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Frame in Time: Pantelleria in un istante, il nuovo progetto sociale

Redazione

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Nasce per e sull’isola, Frame in Time: Pantelleria in un istante.

Si tratta di un progetto legato alla collettività pantesca.

Come nasce l’idea 

Un’altra travolgente stagione turistica sta per giungere alla conclusione. Molti residenti sull’isola si sono completamente dedicati all’accoglienza di chi ha deciso di soggiornare, durante le sue ferie, qui a Pantelleria e dopo l’attiva e frenetica organizzazione per far si che tutto andasse nel migliore dei modi, è arrivato il momento di tirare le somme.

La comunità, stanca di tanto lavoro, sarà sicuramente soddisfatta dei risultati ma non tutti i turisti si sentono accontentati e fa un po’ male sentire le critiche pungenti di coloro che, nonostante l’impegno dei panteschi, non si sono sentiti totalmente a proprio agio. Certo appartiene all’uomo la possibilità di lamentarsi e quella di criticare, ma se le critiche ti spingono a migliorare allora hanno senso, altrimenti non fanno altro che appesantire ed aggiungere fatica alla fatica.

Pantelleria ha un forte desiderio che si riscontra in tutti quelli che ci stanno investendo e che stanno mettendo le loro forze in campo: ha il desiderio fortissimo di riscatto, di poter dimostrare di essere una terra che possiede, nelle sue specificità, una ricchezza non comune, una ricchezza profonda costituita dal paesaggio, dai microclimi, dall’architettura tradizionale, dalle culture di spicco, dalle scoscese cale rocciose, dai sentieri che collegano l’isola, dalla luce, dal silenzio, dai luoghi dove puoi ancora voltarti a cercare tracce di altri uomini e renderti conto di essere in un luogo pochissimo antropizzato, (che al giorno d’oggi diviene una fortuna per potersi incontrare intimamente con se stessi e con la natura che ci circonda), dal buio pesto che ti permette di osservare il cielo e sentirti così minuscolo davanti alla miriade di stelle che appaiono nella volta celeste.

Ma non solo. Tutto ciò è sicuramente è “tanta roba”, come si dice in gergo tra i giovani di città, ma non è l’unica cosa che c’è a Pantelleria. Oltre a tutto ciò, in stretto connubio, c’è l’isolano che, come un essere estraneo a cotanta bellezza, si trova a farne parte diventando un altro elemento di cui bisogna parlare. Questo essere ha la capacità di osservare, di pensare, di avere coscienza di ciò che lo circonda, di prendere una posizione, di agire, attivarsi o procastinare, di impigrirsi, di soccombere alle aspettative di sognare ad occhi aperti, di rassegnarsi.

Le possibilità sono tante. Scegliere di fare quello che c’è, continuare ad innovare, crederci. Investire ad esserci oppure no, può scegliere di cambiare rotta, di andare via. Il fatto è che, essendo parte di uno stesso ecosistema, termine che dal greco significa casa, le scelte di uno influiscono sugli equilibri di tutti. Perciò è fondamentale sentirsi parte di una collettività che sostiene i valori dell’uomo; rende la vita più dolce, serena e sostenibile ed è riconosciuto tra i bisogni fondamentali: quello dell’appartenenza.

Vogliamo, e sentiamo, il desiderio di dare una voce attraverso l’arte e il digitale alla comunità, ed è a questo scopo che abbiamo lanciato un esperimento sociale che abbiamo chiamato Frame in Time: Pantelleria in un istante.

Un progetto di arte collettiva, che nasce dalla tendenza a vedere le cose in versione comunitaria, unificante, cosa di cui all’attualità il mondo è, purtroppo, carente. Il progetto consiste in una semplice tela bianca digitale suddivisa in mille spazi che ogni partecipante della comunità di riferimento (in questo caso Pantelleria che è il luogo dove è iniziato il progetto nell’agosto 2023) comporrà liberamente lasciando un segno nel tempo, una traccia che sarà diffusa e condivisa. L’esperienza sociale di questo progetto è quella di unire una comunità, utilizzando i mezzi dell’era moderna: persone, isolani che si ritrovano nello stesso spazio per raccontare una storia, per dire io ci sono! E sono qui per fare la differenza!

Questo è un progetto pilota che avrà uno sviluppo futuro: quello di creare una vera e propria galleria d’Arte Digitale pensata per le comunità.

