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Cultura

ERICE’NATALE, oggi presentato il programma dall’8 dicembre all’8 gennaio

Marilu Giacalone

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Si è svolta questa mattina, nella Sala Conferenze della Biblioteca Comunale “Vito Carvini”, a Erice, la conferenza stampa di presentazione di “EricèNatale – Il borgo dei presepi”. Sono intervenuti: Daniela Toscano, sindaca del Comune di Erice, Nicola Adragna, presidente della Fondazione Erice Arte, Rossella Cosentino, assessora al Turismo e agli Eventi del Comune di Erice, Salvatore Denaro, dirigente del Settore Cultura del Comune di Erice, Giovanni De Santis, direttore artistico del Festival Internazionale della Musica Antica – Associazione Amici della Musica di Trapani, Calogero Moscato, consulente dell’Associazione Amici della Musica di Palermo, Mariza D’Anna, presidente dell’associazione “Salvare Erice”, Pina Mandina, dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore “Ignazio e Vincenzo Florio”, Concetta Mistretta vicepreside dell’Istituto Tecnico Turistico “Sciascia e Bufalino”, Erick Cannamela, presidente dell’associazione “Nerd Attack”.

E così, Erice, dall’8 dicembre all’8 gennaio, si veste letteralmente del Natale, esponendo presepi grandi e piccoli nei suoi angoli più suggestivi. Un porticato, un anfratto, il davanzale di una finestra con le vecchie inferriate, un antico portone, si trasformano in sfondi, ogni volta diversi, per ospitare i presepi, che sono realizzati da tutta la popolazione, coinvolta da sempre nell’evento e pronta a collaborare con il proprio estro artistico. I visitatori vanno alla scoperta di molti presepi, lungo un percorso che si snoda fra vicoli e piazzette.
Giovedì 8 dicembre, alle ore 11.00, l’inaugurazione dei Mercatini di Natale e dalle ore 17.00, la centrale Piazza della Loggia si anima con l’accensione dell’albero di Natale e delle luminarie.
Durante le giornate della manifestazione saranno presenti, tra le vie del borgo, dal 10 all’11 dicembre gli zampognari con la loro musica itinerante con la rassegna “Zampogne dal mondo”.

Dal 14 al 30 dicembre la musica antica riecheggerà con la XXVI edizione del Festival Internazionale di Musica Antica, con oltre 18 appuntamenti: concerti con solisti e ensemble di livello nazionale ed internazionale, nelle chiese di San Martino, San Giovanni e in altri luoghi caratteristici e suggestivi del borgo medievale, incontri e conferenze incentrate sulla musica antica e una masterclass dal titolo “Balli e danze sociali nel Rinascimento italiano”, tenute da alcuni degli artisti in cartellone. Non una semplice rassegna di musica antica ma una vera e propria attività di animazione urbana. All’interno del festival, una rassegna collaterale:“Chiacchiere, musica, poesia e ippocrasso…”, che si articolerà in sei piccoli spettacoli tematici, legati alle epoche medievale, rinascimentale e barocca, associati a degustazioni di prodotti della pasticceria dei periodi storici di riferimento per ciascuno spettacolo.
 
Nella cornice d’eccezione del borgo, in cui vivere l’atmosfera magica del Natale, i piccoli potranno incontrare Babbo Natale nella sua Casetta. Ritorna anche il caratteristico mercatino natalizio, tra sapori e idee regalo darà vita ad un’atmosfera da sogno che saprà incantare grandi e piccini in Piazza della Loggia e in Piazza San Giuliano.
 
Uno dei borghi più belli d’Italia, uno degli eventi natalizi più suggestivi, 30 giorni di calore e sorprese, EricèNatale, quest’anno avrà tante altre novità.  
 
