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Cultura

Egadi-Scuola, Ok alla DAD per condizioni meteo-marina avverse. Lagalla accoglie la richiesta del Comune

Redazione

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Nota del Comune di Favignana

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Cultura

Pantelleria, concluso il Corso “Agricoltura Bio Naturale” 4 giorni intensi senza perdere partecipanti

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La soddisfazione di Giovanni Bonomo e del Presidente del Giamporcaro, Anna Rita Gabriele

Si รจ concluso ieri, 16 novembre, il Corso “Agricoltura Bio Naturale”, organizzato dal Centro Culturale Giamporcaro di Pantelleria.

La soddisfazione degli organizzatori, Giovanni Bonomo e Anna Rita Gabriele, รจ stata grande e il loro entusiasmo si percepisce nei loro occhi e attraverso le loro parole: vedere quel gruppo di uomini e donne che rimaneva colpito e interessato durante tutti e quattro i giorni dedicati al workshop.

Ma il centro del successo รจ nella modulazione del calendario, ma, non di meno, nelle capacitร  di Luigi Rotondo, ormai definito mattatore di quel teatro che aveva come copione l’agricoltura pantesca, quella difficile, quella eroica,

L’esperto per ben quattordici ore ha tenuto banco con passione verso l’argomento e verso l’attento auditorio, facendo sfiorare le menti dal ricordo del lavoro degli antenati panteschi, la riconoscenza e l’orgoglio di una comunitร  fiera del proprio lavoro e delle eccellenze che con sacrifici tenta di mantenere vivo.


Il corso si รจ articolato in una parte teorica conoscitiva dell’ambiente in generale, delle caratteristiche dei terreni panteschi, per poi passare alla pratica. In questa fase, il conferenziere palermitano ha mostrato praticamente come realizzare prodotti fertilizzanti ovvero antiparassitari, con quanto si ha in casa o nell’orto.
In buona sostanza ha dimostrato come l’orto possa aiutare l’orto stesso.

Nella giornata finale, cioรจ domenica scorsa, la platea รจ stata condotta presso diversi campi agricoli, tra cui uno presso il Lago, il cui proprietario ha dato mostra della sua maestria e attenzione nelle sue produzioni.

Ora, di quanto si รจ appreso, bisogna fare tesoro e mettere a disposizione quella preziosa conoscenza del resto della comunitร  che non รจ potuta essere presente e, infine, trovare la chiave per avvicinare i ragazzi verso una attivitร  cosรฌ importante per l’umanitร ,ย 

Il successo delle cose, spesso รจ nel lavoro di squadra, anche solo come supporto e quindi tutti i partners dell’evento sono stati grandi sostenitori e si parla, oltre che del Comune, rappresentato per l’occasione dall’Assessore all’Agricoltura Massimo Bonรฌ, e dell’Ente Parco rappresentato dal suo direttore Carmine Vitale e Andrea Biddittu, anche di: aziendeย Donnafugata, conย Baiata, Pellegrinoย conย Poma,ย Emanuela Bonomo, per ilย Consorzio Vini Docย il vicepresidenteย Salvatore Murana e Fabrizio Basile.

Il Videoย 

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Cultura

Buscemi: Un Borgo da Riscoprire dagli Iblei a Pantelleria

Laura Liistro

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Nell’antico borgo i ruderi del Castello Requesenz, il casato del principe di Pantelleria

Buscemi, piccolo borgo montano nel cuore della Sicilia, non รจ solo un luogo ricco di tradizioni e bellezze naturali, ma un crocevia di storia, economia e nobiltร , che affonda le sue radici nellโ€™influenza della potente famiglia dei Requesens. Questo paese, che conserva intatto il fascino di un tempo, รจ stato la culla di una delle famiglie nobili piรน significative della Sicilia.

