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Cultura

Erice Estate 2024: IX Festa Federicina

Redazione

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Erice, 11 settembre 2024 – La magia del Medioevo sta per avvolgere nuovamente le antiche pietre di Erice. Dal 13 al 15 settembre, la pittoresca cittadina siciliana vive la IX Festa Federicina, capace di incantare residenti e visitatori con il fascino dell’epoca medievale.
Le strette vie lastricate e le piazze di Erice accolgono storia, arte e tradizione. Il centro della manifestazione sarà il Villaggio Storico, un microcosmo brulicante di vita medievale, dove artigiani in costume daranno prova delle antiche arti, mentre mercanti offriranno mercanzie d’altri tempi.
Tra gli eventi più attesi, spiccano le dimostrazioni di falconeria curate dall’esperto Michele Pilato. I visitatori potranno assistere a spettacolari esibizioni di volo e persino partecipare al “Battesimo del guanto”, un’esperienza che permetterà loro di stabilire un contatto ravvicinato con questi maestosi rapaci.
Le strade di Erice risuoneranno dei passi cadenzati e delle melodie degli sbandieratori e Musici “Città di Caccamo”, le cui esibizioni coloreranno il cielo con volteggi di bandiere e ritmi incalzanti. Ad arricchire il programma, le performance del gruppo internazionale Tír na nÓg, noto per le sue rievocazioni di musica e danza celtica e medievale. I Tír na nÓg, il cui nome deriva dall’antico gaelico, evoca la mitica “Terra dell’eterna giovinezza” della mitologia irlandese, porteranno ad Erice le atmosfere del folklore nordeuropeo, creando un ponte culturale tra diverse tradizioni medievali.
Il momento clou sarà la “Notte Federicina” di sabato 14 settembre.
La manifestazione si concluderà domenica 15 settembre con l’VIII Raduno dei Cortei Storici di Sicilia. Un grandioso corteo, composto da gruppi provenienti da ogni angolo dell’isola, sfilerà per le vie di Erice, per un tripudio di colori, costumi e tradizioni che incarnano l’essenza stessa della ricca storia siciliana.

L’importanza culturale della Festa Federicina è stata riconosciuta anche a livello nazionale: il Ministero della Cultura l’ha infatti inserita nel patrimonio immateriale italiano, sottolineando il valore di questa manifestazione nel preservare e promuovere le tradizioni storiche del territorio.
La sindaca di Erice, Daniela Toscano, ha espresso grande entusiasmo: “La Festa Federicina rappresenta un momento di straordinaria importanza per la nostra comunità. Non solo valorizza il nostro ricco patrimonio storico e culturale, ma offre anche un’opportunità unica per i visitatori di immergersi completamente nell’atmosfera medievale. Siamo orgogliosi di ospitare un evento di tale portata, che contribuisce significativamente alla promozione turistica e culturale del nostro territorio.”
Rossella Cosentino, assessora al Turismo, Sport ed Eventi del Comune di Erice, ha aggiunto: “Questa manifestazione è diventata un appuntamento imprescindibile per Erice, atteso sia dai residenti che dalle attività del centro storico. È un’occasione per attrarre turisti, prolungando la stagione estiva fino al terzo fine settimana di settembre. Attraverso le sue rievocazioni, la festa rafforza la nostra identità culturale e stimola l’economia locale.”
Claudio Maltese, organizzatore e presidente del Gruppo Medievale “Monte San Giuliano – Erice”, ha aggiunto: “Questa nona edizione della Festa Federicina è il risultato di mesi di intenso lavoro e dedizione. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di creare un’esperienza autentica, che possa trasportare i partecipanti in un vero e proprio viaggio nel tempo. Siamo grati per il supporto della comunità e delle istituzioni”.
Organizzata con passione e dedizione dal Gruppo Medievale “Monte San Giuliano – Erice” e patrocinata dal Comune di Erice.
Per informazioni dettagliate sul programma è possibile seguire gli account social del Comune di Erice.

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Cultura

Noto, Premio Honos 2024 dedicato ad Elisa Claps

Redazione

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Si è tenuta presso la Sala Gagliardi di Noto, sabato 5 e domenica 6 ottobre 2024, la quinta edizione del Premio Honos, manifestazione promossa dalla Galleria EtnoAntropologica, ente organizzatore fondato dalla prof.ssa Pina Gozzo ed i suoi figli Maria Antonietta, Michele e Laura Liistro in onore del marito Paolo
Il premio Honos 2024 si pone come unico obiettivo quello di valorizzare una società civile basata sui valori civici, democratici e un’idea di crescita culturale basata su una coscienza etica coerente con i principi di legalità e percorsi di cittadinanza.
Il premio, coordinato da Laura Liistro, ha visto due giorni dedicati a Elisa Claps e la partecipazione diretta di Gildo Claps che ha ricevuto il premio Exemplum per il suo impegno alla ricerca della verità per la sorella Elisa.