Frame in Time: Pantelleria in un istante

Componi insieme a noi la prima tela digitale interattiva dedicata a Pantelleria.

Cos’è Frame in Time: Pantelleria in un istante?

Un progetto Artistico e allo stesso tempo un’esperimento sociale. Un’idea che ha come scopo la promozione territoriale, culturale e comunitaria. Realizzeremo insieme una tela digitale composta da immagini fotografiche per fermare un istante di vita di un’intera comunità. Il simbolo di un luogo, dei suoi volti, dei suoi brand, delle sue storie, di un attimo di vita vissuta che sarà condiviso con tutto il mondo. Qui trovi il sito in costruzione: Pantelleria in un istante

Come partecipare?

1. La tela di Frame in Time è composta da un totale di mille spazi da riempire con una più immagini a vostra scelta. Ogni partecipante con 1 euro acquista uno spazio, contribuendo alla realizzazione dell’opera. Con ogni euro aggiuntivo potrà acquistare uno spazio in più e scegliere se inserire una foto in formato maggiore o più fotografie.
2. Dopo aver acquistato uno o più spazi invia la foto che intendi pubblicare nella tela digitale al seguente indirizzo: collectiveartoffice@gmail.com

Cosa condividere

I partecipanti possono condividere foto che rappresentino un momento da rendere eterno. Una persona cara, un animale, un disegno, se stessi, un oggetto, un logo aziendale, un paesaggio.
Qualunque foto che racconti una storia da ricordare.
Chi ha un sito web può inviare il link assieme alla foto. Ogni volta che un visitatore cliccherà sulla foto sarà reindirizzato al link di riferimento. (Se, ad esempio, sei un’azienda puoi collegare un link ad una pagina del sito aziendale che racconti la tua storia. Come preferisci.)
Chi non ha un sito web o altri riferimenti in rete, può inviare la foto che preferisce aggiungendo nella mail un breve racconto che riguarda il momento ritratto nella foto.

Scegli una foto che vorresti diventasse un ricordo eterno (es: una persona che non c’è più, il giorno del matrimonio, la nascita di un figlio, il tuo amico cane, gatto, il logo aziendale, un concetto, un’oggetto, un paesaggio, una protesta, un manifesto, ecc…) da condividere con il mondo intero.

A progetto terminato tutti coloro che avranno reso possibile la realizzazione di quest’iniziativa, saranno invitati a partecipare ad un incontro pubblico dove verrà mostrata la tela digitale in anteprima.

I partecipanti avranno così la possibilità di modificare le foto scelte se lo desiderano, mentre i link interni saranno sempre modificabili e/o sostituibili.

Questo è il primo nostro tentativo di fare comunità, di ragionare su di essa, di farne esperienza e di replicarla in molti modi, di connettere e fare rete perché possiamo essere un insieme pur mantenendo ognuno la propria identità.

Una storia nuova sta per emergere, raccontiamo quello che vogliamo sia il nostro oggi per gettare le fondamenta del nostro domani!
Grazie
Per qualunque informazione: 371 – 1278468

P.S. Se ti piace il progetto ma preferisci non condividere una tua foto, puoi sostenerci anche con una donazione libera.

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Sociale

Io sono Elisa: due giorni di memoria e responsabilità chiudono il mese contro la violenza di genere

Redazione

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Canicattini Bagni / Avola – Le due giornate dell’iniziativa “Io sono Elisa”, svoltesi il 28 novembre a Canicattini Bagni e il 29 novembre ad Avola, hanno rappresentato un momento di intensa partecipazione collettiva, chiudendo simbolicamente il mese dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne.

Un percorso che ha lasciato nei territori tre segni concreti: tre targhe commemorative destinate a custodire nel tempo la memoria di Elisa Claps e a trasformarla in un messaggio permanente di non violenza.

L’evento è stato organizzato dalla Galleria EtnoAntropologica, in collaborazione con il Presidio HONOS di Canicattini Bagni, il Comune di Avola, con il sostegno diretto dei Centri antiviolenza Work in Progress (Canicattini Bagni) e Doride (Avola)e le comunità scolastiche canicattinesi che hanno dimostrato una grande partecipazione ed operatività nell’accoglienza e nel risultato conoscitivo del caso Claps.

