Politica
Fondazione Isola di Pantelleria un progetto che sembra avere più vite di un gatto
Nata anni fa durante l’amministrazione Gabriele con l’obiettivo di valorizzare le bellezze dell’isola, è rimasta per lungo tempo un’entità evanescente, più incline alla teoria che alla pratica.
Dopo vari tentativi di rilancio, tra cui quello della precedente amministrazione Campo che ha mollato prima di vedere risultati concreti, ora si spera che il vento cambi con l’attuale amministrazione D’Ancona.
I cittadini, però, sembrano non essere stati travolti da questo vento di cambiamento. Anzi, potremmo dire che si sono ben rintanati nei loro rifugi di diffidenza.
Tra chi pensa che “sono tutte chiacchiere” e chi si domanda a cosa servirà questa fondazione oltre a qualche applauso in aula consiliare, l’entusiasmo popolare è rimasto, per così dire, in sordina.
Forse il mancato coinvolgimento iniziale ha lasciato spazio a quel sentimento di sospetto cronico che a Pantelleria è ormai tradizione quanto il cappero.
Va anche detto che il consiglio di amministrazione, nominato un anno e mezzo fa, è rimasto silente fino a oggi. In questo lungo periodo, la fondazione è rimasta più ferma delle barche nel porto in una giornata di bonaccia. Qualcuno si chiede se non sarebbe stato più utile nominare direttamente un “Comitato di Belle Addormentate”.
Un elemento che alimenta il dibattito nei bar è rappresentato dalle indiscrezioni sui futuri membri del consiglio di amministrazione. Voci di corridoio suggeriscono che un dirigente locale del PD potrebbe essere tra i prossimi nomi designati. Una scelta che, se confermata, potrebbe aggiungere ulteriori sfumature politiche a un progetto che mira a coniugare pubblico e privato.
Si mormora che una cordata di operatori turistici abbia già messo piede nella fondazione, evidenziando la rilevanza di questo settore nell’economia isolana. Tuttavia, la partecipazione delle attività commerciali locali sembra essere più limitata, lasciando aperto il dibattito su quanto la fondazione possa effettivamente rappresentare l’intero tessuto economico di Pantelleria.
E così, dopo anni di gestazioni fallite, ora siamo al punto di svolta. O almeno così si mormora.
Nel frattempo, mentre la fondazione prende forma e il tempo ci dirà se sarà l’ennesimo carrozzone o una reale opportunità per l’isola, i panteschi guardano dalla finestra, tra disillusione e ironia.
Perché, alla fine, l’unica certezza a Pantelleria è che il cambiamento é solo un miraggio.
di Taglio Basso
Politica
Pantelleria, Consiglio Comunale il 17 dicembre. Tra i punti: regolamento servizio idrico
E’ stato convocato nuovo Consiglio Comunale in sessione ordinaria, in prima convocazione per il giorno 17 dicembre 2025 ore 15,30 ed in seconda convocazione il giorno 18 Dicembre 2025 alle ore 15,30 per trattare il seguente ordine del giorno:
1. Nomina scrutatori;
2. Lettura ed Approvazione verbali sedute precedenti
3. Comunicazioni
4. Interrogazioni
5. Mozioni
6. Esecuzione del procedimento di pignoramento presso terzi, pendente innanzi al Tribunale di
Marsala, sezione esecuzione utente idrico n. 3626. Riconoscimento debito fuori bilancio
7. Riconoscimento del debito fuori bilancio in esecuzione alla Sentenza n. 17/2022
REG.PROV.COLL, del 27.10.2021 e pubblicata in data 05.01.2022 del TAR Sicilia –
Palermo.
Documento informatico redatto tramite utilizzo del sistema informativo automatizzato in uso presso il Comune, conforme alle regole
tecniche di cui al Dpcm 13.11.2014.
Determinazione del Presidente del Consiglio Comunale n. 16 del 12-12-2025 – Pagina 3 di 3
8. Riclassificazione area comunale sita in Pantelleria e figurante nel catasto del Comune di
Pantelleria al foglio di mappa 1, particelle 875-876 e parte della 567, da demaniale a
patrimoniale.
9. Approvazione nuovo Regolamento Comunale di distribuzione del servizio idrico integrato.
Politica
L’Ars conferma la fiducia a Schifani, respinta la mozione dei gruppi di minoranza
L’Ars conferma la fiducia a Schifani, respinta la mozione dei gruppi di minoranza
L’Assemblea Regionale Siciliana , ieri sera, ha respinto la mozione di sfiducia al presidente della Regione, Renato Schifani, con 41 voti contrari e 26 a favore. La votazione è giunta dopo quasi cinque ore di dibattito in Aula, al termine del quale Schifani è intervenuto per una replica. Il presidente ha tracciato un bilancio di tre anni di attività del suo governo illustrando i risultati conseguiti a partire dal risanamento dei conti pubblici, dai progressi in campo economico e occupazionale, dagli interventi infrastrutturali nei trasporti, nello smaltimento dei rifiuti e nel settore idrico, fino ai miglioramenti nella sanità, nelle politiche sociali e ambientali e nel turismo. Nel suo intervento, Schifani ha evidenziato, tra l’altro, l’ulteriore miglioramento del giudizio di Moody’s che ha portato il rating della Regione Siciliana da “speculativo” a “stabile” e gli interventi in favore del sistema delle imprese.
«La maggioranza ha dato prova oggi di grandissima compattezza – ha detto il presidente della Regione – un dibattito acceso nel quale ho ascoltato tutti. Quello che ho riscontrato è l’assenza di una controproposta da parte dell’opposizione. Noi andiamo avanti con il nostro programma – ha aggiunto Schifani – non ho mai avuto dubbi sull’esito di questa di questa votazione, anche perché siamo dalla parte del giusto. Abbiamo il diritto e il dovere di governare, ce l’hanno chiesto i siciliani, ci hanno investito di questo ruolo e dobbiamo portarlo avanti».
Schifani in Aula ha inoltre ricordato che già nel 2002 aveva auspicato che la misura del carcere duro diventasse permanente e che venisse introdotto il sequestro “per equivalente” dei patrimoni mafiosi, obiettivi poi raggiunti anche grazie al suo impegno parlamentare. Il presidente ha rivendicato le scelte del governo in difesa della legalità e per la prevenzione di rischi di infiltrazioni mafiose negli appalti della Regione. A tal fine, il governo ha affidato i principali bandi a Invitalia e tutti i più importanti appalti sono sottoposti alla valutazione dell’Anac, tra questi quelli per i termovalorizzatori e per il polo pediatrico di Palermo.
Attualità
Pantelleria, ecco come cancellarsi dall’albo scrutatori di seggio elettorale
C’è tempo fino al 31 dicembre
Il Comune di Pantelleria ha emesso avviso pubblico per informare che, dal primo al 31 Dicembre, tutti coloro che sono
già iscritti all’ALBO DEGLI SCRUTATORI e che, per sopraggiunti, gravi, giustificati
e comprovati motivi, sono impossibilitati a svolgere la funzione di Scrutatore di Seggio
Elettorale, possono richiedere la cancellazione dall’Albo medesimo, presentando
apposita domanda indirizzata al Comune di iscrizione.
Gli interessati dovranno inoltrare richiesta scritta al Comune, specificando i propri dati
anagrafici e il motivo della rinuncia.
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