Comunità
Giornata Mondiale delle Api, intervista all’apicultore Denny Almanza di Pantelleria

Oggi, 20 maggio 2020, è la Giornata Mondiale delle Api.
Gli straordinari insetti sono sempre più vittime dell’inquinamento, ma la loro presenza è vitale per il nostro pianeta.
Lo sa bene, a Pantelleria, Denny Almanza, titolare dell’omonima azienda agricola, cui abbiamo rivolto una intervista:
Quando è nata la passione per le api e quando hai cominciato a produrre miele? “La passione mi viene trasmessa da mio nonno, Salvatore Spata, grande apicultore dell’isola per ben 65 anni. Io già all’età di 8/9 anni, seguendo il mio avo, cominciavo ad avvicinarmi con grande curiosità ed interesse verso questo animale fantastico. Così mi sono ritrovato a 15 anni ad acquisirne l’arte, che diventa subito il mio mestiere. Oggi sono 18 anni di apicultura che svolgo, ma ogni volta che mi avvicino agli insetti le emozioni, le esperienze si rinnovano e diversificano.
Il mondo di questi sapienti insetti è molto particolare e delicato, quante ore al giorno dedichi ad esse e quali sono le soddisfazioni che trai dalla tua dedizione? “Beh, io personalmente dalle 6 alle 8 ore al giorno tutti i giorni, dal mese di gennaio a giugno; mentre da luglio ad ottobre si va due volte al mese.
“La soddisfazione è nel vedere che le famiglie stanno bene (e se sta bene lei sta bene la natura) e nel raccolto del miele. Ma anche nella selezione delle regine. Riuscire a selezionare le migliori e mantenere la razza, cosa che svolgo ormai da 10 anni.
La razza di api di Pantelleria è una sottospecie africana, per la precisione si tratta di un ibrido che è eccezionale. Non portiamo api da fuori, per non correre rischi di diffondere malattie relative agli insetti.
Dove sono allocati gli alveari? “Gli alveari sono vicino casa mia, a Cimillia, come postazione fissa, ma per realizzare diversi tipi di miele li sposto a Montagna Grande e Dietro Isola. La produzione di miele non è altissima nella quantità, ma nella qualità. La presenza di trifoglio, fichi d’india, rende possibile fare mieli puri o variegare con i Millefiori. Il più difficile è quello con il corbezzolo, poichè parliamo di stagione autunnale. Fortunatamente le temperature sull’isola sono alte e qui si riesce a produrre, ma è molto raro anche per il suo sapore.
La tua azienda produce tante varietà di frutta, ortaggi (raccontami cosa produci esattamente). Dunque il tuo mondo è agricolo e naturale in assoluto? Io non sono solo apicultore, ma un agricoltore a 360°, avendo ereditato da mio nonno questa “vocazione”. A Pantelleria l’agricoltura è ciò che ha sempre fatto sopravvivere gli isolani, quindi ho imparato a coltivare tutto il necessario: capperi, origano, ortaggi, alle zucchine, pomodori. Ma anche frutta: uva da tavola, limoni, arance. Questo è un modo per l’azienda di lavorare tutto l’anno.
I bambini sognano sempre di voler diventare qualcosa da grandi, tu rappresenti una eccellenza a Pantelleria. Hai realizzato il tuo sogno? “Il mio sogno è realizzato a metà. Quando ho iniziato, a 15 anni, pensavo di voler creare un’azienda con il mio nome e crescere. A giugno, aprirò il mio laboratorio di agricoltura. Quindi per completare la realizzazione desidero trasmettere il mio mestiere e la mia passione ai bambini.
Oggi, è la giornata Mondiale delle api e vuoi lanciare qualche messa? “L‘apicoltura è straordinaria. Noi siamo dei guardiani delle api, uno degli animali più importanti al mondo. Sono essi che scelgono i loro guardiani e ci dicono loro cosa bisogna fare. La nostra abilità consiste nell’osservarle per capire le richieste.
“Ai bambini attuali manca un passaggio importante, lontano dalla tecnologia. Il mio sogno è andare nelle scuole e spiegare ai bambini il mondo dell’agricoltura, della terra, trasmettere loro ciò che è stato insegnato a me. Perchè senza terra non c’è vita. Tutto nasce da essa e non possiamo mangiare sano se non amiamo la terra. Come possiamo scegliere un buon cibo se non conosciamo come viene prodotto. Vorrei lasciare questo mio sapere e le mie esperienze ai bambini. Che senso ha la vita e la natura se non trasmetterne l’amore agli altri?!”
Marina Cozzo
Per conoscere meglio le attività e per contatti cliccare in:
Azienda Agricola Almanza
Sociale
Pantelleria Bau presenta Balto: abbandonato dopo esser stato adottato

