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Ambiente

Flag “Torri e Tonnare del Litorale Trapanese”: le isole ecologiche per rifiuti marini a Trapani: un progetto che sa di futuro

Matteo Ferrandes

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Immagini tv: https://bit.ly/3L1AhU7

 

Si è concluso il primo Road Talk del Flag “Torri e Tonnare del Litorale Trapanese”, che si è svolto negli spazi all’aperto della Lega Navale di Trapani. Sono intervenuti Salvatore Quinci, presidente del Flag “Torri e Tonnare del Litorale Trapanese”, Francesco Seidita, progettista e direttore di esecuzione delle isole ecologiche, Ninni Romano, assessore all’Ecologia e all’Ambiente del Comune di Trapani, Francesco Ala, responsabile unico del procedimento sulle isole ecologiche – Comune di Trapani.  Testimonial d’eccezione, il giornalista Italo Cucci.

Un’iniziativa definita dal giornalista Italo Cucci “ricca di solidarietà e creatività, che sa di futuro”. Un progetto a basso impatto ambientale che potrebbe diventare una buona pratica per far diminuire i rifiuti in mare. E gli “alleati” dell’ambiente saranno i pescatori, i diportisti, gli amanti del mare: nei prossimi mesi nelle zone costiere di Trapani, Marsala, San Vito lo Capo e Mazara del Vallo, entreranno in funzione le prime isole ecologiche nelle quali si potranno conferire i rifiuti legati alle attività di pesca, sia quelli pescati dal mare. L’iniziativa rientra nel PAL (Piano di Azione Locale) del Flag “Torri e Tonnare del Litorale Trapanese”, finanziato nell’ambito dell’avviso pubblico di attuazione del PO FEAMP 2014/2020 Priorità 4 “Sviluppo Locale di tipo partecipativo (CLLD) nel settore della pesca”.

 “Il Flag “Torri e Tonnare del Litorale Trapanese” coinvolge i Comuni di Custonaci, Erice, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Petrosino, San Vito lo Capo, Trapani e Valderice, e opera dal 2013 con lo scopo di contribuire ad accrescere la prosperità economica e sociale delle zone di pesca del proprio territorio di riferimento; in tal senso non può mancare una forte attenzione alle tematiche ambientali orientate alla salvaguardia della qualità dell’ambiente costiero: transizione ecologica e sostenibilità ambientale sono le due parole chiave per la società del futuro” – così dichiara Salvatore Quinci, presidente del Flag “Torri e Tonnare del Litorale Trapanese”.

Un seminario che ha avuto l’obiettivo di informare sul percorso che ha portato all’acquisto e all’installazione di quattro isole ecologiche mobili per la raccolta di rifiuti marini.
“Nel Comune di Trapani, l’isola ecologica si trova all’interno dell’area demaniale portuale, in prossimità del “Lazzaretto”, in Via Lutazio Catullo.  Non appena sará attiva, pescatori e diportisti potranno conferire plastica, alluminio, carta e cartone, reti e materiali residuali da pesca, vetro, residuale indifferenziato, batterie esauste, olio minerale, RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Sarà necessario avvicinare la tessera sanitaria al lettore dal lato del codice a barre ed attendere l’apertura della porta scorrevole per conferire i rifiuti nelle diverse tipologie di cassonetti” – così spiega Francesco Seidita, progettista e direttore di esecuzione delle isole ecologiche.

“Il mio ruolo è stato quello di sviluppare tutte le attività amministrative, dalle gare all’affidamento dei lavori, legate al progetto. Il Comune di Trapani, il Flag Trapanese, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare della Sicilia Occidentale hanno stretto una convenzione. Presto l’isola ecologica sarà fruibile” – così conclude Francesco Ala, responsabile unico del procedimento delle isole ecologiche del Comune di Trapani.

Ha continuato Ninni Romano, assessore all’ecologia e all’ambiente del Comune di Trapani che ha elencato le numerose campagne di sensibilizzazione attuate dall’Amministrazione Comunale di Trapani rivolte alla cittadinanza atte a promuovere il rispetto per l’ambiente e la lotta contro l’abbandono dei rifiuti, in collaborazione con la Trapani Servizi. Tra le attività messe in campo anche gli sgravi sulla Tari per coloro che conferiscono presso il CCR(Centro Comunale di Raccolta). 

#MarePulito è l’hashtag della campagna di sensibilizzazione nella difesa del mare collegata al progetto delle isole ecologiche per il conferimento dei rifiuti marini. Partner nella campagna di sensibilizzazione sarà il movimento ecologista europeo Fare Ambiente, in particolare la sezione provinciale, presieduta da Salvatore Braschi. Fare Ambiente – Movimento Ecologista Europeo nasce dall’iniziativa di un gruppo di docenti universitari, esperti in politica e gestione dell’ambiente, insieme a molti giovani, lavoratori, professionisti, imprenditori, cittadini, che hanno deciso di unirsi per contrastare una metodologia anacronistica per tutelare l’ambiente e l’ecosistema. La sostenibilità è un nuovo valore che deve radicarsi nella coscienza di tutti come nuovo stile di vita. 