Una sinergia fortemente radicata nel territorio, che ha unito istituzioni, scuole, forze dell’ordine e realtà sociali in un percorso comune di memoria, responsabilità e cittadinanza attiva. A Canicattini Bagni, due targhe sono state posate presso il Liceo “Leonardo Da Vinci” e l’Istituto Comprensivo “Verga”, luoghi centrali della formazione giovanile. La loro collocazione all’interno delle scuole è un gesto che supera la dimensione commemorativa: è un invito quotidiano alla riflessione, al rispetto e alla consapevolezza civile.

Le dirigenti Rita Spada e Clorinda Coppa hanno sostenuto con convinzione questo percorso, inserendo la memoria di Elisa nel cuore dei progetti educativi. Fondamentale è stata la partecipazione delle forze dell’ordine – Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri – e di tutte le istituzioni sociali operative nel territorio, che con la loro presenza hanno testimoniato una collaborazione solida e determinata. Una rete che rappresenta la forza della comunità quando sceglie di agire insieme, con responsabilità e fermezza, nel contrasto al femminicidio e nella costruzione di un’autentica cittadinanza attiva.

Il 29 novembre, ad Avola, la terza targa è stata posata presso il Centro antiviolenza Doride, luogo in cui la memoria trova una collocazione profondamente simbolica. Qui, la targa dedicata a Elisa diventa luce e testimonianza proprio lì dove la violenza viene affrontata quotidianamente con professionalità e cura. Un gesto voluto dal Comune di Avola e dalla sua Sindaca Rossana Cannata, che hanno scelto di intrecciare la memoria di Elisa con il lavoro prezioso svolto dal Centro Doride. Il Centro antiviolenza Work in Progress di Canicattini Bagni ha ugualmente contribuito alla realizzazione dell’iniziativa, rafforzando il messaggio delle due giornate e ampliando la rete territoriale di protezione e sostegno.

La Presidente della Galleria EtnoAntropologica, Laura Liistro, ha ricordato come le targhe non siano semplici simboli, ma punti di riflessione permanente, capaci di mantenere viva la memoria di Elisa nel tempo e di trasformarla in un faro per la costruzione di una cultura della non violenza. La presenza della famiglia Claps, di Mariagrazia Zaccagnino, del giornalista Angelo Barraco e della forza luminosa di mamma Filomena ha dato alle due giornate una profondità emotiva intensa, trasformando il ricordo in un abbraccio collettivo.

Tre targhe. Tre luoghi. Due giorni di memoria e responsabilità chiudono il mese contro la violenza di genere responsabilità condivisa: fare in modo che il nome di Elisa continui a illuminare il cammino contro la violenza sulle donne perché la memoria non si posa: cammina.
E finché cammineremo insieme, la luce di Elisa continuerà a guidarci.

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Pantelleria – Violenza donne, tra Cinema e Circolo San Gaetano “3 panchine del rispetto”

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Il 25 novembre 2025, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è stato completato il progetto “Le panchine del rispetto”.

Una collaborazione nata dall’impegno condiviso dell’ASD Scauri, del consigliere Valenza e dell’assessore Culoma, che hanno scelto di unire energie per lasciare alla comunità un segno chiaro di sensibilizzazione.

Davanti al cine-teatro San Gaetano e al Circolo sono state rinnovate tre panchine. Due sono diventate rosse, colore che richiama il contrasto alla violenza sulle donne; la terza è stata dipinta di bianco, a rappresentare la pace e il rifiuto di ogni forma di violenza.

Su ognuna è stata collocata una frase dedicata ai valori del rispetto, della dignità e della parità tra le persone.

Un gesto semplice, condiviso e visibile, che invita a fermarsi e riflettere.

Foto a cura di Clara Garsia
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Sociale

Pantelleria sede di incontro tra Caritas diocesana Fonsdzione San Vito e animatori parrocchiali

Direttore

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Nei giorni scorsi si è tenuta una reunion tra Caritas diocesana con la sua direttrice, suor Chiara Seno, il presidente della Fondazione San Vito Onlus,, Vito Puccio, e gli animatori della Caritas parrocchiale di Pantelleria.

Negli accoglienti ambienti della parrocchia della Chiesa Madre Ss Salvatore, l’incontro verteva sulla conoscenza degli stessi animatori e delle esigenze della comunità da parte di Suor Chiara.

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