Debutta per il primo anno l’Erice Xmas Tech. Il Teatro Gebel Hamed, nel cuore del centro storico di Erice, si trasforma in una sala multimediale dedicata ai giovani e alla tecnologia con la possibilità di provare giochi di ruolo e da tavolo, la realtà virtuale e quella aumentata.
La natura di questo ambizioso progetto unisce in sé aspetti culturali, artistici, divulgativi e di intrattenimento intelligente.
 
Tanti i concerti, gli appuntamenti con i libri a EricèNatale: il “Gospel Project”, “U Cuntu di Orlando” con Salvo Piparo e Michele Piccione, e lo spettacolo “A Soulful Christmas” con Daria Biancardi. Ed ancora la presentazione del libro dell’onorevole Dino Grammatico “La Biblioteca comunale di Erice”, uno show pop – rock a cura di “Bassless” e lo spettacolo di Epifania Quintetto Sheherazade. La performance tratta dal libro “Albume di Famiglia” di Piera, Claudia e Alessandro Campo darà spazio anche al teatro.
 
Il 31 dicembre Erice saluterà la fine del 2022 e l’inizio del 2023 con un veglione di Capodanno ricco di musica e divertimento. A partire dalle 23.30 in Piazza della Loggia, giochi pirotecnici, brindisi, live music con gli Ottoni animati e Dance music con DJ S. Anguzza.
 
Spazio alle mostre al Polo Museale “A. Cordici” con “I pupi siciliani nelle realizzazioni di Angelo Pace” e “Il Vittoriale a Erice. D’Annunzio, de Chirico, Sciltian”. I pupi siciliani saranno i protagonisti di EricèNatale, espressione più pura e straordinariamente più rappresentativa della cultura siciliana.
 
Ed ancora il focus culturale tematico con la proiezione del docufilm “I racconti della pietra” di Francesco Siro Brigiano e Nicola Augugliaro: un avvincente racconto sui risultati di 12 anni di scavi archeologici al Castello di Venere e alle Mura Elimo Puniche di Erice.
 
A EricèNatale si coniuga anche lo sport e la solidarietà con la Christmas Running to Erice, una corsa non competitiva, che oltre a riunire tutto il movimento podistico della provincia di Trapani in uno dei percorsi più suggestivi e dalla bellezza unica, vuole contribuire alla raccolta alimentare di prodotti di prima necessità per i più bisognosi.

Importante quest’anno la partecipazione di due istituti scolastici: l’Istituto di Istruzione Superiore “Ignazio e Vincenzo Florio” con i suoi due indirizzi, Professionale Alberghiero e Liceo della Comunicazione e della Cultura Enogastronomica, che cura le cene musicali del Festival Internazionale della Musica Antica e partecipa con un presepe sul tema della guerra, e l’Istituto Tecnico Turistico “Sciascia e Bufalino” che partecipa anch’esso con la realizzazione di due presepi sul tema dell’ambiente.
 
EricèNatale conferma la formula vincente degli anni precedenti, con i mercatini natalizi con prodotti artigianali, artistici ed enogastronomici con le casette in legno.
Un fantastico albero di Natale con splendide luci accoglierà in piazza i visitatori e sarà il punto di riferimento per tutti.
 
“EricèNatale è fatto di eventi, attrazioni, musica, cultura, sport, monumenti illuminati, i Mercatini di Natale. Sarà possibile vivere la magia, l’incanto ed il fascino dell’atmosfera natalizia. Tutto questo abbiamo cercato di condensare nel programma 2022 di EricéNatale, che ormai da diversi anni è un solido pilastro delle nostre festività. Un ricco programma, sobrio ed elegante, impreziosito da momenti di cultura che in un luogo affascinante come Erice non possono e non devono mai mancare”- queste le parole di Daniela Toscano, sindaca di Erice.
 
