Cultura
Egadi-Scuola, Ok alla DAD per condizioni meteo-marina avverse. Lagalla accoglie la richiesta del Comune
Nota del Comune di Favignana
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ย Lโassessorato regionale dellโIstruzione e della Formazione Professionale ha accolto la richiesta avanzata dallโamministrazione comunale di applicazione dellaย #dadย in caso di condizioni meteo-marine che impediscano agli studenti residenti nelle isole di Favignana, Levanzo e Marettimo di raggiungere la cittร diย #Trapani, dove frequentano le scuole secondarie di secondo grado.
ย Richiesta avanzata tramite una lettera inviata allโassessoreย Roberto Lagallaย e alla dirigente dellโUfficio scolastico regionale in Provincia di Trapani, Tiziana Catenazzo, dallโassessora allโIstruzioneย Dafne Borgiaย lo scorso 13 dicembre.
โท ยซ๐
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ย Lโassessore regionale Lagalla ha anche dato piena disponibilitร ad un incontro dedicato al diritto allo studio nelle isole minori
Cultura
I dolci siciliani delle feste: un viaggio tra riti, profumi e memoria che unisce Pantelleria al resto dellโisola
I dolci siciliani che non possono mancare sulle tavole delle feste Un viaggio tra riti, profumi e memoria che unisce Pantelleria al resto dellโisola
In Sicilia, il Natale non รจ solo una festa: รจ un rito collettivo che passa dalle mani alle cucine, dai ricordi alle tavole imbandite. Ogni provincia custodisce un patrimonio di dolci che raccontano storie antiche, influenze arabe, creativitร contadina e un amore profondo per la condivisione. Pantelleria, con la sua identitร forte e mediterranea, partecipa a questo mosaico portando in tavola sapori unici, ma accogliendo anche i grandi classici della tradizione siciliana. Di seguito, ho fatto una selezione dei dolci che non possono mancare nelle case siciliane durante le feste.
Buccellato: il re delle feste
Il buccellato รจ forse il dolce natalizio piรน rappresentativo dellโisola. Un anello di pasta frolla ripieno di fichi
secchi, mandorle, noci, uva passa e scorze dโarancia.
Ogni famiglia ha la sua versione, ogni provincia la sua sfumatura. ร un dolce che profuma di casa, di
pazienza e di mani che impastano insieme.
Cubbaita e torrone alle mandorle
La Sicilia non rinuncia mai ai suoi torroni: mandorle di Avola, miele, zucchero e la magia del caramello.
La cubbaita, di origine araba, รจ una lastra croccante di sesamo e miele: semplice, essenziale, irresistibile.
Pignolata o Pagnuccata
Piccole palline di pasta fritta, ricoperte di miele e decorate con zuccherini colorati.
ร il dolce della festa, del gioco, dei bambini che rubano i pezzetti con le dita. In molte case si prepara ancora
in grandi teglie da condividere con vicini e parenti.
Biscotti di mandorla
Ricci, morbidi, profumati: i biscotti di mandorla sono un simbolo della pasticceria siciliana.ย
A Natale diventano un dono prezioso, spesso preparati in casa e offerti come gesto di affetto.
Scorzette dโarancia candite e glassate
Le arance siciliane, regine dellโinverno, diventano protagoniste anche nei dolci.
Le scorzette candite o immerse nel cioccolato fondente sono un classico elegante e profumato, perfetto per
chiudere un pranzo importante.
I geli: agrumi, cannella e tradizione
Il gelo di arancia, di limone, di mandarino o di cannella รจ un dessert leggero, digestivo e profondamente
identitario.
ร il modo piรน semplice per portare in tavola il profumo degli agrumeti siciliani.
I dolci di Pantelleria: unโidentitร che profuma di isola Pantelleria aggiunge alla tavola delle feste la sua anima unica:
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Mustazzola pantesca
Un dolce antico, speziato, spesso preparato per le grandi occasioni. La sua forma e il suo impasto raccontano la storia dellโisola e delle sue contaminazioni mediterranee.
Il cous cous dolce (nelle famiglie che lo tramandano)
Una preparazione rara, ma ancora viva in alcune case: semola lavorata a mano, frutta secca, miele, agrumi.
Un ponte tra Sicilia e Nord Africa che trova a Pantelleria la sua naturale dimora.
Biscotti al passito
Il passito di Pantelleria, oro liquido dellโisola, diventa ingrediente per biscotti aromatici e intensi, perfetti
per accompagnare un brindisi di fine pasto.
Perchรฉ questi dolci resistono al tempo
Ogni dolce siciliano รจ un racconto: parla di famiglie, di stagioni, di ingredienti poveri trasformati in tesori.
A Natale, piรน che in ogni altro momento dellโanno, questi sapori diventano un ponte tra generazioni, un modo per ritrovarsi e riconoscersi. Pantelleria, con la sua identitร forte e il suo spirito comunitario, continua a custodire e reinterpretare queste tradizioni, mantenendo vivo un patrimonio che appartiene a tutta la Sicilia.
