I soccorritori acquatici sono stati i protagonisti dell’incontro tenutosi a Dolo (Venezia) — una svolta significativa nel supporto e nella formazione dei soccorritori acquatici, iniziata già dai primi anni di attivitá della FISA dopo la sua prima autorizzazione. Tale svolta è stata segnata dall’incontro di studio operativo svoltosi presso il Polo Nautico di Dolo.
Questo evento ha visto convergere tre mondi fondamentali per la sicurezza e l’efficacia operativa: la FISA (Federazione Italiana Salvamento Acquatico), che come obiettivo la formazione, la SIPEM SoS Federazione (Società Italiana di Psicologia dell’Emergenza Social Support) che da anni garantisce supporto psico sociale anche ai soccorritori impegnati nelle emergenze , e ANAB (Associazione Nazionale Assistenti Bagnanti) che mira a tutelare la figura dell’assistente bagnanti al lavoro. L’obiettivo, come già preannunciato dai rispettivi presidenti Raffaele Perrotta, Sara Cicchella e Guido Ballarin, è chiaro: migliorare l’integrazione della preparazione tecnica e professionale del soccorritore acquatico con il supporto psicologico e la gestione dello stress in situazioni operative.
Il soccorritore al centro del sistema – questa é la visione del Presidente FISA, Raffaele Perrotta, che ha trovato una forte spinta propulsiva grazie alla volontà di questa straordinaria unione. Il Presidente Perrotta, forte della sua approfondita esperienza e conoscenza delle dinamiche operative in mare, ha voluto con decisione proseguire questo progetto con la SIPEM, con cui collabora da oltre 11 anni, riconoscendo l’urgenza di affrontare le criticità non solo tecniche ma anche psicologiche di questo MESTIERE spesso sottovalutato.
“Il nuoto, la formazione professionale e la predisposizione fisica sono le basi, ma l’efficacia di un salvataggio dipende dalla capacità del soccorritore di mantenere la calma e prendere decisioni lucide sotto pressione”, ha sottolineato il Presidente Perrotta. “Conosco molto bene le problematiche che possono emergere durante un soccorso, dove tutto è in rapido divenire; l’impatto emotivo è spesso devastante e può compromettere l’efficacia dell’intervento. Unire le nostre forze con la SIPEM significa garantire operatori completi, affinché le associazioni di categoria e le società possano disporre di soccorritori preparati, tutelando gli stessi assistenti bagnanti e migliorando la loro performance in ogni fase dell’emergenza.”
Il fulcro di detto evento è stato il primo di una serie di incontri che consentiranno l’acquisizione di consapevolezza e strumenti di gestione degli aspetti psico- emotivi degli assistenti bagnanti. I presidenti delle tre organizzazioni hanno espresso grande soddisfazione, poiché questa collaborazione permetterà di effettuare un’analisi approfondita del comportamento dei soccorritori acquatici, uno studio che mette il soccorritore al centro e da cui bisognerebbe partire per poi legiferare in merito a questo mestiere tanto bello quanto complesso.
Il Presidente A.N.A.B Guido Ballarin ”Sono entusiasta per quanto si sta facendo per tutti gli assistenti bagnanti e ringrazio vivamente FISA e SIPEM per questa visione lungimirante. L’introduzione di elementi psicologici nella formazione dell’Assistente Bagnanti è un passo fondamentale. Il soccorritore acquatico non deve essere solo tecnicamente preparato, ma anche mentalmente forte e consapevole delle dinamiche emotive del salvataggio. Questa sinergia eleva la qualità del servizio e la tutela di chi opera sulle nostre coste.”
Ha aggiunto il Perrotta “Continuiamo a mettere l’uomo al centro di tutto quanto riguarda il soccorso acquatico e le situazioni di emergenza. Il soccorritore vive e reagisce emotivamente e cognitivamente a queste situazioni estreme; con questo percorso potrá rafforazare la propria resilienza.”
“Come psicologi dell’emergenza impegnati sul campo da oltre 26 anni, siamo ben consapevoli dell’importanza del supporto ai soccorritori. La salute mentale è fondamentale per svolgere il nostro lavoro con efficacia e professionalità” ha concluso la dott.ssa Sara Cicchella, Presidente di SIPEM SoS Federazione OdV: “Per questo, è importante parlare di benessere psicologico, prevenire attraverso la conoscenza e la gestione degli aspetti psico-emotivi e sostenere i futuri assistenti bagnanti che, come tutti i soccorritori, potrebbero trovarsi in difficoltà. La sinergia tra SIPEM SoS Federazione e FISA pone al centro l’attenzione per il benessere e la sicurezza psicologica come elemento cruciale per prendersi cura degli altri”.
Questa sinergia tra addestramento tecnico e scienza psicologica promette di ridefinire gli standard di preparazione, creando protocolli che non solo migliorano l’efficacia del salvataggio, ma tutelano anche la salute psicologica di chi opera in prima linea.
L’incontro, ospitato presso il Polo Nautico di Dolo dal maestro di salvamento e delegato FISA Matteo Giardini e condotto dal Presidente SIPEM SoS Veneto dott. Paolo Pillon, si è concluso con un forte impegno da parte di tutti a proseguire su questa strada, perché questo modello di formazione non si limita a insegnare a salvare vite, ma insegna anche a gestire la propria mente per farlo al meglio, preservando la salute psicofisica, affinché i giovani soccorritori del futuro non debbano affrontare da soli ciò che si scatena silenziosamente prima, durante e soprattutto dopo un’emergenza.
In un periodo storico in cui l’Italia riconosce sempre piú l’importanza di tutelare il benessere psicologico in contesti educativi e lavorativi, anche il salvamento acquatico ci trova la sua dimensione.