Lui è Balto, anno di nascita 2022 , ingresso in canile per rinuncia di proprietà in seguito ad adozione sconsiderata.
Maschio sterilizzato, incrocio labrador husky, taglia grande circa 30kg, bello come un divo di Hollywood. Ha vissuto per circa 2 anni legato a catena e per molto tempo ha passato praticamente tutte le sue giornate da solo. Nonostante questo ha un carattere molto aperto e giocoso, ama conoscere persone nuove ed è anche molto bravo con gli altri cani, sia maschi che femmine, adulti ma anche cuccioloni.
Naturalmente sarebbe preferibile una compagnia canina più o meno della sua stessa taglia per evitare che giocando, considerata la sua mole, possa far male all’altro cane. A volte un poco testone come tutti gli husky, in passeggiata è comunque molto bravo. Ha bisogno di un referente affettuoso ed al contempo autorevole che sappia contenere la sua esuberanza. Non testato con i gatti e non abituato alla vita in casa, ma impara velocemente ed è un cane davvero facile da amare.
Per una buona adozione può viaggiare fuori isola con limitazioni che spiegheremo a chi fosse interessato ad adottarlo
Per candidarsi alla sua adozione scriveteci una breve presentazione al 366 112 1980 su whatsapp oppure via mail ass.pantelleriabau@gmail.com
Cronaca
Pantelleria, dal brutto incidente la grande amicizia: lettera di giovani all’amico infortunato

Era un gruppetto di giovani, in quel di Gadir, lo scorso 17 agosto, quando avviati con gli scooter per Pantelleria Centro e giunti a Bue Marino, i giovanissimi centauri hanno trovato il fondo stradale disseminato di ghiaia e terra, trasportata dal vento della mattina. L’apripista della piccola colonna di motorini, Andrea, non è riuscito a mantenere il controllo del mezzo, rovinando in terra e fratturandosi la gamba.
Questa è la cronaca del sinistro, di cui ci siamo occupati, e per il quale è stato necessario ‘elisoccorso sull’isola, per frattura scomposta.
Il giovane si trova ancora fuori dall’isola e i suoi amici cari gli hanno voluto dedicare un sentito e affettuoso pensiero perchè quando l’amicizia è un legame di autentica condivisione umana, non può che sostenere anche i momenti più difficili, in attesa del ritorno di giorni più luminosi e leggeri.
Giacomo e Luigi, da lontano, hanno scelto di manifestare le proprie emozioni ad un amico
speciale, Andrea, scrivendo una lettera, attraverso la quale porgere le parole giuste per confortarlo e
dimostrargli tutta la loro vicinanza:
“Caro Andrea,
siamo Giacomo e Luigi. Ti scriviamo per dirti pubblicamente quanto ti siamo vicini e vogliamo far
giungere dalla tua amata isola un forte e sentito abbraccio a te e alla tua mamma Rossella.
In questa settimana, purtroppo, abbiamo dovuto tenere a bada tante chiacchiere cattive e false
sulla dinamica dell’incidente; addirittura ci è giunta voce anche di una gara clandestina con i
motorini…e qui ci fermiamo, e forse è il caso di riderci su. Noi però sappiamo che stai meglio e,
anche se il percorso di guarigione sarà lungo, i tuoi amici più cari e i tuoi compagni di classe
vogliono farti sapere che ti aspettano e ti augurano una pronta guarigione e un ritorno veloce sulla
nostra meravigliosa isola.
Sei un ragazzo forte e ti riprenderai presto. A noi interessa farti arrivare questo messaggio di
amore e amicizia vera e sincera, lasciando nel vuoto le inutili chiacchiere di gente comune.
Caro amico, ti aspettiamo e non vediamo l’ora di riabbracciarti.
A presto.”
Giacomo e Luigi Minore
Personaggi
Pantelleria, è morto Battista Maccotta: un pezzo di memoria dell’isola vola via con lui

E’ morto questo pomeriggio alle ore 15, Giambattista Maccotta, un pezzo di memoria di Pantelleria vola via con i suoi 83 anni.
Risiedeva a Borgo San Donato, nella sua fortunata azienda agricola e, dopo pochi giorni di degenza all’ospedale al Santa Maria Goretti di Latina, complicazioni hanno detto la loro e si è spento, su una barella senza poter rivedere i suoi cari un’ultima volta.
Classe 1942, uomo affasciante, energico, aveva seguito le orme del padre Fortunato, che ha ceduto all’omonimo figlio: hanno visto nell’Agro Pontino una felice svolta, ma il cuore di Battista, generoso e affettuoso, subiva il richiamo della sua amata isola.
Una splendida casa a Khamma e quella con grande terrazza a Gadir, viveva i suoi periodi sull’isola attorniato dall’affetto di tanta gente.
Sposato con la splendida Rosalba, compagna di tutta la sua vita, aveva avuto due figli, Fortunato Marco e Daniela che gli hanno regalato nipoti vivaci e bellissimi animatori degli ultimi suoi anni di vita.
Per chiudere il quadro biografico, Battista, mio caro e vicino cugino, era fratello di Angelina Maccotta, moglie di Zino Patanè forse il primo fornaio di Khamma. Ma non dimentichiamo gli avi: appunto il padre Fortunato e la mamma, la Zia Lina Casano, di Turi “Bonomo” il grande e immortale musicista.
Il mio sincero e sentito cordoglio lo voglio scrivere in questo spazio, poichè tutti noi saremo colpiti sempre più tempo dalla mancanza del caro Battista.
Marina
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