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Ambiente

Fortunata la Cicogna Nera salvata a Pantelleria trasferita al Centro Lipu di Ficuzza

Redazione

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La Cicogna Nera salvata a Pantelleria e stata trasferita al Centro di Recupero Fauna della Lipu di Ficuzza, il reinserimento in natura è solo rinviato

Cari della redazione e cari lettori, eccoci nuovamente in questo spazio di informazione libera e indipendente, luoghi divenuti sempre più rari ultimamente e perciò preziosi, per questo ringrazio la Direttrice Marina Cozzo de Il Giornale di Pantelleria e tutta la redazione, che sempre più spesso accoglie gli articoli e le comunicazioni sull’attività dell‘Associazione Culturale L’Avamposto.

Dall’ultima recente pubblicazione del 16 ottobre, inerente il recupero della rara e bellissima Cicogna Nera, che nell’occasione della sua sperata liberazione abbiamo tutti potuto meglio comprendere che non era ancora pronta al volo e ci ha praticamente reso evidente il suo bisogno ulteriore di riposo, di rifocillarsi e di rafforzare la muscolatura alare.

Negli ulteriori tentativi di reinserimento in natura avvenuti di recente, abbiamo potuto assistere solo a brevi voli preparatori, a evidenza del lento ma costante miglioramento delle condizioni fisiche, ma che per poter riconquistare la vita nella natura selvaggia non sono stati sufficienti alla liberazione sull’isola.

Pertanto insieme al caro Ispettore Paolo Landolina, abbiamo preso la decisione di trasferire la cicogna al Centro di Recupero Fauna Selvatica della Lipu di Ficuzza, dotato tra l’altro di una delle più grandi voliere d’Europa di riabilitazione dell’avifauna, in modo che possa fare gli opportuni allenamenti in piena sicurezza, prima di essere rilasciata con molta probabilità in prossimità del Lago Arancio, ambiente umido ideale per lei, ricco di rane, pesci e invertebrati, che tra l’altro risulta essere un luogo frequentato dalle cicogne di passaggio durante la loro migrazione.

L’aspetto alimentare, che frattanto diveniva problematico per la scarsa reperibilità sull’isola di sardine e alici a causa del sacrosanto fermo biologico della pesca, veniva risolto grazie al caro amico Filippo Mendola che faceva pervenire al Comando della Forestale di Palermo 3 kg di freschissime alacce dallo storico mercato di Ballarò e che prontamente mi venivano consegnate in borsa frigo dall’Ispettore Superiore Silvio Gallo e dall’Ispettore Francesco Scrima del Corpo Forestale, che intanto davano il cambio ai colleghi precedentemente in servizio sull’isola. Infatti, voglio ribadire i migliori ringraziamenti e complimentarmi con tutto il Corpo Forestale, in particolare con gli ispettori forestali Paolo Landolina, Silvio Gallo, Calogero Caruso, Francesco Scrima, Nino La Mendola e alla sempre presente Sovrintendente Capo Forestale Silvia Muratore per il grande interesse, attenzione e aiuto concreto a garanzia della migliore assistenza per la cicogna nominata Fortunata. Ci tengo a ringraziare anche il Professore Emerito Bruno Massa, luminare dell’ornitologia ai massimi livelli e il Coordinatore della Lipu della regione Sicilia Nino Provenza, per l’inanellamento e il monitoraggio della nostra amica e i Dottori Giuseppe Messina e Vito Ruggero Sugameli, veterinari autorizzati dall’A.S.P. di Trapani, che hanno provveduto a farle le opportune visite a domicilio, per constatarne lo stato di salute e provvedere alla valutazione e alla certificazione sanitaria per le pratiche di imbarco aereo per il trasferimento al Centro di Ficuzza.

Anche in questo frangente di tempo la comunità di Pantelleria ha risposto con grande cuore e umanità e ringrazio tantissimo Giuseppe Casano e altri improvvisati pescatori che mi hanno fornito piccoli e appetitosi pesci che Fortunata ha particolarmente gradito e un sentito ringraziamento va rivolto senza indugi alla Famiglia Petronelli che ha messo a disposizione il grande terreno recintato in prossimità del Lago di Venere, per permetterle di fare ulteriori allenamenti e prove di volo.

In data 18 novembre Fortunata ha “preso il volo” ed è arrivata sana e salva a destinazione in appena due ore. Ciò è stato possibile grazie al Sindaco Fabrizio D’Ancona, alla Direttrice dell’Ente Parco Nazionale di Pantelleria Sonia Anelli, all’Ing, Attilio Perino della DAT Italia, al personale aeroportuale, al Corpo Forestale della Regione Siciliana, all’A.S.P. Di Trapani che hanno attivato il fondamentale protocollo speciale per il trasporto dell’avifauna in difficoltà, che anche in questo delicato caso la collaudata procedura ha egregiamente funzionato. Adesso Fortunata si trova nel Centro di Recupero Fauna della Lipu, dove starà per un ulteriore periodo tra le amorevoli ed esperte mani del Responsabile, Dottore Gianni Giardina e della sua consorte Annamaria, Direttrice infaticabile e appassionata del Centro, che ci terranno aggiornati sugli ulteriori sviluppi e salvo complicazioni, sulla sua liberazione.