Un ruolo centrale nel territorio di Trapani ha anche la sezione di Trapani della Lega Navale Italiana che propone numerose attività di tutela ambientale durante il corso dell’anno con pulizia di alcuni tratti di litorale della città di Trapani.

La campagna di comunicazione e sensibilizzazione  è caratterizzata da pieghevoli informativi e merchandising personalizzato (magliette, cappellini, giubbotti catarifrangenti, felpe, segnaletica). 

Il road talk sulle isole ecologiche per il conferimento dei rifiuti marini verrà organizzato in altre date negli altri comuni sede di portualità peschereccia del Flag Torri e Tonnare del Litorale Trapanese (Marsala, Mazara del Vallo, San Vito Lo Capo). Le date saranno comunicate sulla pagina Facebook Flag Torri e Tonnare del Litorale Trapanese e sul sito www.flagtrapanese.it.

Nel video, gli intervistati: Italo Cucci, giornalista; Salvatore Quinci, presidente del Flag “Torri e Tonnare del Litorale Trapanese”; Francesco Seidita, progettista e direttore di esecuzione delle isole ecologiche; Francesco Ala, responsabile unico del procedimento delle isole ecologiche del Comune di Trapani; Ninni Romano, assessore all’ecologia e all’ambiente del Comune di Trapani.

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Ambiente, 40 anni di aree protette. Pagana e Sammartino: «Un catalogo per educazione ambientale»

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: Presidenza della Regione
Quaranta anni fa venivano istituite le prime 17 riserve naturali in Sicilia. Una ricorrenza celebrata oggi nel Centro per la conservazione del germoplasma vegetale di contrada Marianelli, nell’Oasi faunistica di Vendicari a Noto, nel Siracusano. La struttura, per l’occasione, ha ospitato il convegno “Festeggiamo la Bellezza della natura”, promosso dai dipartimenti dell’Ambiente e dello Sviluppo rurale della Regione Siciliana. Si tratta della giornata di apertura delle attività promozionali del Sistema delle aree protette della Sicilia, che proseguirà con diversi appuntamenti nell’arco del 2024.  

Sono intervenuti anche gli assessori regionali del Territorio e dell’ambiente, Elena Pagana, e dell’Agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea, Luca Sammartino. Presente anche il sindaco di Noto, Corrado Figura. 

I lavori hanno previsto gli interventi di tecnici della Regione e di Federparchi, una tavola rotonda con i dirigenti generali dei dipartimenti dell’Ambiente Patrizia Valenti e dello Sviluppo rurale Fulvio Bellomo; ulteriori panel con gli enti gestori (Città metropolitane, Liberi consorzi comunali ed Enti Parco) e con i rappresentanti delle associazioni ambientaliste. 

«I 40 anni di tutela della natura nei luoghi che oggi fanno parte del Sistema delle aree protette della nostra regione – ha sottolineato l’assessore Elena Pagana – sono un traguardo di cui andare fieri. Queste oasi non sono soltanto luoghi di straordinaria bellezza naturale, ma anche preziosi laboratori di educazione al rispetto dell’ambiente e alla sostenibilità. Per questo abbiamo redatto per la prima volta il “Catalogo delle proposte di educazione ambientale”, offrendo al mondo della scuola un articolato panorama di proposte didattiche pensate ed elaborate per affiancare gli insegnanti sui temi legati alla conoscenza del territorio e della biodiversità. Si tratta – aggiunge Pagana – dell’offerta concreta di attività coinvolgenti anche in aree in cui svolgere didattica all’aperto, le nostre “aule verdi”. Vogliamo dare ai giovani partecipanti, alle famiglie e ai visitatori delle riserve naturali la possibilità di conoscere, comprendere e amare la nostra Isola e la sua biodiversità». 

«Iniziative come questa – afferma l’assessore Luca Sammartino – sono fondamentali per rilanciare la funzione delle aree protette della Sicilia, custodi della nostra bellezza paesaggistica, che possono e devono fare da volano per la promozione del turismo ambientale e sostenibile. Uno strumento essenziale per esaltare e valorizzare le tante peculiarità naturali del nostro territorio e al contempo educare le nuove generazioni alla tutela di questo patrimonio di grande valore». 