I premiati, scelti con una determinata oculata ricerca sul territorio nazionale, sono stati impegnati a riflettere sul tema della legalità come scelta personale e collettiva.
Durante la cerimonia, i vari esempi sociali premiati hanno presentato le diverse attività svolte con l’obiettivo di elaborare un pensiero critico attraverso l’impegno sociale , tutto reso più prezioso dal racconto diretto di Gildo della sua trentennale lotta contro il sistema corrotto delle istituzioni.

Al termine della manifestazione è stato anche premiato il sindaco Honos 2024 Francesco Cacciatore di Santo Stefano Quisquina (Ag) per l’impegno amministrativo e per le scelte sociali contro il crimine.

Don Fortunato Di Noto, premiato per la sezione HONOR per l’impegno alla lotta contro la pedofilia e la pedopornografia, ha definito il premio Honos una “seria occasione d’incontro di sinergie unite alla lotta contro il male per una società diversa “.
Non possiamo che accordare questo concetto espresso da Don Fortunato in quanto, paradossalmente, in una società super connessa e’ facile vivere le sconnessioni dai valori civici e dalla centralità del valore umano.
Honos e’ divenuto un mezzo per esprimere iconicamente i valori della legalità cosi diventando il tratto distintivo e ufficiale dei cittadini attivi nella lotta per la legalità.
Il momento più toccante della manifestazione è stato sicuramente la consegna del riconoscimento alla mamma,alla sorella e alla moglie di Luca Scata’, agente della polizia di Stato venuto a mancare in questo caldo luglio 2024.
Presenti all’evento i sindaci del circuito Honos ed il presidente ANCI Paolo Amenta , tutti in rappresentanza di quei territori Honos della Sicilia che hanno deciso di percorrere strade volte verso un grande obiettivo : costruire una società sana per le generazioni future

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Cultura

Modica, grande partecipazione per i 20 anni del Caffè Letterario Quasimodo, agorà di arte e cultura

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Grande partecipazione al ventennale del Caffè Letterario Quasimodo di Modica, che si è tenuto lo scorso sabato 5 ottobre al Palazzo della Cultura cittadino.

Una serata condita di forti emozioni e sensazioni che si sono colte a volo da ciascuno degli interventi che hanno toccato il cuore e l’animo del folto pubblico presente in sala. Una serata all’insegna dell’amicizia e del forte sodalizio culturale e letterario che ha caratterizzato la celebrazione del ventennale del Caffè Letterario Quasimodo.

Un “progetto”, nato dall’idea dello scrittore e poeta modicano Domenico Pisana, che ha portato non solo la città di Modica, ma anche l’intero territorio ibleo, a varcare pure i confini italici costruendo “ponti di collaborazione letteraria” con altre nazioni. Un’attività, quella del Caffè Letterario Quasimodo di Modica, che si può sintetizzare affermando la sua concretezza attraverso le molteplici e poliedriche sinapsi letterarie innervatesi in estesi spazi geografici che vanno dalle Alpi svizzere alle piramidi e oltre.

