Ambiente
Etna, l’incredibile scatto della storica eruzione del 4 dicembre 2015
Esattamente sei anni fa, il 4 dicembre 2015, l’Etna si esibisce in una delle eruzioni più volente degli ultimi (ormai) ventisei anni. Una eruzione che rimarrà nella storia per la sua terrificante bellezza.
L’intensa attività esplosiva, iniziata durante la notte del 3 dicembre, evolve il 4 in un episodio parossistico che scaturisce dalla “Voragine”, il famoso “cratere centrale”. Quello che il vulcanologo Boris Behncke chiama “il cratere più pigro ma anche più violento”. Il cratere che già nel nome racchiude la maestosità della sua forma. La “grande vecchia bocca centrale” del vulcano siciliano. Una enorme bocca il cui cono troncato ha dominato per secoli la sua skyline.
Prima del 2015 la stessa bocca aveva già dato spettacolari parossismi il 22 luglio 1998 e il 4 settembre 1999. Ma quella del 4 dicembre 2015 è rimasta nella storia. Anche grazie allo scatto di un giovane messinese che l’ha resa immortale.
Ma andiamo per ordine e raccontiamo questa storia.
Intorno alle 10:30 del 4 dicembre 2015 l’attività esplosiva dell’Etna, iniziata il giorno prima, riprende in modo molto violento, tanto da scuotere profondamente la popolazione.
Dal vulcano provengono forti boati. E iniziano a formarsi fontane di lava, miste a cenere e lapilli. Che diventano sempre più alte.
All’improvviso, dalla sua sommità, si alza una maestosa colonna di ceneri e lapilli che si leva sempre più in alto, dando origine a una spettacolare, quanto sconvolgente, forma a “fungo” che ricorda quello delle esplosioni nucleari. Una colonna eruttiva alta 7 km.
Alle 10.27 Giuseppe Famiani, giovane di San Teodoro (Messina), in un momento triste della sua vita, scatta un’incredibile foto che verrà successivamente denominata “Etna in eruzione”.
Con questo scatto di straordinaria bellezza e potenza il giovane fotografo siciliano vince, l’anno seguente, il primo premio al prestigioso concorso fotografico “Travel Photographer Society contest” in Malesia, nella categoria “Landscape/Environment”.
L’Etna, Mungibeddu o semplicemente ‘a Muntagna, il vulcano attivo più alto del continente europeo, il più studiato della storia, il più monitorato al mondo, attraversa gli oceani e conquista anche il cuore del popolo malese. “Anche” il loro, perché il nostro cuore, quello dei siciliani e di tutti gli italiani, è già conquistato, e da sempre rapito. Rapito dalla sua bellezza.
E ci stupisce anche in questo periodo, nella sua “veste” invernale, imbiancato da una candida e accecante neve che sembra fugare le preoccupazioni dell’ultimo anno di continua attività, tra un parossismo e l’altro.
(Credit immagine: Giuseppe Mario Famiani)
Giuliana Raffaelli
Ambiente
Pantelleria, derattizzazione del capoluogo
Il giorno martedì 9 dicembre 2025 verrà effettuato un intervento di derattizzazione nelle ore diurne di tutto il centro urbano di Pantelleria.
Per informazioni CONTATTARE IL NR. CELL. 3891120697.
Ambiente
Conto Termico 3.0, da Natale 2025 il nuovo bonus per l’efficienza energetica degli edifici
Con il debutto del Conto Termico 3.0, atteso per le festività di Natale 2025, il sistema degli incentivi per l’efficienza energetica degli edifici cambia volto. Il nuovo meccanismo, gestito dal Gestore dei Servizi Energetici, promette rimborsi e procedure più snelle rispetto ai bonus fiscali tradizionali, per spingere famiglie, imprese e Pubbliche Amministrazioni a investire in riqualificazione e fonti rinnovabili.
Un nuovo “bonus di Natale” per l’efficienza energetica
Un vero e proprio “bonus di Natale” per la transizione energetica: così è stato definito il Conto Termico 3.0, che entrerà in vigore il 25 dicembre 2025, a novanta giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento rappresenta un’evoluzione del precedente Conto Termico e punta a rendere più stabile il sostegno agli interventi di efficienza energetica rispetto ai bonus legati alle detrazioni in dichiarazione dei redditi.
