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Ambiente

Esercitazione VIGILI DEL FUOCO DI “COLONNA MOBILE 2023” IN SICILIA

Redazione

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​Dall’11 al 15 dicembre 2023 si è svolta l’esercitazione “Colonna Mobile 2023” della Sicilia, che ha visto i Comandi isolani impegnati su vari scenari regionali: sisma a Ragalna (CT), NBCR ad Enna, SAF a Castellamare del Golfo (TP), sistemi di comunicazione a Petralia (PA), moduli logistici ad Augusta (SR), moduli movimento terra e RECS a Poggioreale Antica (TP) ed alluvione a Messina.

​In particolare a Ragalna (CT), all’interno di in un comprensorio abbandonato contenente vari edifici, si è svolta l’attività di ricerca e soccorso in ambito urbano, con la partecipazione di unità cinofile e personale USAR, coordinata dal Posto di Comando Avanzato e dal Centro di Raccolta e Smistamento, posizionati nell’adiacente area di Protezione Civile comunale; su tutto il territorio comunale si è contemporaneamente svolta l’attività RECS, che il primo giorno ha visto la partecipazione di personale vigilfuoco proveniente dalla Calabria.

​Per lo scenario esercitativo sisma l’evento di riferimento è stato un terremoto realmente accaduto nell’area di Catania, il sisma del 26/12/2018, magnitudo 4.8 con epicentro a 2 km a Nord di Viagrande, alla profondità di 1 km: si è ipotizzato un terremoto analogo, ma di magnitudo maggiore, pari a 6.0

L’attività esercitativa ha visto, nei primi tre giorni, la mobilitazione di circa 200 unità vigilfuoco al giorno.

Il Comando di Trapani é stato impegnato in due scenari emergenziali simulati uno sul Monte Inici a Castellammare del Golfo (salvataggio di persone con tecniche SAF) e l’altro a Poggioreale ANTICA (Terremoto), oltre ad intervenire in supporto a Palermo per scenario di fuga gas da una autocisterna e a Catania per soccorso persone da sotto le macerie a seguito tettemoto

Ambiente

Pantelleria, calendario distribuzione acqua a Khamma – ottobre 2024

Direttore

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E’ reso noto il calendario di distribuzione di acqua a Khamma e Tracino, relativo al mese di  ottobre 2024

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Ambiente

“Un albero per il futuro” approda alle Eolie: 1000 piante autoctone per ripristinare macchia mediterranea

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“UN ALBERO PER IL FUTURO” APPRODA ALLE ISOLE EOLIE
CON IL PROGETTO DEL RAGGRUPPAMENTO CARABINIERI BIODIVERSITA’ SARANNO MESSE A DIMORA CIRCA 1000 PIANTE AUTOCTONE E VERRÀ RIPRISTINATA PARTE DELLA
MACCHIA MEDITERRANEA DEVASTATA NEGLI ANNI DALLE ERUZIONI VULCANICHE

Prosegue in tutto il territorio nazionale l’attività del Comando Unità Forestali, Ambientali e
Agroalimentari Carabinieri che, attraverso il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità,
promuove “Un Albero per il Futuro”, il progetto di educazione ambientale rivolto alle scuole e
destinato alla conservazione ambientale ed al contenimento dei cambiamenti climatici.

I prossimi appuntamenti vedranno protagoniste
l’isola di Stromboli (23 ottobre) e l’isola di Salina
(24 ottobre) dove l’Istituto Comprensivo “Isole
Eolie” di Lipari ha organizzato gli eventi
conclusivi per la riqualificazione ed il
rimboschimento delle aree devastate negli
anni dalle eruzioni vulcaniche, che hanno reso
il territorio particolarmente fragile ed
altamente esposto al rischio idrogeologico,
come testimoniato dal forte nubifragio che colpì
l’isola il 12 agosto del 2022, in piena stagione
estiva.

In entrambe le giornate è prevista la messa a dimora di circa 1000 piante autoctone, fornite dal
Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, come già programmato, nella fase iniziale delle attività
intraprese lo scorso mese di aprile e che saranno distribuite nelle tre isole principali dell’Arcipelago
eoliano. Lo scopo è riqualificare le zone più fragili del territorio delle Isole Eolie, aree
disboscate, degradate ed erose, che hanno subìto negli anni ingenti danni al patrimonio
forestale. La messa a dimora delle 1000 piante ha
anche l’obiettivo di creare delle aree verdi, un
vero e proprio bosco diffuso, presso gli istituti
scolastici delle Isole Eolie.

Il Generale di Brigata Raffaele Pio Manicone,
Comandante del Raggruppamento Carabinieri
Biodiversità, prenderà parte alla cerimonia
conclusiva del Progetto presso la scuola di
Stromboli, assieme alle autorità locali e
rappresentanti istituzionali, dove sarà consegnato e
messo dimora l’Albero di Falcone, pianta
simbolo della legalità ambientale.

L’offerta di specie vegetali autoctone da consegnare agli studenti, infatti, si è arricchita da alcuni anni,
di un albero simbolo dell’impegno verso lo Stato e la lotta alle mafie: l’Albero del giudice Giovanni
Falcone, frutto di alcune gemme del famoso Ficus macrophillacolumnarismagnoleides che cresce
nei pressi della casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia.

Questo progetto giunto alle isole Eolie con l’Arma dei Carabinieri segna un altro importante passo
per la salvaguardia della biodiversità il cui declino segnerebbe conseguenze negative per la società,
per l’economia e per la salute umana.

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Ambiente

Pantelleria, rifiuti speciali abbandonati e attività illegale in area protetta all’Arenella

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Tutela dell’ambiente, rispetto normativo e controlli sulle attività illecite in area protetta da parte dei Carabinieri Forestali

Proseguono le attività dei Carabinieri Forestali di Pantelleria, a salvaguardia delle matrici ambientali e delle aree protette dell’isola.

Nelle ultime settimane, in esecuzione di un decreto della Procura della Repubblica di Marsala, i militari ivi operanti hanno sorvegliato sulle operazioni di rimozione e smaltimento di svariati quintali di rifiuti speciali abbandonati e stratificati sul sedime di un terreno in località Arenella di Pantelleria, già sottoposto a sequestro nell’ambito del procedimento penale che aveva portato alla denuncia dei soggetti utilizzatori del fondo.

L’area in questione, gravata da vincoli ambientali, era di fatto infestata da quintali di “rifiuti speciali” quali calcinacci, macerie, pneumatici fuori uso, materiali ferrosi ossidati, residui di materiali plastici e carcasse di veicoli fuori uso, ma anche componenti classificabili come “rifiuti pericolosi”.

Le operazioni di bonifica, affidate a ditte specializzate nel settore, si sono protratte per più giorni ed hanno riguardato anche la demolizione di manufatti insistenti sulla proprietà, sottoposti recentemente a lavori di ampliamento illecite ed a modificazioni non autorizzate.

La bonifica dei siti contaminati rappresenta, in generale, un intervento fondamentale per eliminare o ridurre la presenza di sostanze inquinanti in un determinato luogo, essenziale per mitigare gli impatti negativi sull’ambiente e sulla salute umana derivanti da attività industriali malsane, pratiche agricole scorrette o da altre forme di inquinamento.

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