Economia
Economia – Giarrusso (M5S): operativo esonero totale dei contributi per giovani under 36. Ottima sinergia istituzionale tra (ex) Governo ed Europa

comunicato stampa
“Tra i tanti meriti dell’ex Ministro Nunzia Catalfo, durante la guida del delicato Dicastero del Lavoro, va segnalata una misura di forte impatto economico sul tessuto produttivo e sociale che rischiava di rimanere impantanata nelle lentezze della Commissione Europea: La totale decontribuzione a favore dei datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato giovani under 36. Mi sono immediatamente attivato con l’interrogazione n. P-03158/2021, a seguito della quale è stato finalmente concesso il via libera all’INPS che ha provveduto a emanare la circolare n.56/2021, rendendo pienamente operativa la misura e fornendo ai datori di lavoro le linee guida per l’accesso all’agevolazione. Sarà per loro possibile assumere giovani under 36 a tempo indeterminato, o trasformare i contratti già posti in essere, con una decontribuzione del 100% nei limiti di €6.000 annui – quindi la quasi totalità dei contratti che tipicamente vengono proposti ai giovani neoassunti – per un periodo massimo di 36 mesi, elevati a 48 mesi per le regioni del Sud, relativamente ai contratti stipulati dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022” così in una nota l’Europarlamentare del Movimento 5 Stelle Dino Giarrusso.
“L’enorme lavoro fatto dal Presidente Giuseppe Conte, culminato con l’ottenimento dei fondi del PNRR, rischia di essere vanificato quando le istituzioni non riescono a collaborare tra loro e, soprattutto, se qualcuno non fa bene il proprio lavoro. Quanto accaduto in Sicilia, con la bocciatura di oltre 30 progetti a sostegno delle politiche agricole dell’Isola, non deve più ripetersi” prosegue l’Europarlamentare. “in questo caso, invece, si è riusciti a innescare un circolo virtuoso tra Esecutivo – seppur la misura fosse stata inserita nell’ultima Legge di Bilancio del Governo Conte II, grazie all’ottimo lavoro della Senatrice Catalfo che ringrazio – e l’Istituzione europea che rappresento. Ritengo che l’interesse nazionale debba sempre prevalere sui beceri interessi di partito, e che il clima di leale collaborazione istituzionale possa diventare la norma e non l’eccezione. Infine, auspico che per gli incarichi di vertice delle istituzioni, a qualsiasi livello, vengano scelte figure competenti e che riescano a portare a casa risultati concreti e non bocciature, nell’interesse precipuo dei cittadini” conclude Dino Giarrusso.
Cultura
Pantelleria, 25 e 26 agosto al via “Ogghiu Pantiscu Fest” da una idea di Stefania De Carlis

Una due giorni di incontri con personaggi del settore, ma anche visite e degustazioni: da non perdere
Nei giorni 25 e 26 agosto 2025, dalle ore 19.o0, a Punta Spadillo di Pantelleria, presso il Museo Geonaturalistico, si terrà “OGGHIU PANTISCU FEST”.
A fare gli onori di casa, Fabrizio D’Ancona, Sindaco di Pantelleria, e Italo Cucci, Commissario straordinario Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria.
L’evento sarà moderato da Luigi Caricato e Stefania De Carlis, ideatrice del progetto.
Durante l’incontro si parlerà del significato dell’olivocoltura pantesca e gli obiettivi che ci si può proporre per rilanciare l’olio del territorio. Coltivare olivi striscianti comporta notevoli investimenti e grande pazienza, motivo per il quale l’olio pantesco non può essere ritenuto un olio extra vergine di oliva tra i tanti. Ascolteremo gli interventi di Salvatore Barbagallo, assessore dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e
della pesca mediterranea della Regione Siciliana, e Massimo Bonì, assessore all’Agricoltura del Comune di Pantelleria.
Sarà un evento di grande importanza per nuove prospettive della nostra economia, da sempre basata sull’agricoltura e che all’agricoltura cerca di tornare.
“Ogghiu Pantiscu Fest” si articolerà in due giorni.
Il secondo appuntamento, sempre a Punta Spadillo, stessa ora, ci sarà il 26 agosto 2025
Tutto il programma:
Cultura
Comune di Pantelleria procede a rescissione contratto concessione Castello