Buscemi

I Requesens, di origini catalane, hanno avuto un impatto profondo sulla storia del borgo e dellโ€™isola, e la loro presenza a Buscemi risale almeno al XV secolo. Il Castello Requesenz, i cui ruderi ancora svettano sulle colline circostanti, testimoniano la grandezza del passato di Buscemi, quando il borgo era al centro della vita politica, culturale ed economica dellโ€™isola. La dinastia dei Requesens, attraverso le sue numerose generazioni, ha contribuito a fare di Buscemi un centro di cultura e arte, influenzando anche le tradizioni artigianali locali. Buscemi รจ infatti da sempre nota per la sua tradizione di lavorazione del cuoio, del legno e della ceramica, che ha avuto unโ€™importanza fondamentale non solo per lโ€™economia locale, ma anche per il legame stretto con territori vicini come Pantelleria e Solarino.

Questโ€™ultimo, insieme a Buscemi, faceva parte dei domini dei Requesens, unendo la Sicilia interna alla costa e alle isole. Il commercio tra Buscemi, Pantelleria e Solarino ha alimentato un florido scambio di beni artigianali e risorse naturali, rafforzando la coesione sociale e culturale tra questi territori. La ceramica di Pantelleria, celebre per la sua qualitร , si univa a quella di Buscemi, mentre le produzioni agricole e artigianali dei due territori si integravano, creando una rete di scambi che ha reso questi luoghi particolarmente ricchi di tradizioni.

Il legame tra Buscemi e Pantelleria รจ rafforzato dalla figura del Principe di Pantelleria, che era anche Conte di Buscemi e Barone di San Paolo Solarino, una figura nobiliare che ha unito questi territori sotto unโ€™unica egemonia.
Il Principe di Pantelleria, con la sua influenza, ha giocato un ruolo fondamentale nel consolidamento dei legami tra questi luoghi, creando una rete che non solo ha promosso gli scambi commerciali, ma ha anche contribuito a un forte intreccio culturale e sociale. La sua posizione di prestigio ha contribuito a favorire lโ€™integrazione delle risorse naturali e dei prodotti artigianali dei diversi territori, dando vita a unโ€™unica area prospera, in cui la nobiltร  dei Requesens aveva un ruolo determinante. Oggi, la riscoperta di questo legame storico rappresenta una grande opportunitร  di sviluppo.


Il borgo di Buscemi, con la sua storia nobiliare, puรฒ diventare un centro di attrazione per il turismo culturale e per la valorizzazione del patrimonio artigianale che ha forgiato nel corso dei secoli. Il legame con Pantelleria e Solarino, un tempo consolidato dalla figura del Principe di Pantelleria e dai suoi domini, puรฒ essere riproposto come un modello di sviluppo sostenibile, che coniuga la conservazione del patrimonio con lโ€™innovazione. Il Comune di Buscemi, riconosciuto dal premio Honos come Comunitร  Honos 2025, sta puntando sulla valorizzazione della propria ereditร  storica per creare nuove opportunitร  di crescita economica e culturale.

La storia dei Requesens, la cultura artigianale e i legami storici tra Buscemi, Pantelleria e Solarino sono risorse preziose per un nuovo rinascimento del borgo, che sa restare fedele alla propria identitร  e tradizione mentre guarda al futuro con ottimismo. In questo contesto, Buscemi non รจ solo un luogo geografico, ma una comunitร  che si fa carico del suo passato, che cresce e si rinnova nel segno della sua tradizione storica, restando sempre fedele a se stessa e ai suoi valori. Un borgo che, attraverso la riscoperta delle proprie radici, ha tutte le potenzialitร  per diventare un punto di riferimento per il turismo, lโ€™artigianato e lo sviluppo economico in Sicilia.

Come afferma il sindaco Michele Carbรจ: โ€œA Buscemi fare impresa non รจ unโ€™impresa. Qui, ogni iniziativa che nasce รจ unโ€™opportunitร  di crescita collettiva, perchรฉ il nostro passato ci insegna che solo unendo le forze e valorizzando la nostra storia, possiamo costruire un futuro prospero.โ€ Un messaggio che racchiude la speranza e la determinazione di un borgo che guarda al futuro con fiducia, portando avanti un cammino che unisce tradizione e innovazione.

