Economia
Gangi, in Consiglio variazione bilancio preventivo. Interventi previsti: manutenzione strade, abbattimento TARI e fondi per presepe vivente
Il consiglio comunale di Gangi, giovedì scorso (30 novembre), ha approvato le variazione al bilancio di previsione finanziario 2022/2023 tra gli interventi: la manutenzione strade, l’abbattimento del 30 per cento della Tari per le strutture turistiche-ricettive e 39 mila euro per presepe vivente e manifestazioni natalizie.
Ad illustrare la manovra, in aula, è stato l’assessore al bilancio Nicola Blando.
Tra le variazioni più significative l’iscrizione in bilancio di euro 159.286,71, la somma è destinata alla manutenzione straordinaria delle strade interne ed esterne, tra quelle interessate dai lavori anche la Gangi-Sperlinga (tra le contrade San Giame e Santa Venera), la Pirato-Cavaliere e l’arteria di collegamento interna che si trova sotto la scuola Don Bosco.
Altra variazione, di circa 193 mila euro, per il cofinanziamento dei lavori di realizzazione dell’asilo nido. Somme necessarie per l’adeguamento del prezzario regionale.
“Per l’anno 2022 – ha detto il sindaco Giuseppe Ferrarello – abbiamo ripristinato un contributo pari al 30%, della TARI già versata, per quei locali destinati ad attività turistico-ricettive ad esclusione dei vani e superfici destinate alla ristorazione o somministrazione, le richieste per le agevolazioni dovranno essere presentate entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento. Inoltre in bilancio sono state messe somme per le prossime festività natalizie tra le quali il patrocinio oneroso alla manifestazione da Nazareth a Betlemme. Una kermesse di punta per il nostro borgo che ritorna dopo due anni ed è meta di migliaia di visitatori ”. Il sindaco ha voluto ringraziare i consiglieri comunali ma anche gli uffici comunali per l’impegno profuso nell’approvazione della manovra di bilancio.
All’ordine del giorno anche la proposta di deliberazione per l’istituzione della “Farmacia sociale”, richiesta arrivata dal gruppo di opposizione. Su questo punto all’ordine del giorno, il presidente del consiglio comunale Concetta Quattrocchi, nell’esprimere un plauso all’amministrazione per la frenetica attività messa in cantiere che ha consentito al consiglio di deliberare molteplici interventi, ha detto: “Una mia soddisfazione personale aver contribuito a superare le posizioni dei gruppi consiliari e mettere in cantiere un intervento sociale a sostegno delle fasce più deboli, consistenti in aiuti per l’acquisto di farmaci, le cui modalità saranno stabilite successivamente dalla competente commissione consiliare di concerto con il sindaco e l’assessore alla sanità”.
Il consiglio Comunale inoltre ha votato, ad unanimità, un atto deliberativo teso a sollecitare il Governo regionale alla risoluzione della problematica del blocco della movimentazione degli animali da vita ruminanti nelle province di Palermo, Trapani Agrigento a causa della malattia emorragica epizootica del cervo (EHD).
La richiesta al consiglio comunale di Gangi era arrivata dai responsabili dellla CIA(Confederazione Italiana agricoltori) di Gangi Antonio Vena e Salvatore Nasello.
Ambiente
Ora solare 2025, stanotte si cambia. La storia nella Prima Guerra Mondiale
Le lancette andranno spostate indietro di un’ora, dalle ore 3 di notte andranno posizionate alle ore 2. Si avrà un’ora in più di luce al mattino e si dormirà un’ora in più. Nei sette mesi di ora legale che stanno per chiudersi, secondo Terna, c’è stato un risparmio economico di oltre 90 milioni di euro.
Mentre è caduta nell’oblio da sette anni, come un orologio
fermo, la proposta della Commissione europea di abolire l’avvicendamento, era stata presentata
nel 2018.
Un po’ di storia
Se l’invenzione dell’ora legale risale al Settecento e porta la firma di Benjamin Franklin, in Italia
l’ora legale è stata istituita nel 1916 nel corso della Prima Guerra Mondiale proprio per un
risparmio in termini energetici fino al 1920, tornando in occasione del Secondo conflitto mondiale
tra il 1940 e il 1948. Dopo un primo passaggio nel 1965, è nel 1966 che viene introdotta
ufficialmente nel nostro Paese per i mesi compresi tra maggio e settembre. Nel 1980 un accordo
tra 14 Paesi, Italia compresa, anticipa il cambio che, da allora viene anticipato in concomitanza con
la Pasqua.
Il doppio cambio dell’ora durante l’anno, da legale a solare, potrebbe però avere delle
ricadute sull’alternanza sonno-veglia e da tempo è causa di dibattito non solo in Italia ma anche
nell’Unione europea. Al centro la difficoltà di coniugare risparmio economico e le abitudini sociali
e personali di ognuno di noi.
Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi
Cronaca
La “guerra” dell’Ora Legale in Europa: Commissione UE vuole abolizione. Domani lancette indietro
Tra risparmio energetico nullo e impatti sulla salute, la Commissione Europea dichiara l’ora legale una “assurdità”, ma la necessaria maggioranza degli Stati membri continua a mancare
di Filomena Fotia da Meteoweb.eu
Il conto alla rovescia per l’abolizione del cambio stagionale dell’ora sembra essersi interrotto a metà strada, bloccato da un muro di veti incrociati nel Consiglio dell’Unione Europea. Nonostante la volontà popolare e la spinta della Commissione, l’alternanza tra ora solare e legale, nata negli anni ’70 per ragioni di risparmio energetico, continua a scandire le nostre vite 2 volte l’anno. La Commissione Europea, forte di un parere schiacciante espresso da 4,6 milioni di cittadini – un record per una consultazione pubblica UE – che si sono dichiarati a favore della fine di questa pratica, ha da tempo avanzato la proposta di abolizione. Il Parlamento Europeo ha fatto la sua parte, votando a favore nel 2019 e stabilendo il 2021 come anno limite per il cambiamento.
“Un ritmo che non conviene più”
Eppure, a diversi anni di distanza, nulla è cambiato. Il commissario UE per i Trasporti e il Turismo Sostenibili, Apostolos Tzitzikostas, ha ribadito a Strasburgo la posizione della Commissione: lo spostamento delle lancette “non ha più alcun fine“. “L’iniziativa nacque in risposta alla crisi energetica, ma oggi non produce più alcun risparmio energetico per nessun settore, ma anzi porta complicazioni inutili“, ha dichiarato il commissario, annunciando un’ulteriore “analisi più approfondita con uno studio dettagliato” per superare l’attuale stallo.
Le motivazioni della Commissione non sono solo economiche: l’attenzione si sposta sempre più sugli impatti sulla salute e sull’umore, in particolare per bambini e anziani, che “patiscono le conseguenze maggiori” di questo “mini-jet lag” semestrale. Recenti studi, infatti, suggeriscono un impatto negativo sui ritmi circadiani, che in alcuni Paesi del Sud Europa vengono mitigati dalla scelta di rimanere con l’ora legale permanente.
Il blocco degli Stati Membri
Nonostante il chiaro segnale dei cittadini, con Tzitzikostas che sottolinea come “i cittadini europei vogliono la fine di questa assurdità“, il processo decisionale si è incagliato. “Gli Stati membri al Consiglio non hanno ancora raggiunto una posizione univoca” ha concluso il commissario.
Il nodo cruciale risiede nel Consiglio, dove per definire una posizione è necessaria una maggioranza qualificata di Stati membri, consenso che al momento non esiste. L’assenza di tale maggioranza stoppa l’iter legislativo, nonostante la Spagna abbia recentemente riaperto la discussione a livello europeo, con il premier Pedro Sanchez, secondo cui il cambio d’ora “francamente non ha senso“.
In sostanza, per adottare la legislazione che porrebbe fine ai cambi stagionali è necessario l’accordo sia del Parlamento Europeo che del Consiglio. Fino a quando gli Stati membri non troveranno un terreno comune, la “battaglia” per un orario stabile è destinata a rimanere sospesa. L’orologio biologico e quello dell’economia europea continueranno a disallinearsi 2 volte l’anno, in attesa di una decisione che l’Europa, per ora, non riesce a prendere.
Economia
Pantelleria tra 85 comuni con bus gratis per under 20
In provincia di Trapani: Pantelleria, Partanna, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Marsala, Favignana
L’ultima finanziaria regionale ha fissato in 85 i comuni siciliani che beneficeranno dell’intervento, grazie ad un fondo da due milioni di euro per coprire le spese del trasporto pubblico urbano dei giovani di età inferiore ai vent’anni.
L’intervento è riservato ai residenti nei comuni dotati di servizio di trasporto urbano e appartenenti a famiglie con un Isee non superiore a 25.000 euro.
Saranno gli enti poi ad avviare i bandi comunali e ad assegnare il bonus in base alla cronologia delle domande presentate.
I contributi più consistenti per il bonus trasporti ai giovani sono andati alle tre Città metropolitane di Palermo (110.757 euro), Catania (67.846) e Messina (60.920). In provincia di Trapani, 33.432, così distribuiti: Pantelleria 13.050 euro; Partanna 13.167; Castellammare del Golfo 20.199; Castelvetrano 34.092; Marsala 45.864; Favignana: 6.099.
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