Dunque, una serata densa di ricordi, per ricordare la fondazione del Caffè Letterario Quasimodo avvenuta nell’ottobre 2004. Un tragitto lungo quattro lustri non privo di soddisfazioni, di traguardi raggiunti, ma anche gravido di difficoltà – come sottolineato con forte emozione da Domenico Pisana (presidente del Caffè Letterario Quasimodo) nel corso del suo intervento finale – superate con grande sacrificio da parte del gruppo affiatato di persone (scrittori, poeti, artisti, musicisti e non solo) che in questi lunghi anni ha organizzato stagioni culturali con la stessa cadenza dell’anno scolastico, dispiegate da ottobre a maggio/giugno nei cosiddetti “sabati letterari” con partecipazione aperta a tutti (particolare, questo, più volte ribadito).
Nel corso di questi anni, infatti, il crescendo degli appuntamenti letterari del Caffè Quasimodo ha aperto una rete di rapporti culturali nel comprensorio modicano. «Infatti – ha spiegato Pisana – anche a Ispica è sorto un gruppo, coordinato dalla scrittrice Daniela Fava, che ha svolto i suoi sabati letterari presso “La Sciabica”. Il Caffè Quasimodo ha allargato i suoi rapporti anche con autori e scrittori dell’area siracusana (particolarmente con l’associazione Cultura e Dintorni Rosolini presieduta dallo scrittore Corrado Calvo) catanese, dell’area palermitana, agrigentina e trapanese, nonché con autori del Nord che sono stati ospitati dal gruppo».
Nel corso della serata celebrativa, dopo il saluto di Maria Monisteri (sindaco di Modica) e del Maestro Lino Gatto (Direttore Artistico del Gruppo), sono intervenuti: il ragusano Gino Carbonaro (scrittore, saggista e fisarmonicista), che ha posto l’accento sulla “meravigliosa attività culturale” del Caffè Letterario; Giorgio Cavallo (poeta e scrittore e primo assessore alla nascita del Caffe Quasimodo) ha condito la serata con un suo particolarissimo excursus storico-letterario sull’antica Modica; Alessandro Sparacino (attore e regista) il quale – ricordando anche la collaborazione del compianto papà Giorgio, presente in diversi incontri culturali promossi dal Caffè Letterario – ha declinato il suo intervento trasformandolo in un teatrale ed emozionante monologo apprezzato moltissimo dal pubblico presente in sala.
«Nell’arco di quattro lustri – ha affermato Domenico Pisana – in questa sorta di agorà nel cuore della città di Modica, si è data a tutti la possibilità di riflettere sui grandi temi della letteratura e della poesia, della storia e della memoria del territorio, nonché di provare anche delle emozioni attraverso quel mix, ormai sperimentato, di letture e musiche che servono anche ad elevare lo spirito e che hanno avuto un consenso di pubblico non indifferente».
La serata, coordinata dal poeta Giuseppe Macauda, ha visto le testimonianze dei poeti soci fondatori del Quasimodo: Franca Cavallo, Silvana Blandino e Salvatore Paolino, i quali hanno fornito una fotografia emozionale riguardante i primi momenti della nascita del caffè Letterario Quasimodo le cui riunioni si svolgevano presso un bar modicano.

I momenti celebrativi sono stati scanditi e pregevolmente arricchiti da intermezzi musicali di due eccezionali pianisti Ruben Micieli di Comiso e Gianluca Abbate di Modica.

Giuseppe Nativo

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Cultura

Vino: per un italiano su 2 è espressione di cultura nazionale e territorio

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Se gli italiani continuano a far segnare record di longevità rispetto agli altri popoli, un motivo ci sarà

di Filomena Fotia da Meteoweb-eu

Per quasi un italiano su due (46%) il vino è prima di tutto l’espressione della cultura nazionale e del territorio, mentre al secondo posto si piazza “una fonte di piacere” e al terzo un modo “per stare insieme”. Ad affermarlo è un’indagine del Centro Studi Divulga/Ixe’ diffusa in occasione della Giornata nazionale dell’uva celebrata dalla Coldiretti nei mercati di Campagna Amica in tutta Italia, con la vendemmia 2024 giunta ormai finale di punta. Un evento, spiega la nota, celebrato con oltre 160 appuntamenti dedicati alla riscoperta della cultura del vino, a partire dai suoi aspetti più tradizionali, come la pigiatura dell’uva, per l’occasione aperta ai bambini, o la preparazione dei dolci con il mosto, oltre a degustazioni, laboratori, assaggi delle varietà di uva presenti nei mercati, abbinamenti guidati vino formaggi e salumi con sommelier ed esperti del settore, workshop e show cooking con i cuochi contadini. La giornata vuole festeggiare la fase finale della raccolta delle uve, scattata quest’anno addirittura a fine luglio in Sicilia e proseguita poi attraverso tutto lo Stivale, per una produzione che si aggiungerà tra i 41 e 42 milioni di ettolitri secondo Divulga, continua la nota . Una quantità ben al di sotto della media degli ultimi anni ma che dovrebbe permettere all’Italia di riconquistare la leadership produttiva scavalcando la Francia.
 
 
L’obiettivo è anche sensibilizzare i cittadini contro i tentativi in ​​atto di demonizzazione di un prodotto che fa parte a pieno titolo della Dieta mediterranea, ricorda Coldiretti, considerato un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie, ma che si fonda anche sul consumo equilibrato di tutti gli alimenti a partire dal bicchiere di rosso o di bianco ai pasti i cui effetti benefici sono stati raccontati nel corso dei secoli.

Se gli italiani continuano a far segnare record di longevità rispetto agli altri popoli, un motivo ci sarà. Il rischio paradossale di alcune politiche europee, come il tentativo di apporre sulle bottiglie delle etichette allarmistiche adottate in Irlanda, è, conclude Coldiretti, quello di trovare gli scaffali vino “bollato” con scritte terroristiche accanto a cibi e bevande ultraprocessate, che non hanno niente di naturale, ma che magari vantano bollini verdi e reclamo positivi, nonostante gli ormai sempre più evidenti e riconosciuti effetti dannosi sulla salute.

In copertina il viticoltore di Pantelleria, Salvatore Murana

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