Il Sistema delle aree naturali protette siciliane occupa circa il 20 per cento del territorio regionale ed è composto da 75 riserve naturali, 4 parchi regionali, 245 siti “Natura 2000”, 1 parco nazionale, 7 aree marine protette, 93 geositi e 2 geopark Unesco. Questa rete ha svolto un ruolo fondamentale nella protezione della biodiversità e nella promozione del turismo naturalistico in tutta la regione. Attraverso strategie di conservazione e gestione sostenibile, queste aree hanno contribuito a preservare e valorizzare gli ecosistemi unici presenti nel territorio siciliano. 

 

Le celebrazioni per i 40 anni delle aree protette della Sicilia proseguiranno nelle prossime settimane con altri eventi organizzati dal dipartimento regionale dell’Ambiente in collaborazione con il dipartimento regionale dello Sviluppo rurale, con le Città metropolitane, i Liberi consorzi comunali e altri enti gestori. In calendario anche la partecipazione a diversi appuntamenti fieristici di settore, eventi nelle scuole e altre iniziative sia a livello regionale sia nazionale.

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Pantelleria – Servizio idrico, gestione confermata a Pirreca

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A seguito del bando di gara per la gestione del Servizio Idrico di Pantelleria Centro e contrade, indetta dal Comune di Pantelleria, due erano i nominativi a concorrere.

Il Comune, stando al verbale, ha optato per Maurizio Pirreca per i requisiti prodotti e mancanti nella ditta concorrente, tale Casciana Acque Italia s.r.l..

Con un contratto del valore di  oltre 120mila euro, Pirreca si conferma nuovamente nell’organizzazione della distribuzione dell’acqua.

Di seguito riportiamo il documento integrale

documento – verbale gara erogazione acqua

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Laguna di Tonnarella (TP). Corrao (Greens): “Cittadini di Mazara del Vallo preoccupati, Sindaco fornisca le carte e ascolti associazioni”

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Bruxelles 26 marzo 2024 – “E’ molto importante che si sia creata la giusta attenzione sui lavori di dragaggio e il deposito dei fanghi a Mazara del Vallo, sarebbe opportuno che le autorità competenti verificassero la correttezza delle operazioni. Se il Sindaco è sicuro della bontà dei lavori può serenamente suffragare le sue affermazioni con i documenti, analisi storiche e certificati per rassicurare cittadini e associazioni confutando l’eventualità che i fanghi inquinino la laguna di Tonnarella”. E’ la risposta che l’eurodeputato indipendente del gruppo europeo Greens/EFA, Ignazio Corrao espone al sindaco di Mazara del Vallo dopo l’interrogazione, depositata dallo stesso eurodeputato siciliano a Bruxelles, sulla possibile tossicità dei fanghi depositati nella laguna Tonnarella a Mazara del Vallo. 

“I cittadini – spiega Corrao – sono preoccupati che questi lavori possano aggiungere all’esistente dissesto idrogeologico anche l’ulteriore dissesto derivante dall’opera di colmata e un imperdonabile degrado ambientale. Che i fanghi escavati dal fiume siano dei rifiuti nessuno può negarlo, come facilmente percepibile a vista d’occhio e come ammettono gli stessi progettisti che hanno previsto un trattamento prima di rilasciarli nel bacino idrico, compromettendo le qualità naturali della Laguna. L’inquinamento della laguna è tra l’altro cosa ben nota, dato che fu scoperto dallo stesso CNR, in occasione dell’esecuzione delle analisi del 2014. A tale proposito invito il sindaco ad informarsi sull’uso del telo impermeabile che il CNR aveva considerato incompatibile sempre nel monitoraggio del 2014”.  

“Mi chiedo – aggiunge – come sia possibile non comprendere il rischio di depositare rifiuti probabilmente pericolosi dentro un ecosistema naturale che il Ministero dell’Ambiente, nel 2021, ha proposto di inserire tra le zone umide del Mazarese per le sue grandi qualità ecologiche. Ricordo inoltre che i fanghi del porto-canale hanno già inquinato il tratto di mare chiuso denominato Colmata B”, e ciò è emerso da atti della Capitaneria di Porto datati nel 2008 riferiti al dragaggio del 2000”.

“Infine, faccio notare al Sindaco che la campagna elettorale che lui evoca non c’entra assolutamente nulla, perché non è mia intenzione candidarmi. La mia interrogazione alla Commissione Europea ha a che fare con il lavoro che ho svolto negli ultimi 10 anni, ossia difendere l’ambiente e la salute dei cittadini siciliani, compresi i cittadini di Mazara del Vallo. Ecco, il Sindaco farebbe bene ad ascoltare, come faccio io, i cittadini e le associazioni ambientali del suo territorio. A proposito, gli sarei grato se indicasse nello specifico quali sono le associazioni ambientaliste che a suo dire hanno concordato con lui sulle operazioni della Colmata” – conclude Corrao.

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