“Sarà un Natale festoso quello di quest’anno a Erice. All’insegna della collaborazione e della condivisione, tante le associazioni e gli enti che hanno unito le forze per promuovere, valorizzare e incorniciare anche questa edizione di “EricèNatale – Il borgo dei presepi”. La sinergia tra le diverse realtà e il lavoro di squadra nasce dalla comune convinzione che il Natale a Erice rappresenta un autentico motore.  Ringraziamo tutte le associazioni che ancora una volta si sono prodigate per la riuscita della migliore proposta possibile da offrire a cittadini e visitatori attraverso le numerose iniziative di intrattenimento natalizio” così ha continuato Rossella Cosentino, assessora al Turismo e agli Eventi del Comune di Erice.
EricèNatale – Il borgo dei presepi è organizzato dal Comune di Erice e dalla Fondazione Erice Arte con il sostegno de I Borghi più belli d’Italia e la Funierice, in collaborazione con l’ Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana,  il Distretto Turistico della Sicilia Occidentale, la Proloco di Erice, la Cooperativa Kleos, la Fondazione Ettore Majorana e Centro di Cultura Scientifica, la Montagna del Signore, l’Associazione “Amici della Musica” di Trapani, l’Associazione “Amici della Musica” di Palermo, l’Associazione Salvare Erice, l’Associazione Nerd Attack, l’Istituto d’Istruzione superiore “Ignazio e Vincenzo Florio”, l’Istituto Tecnico Turistico “Sciascia e Bufalino”. I mercatini di Natale e la casetta di Babbo Natale sono a cura dell’Associazione “Il Bajuolo di Erice”.
Cartella stampa EricèNatale ↓

I MERCATINI DI NATALE
a cura dell’Ass. Il Bajuolo di Erice
Piazza ella Loggia/Piazzetta San Giuliano
Calendario e orari di apertura:
8/9/10/11 dicembre ore 11.00 – 20.00
12/13/14/15/16 dicembre ore 16.00 – 20.00
17/18 dicembre ore 11.00 – 20.00
19/20/21/22 dicembre ore 16.00 – 20.00
23 dicembre ore 11.00 – 20.00
24 dicembre ore 11.00 – 19.00
25 dicembre ore 16.00 – 20.00
26/27/28/29/30 dicembre ore 11.00 – 20.00
31 dicembre ore 11.00 – 19.00 / 23.30 – 00.30 (solo piazza della Loggia)
1/2/3/4/5 gennaio ore 16.00 – 20.00
6/7/8 gennaio ore 11.00 – 20.00
 

LA CASETTA DI BABBO NATALE 
a cura dell’Ass. Il Bajuolo di Erice
Piazzetta San Giuliano
Calendario e orari di apertura:
8/9/10/11/16/17/18 dicembre ore 16:00 – 20:00
dal 21 dicembre all’1 gennaio ore 16:00 – 20:00
24 dicembre ore 16:00 – 19:00
6 gennaio ore 16:00 – 20:00
 

DA VISITARE
SITI CULTURALI
Polo Museale “A. Cordici”
Erice in miniatura/Presepe Regio Monumentale
Istituto Wigner – San Francesco
Istituto Blackett – San Domenico
8/9/10/11 dicembre dalle ore 11.00 alle ore 19.00
16/17/18 dicembre dalle ore 11.00 alle ore 19.00
23 dicembre dalle ore 11.00 alle ore 19.00
24 dicembre dalle ore 11.00 alle ore 19.00
25 dicembre dalle ore 16.00 alle ore 20.00
26/27/28/29/30 dicembre dalle ore 11.00 alle ore 19.00
31 dicembre dalle ore 11.00 alle ore 19.00
1 gennaio dalle ore 16.00 alle ore 20.00
6/7/8 gennaio dalle ore 11.00 alle ore 19.00
 

MOSTRE
dal 23/12 all’08/01
“I pupi siciliani nelle realizzazioni di Angelo Pace”
Sala mostre temporanee Polo Museale “A. Cordici”
“Il Vittoriale a Erice. D’Annunzio, de Chirico, Sciltian”
Ist. Wigner-San Francesco / Polo Museale A. Cordici
Orari di apertura siti culturali 
 