Barbara Conti
Cultura
Giuseppe Pitrรจ, 184 anni dopo: lโuomo che diede voce allโanima della Sicilia
Nel 184ยฐ anniversario della nascita di Giuseppe Pitrรจ, la Sicilia e lโItalia intera ricordano non solo uno studioso, ma il fondatore di un modo nuovo di guardare al popolo, alle sue parole, ai suoi gesti, ai suoi riti. Un uomo che, senza mai abbandonare la sua cittร , seppe parlare al mondo. Il figlio del Borgo che divenne il padre degli studi folklorici in Italia.
Pitrรจ nacque il 22 dicembre del 1841 nel quartiere portuale del Borgo, in via Collegio di Maria, da una famiglia di marinai. Il padre Salvatore morรฌ di febbre gialla a New Orleans nel 1847, quando Giuseppe aveva appena sei anni. La madre, Maria Stabile, lo crebbe tra ristrettezze economiche, sostenuta da un sacerdote amico di famiglia.ย Quellโinfanzia difficile, immersa nella lingua viva del popolo, fu il terreno fertile della sua futura opera.
Medico per professione, etnologo per vocazione
Nonostante le difficoltร economiche, Pitrรจ completรฒ gli studi classici presso un istituto gesuita e si laureรฒ in Medicina e Chirurgia allโUniversitร di Palermo nel 1865. La professione medica lo mise quotidianamente a contatto con i ceti popolari, permettendogli di ascoltare, annotare, comprendere.
Parallelamente, giร da studente aveva iniziato a pubblicareย lavori sui proverbi e sul lessico marinaresco, oltre a un volumetto letterario diย Profili biografici di contemporanei italiani.
Il pioniere degli studi folklorici
Nel 1871 pubblicรฒ il primo volume della monumentaleย Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane, unโopera che avrebbe proseguito fino al 1913. ร considerato il piรน importante corpus di tradizioni popolari italiane mai realizzato;ย una raccolta di 25 volumi che impegnรฒ Pitrรจ per oltre quarantโanni e che resta la sua opera piรน importante. Dai Canti popolari siciliani, alle fiabe, dai proverbi agli usi e costumi, dalle feste patronali alla medicina popolare, lโintera collezione ambisce a raccogliere e ordinare tutta la materia folklorica dellโisola. ร un edificio enciclopedico senza precedenti, che ancora oggi costituisce il fondamento degli studi demoโetnoโantropologici sulla Sicilia.ย Pitrรจ non fu solo un raccoglitore: studiรฒ i principali indirizzi europei, corrispose con studiosi come Max Mรผller, Mannhardt, Sรฉbillot, Schuchardt, DโAncona, Comparetti, De Gubernatis. Senza muoversi da Palermo, costruรฌ una rete internazionale.
Lโinfluenza sulla letteratura e sulla musica
La sua opera ispirรฒ:ย Luigi Capuana, che prese spunti da alcune sue fiabe;ย Giovanni Verga, che trovรฒ nelle sue raccolte materiale utile per novelle comeย Guerra di Santi;ย Rosa Balistreri e altri autori che attinsero ai versi tradizionali presenti nei suoi studi per i loro testi musicali.ย Pitrรจ si occupรฒ anche di lingua siciliana, scrivendo una grammatica descrittiva. Non fu, dunque, solo un etnologo: fu un ponte tra la cultura orale e le arti.
Il riconoscimento istituzionale
Nelย 1903, ยซper i suoi indubbi meriti nel campo degli studi sulle tradizioni siciliane, Pitrรจ fu nominato Presidente della Reale Accademia di Scienze e Lettere di Palermo. Nel 1909 fu ammesso a socio dell’Accdemia della Crusca.ย Nel 1914 fu eletto senatore del Regno dโItalia.ย Fu, inoltre, presidente dellaย Societร Siciliana per la Storia Patriaย e segretario della Reale Accademia delle Scienze Mediche. Il filosofo Giovanni Gentile, nei primi anni ’40 del Novecento, costituรฌ un Comitato per la ristampa di tutte le opere del Pitrรจ e, con un decreto, il Re dichiarรฒ tale pubblicazione “Edizione Nazionale”.ย Negli anni โ80 del Novecento, lo Stato italiano finanziรฒ una nuova Edizione Nazionale delle sue opere, riconoscendone il valore storico e scientifico.
Lโuomo dietro lo studioso

Nel 1877 sposรฒ Francesca Vitrano, da cui ebbe tre figli: Maria, Rosina e Salvatore. Le tragedie familiari โ la morte di Rosina nel terremoto di Messina del 1908 e quella di Salvatore per avvelenamento da cibo โ segnarono profondamente i suoi ultimi anni.ย Morรฌ a Palermo il 10 aprile 1916. E’ sepolto nel Pantheon dei siciliani illustri, la chiesa di San Domenico.
