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Economia

Famiglia, via alle domande per richiedere il Bonus nascita da mille euro

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Presidenza della Regione

Bonus nascita da mille euro per i nuclei familiari con Isee non superiore a tremila euro

L’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali ha pubblicato l’avviso rivolto ai neogenitori siciliani o a chi esercita la patria potestà e ha stanziato oltre 1,4 milioni di euro per questo intervento. Le richieste vanno presentate direttamente ai Comuni di residenza che, in base all’esame della documentazione ricevuta e in seguito alla redazione di apposita graduatoria, provvederanno poi a erogare le somme.

 L’elenco degli aventi diritto

L’elenco degli aventi diritto al beneficio economico viene stilato sulla base di specifici requisiti indicati nell’avviso. Si parte dal reddito del nucleo familiare: viene data priorità alle famiglie con basso reddito Isee. A parità di Isee viene valutato il numero di componenti del nucleo familiare, dando priorità alle famiglie più numerose. Nel caso in cui dovesse esserci parità rispetto ai due requisiti precedenti, si considererà la data di nascita dei minori, assegnando la priorità in base all’ordine cronologico delle nascite.

 Come presentare la domanda

Per presentare la richiesta per il Bonus nascita è necessario inoltre che almeno uno dei due genitori, o uno dei soggetti esercenti la potestà parentale, possieda questi requisiti: cittadinanza italiana o comunitaria oppure, in caso di soggetto extracomunitario, titolarità di permesso di soggiorno; residenza in Sicilia al momento del parto o dell’adozione; nel caso in cui si tratti di soggetti in possesso di permesso di soggiorno, residenza nel territorio siciliano da almeno dodici mesi al momento del parto; nascita del bambino in Sicilia; Isee non superiore a 3.000 euro, tenendo presente che alla determinazione di questo indicatore concorrono tutti i componenti del nucleo familiare.

In seguito all’approvazione della graduatoria, si procederà quindi all’assegnazione dei Bonus nascita fino a esaurimento delle somme disponibili. Nel caso in cui si rendessero disponibili ulteriori risorse economiche, anche a carico di fondi nazionali, l’assessorato ha annunciato che si procederà allo scorrimento dell’elenco degli aventi diritto. 

 

Le richieste vanno presentate all’ufficio Servizi sociali del Comune di residenza e devono essere redatte su specifico modello di istanza predisposto dall’assessorato e disponibile, insieme all’avviso, a questo link. 

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Ambiente

Pantelleria, nuovo Consiglio Comunale su: incendi e bilancio

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Il 24 settembre dalle ore 12, si terrà Consiglio Comunale sui seguenti punti all’ordine del giorno

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Economia

Apicoltura, Regione dà il via libera a bando da oltre un milione e trecentomila euro

Matteo Ferrandes

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Formazione, scambi di buone pratiche, lotta a parassiti e malattie, prevenzione delle avversità climatiche, ripopolamento del patrimonio apistico, acquisto di sciami. Sono questi alcuni degli obiettivi del bando “Azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele” per la Campagna apistica 2025-2026, pubblicato dall’assessorato dell’Agricoltura. Si tratta di un finanziamento europeo (fondo Feaga) e statale, che l’Ue e il Ministero dell’agricoltura assegnano annualmente alle Regioni per sostenere gli investimenti sulla produzione, la commercializzazione del miele e per incrementare i livelli produttivi.
Nel dettaglio, l’azione A del bando, rivolto agli apicoltori e alle organizzazioni del settore, riguarda i servizi di assistenza tecnica, consulenza, formazione, informazione e scambio delle migliori prassi, anche tramite la creazione di reti.

L’azione B, invece, è relativa agli ivestimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali e ad altre iniziative più specifiche come la lotta contro gli aggressori e le malattie dell’alveare, in particolare la varroasi; la prevenzione dei danni causati da avversità atmosferiche e promozione dello sviluppo e dell’uso di pratiche di gestione adattate a condizioni climatiche in evoluzione; il ripopolamento del patrimonio apistico nell’Unione, incluso l’allevamento delle api e la razionalizzazione della transumanza; l’acquisto di attrezzature e sistemi di gestione (hardware e software) per il miglioramento qualitativo e la valorizzazione delle produzioni dell’alveare destinate al commercio. 

Infine, l’azione F si concentra sulla promozione, comunicazione e commercializzazione, e sulle attività del mercato, con particolare attenzione al tema della sensibilizzazione dei consumatori sulla qualità dei prodotti dell’apicoltura.
Il bando é consultabile a questo link
 
 
In copertina Denny Almanza noto apicultore di Pantelleria

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Economia

Oltre 1,5 milioni ai centri antiviolenza. Albano: «Promuoviamo la cultura del rispetto»

Marilu Giacalone

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Oltre un milione e mezzo di euro per la gestione dei centri antiviolenza iscritti all’albo regionale o che hanno ottenuto l’autorizzazione al funzionamento. L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha emanato un decreto, rivolto ai Comuni, per erogare i contributi destinati a coprire i costi sostenuti, o ancora da sostenere, delle strutture nel periodo tra novembre 2024 e ottobre di quest’anno. Le risorse provengono dalla quota assegnata alla Sicilia dal governo nazionale del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Per accelerare il trasferimento delle somme, l’assessorato ha deciso di avvalersi delle amministrazioni comunali.

«Investire sulle strutture e sui servizi di supporto è un passo essenziale per promuovere una cultura del rispetto e della tutela dei diritti di tutte le donne – dice l’assessore Nuccia Albano – contribuendo a costruire una comunità più sicura, inclusiva e solidale. Considerato che i costi dei centri antiviolenza possono differenziarsi a seconda dell’area geografica e della loro attività, abbiamo ritenuto opportuno acquisire il fabbisogno delle spese relative a un preciso periodo, fermo restando il limite massimo di contributo di 50 mila euro per ciascuna struttura. Il governo Schifani continuerà a lavorare con impegno affinché ogni donna possa trovare un riferimento stabile e una rete di protezione efficace, perché nessuno debba più subire in silenzio violenza o discriminazione».

Ciascuna amministrazione comunale dovrà presentare un prospetto delle spese redatto dal centro antiviolenza presente sul proprio territorio, così da consentire al dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali di procedere al riparto delle somme. I Comuni dovranno trasmettere la documentazione tramite Pec, entro il prossimo 15 ottobre, all’indirizzo: dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it. 
Il decreto è disponibile sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo indirizzo

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