LE CHIESE 
Real Duomo e Torre di Re Federico
Chiesa di San Martino
Chiesa di San Giuliano
dal 26 dicembre al 9 gennaio dalle ore 10.00 alle ore 17.30
25 dicembre chiuso

Cultura

Pantelleria, al Castello il 18 aprile mostra fotografica “La mia isola è” degli studenti dell’Almanza

Direttore

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Il Castello di Pantelleria torna teatro di arte e cultura.
Giovedì 18 aprile, dalle ore 16,00 alle ore 20,00, ospiterà la Mostra Fotografica del Progetto RESPIRE Research Educational and Storytelling Project in Italian Remote Ecosystem) grant “Meridian” della National Geographic Society (NGS) n. NGS-102425E-23.

“La mia isola è” rappresenta una opportunità per i giovani panteschi di esplorare e approfondire la conoscenza.
La Mostra presenterà le foto scattate dalle studentesse e dagli studenti dell’Istituto Omnicomprensivo di Pantelleria, iscritti al modulo “La mia isola è..” del progetto RESPIRE, coordinati dalla Prof.ssa Daniela Silvia, Tutor di scuola e dal fotografo Marco Carmignan, Tutor esterno Explorer.

I dettagli del progetto Respire – La mia isola è

Realizzato in collaborazione tra L’Università di Camerino e I.SO.I.S. “V. Almanza di Pantelleria, progetto finanziato dal National Geographic a.as. 2023/2024, “La mia isola è ..” è uno dei cinque percorsi educativi del progetto collaborativo “Meridian”  con gli explorer  del  National Geographic Society  dell’Università degli Studi di Camerino.

Il progetto Meirdian nasce dal programma  RESPIRE – Research Educational and Storytelling Project in Italian Remote Ecosystem

Attività svolte dal 25.11.2023 al 18.04.2024, in presenza,  a distanza e in autonomia

Breve descrizione dell’attività

In presenza:

–        Corso di formazione sulla fotografia propedeutico al lavoro autonomo.

–        Realizzazione di un laboratorio artistico per la creazione di un racconto fotografico multipiattaforma e con l’utilizzo della Photo Elicitation.

–        Supervisione mensile a distanza.

 

In autonomia:

–        Essere gli storytellers della loro classe documentando con le immagini le attività scientifiche che i loro compagni svolgono con gli altri Explorers.

–        Esplorare la loro isola con la fotografia, raccontando dal loro punto di vista il territorio isolano

 

Obiettivi

Imparare a costruire un racconto per immagini, elevando il proprio linguaggio fotografico.

Stimolare un’analisi emozionale della propria storia.

Portare il punto di vista dei giovani  nella narrazione dell’isola

Partecipanti

Il gruppo è composto da 7 alunni provenienti dalle classi coinvolte nel progetto (n. 2 alunni  per ciascuna delle quattro classi coinvolte: II A e II B Scuola Media; n. 2 alunni III A L. Scientifico e n. 1 alunna III B Liceo delle Scienze umane)

Tutor esterno/ Explorer: Marco Carmignan (fotografo)

Tutor scolastico: prof.ssa Daniela Silvia

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Cultura

Oli d’Italia 2024: un viaggio sensoriale   alla scoperta dell’eccellenza dell’oro verde italiano

Redazione

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Oli d’Italia 2024: un viaggio sensoriale  
alla scoperta dell’eccellenza dell’oro verde italiano nelle sue molteplici sfumature 
Nella cornice del Sol&Agrifood-Vinitaly di Verona, Gambero Rosso e Banca Monte dei Paschi di Siena presentano la 14esima edizione della Guida. 

