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Sociale

Gangi, Nicosia, Sperlinga stipulano accordo con Esercito Italiano per hub logistico addestrativo

Matteo Ferrandes

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Esercito Italiano, stipulato accordo per realizzazione hub logistico addestrativo nei territori di Gangi, Nicosia e Sperlinga

E’ stato sottoscritto, stamani (8 maggio), nello splendido scenario del castello di Sperlinga, nell’ennese, un accordo per costituire un hub logistico addestrativo dell’esercito nei territori di Gangi, Nicosia e Sperlinga al fine di consentire, nei prossimi trent’anni, lo svolgimento di attività logistiche ed esercitazioni tattiche militari.

A sottoscrivere il patto i sindaci di Gangi, Giuseppe Ferrarello, Nicosia, Luigi Bonelli e Sperlinga, Giuseppe Cuccì, per il ministero della Difesa (Stato maggiore dell’Esercito italiano) il generale di Divisione e comandante Militare dell’Esercito in Sicilia, Maurizio Angelo Scardino e il generale della Brigata “Aosta” Giuseppe Taffuri.

Le attività ed esercitazioni militari si svolgeranno in un’area circoscritta tra il territorio di Gangi e Sperlinga.

“Da tempo cercavamo in Sicilia aree dove addestrare i nostri militari, la nostra presenza nell’area dei tre comuni interessati – ha detto il generale di divisione Maurizio Angelo Scardino – oltre a garantire un miglioramento delle condizioni economiche, assicurerà un maggior controllo del territorio, incrementando la sicurezza, la prevenzione di incendi, un controllo per evitare l’abbandono di rifiuti tossici e qualsiasi altra attività che ponga in pericolo l’ambiente e la popolazione. Abbiamo trovato sinergia istituzionale e una popolazione accogliente”.

L’accordo prevede che tutti i mezzi utilizzati dall’esercito si muoveranno lungo itinerari prestabiliti di accesso all’area di condotta delle attività addestrative, avendo cura di non produrre danni alle infrastrutture ed al territorio; eventualmente l’amministrazione militare si impegna al ripristino di ogni eventuale alterazione provocata nel corso delle attività addestrative e alla delimitazione dell’area interessata alle attività.

Il Generale della Brigata Aosta Giuseppe Taffuri ha preannunciato che già il 19 giugno, e per una settimana, un centinaio di militari saranno presenti a Sperlinga per una ricognizione dei luoghi.

Il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello ha detto: “Ringrazio i colleghi sindaci, l’esercito italiano, il generale di Divisione Scardino e il generale di Brigata Taffuri, certamente questo accordo porterà vantaggi economici e sociali al nostro territorio, oltre a garantire una maggiore sicurezza, abbiamo avuto ampia garanzia che tutte le operazioni addestrative saranno effettuate nel rispetto dei luoghi e dell’ambiente circostante, questo a garanzia delle popolazioni”. A rappresentare il comune di Gangi anche il presidente del consiglio comunale Concetta Quattrocchi, il capo gruppo della maggioranza Carmelo Giunta e dell’opposizione Marilina Barreca.

Le amministrazioni comunali si sono impegnate a rendere disponibili, immobili e territorio individuati, offrendo massima collaborazione ed intercedendo, laddove necessario, con aziende e privati proprietari ma anche con Regione siciliana e di ogni altro ente per agevolare e rendere possibili le attività logistiche e addestrative e la costituzione dello stesso hub logistico-addestrativo.

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Economia

Migranti, Pantelleria e altri comuni ricevuti contributi. Lampedusa e Trapani esclusi: disappunto di Di Paola e Ciminnisi (M5S)

Redazione

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Migranti e solidarietà. Di Paola e Ciminnisi (M5S): “Inaccettabile la decisione del centrodestra di escludere Lampedusa e Trapani dal contributo regionale per l’emergenza sbarchi”

Palermo, 7 dicembre 2023 – “La maggioranza di centrodestra all’ARS ha scelto di penalizzare le città siciliane che vivono in prima linea il fenomeno migratorio, da Lampedusa a Trapani. I parlamentari che sostengono il Governo Schifani hanno bocciato per due volte gli emendamenti proposti dai deputati del M5S e del PD affinché questi Comuni potessero accedere al contributo straordinario da ripartire tra i comuni per le emergenze legate agli sbarchi e all’assistenza ai migranti”.