La dotazione finanziaria complessiva arriva a 900 milioni di euro l’anno, ripartiti tra soggetti privati e Pubbliche Amministrazioni, con un limite di 500 milioni per i primi e 400 milioni per le seconde, comprensivi delle diagnosi energetiche. La misura del beneficio potrà variare, in base alle tipologie di intervento e ai tetti di spesa, tra il 40% e il 65% dei costi ammessi, con la possibilità di coperture fino al 100% per alcune categorie assimilate alle PA, come gli enti del Terzo settore privi di attività economica, in un contesto segnato dall’aumento del costo dell’energia elettrica.
A differenza di molti incentivi fiscali, il contributo sarà erogato direttamente dal GSE, senza passare da complesse compensazioni d’imposta. Per importi fino a 15 mila euro il rimborso potrà favorire concretamente chi vuole risparmiare in bolletta, arrivando in un’unica soluzione, mentre per spese più elevate la somma sarà distribuita in un massimo di cinque rate annuali. Un cambiamento che punta a offrire maggiore certezza sui tempi e a superare le criticità emerse con i precedenti bonus legati alla capienza fiscale dei contribuenti.
Chi può accedere e quali interventi sono coperti
Il perimetro dei soggetti ammessi al Conto Termico 3.0 è molto ampio. Possono accedere al contributo le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, i soggetti privati per interventi su immobili residenziali e non residenziali, le imprese, gli enti del Terzo settore e le realtà coinvolte in configurazioni di autoconsumo collettivo. Per gli ETS senza attività economica il legislatore ha previsto un trattamento assimilato a quello delle PA, con maggiori margini di copertura e la possibilità di prenotare gli incentivi in funzione dei progetti programmati.
Sul fronte degli interventi, il nuovo schema conferma e amplia il campo di applicazione. Sono finanziabili i lavori volti all’incremento dell’efficienza energetica degli edifici e quelli per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, in particolare sugli immobili non residenziali. Rientrano, ad esempio, l’isolamento tramite cappotti termici, la sostituzione di serramenti e infissi obsoleti, l’installazione di sistemi di illuminazione ad alta efficienza e le diagnosi energetiche necessarie a impostare piani di riqualificazione coerenti con i costi energetici attuali.
Per i privati restano centrali gli interventi sugli impianti di climatizzazione. Il Conto Termico 3.0 agevola la sostituzione di caldaie e vecchi generatori con pompe di calore e sistemi ibridi, così come l’installazione di collettori solari termici e scaldacqua a pompa di calore. Per imprese e PA la platea degli interventi si estende anche agli impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e alle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, in sinergia con le offerte dei principali fornitori di energia elettrica.
Procedure GSE, controlli e tempi di avvio
La gestione operativa del Conto Termico 3.0 resta affidata al Gestore dei Servizi Energetici, che dovrà aggiornare le regole applicative e il portale informatico in coerenza con il nuovo decreto. L’accesso avverrà tramite richiesta presentata dal beneficiario oppure tramite tecnici, progettisti o rivenditori abilitati. A valle dell’istruttoria, il GSE riconoscerà il contributo entro i limiti di spesa previsti, avvalendosi anche di procedure semplificate per gli impianti di minori dimensioni e per alcune tipologie di intervento standardizzate.
Un tassello centrale del nuovo meccanismo è il catalogo dei prodotti prequalificati, che include apparecchiature e sistemi già verificati rispetto ai requisiti tecnici imposti dalla normativa. Per chi sceglie soluzioni inserite in questo elenco l’iter viene velocizzato, con controlli documentali ridotti e un esame più rapido delle pratiche. È previsto inoltre un sistema di monitoraggio dei costi, con la possibilità per il GSE di adeguare periodicamente i massimali di spesa all’andamento dei prezzi rilevati dall’Istat, così da mantenere effettiva la capacità incentivante del provvedimento.
Nonostante la cornice normativa sia stata definita, restano da chiarire entro sessanta giorni dall’entrata in vigore vari aspetti operativi, dalle modalità di invio delle istanze ai criteri di accesso. Questa fase di assestamento potrebbe comportare qualche ritardo iniziale, ma l’esecutivo punta a trasformare il Conto Termico 3.0 in uno strumento stabile di politica energetica, in grado di sostenere nel medio periodo la riduzione delle emissioni e il rafforzamento delle fonti rinnovabili nel patrimonio immobiliare italiano.
Ambiente
Pantelleria, calendario distribuzione acqua a Khamma e Tracino – dicembre 2025
Un nuovo passaggio di acqua nelle contrade attigue Khamma e Tracino. Si comincia domani 4 dicembre

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