Spicca la Sicilia con ben 52 insegne di cui 23 Tre Foglie  
e due premi speciali, Azienda dell’anno e Miglior Olio IGP 
 

Verona, 15 aprile 2024 – Prodotto principe ed elemento cardine della dieta mediterranea, l’olio extravergine di oliva non è soltanto un condimento riconosciuto per i suoi numerosi effetti benefici sulla salute, ma rappresenta un vero e proprio patrimonio culturale e gastronomico, simbolo della tradizione e della maestria artigianale italiana. Con la Guida Oli d’Italia dedicata agli extravergine italiani, giunta alla sua 14esima edizione e quest’anno con il sostegno di Banca Monte dei Paschi di Siena, la quinta in doppia lingua, italiano e inglese, presentata oggi al Sol&Agrifood di Verona, che si svolge in contemporanea con Vinitaly, Gambero Rosso traccia una mappa che vuole celebrare la ricchezza e la diversità delle varietà di olive e di oli presenti nel nostro Paese, evidenziando le peculiarità di ogni regione, con l’esclusione solo di Valle d’Aosta e Friuli-Venezia Giulia, e valorizzando le storie dei produttori che portano avanti con passione e dedizione la tradizione millenaria della produzione olearia: dalla rinomata Taggiasca ligure, alla robusta Leccino, passando per la Frantoio e la vigorosa Carboncella fino alla Ogliarola, tipica della zona barese, garganica e salentina.  

 

“Il mondo dell’olio extravergine di oliva è complesso e affascinante allo stesso tempo: ciascun prodotto presenta caratteristiche uniche e la nostra Guida vuole orientare professionisti e consumatori nella scelta del miglior prodotto capace di soddisfare gusti e abbinamenti diversi” commenta Stefano Polacchi, curatore della Guida. Sono 389 le aziende produttrici per 679 etichette di extravergine valutate e inserite nella Guida, di cui 191 le Tre Foglie e 34 le Stelle, che hanno ottenuto il massimo punteggio per dieci anni, risultato di un lungo percorso di ricerca, selezione e valutazione per individuare il gusto più sublime ma anche riconoscere un maggiore impegno verso la sostenibilità, in un’economia globale che si fa concorrenza sul fronte dei prezzi più bassi. “L’Italia si trova oggi a competere con prodotti di origine comunitaria che privilegiano la quantità alla qualità e riescono a praticare prezzi di vendita inferiori. Ma la qualità e la lunga tradizione olivicola del nostro Paese va riconosciuta e valorizzata sostenendo, anche attraverso interventi politici, i nostri agricoltori, ambasciatori della qualità nel mondo” aggiunge Polacchi. 

 

“Banca Monte dei Paschi di Siena si unisce a Gambero Rosso per promuovere e sviluppare il settore agroalimentare italiano” dichiara Maurizio Bai, Vice Direttore Generale Commerciale Vicario di Banca Mps. “L’olio extravergine è un emblema della cultura e dell’agricoltura del Paese. La collaborazione per la ‘Guida Oli d’Italia’ dimostra come la nostra Banca si dedichi al sostegno della qualità e dei distretti rurali. Ogni giorno infatti supportiamo le imprese agroalimentari e la DOP Economy nel loro percorso di crescita, anche a livello internazionale, con un’offerta specializzata orientata alla sostenibilità economica e ambientale.” 

 

Cinque le fasce di prezzo considerate, dagli oli con prezzo inferiore ai 10 euro ai prodotti più eccellenti anche oltre i 30 euro al litro. La Guida offre anche indicazioni dei produttori di olive da mensa e delle aziende che offrono ospitalità e ristorazione in campagna per un’informazione completa ed esaustiva. I singoli extravergine sono stati valutati anche per il loro profilo aromatico, sulla base dell’intensità di fruttato, amaro e piccante, utile a determinare eventuali abbinamenti con cibi e ingredienti. 