A dichiararlo sono i deputati del Movimento 5 stelle all’Ars Nuccio Di Paola e Cristina Ciminnisi firmatari, con altri parlamentari di minoranza, della specifica proposta emendativa alla legge di Bilancio in discussione all’ARS in queste ore.

“L’arroganza di questa maggioranza, che ignora scientemente le esigenze dei territori – spiegano i deputati M5S – si misura nella doppia bocciatura degli emendamenti che avevamo proposto. Vale la pena ricordare che Trapani è sede di Centro di Permanenza per i Rimpatri della Sicilia, una struttura che con i CPA, gli Hotspot fa parte della rete per la gestione del fenomeno migratorio mentre Lampedusa balza quotidianamente agli onori delle cronache per il suo centro cronicamente al collasso e le migliaia di sbarchi. Evidentemente – continuano Ciminnisi e Di Paola – il lavoro che si svolge a Lampedusa e Trapani, ad opera delle associazioni di volontariato e del terzo settore, per i deputati del centrodestra non ha pari dignità e merito di riconoscimento come nei comuni di Pantelleria, Pozzallo, Modica, Augusta, Siculiana, e Porto Empedocle, che invece hanno trovato spazio nel rifinanziamento della norma”. 

“Trapani, per altro, è stata più volte indicata come porto di prima accoglienza dal Ministero. Un atteggiamento schizofrenico – sottolinea Ciminnisi – da parte di quella stessa maggioranza di centrodestra di Governi Meloni e Schifani che va blaterando di blocchi navali e di aiuti a ‘casa loro’ e poi si scorda dei sindaci che affrontano da soli la pressione dei flussi migratori nei loro territori”- conclude. 

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Sociale

Pantelleria, in arrivo pulmino per ragazzi de L’Albero Azzurro, grazie a benefattore forestiero

Marilu Giacalone

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Pantelleria, dopo la gara di solidarietà i ragazzi de L’Albero Azzurro hanno il loro pulmino

L’Associazione L’Albero Azzurro di Pantelleria ringrazia tutti coloro che hanno contribuito con le donazioni per la raccolta fondi svoltasi nella serata di beneficienza del 6 settembre 2023, nata dall’esigenza di acquistare un pulmino per i nostri ragazzi speciali.

Un pulmino che renderà possibile un viaggio meraviglioso, fatto di occasioni per stare uniti, conoscere il territorio, rafforzare i legami di amicizia e di inclusione.

La somma raccolta ammonta a circa € 5.000,00.

Inaspettatamente, il pulmino è diventato realtà grazie ad un benefattore, che frequenta l’isola, che ci ha donato un pulmino 9 posti.

La somma raccolta durante e dopo l’evento di settembre è stata utilizzata per passaggio di proprietà, assicurazione, collaudo e tutto ciò che è necessario per la sicurezza meccanica del mezzo.

Il prossimo passo sarà quello di attuare un adeguamento del pulmino con il montaggio di una rampa per sedie a rotelle, quindi la nostra raccolta fondi continuerà.

Per tutti coloro che desiderano aiutarci a raggiungere questo nuovo, importante obiettivo per i nostri ragazzi speciali, l’IBAN è: IT92 S030 6967 6845 1073 7260 138 Intestato: Associazione Albero Azzurro Banca: Intesa San Paolo.

Ancora una volta, insieme, si raggiungono grandi risultati.

 La Presidente

Angelina Rizzo

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Sociale

Palermo, Don Ciotti e arcivescovo Lorefice in confronto con giovani di GenerAzioni,

Direttore

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Uniamo le forze per generare cambiamento” “La città della cura deve dialogare con la città della rabbia”

Don Luigi Ciotti e l’arcivescovo Lorefice si confrontano con i giovani di GenerAzioni, rinnovato percorso di formazione sociopolitica dell’istituto Arrupe

PALERMO – Solo unendo e valorizzando le forze più sane della società possiamo pensare al cambiamento che porti a trasformazioni concrete per una città più giusta. A dirlo, ognuno, con parole diverse, sono stati, questa mattina don Luigi Ciotti, presidente di Libera e l’arcivescovo Corrado Lorefice, in occasione dell’incontro avvenuto presso l’Istituto di Formazione Politica Pedro Arrupe. A moderare l’incontrò, in occasione del trentennale del martirio di padre Puglisi, è stato p. Gianni Notari, direttore dell’istituto.