Laura Liistro

Tutte le immagini sono di gentile concessione di Rosario Acquaviva

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Spettacolo

Lโ€™Arte di Essere sรฉ Stessi: a Palermo presentazione del corto โ€œChi sono quando mi vestoโ€

Direttore

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Il 21 novembre nella Sala Teatro del Convitto, una giornata sui temi del rispetto di genere e dellโ€™inclusivitร  giovanile

Si concluderanno lunedรฌ 17 novembre nelle aule del Convitto Nazionale di piazza Sett’Angeli, a Palermo, i laboratori tematici che hanno visto per tre giornate decine di ragazzi al lavoro insieme a docenti ed esperti di moda e immagine per il progetto โ€œLโ€™ Arte di Essere sรฉ Stessi: corpo, moda e immagineโ€, proposto dalla associazioneย Significa Palermo, su idea deย I Segni di Venereย e del centro commerciale naturaleย Piazza Marina & Dintorni.ย  Lโ€™iniziativa, sostenuta dallโ€™assessorato regionale alla Famiglia, politiche sociali e lavoroย dellaย Regione Siciliana, si รจ avvalsa di un panel di esperti e docenti ed ha utilizzato i linguaggi di moda e immagine come strumenti per promuovere autenticitร , rispetto e inclusione.

Ad essere coinvolti sono gli studenti della scuola secondaria e del liceo classico con indirizzo specialistico cinematografico delย Convitto Nazionaleย e gli studenti dellโ€™Accademia di Belle Arti. Grazie aย Zonta International Palermo Zyz, lโ€™iniziativa rientra nellโ€™ambito della campagna internazionale โ€œZonta Says Noโ€ di sensibilizzazione contro la violenza di genere. A documentare i laboratori creativi sarร  un cortometraggio realizzato da due giovani videomaker formatisi allโ€™Accademia di Belle Arti di Palermo,ย Alessia Carusoย eย Vincenzo Marturana,ย con il contributo del professoreย Sergio Daricelloย dellโ€™Accademia e del professoreย Giovanni Melazzoย che cura le classi di produzione cinematografica del Convitto.

La presentazione del corto โ€œChi sono quando mi vesto?โ€

La giornata conclusiva, dal titolo โ€œChi sono quando mi vesto?โ€, si terrร  il 21 novembre nella sala teatro, a partire dalle 9 e sino alle 14, e sarร  aperta a studenti, famiglie e scuole della rete cittadinaย Al Qsar. Interverranno allโ€™incontro la professoressaย Cettina Giannino, rettrice del Convitto Nazionale โ€œGiovanni Falconeโ€,ย Angela Galvano, consigliera di Paritร  per la Regione Siciliana,ย Giovanna Perricone, garante comunale per lโ€™adolescenza e lโ€™infanzia,ย Giulio Pirrotta,ย presidente dellโ€™associazione Significa Palermo ETS,ย Giuseppe Veniero, presidente del CCN Piazza Marina & Dintorni eย Maria Giambruno, giornalista, ideatrice del progetto โ€œLโ€™Arte di Essere sรฉ Stessiโ€. ย 

In programma, a seguire,ย Angela Chisena, psicologa,ย Sergio Daricello, docente di fashion design e storia della moda dellโ€™Accademia di Belle Arti di Palermo,ย Daniela Ferrara, avvocata e presidente di Zonta International Palermo Zyz,ย Sofia La Porta, merchandiser, fashion coach e creatrice del metodo fashion-up, Anna Laurร ,ย docente, counselor che ha coordinato i laboratori eย Tiziana Schiavo, coordinatrice del progetto per il Convitto Nazionale. Modera la giornalistaย Maristella Panepinto.

Sarร  anche inaugurata la โ€œBiblioteca del Rispettoโ€, una raccolta di testi dedicati a i temi centrali dellโ€™autostima, ricerca del sรฉ, empatia, rispetto e libertร  espressiva.

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