 

 

Il ricco palmares siciliano 

Con le sue 52 insegne anche la Sicilia si distingue per la sua tradizione olivicola millenaria e che, con le sue terre fertili e il suo clima mite, ha dato vita ad alcune delle varietà di olive tra le più pregiate al mondo, suddivise in tutte le province della ricca regione. Spiccano ben 23 eccellenze che hanno ottenuto un punteggio pieno e 2 premi speciali: 

 

Azienda dell’anno: Miceli & Sensat, Monreale (PA), che si aggiudica il premio speciale quale azienda all’avanguardia con un oliveto di 115 ettari, 100 dei quali dedicati ai grani antichi e le Tre Foglie con il suo Verde Igp Sicilia Bio;
 

Miglior Olio IGP: Fattoria Sant’Anastasia, Motta Sant’Anastasia (CT) insignita del premio speciale per il suo Tenuta Vasadonna Igp Sicilia Nocellara Messinese Bio, un’accattivante trama aromatica dove emergono pomodoro, erbe aromatiche, ortica, lattuga e tratti balsamici identifica questo eccellente esempio di Nocellara Messinese, morbido nell’amaro e deciso nel piccante.
 

Le Tre Foglie, tra cui 5 con la stella* per aver conseguito il titolo per il decimo anno consecutivo: 

 

Agrigento 

Francesco Di Mino, Favara, con il suo Contrada Scintilia Bio
Mandranova, Palma Di Montechiaro, con il suo Monocultivar Cerasuola
 

Catania: 

Vincenzo Signorelli, Nicolosi, con il suo Foglie Di Platino Igp Sicilia Monocultivar Biancolilla Premier Cru Bio
 

Enna 

Greco, Centuripe, con il suo Olio Extravergine di Oliva Bio
 

Ragusa 

Frantoi Covato, Ragusa, con I Muri Dop Monti Iblei Sottozona Frigintini
Frantoi Cutrera*, Chiaramonte Gulfi, con Primo Dop Monti Iblei Monocultivar Tonda Iblea
Oleificio Guccione, Chiaramonte Gulfi, con Zahara Monocultivar Tonda Iblea
Rosario Lupo, Ispica con Monocultivar Nocellara Etnea Bio
Rosso, Chiaramonte Gulfi, con Villa Zottopera Monocultivar Tonda Iblea Bio
Suoru Maria, Chiaramonte Gulfi, con U Principi Monocultivar Tonda Iblea
Tenuta Chiaramonte, Ragusa, con Il Distinto Dop Monti Iblei – Gulfi Monocultivar Tonda Iblea Bio
Tenuta Giannone, Modica, con Il Salto
Terre Sul Dirillo, Chiaramonte Gulfi, con Qulfe Dop Monti Iblei Gulfi Monocultivar Tonda Iblea Bio
Viragì, Chiaramonte Gulfi, con Polifemo Dop Monti Iblei Monocultivar Tonda Iblea
 

Siracusa 

Agrestis*, Buccheri, con IGP Sicilia Monocultivar Tonda Iblea
Frantoio Galioto Sebastiana Fisicaro*, Ferla con Monocultivar Moresca
Tenuta Cavasecca, Noto, con Firrisa Dop Monti Iblei – Val D’anapo Monocultivar Tonda Iblea Bio
Terraliva*, Siracusa, con Cherubino IGP Sicilia Monocultivar Nocellara Etnea Bio
 

Palermo 

Feudo Disisa, Monreale, Monocultivar Cerasuola Bio
 

Trapani: 

Antonino Centonze, Castelvetrano, Case Di Latomie Dop Valle Del Belìce Monocultivar Nocellara Del Belìce
Titone*, Trapani, Dop Valli Trapanesi Monocultivar Cerasuola Bio
 

 

Si rimanda al pdf allegato per la classifica completaSICILIA 

 

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Cultura

Bilancio molto positivo per la “Simana dû Sicilianu” Celebrata in tutto il mondo. Rese note 7 regole per scrivere bene in siciliano