“Il nostro deve essere un impegno – ha detto p. Gianni Notari – per nulla scontato che richiede il significativo coinvolgimento di tutti. Non possiamo sempre vivere delegando tutto agli altri per stare solo nei circuiti ristretti che ci fanno perdere la visione importante di insieme. Ci facciamo solo del male se non ci interessiamo in maniera piena a quello che accade, sforzandoci di fare la nostra parte. Oggi siamo davanti a delle logiche sovraniste a cui sta bene avere dei cittadini morti che accettano tutto passivamente. A tutto questo dobbiamo reagire se vogliamo diventare costruttori concreti di speranza. Abbiamo tante belle realtà sociali che devono riprendere in mano l’esercizio di una democrazia che punta al bene autentico della comunità”.

“Dobbiamo partire sempre dalle storie e dal volto delle persone che vivono le nostre città – ha affermato don Luigi Ciotti -. Cittadinanza significa corresponsabilità. Oggi, purtroppo, si passa ,sempre di più, dall’ecosistema all’egosistema, fatto solo di interessi privati e di individualismi. Dobbiamo essere consorti accomunati dagli stessi valori che vanno vissuti in profondità. Viviamo una crisi etica prima che economica. Bisogna avere il coraggio di guardarci dentro per avere una visione ampia e collettiva. Dobbiamo unire le nostre forze per un’azione etica, sociale e politica. La politica nasce per governare la città e garantire la giustizia sociale. Politica è etica della comunità e servizio per il bene comune. Prima di tutto deve prendersi cura delle persone più fragili; se la politica non fa questo tradisce la sua essenza e non è politica ma è un’altra cosa. La responsabilità è la spina dorsale della democrazia. Il cambiamento ha bisogno di ognuno di noi. Solo dalle relazioni di prossimità possiamo costruire città aperte creative e sostenibili. Il cambiamento nasce dall’intelligenza collettiva. Dobbiamo capire se di fronte al male dobbiamo sempre occuparci del sintomo o andare alla radice ed in profondità per essere attori del cambiamento sociale e culturale vero. La città della rabbia e della violenza va avanti a discapito della città della cura. Nonostante questo, dobbiamo avere il coraggio di valorizzare le cose belle e positive che ci sono che generano vita. La città della cura deve imparare a dialogare con la città della rabbia. Non dimentichiamo l’intreccio profondo tra persone e città, persone e luoghi. La sofferenza dei singoli per noi è sofferenza urbana. Dobbiamo impegnarci per una carità che non sostituisca la giustizia ma la provochi. Ricordiamoci che i più pericolosi sono i neutrali e anche i mormoranti. La paura si vince incontrandosi e non blindandosi. La responsabilità è architrave di ogni processo educativo. Ricordiamoci dei nostri giovani che dobbiamo valorizzare nei loro percorsi inediti. Per agire è necessario unire tutte le forze etiche e sociali. Ricordiamoci che ancora oggi nel nostro Paese i poveri restano poveri e, soprattutto, non sono persone libere”.

L’arcivescovo, in una parte del suo intervento, ha ricordato la figura di p. Pino Puglisi, leggendo un pensiero tratto da un manoscritto che è stato recentemente ritrovato.

 

“Oggi non si può cambiare e rigenerare una città se non si sta profondamente dentro di essa – ha sottolineato l’arcivescovo Corrado Lorefice – e se non si respirano gioie, ansie, trepidazioni e fragilità. Occorre avere la forte capacità di compassione che significa custodire un cuore capace di fare propria la sofferenza e la fragilità dell’altro. La compassione è capace di leggere e avviare processi in grado di rigenerare la città. Per questo, bisogna stare nella strada perchè questa ci insegna molto. Nella strada, ci sono i giovani, gli anziani, le famiglie e c’è pure la bellezza e la bruttezza. Per stare nella città bisogna avere lo sguardo dal basso. La condivisione è la forza della rigenerazione umana della città. Noi cristiani siamo pure cittadini e, pertanto, dobbiamo, oggi più di ieri, custodire anche la Carta costituzionale. Oggi, c’è una comunità cristiana che è capace di vivere la passione morale. Passione morale è passione per la giustizia e per il bene comune. Ricordiamo sempre p. Pino Puglisi. Il riscatto e la generazione del nuovo nascono sempre da uomini e donne che scelgono di impegnarsi con anima e corpo nel giusto e per il giusto”.

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