La mattina del trasferimento Fortunata ha ricevuto anche la visita del Commissario Straordinario Italo Cucci e del Biologo Andrea Biddittu dell’Ente Parco Nazionale di Pantelleria, e oltre alla bella cicogna nera hanno potuto ammirare anche un simpatico e voracissimo cormorano, recuperato di recente dall’associazione, anch’esso con gravi problemi di denutrizione, che sembra stare superando perfettamente con abbondanti pasti a base di pesce fresco. E’ stato anche molto interessante osservare i due particolari degenti, accomunati dalla stessa diagnosi convivere in perfetta pace e armonia nel giardino protetto della casa del Lago.

Comunico anche che con la partenza di Fortunata, è arrivato il tanto atteso e indispensabile spara rete ad aria compressa che la nostra cara socia onoraria Sandra Tamburini ha generosamente donato per il difficile recupero del secondo fenicottero, che ad oggi resiste miracolosamente al Lago di Venere, quindi si prospetta un altro possibile, imminente recupero nei prossimi giorni.

Insomma che altro dire, se non che questa vicenda ha coinvolto un intera comunità e varie istituzioni, che si sono interessate e prodigate, dando il meglio di se per provare a dare una seconda chance ad una creatura cosi bella e rara. Tutto ciò mi fa riflettere, su quale possa essere il nostro ruolo in questo mondo, sia come individui, che come specie e quali siano le nostre reali possibilità di un effettivo cambiamento positivo e su come in realtà, siamo un insieme di creature intrinsecamente connesse tra loro a formare una totalità unica e irripetibile che si chiama vita. E in questo pensiero, in questa lieta storia mi torna difficile comprendere chi in verità ha aiutato chi. Forse è stato proprio il passaggio incidentale di una rara cicogna nera su un isola ancora troppo lontana dalla meta, che ha aiutato tutti noi. A volte impercettibili eventi possono generare grandi conseguenze. Questo mi lascia sperare in un possibile migliore futuro che ci attende, in questa visione che ogni tanto sovviene e resiste nonostante tutto e proietta l’essere verso un mondo in cui possiamo finalmente percepire l’intero creato come una grande, immensa famiglia.

Buon viaggio Fortunata.
Grazie ancora

Pantelleria

18 novembre 2024
Il Presidente dell’Associazione Culturale L’Avamposto

Anselmo Consolo

Foto di Andrea BIddittu

Ambiente

Una rarità botanica a Pantelleria

Redazione

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La professoressa Erina Montoleone ci segnala il Myoporum laetum

Da circa due anni la prof.ssa Erina Montoleone, autrice di diverse pubblicazioni sulle piante spontanee di Pantelleria, segue con attenzione l’evoluzione (crescita, fioritura e fruttificazione) di una Scrofulariacea. Si tratta del Myoporum laetum (=Mirioporum lieto), una specie endemica della Nuova Zelanda.

Il Myoporum laetum viene comunemente utilizzato per la formazione di siepi e barriere frangivento, grazie alla sua crescita rapida e alla notevole resistenza alla siccità, caratteristiche che lo rendono adatto a diversi tipi di terreno, anche aridi e poveri.

Nella cultura Maori è considerato un ottimo repellente naturale: le foglie, infatti, vengono strofinate sulla pelle per tenere lontani zanzare e pappataci. In Italia, la presenza di questa specie non era mai stata confermata.

Nel corso degli anni sono emerse alcune presunte segnalazioni in Toscana, Sardegna e Sicilia, ma tutte si sono poi rivelate errate. Due anni fa, durante una delle sue consuete escursioni, la prof.ssa Montoleone ha rinvenuto un esemplare spontaneo sull’isola, lungo la strada Perimetrale, all’incrocio con via Kazen.

L’insediamento spontaneo di questa pianta rende l’esemplare di Pantelleria estremamente significativo, non solo per la flora locale ma anche per l’intero territorio nazionale. Purtroppo, la pianta non è mai riuscita né a fiorire né a fruttificare (eventi che normalmente si verificano da marzo a giugno) poiché cresce accanto a un tombino, in un’area molto ristretta e degradata, simile a una piccola discarica.

La prof.ssa Montoleone si reca spesso a visitarla e, una mattina, ha notato che a pochi centimetri dal tronco erano stati scaricati rifiuti edili. Per evitare che il Myoporum laetum venisse sepolto ha prontamente chiesto l’intervento dell’Ente Parco, affinché fossero adottate misure di salvaguardia per questa specie così rara e preziosa.