Matteo Ferrandes

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Lo scorso 7 aprile si è conclusa la “Simana dû Sicilianu”, cominciata il 31 marzo. Quest’iniziativa è stata proposta da Nick Panzarella, un siculo-americano di seconda generazione che ha messo su un gruppo di persone e un sito internet per dare corpo all’idea. La “Simana” è stata promossa da diverse associazioni di tutto il mondo tra le quali le 18 che fanno parte dell’AUCLIS (Associazioni Unite per la Cultura e la Lingua Siciliana). L’intento era quello di promuovere l’uso della lingua siciliana anche in quei contesti dove la usiamo poco o niente, promuoverne il suo studio e il suo uso sui social. I protagonisti della “Simana” sono state le singole persone che hanno voluto aderire all’iniziativa, modificando per l’occasione i loro comportamenti linguistici e dedicando un po’ di tempo a studiare il siciliano. «Il bilancio che faccio di questa Simana, che si è celebrata quest’anno per la prima volta – dice Nick Panzarella – è molto positivo, forse oltre ogni aspettativa. Numerosi siciliani, in Sicilia e all’estero, vi hanno aderito; pure alcune testate giornalistiche, alcuni personaggi pubblici e influencer hanno voluto celebrarla ed anche promuoverla». Durante questa settimana alcuni siciliani si sono cimentati, spesso per la prima volta, col siciliano scritto, pubblicando sui social post nella lingua dell’Isola. Per loro non è stato facile e i dubbi e gli errori sono stati tanti ma lo spirito della settimana era: “parlare male in siciliano è sempre meglio di non parlarlo affatto”.

A conclusione di questa iniziativa, le due organizzazioni che si occupano esclusivamente di lingua siciliana, la Cademia Siciliana e l’Accademia della Lingua Siciliana, convengono su 7 importanti regole da far arrivare a tutti coloro i quali volessero scrivere correttamente in siciliano. Li elenchiamo a seguire:

1. Il rotacismo, cioè la trasformazione del suono della D intervocalica o a inizio di parola in R, fenomeno che avviene in molte parti di Sicilia ma non dovunque, non si evidenzia nello scritto dove lasceremo la D etimologica. Esempi: diri e non riri; dumani e non rumani.
2. In siciliano la B e la G (e, in alcune zone anche la R e la D) in inizio di parola si pronunciano sempre doppie ma non evidenzieremo nella scrittura tale fenomeno della lingua parlata; per cui scriveremo Bonu (e non Bbonu), Gebbia (e non Ggebbia), Rota (e non Rrota), Dui (e non Ddui)
3. Ogni qualvolta la parte iniziale di una parola, venendo a contatto nel parlato con la parte finale di quella che la precede, cambia di suono, tale cambiamento non viene evidenziato nella scrittura; pertanto scriveremo tri cani (e non tri ccani), tri jorna (e non tri gghiorna), un jornu (e non un gnornu)
4. Quando vogliamo scrivere un termine nella sua forma abbreviata (ove esistesse), mettiamo l’apostrofo ad indicare la caduta di parte del termine intero:  su’ = sunnu; ‘ccattari = accattari; se la forma intera non è più usata da nessuna parte, allora non c’è bisogno di mettere l’apostrofo: gnuranti (anziché ‘gnuranti)
5. In alcune zone e in alcuni casi la R che precede un’altra consonante viene pronunciata I (‘vocalizzazione’), in altre zone scompare e, in entrambi i casi, la consonante che segue viene pronunciata doppia; questi fenomeni del parlato non saranno considerati nella scrittura, dove rispetteremo l’etimologia, per cui scriveremo, ad esempio, portu e non pottu o puoittu
6. In alcune zone della Sicilia esiste la dittongazione metafonetica o quella incondizionata; nessuna di esse trova riscontro nella scrittura per cui scriveremo fora e non fuora, bonu e non buonu, buanu o buenu.
7. Tranne i monosillabi, nessuna parola in siciliano termina per O o E, a meno che non siano accentate.

 
 

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