha conferito due riconoscimenti un paio di mesi fa, ma anche oltre l’isola.
Ricordando che a luglio vinceva il Premio Apollinare a Gela, ora la vediamo in procinto per partire per Galati Marmetino (ME), dove ritirerà il 3° Premio Nazionale Nino Ferraù, sempre grazie ad una sua poesia in rima pantesca.
Il testo ancora non ci è stato rivelato, ma non mancheremo per divulgarlo appena possibile.
Ci piace pensare di aver contribuito a dare ribalta all’autrice che vive a metà tra Pantelleria e Le Ferriere (LT).
Dalle prime uscite sulla nostra testata, il suo nome a cominciato a ridondare in entrambi i territori, arricchendo i lettori delle sue preziose perle sull’isola.
Ad majora, Caterì
Cultura
Pantelleria piange Francesco Maggiore ‘u ‘mpidusanu. La dedica del figlio Salvino – Video

Si è spento, all’età di 90 anni, Francesco Maggiore.
Dopo un periodo in cui il suo fisico cominciava a cedere, oggi, nella sua casa a Sant’Anna, ‘u mpidusanu ci ha lasciati.
Uomo socievole, dal volto solare, con il sorriso generoso sempre pronto. Il suo spirito era coinvolgente e trascorrere il tempo con lui era piacevole e arricchente.
Era arrivato a Pantelleria da giovane, tantissimi anni fa, da Lampedusa, da qui il suo soprannome, la sua ingiuria: ‘u ‘mpidusanu. Era un muratore di quelli abili di una volta e che non esistono più.
Sulla nostra isola aveva conosciuto Franco Isabella decidendo che sarebbe stata la sua compagna di vita.
Dalle loro nozze sono nati ben sette figli Roberto, Salvino, Annamaria, Massimo, Egidio, Maurizio e Fiorenza.
Alcuni di essi risiedono nell’Agro Pontino, tra Aprilia e Le Ferriere, vivendo nella comunità laziale la loro essenza pantesca di cui sono portatori sanissimi di valori e cultura.
Non si hanno notizie sul giorno di celebrazione dei funerali. Non appena avremo aggiornamenti li comunicheremo.
Le condoglianze della redazione alla famiglia e a quanti lo hanno portato nel cuore. Un particolare pensiero lo rivolgiamo al figlio Salvino, membro valorosissimo de La Compagnia Le Cossiryane per piacer del Maggiore.
Nel video di seguito assistiamo ad una toccante dedica da parte di Salvino Maggiore al papà, in occasione dello scorso capodanno 2023
Personaggi
Pantelleria, è morto Pino Li Vigni, l’uomo mite che sapeva combattere come un leone – Funerali domani

Lo ricordiamo con un uomo mite e gentile, Giuseppe (alias Pino) Li Vigni, ma che aveva dato prova di avere un gran legame con l’isola e un cuore da guerriero quando si trattava di difendere i diritti delle persone.
Nella storia di Pantelleria verrà, per l’appunto, ricordato per aver contribuito a far risarcire diversi isolani, coinvolti loro malgrado in una vicenda giudiziaria.
Era solito fare la sua pausa giornaliera, mattutina o pomeridiana, al bar La Portella e lì lo si vedeva elargire sorrisi e pacche affettuose a chiunque incontrasse.
Era nato a Marsala il 9 maggio 1944 e quel suo accento originario, nonostante i tanti anni di vita sull’isola, non riusciva a sradicarlo e diventava inconfondibile il suo dialetto misto.
Girava sempre con una cartellina in mano o fogli e documenti, perchè era sempre affaccendato.
D’estate aveva un incarnato carboncino e con quel grande baffo era impossibile non riconoscerlo e vedere a distanza il suo immancabile sorriso.
Negli ultimi tempi aveva qualche problema di salute e una grande aiuto è stato dato a lui e sua moglie Antonietta da Franca e Michele Casano.
Il cordoglio è collettivo di quanti lo abbiano compreso e apprezzato.
I funerali si terranno presso la Chiesa di Khamma, San Francesco alle ore 15,00.
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