L’Ente Parco si è attivato pulendo l’area circostante la pianta e installando una rete di protezione intorno al Myoporum laetum, al quale auguriamo lunga vita. Un sentito ringraziamento alla prof.ssa Erina Montoleone per la sua sensibilità, la dedizione e l’instancabile impegno nella ricerca e nello studio delle piante spontanee della sua amata isola.

Davide Emma

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Pantelleria, concorso per assunzione a tempo indeterminato: la graduatoria

Direttore

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Ecco chi è passato

Concorso pubblico, pubblico, per titoli, integrato da una prova d’idoneità, finalizzato
all’assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e pieno di n.
5 (cinque) unità con profilo professionale di “Operatori dei Servizi Ecologici e
Manutentivi”, inquadrate nell’Area degli Operatori (ex cat. A posizione economica
ex A1), con riserva di n. 1 posto in favore dei Volontari delle Forze Armate e di n. 1
posto riservato ai Volontari del Servizio Civile Universale/Servizio Civile Nazionale.

A conclusione delle operazioni della Commissione Giudicatrice inerenti al
concorso pubblico, per titoli ed esami, finalizzato all’assunzione con contratto di lavoro
subordinato a tempo indeterminato e pieno, di n. 5 (cinque) unità con profilo professionale di
“Operatore dei Servizi Ecologici e Manutentivi”, inquadrate nell’Area degli Operatori (ex cat. A
– p.e. ex A1), con le riserve previste in favore dei Volontari delle Forze Armate e dei Volontari
del Servizio Civile Universale/Servizio Civile Nazionale, sono risultati vincitori i seguenti
candidati:
 Franco Marco Aurelio;
 Maccotta Giuseppe;
 Di Gregorio Michele;
 Farina Stefano;
 Arbola Sandro (riservatario);

Risultano idonei altri n. 29 candidati e che non si applicherà alcuna riserva
assunzionale in favore dei Volontari del Servizio Civile Universale/Servizio Civile Nazionale, in
quanto nessuno dei candidati partecipanti è risultato idoneo.

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Ambiente

Il Parco lancia “Pantelleria Terrazzamenti Colti”, avviso per recupero di terre abbandonate o a rischio abbandono

Redazione

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Per aderire c’è tempo fino al 31 dicembre 2025

L’Ente Parco lancia “Pantelleria Terrazzamenti Colti”, avviso per il recupero delle terre
abbandonate o a rischio abbandono
Un’iniziativa volta alla valorizzazione dei terreni rivitalizzando la tradizione agricola
L’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria lancia, con il MASE (Ministero dell’Ambiente e della
Sicurezza Energetica), un’importante iniziativa rivolta ai proprietari di terrazzamenti agricoli
coltivati ritenuti a rischio di abbandono (o già incolti e abbandonati) al fine del loro recupero e
conduzione.
Il progetto è destinato a realizzare misure di intervento volte alla valorizzazione dell’agricoltura. Tutto nasce dalla constatazione che il territorio dell’isola, da diversi
anni, registra una riduzione delle superfici terrazzate agricole coltivate con conseguente aumento
del degrado dei muretti a secco legato alla mancanza di cura e manutenzione ordinaria dei
terrazzamenti.

Il rischio è che si perdano le caratteristiche identitarie del paesaggio agricolo in cui,
anno dopo anno, si osserva la riduzione delle coltivazioni di vite e cappero, ma anche la perdita dei
saperi tradizionali, come quella dell’arte dei muretti a secco.

Obiettivo di “Pantelleria terrazzamenti colti” è quindi valorizzare i terreni agricoli incolti, abbandonati o non adeguatamente utilizzati o di prossimo abbandono, rivitalizzando la tradizione legata all’agricoltura, anche attraverso l’inclusione sociale e lavorativa, offrendo nuove opportunità per i giovani e favorendo l’introduzione di innovazioni tecnologiche e colturali ecocompatibili.

I terreni dovranno essere resi disponibili in affitto per almeno 15 anni e il loro recupero avverrà
prioritariamente attraverso la coltivazione di vite, cappero, ulivo, origano, nonché mediante
allevamenti e altre colture mediterranee idonee alla produzione di derrate. I terreni candidati dai
proprietari nell’elenco dell’iniziativa “Pantelleria Terrazzamenti Colti” dovranno avere precise
caratteristiche, consultabili nell’avviso pubblico al seguente link
https://www.parconazionalepantelleria.it/pagina.php?id=175

La scadenza per l’invio delle domande è fissata per il 31 dicembre 2025.

Il Commissario e la Direzione del Parco esortano la Comunità ad aderire all’iniziativa e ricordano
che gli uffici dell’Ente sono a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento. L’iniziativa
rappresenta infatti una importante opportunità per i proprietari dei terreni agricoli e per mitigare
il processo di abbandono dei terreni in atto.

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