Perchรฉ Pitrรจ parla ancora a noi
A 184 anni dalla sua nascita, Pitrรจ resta attuale perchรฉ:ย ha restituito dignitร alla cultura popolare, trattandola come scienza;ย ha salvato un patrimonio immenso che rischiava di scomparire;ย ha mostrato che la Sicilia non รจ periferia, ma centro di una civiltร complessa e ricchissima;ย ha insegnato che ascoltare il popolo significa capire un Paese.ย Il suo lavoro continua a essere un riferimento per antropologi, linguisti, storici, scrittori e per chiunque voglia comprendere lโidentitร profonda dellโisola.
Una fiaba tratta dal IV volume delle “Fiabe, novelle e racconti popolari siciliani”ย (riportata fedelmente nella grafia che usรฒ il Pitrรฉ)
LU RE E LI CARZARATIUn Re di Cicilia ‘na vota iju a visitari ‘na cร rzara di carzarati, tutti cu’ cunnannati vint’anni, cu’ a trent’ anni, cu’ a vita; si misiru tutti a ringa aspittannu a lu Re chi passava. Quannu lu Re cci fu pi davanti, spijรฒ a lu primu: โ ยซTu pirchรฌ si’ ccร cunnannatu? Chi facisti?ยป โ ยซIo, Maistร ! Io sugnu ‘nnuccenti; mi pigghiaru mentri era a la mรจ casa.ยป โ ยซE tu?ยป dici a lu secunnu. โ ยซIo sugnu ‘nnuccenti comu Maria Santissima. Quannu mi ‘ncatturaru io era curcatu.ยป โ ยซE tu?ยป dici a lu terzu. โ ยซIo sugnu ‘mputatu d’aviri ammazzatu a unu; ma fรดru tutti calunnii, e soffru attortamenti.ยป ‘Nsumma a quantu dumannau lu Re, tutti si dettiru pi ‘nnuccenti. L’urtimu cci dissi: โ ยซMaistร , io haju arrubbatu, haju ammazzatu, haju statu un sciliratu, e pi chissu mi cunnannaru ‘n vita.ยป Comu lu Re ‘ntisi accussรฌ, vรดtasi e cci dici: โ ยซE mentri รจ chissu, tu, gran birbantuni, nesci di ‘mmenzu di galantomini, ca su’ tutti ‘nnuccenti, e ‘un ponnu stari cu tia ca li guasti.ยป
Lu pigghia e lu fa nรจsciri a libbirtร , e accussรฌ la viritร fu primiata.
Cultura
Il Vespa Club Pantelleria incontra i bambini nei Circoli per gli auguri di Natale
Vespe in garage per maltempo, ma i soci del Club di Pantelleria non si fermano e incontrano i bambini per gli auguri di Natale. L’affettuosa accoglienza dei Circoli
Vespa in garage stamani per i soci del Vespa club Pantelleria, purtroppo a causa delle condizioni meteo non favorevoli i vespisti insieme al suo Babbo Natale hanno incontrato i bambini dell’isola con l’autovettura, iniziando dal circolo Trieste Stelle a Khamma dove ad aspettarli c’era il Presidente Eduardo Raffaele che ha offerto panettone e caffรจ per tutti.

Da lรฌ si sono diretti nella contrada di Scauri al circolo Agricolo, dove ad aspettarli vi era il Presidente Salvino Marino ad attenderli non solo con panettoni, bibite per tutti ma anche con dello spumante aperto alla fine dell’incontro per augurare a tutti i presenti un Santo Natale.
Il tour termina nei raffinati locali dello storico Bar Tikirriki con la consegna dei doni agli ultimi bambini arrivati.

Un bel giro partecipativo di una importante associazione che non esita a organizzare eventi aggregativi per la societร isolana, portando movimento, colore, allegria.ย
Abbiamo chiesto al Presidente Pavia, com’รจ andata stamani con questo tempo un po’ uggioso? “ร andata! Purtroppo le Vespa abbiamo dovuto tenerle ferme, cambiando un pรฒ il programma per via del maltempo. Ma non ci siamo tirati indietro, pochi bambini forse proprio per questo tempo incerto.”
Avete comunque portato a casa un risultato o no? Assolutamente si! soddisfatti anche se aspettavamo piรน pubblico sinceramente.”
I circoli come hanno risposto? “L’ospitalitร dei circoli Trieste Stella ed Agricolo Scauri รจ unica, altre volte abbiamo collaborato con loro e sempre ci siamo sentiti a casa nostra, il clima รจ molto armonioso e i Presidenti Eduardo e Salvino oltre ad essere amici di tutti sono persone che si prodigano per la comunitร e nel portare avanti una realtร isolana che hanno costruito i nostri nonni.ย Speriamo che i nostri giovani sapranno apprezzare e continuare a dare vita ai circoli stessi, Pantelleria รจ un po’ lenta a carburare ma una volta riscaldato il motore sa dare la giusta grinta.
Vuole darci la data del prossimo appuntamento vespistico? “Certamente “Carnevale in Vespa” ilย 17 febbraio 2026, tempo permettendo.
“Approfitto per augurare a tutti un Santo Natale ed un felice 2026 a tutta la comunitร .”
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