Botta e risposta tra Comune e Soprintendenza.
Ciao, Castello, ciao
Lo scorso 8 giugno 2025, in seduta di Giunta Comunale si è approvato la richiesta di rescissione anticipata del contratto di concessione del Castello di Pantelleria, stipulato tra Comune, appunto, e l’Agenzia del Demanio.
La delibera che riportiamo ricostruisce il rapporto contrattuale dicendo
PREMESSO CHE:
con contratto Rep. n. 2240 del 16/12/2019, l’Agenzia del Demanio – Direzione Regionale Sicilia ha concesso in uso gratuito al Comune di Pantelleria, per finalità istituzionali e culturali, l’immobile denominato Castello Barbacane, sito nel centro urbano dell’isola, censito al Catasto Fabbricati al foglio 3, particella 990, sub. 1, 2, 3 e 4, appartenente al Demanio Pubblico dello Stato – Ramo Artistico-Storico;
Le competenze del Comune secondo contratto
il contratto, con scadenza al 31/12/2025, prevedeva a carico del Comune gli oneri relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria, custodia e vigilanza, ma non obblighi di restauro o risanamento conservativo, di competenza dell’Ente proprietario ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs. 42/2004;
CONSIDERATO CHE:
con ordinanza n. 145 del 23 agosto 2023 è stata interdetta l’area interessata al distacco di materiale roccioso dalla parete del castello di Pantelleria prospiciente la Piazza Vincenzo armata;
con nota prot. n. 19671 del 03.10.2023 il Comune ha segnalato alla Soprintendenza di Trapani ed all’Assessorato regionale Beni Culturali l’impossibilità di intervenire con urgenti interventi di messa in sicurezza del compendio demaniale in oggetto, per mancanza di risorse finanziarie, evidenziando altresì che a causa del mancato intervento, il processo di degrado dell’edificio monumentale è in costante aumento con il concreto pericolo di crollo della torre campanaria e di altri paramenti murari;
con nota 6962 del 02.04.2024 il Comune ha segnalato l’impossibilità di intervenire con urgenti interventi di messa in sicurezza del compendio demaniale in oggetto, per mancanza di risorse finanziarie, evidenziando altresì che a causa del mancato intervento, il processo di degrado dell’edificio monumentale è in costante aumento con il concreto pericolo di crollo della torre campanaria e di altri paramenti murari;
La risposta della Soprintendenza
con nota 7075 del 23 maggio 2024 assunta con prot. n. 10864 del 24/05/2024, la Soprintendenza ha fatto presente che ai sensi degli articoli n. 677 del codice penale e n. 2053 del codice civile non poteva assolutamente ritenersi responsabile, né civilmente né penalmente per eventuali danni causati dal cattivo stato di conservazione di immobili monumentali non ricevuti in consegna, specificando che le opere necessarie alla conservazione del monumento, dovevano essere eseguite dall’Ente proprietario o da quello concessionario/possessore e che l’Ufficio ha già autorizzato con provvedimento n. 13371 del 16/11/2023 i lavori di messa in sicurezza. Si riservava, altresì, la possibilità di inserire l’edificio in oggetto nei programmi di restauro futuri, parimenti richiamando l’attenzione dell’Amministrazione Comunale sulla eventuale necessità di intervenire al sensi dell’articolo 69 della L. R. Sicilia 15/03/1963, n. 16 per predisporre i mezzi e le opere necessarie per la prevenzione della incolumità pubblica;
con la nota Prot. n. 2024/DRSIC/ST-PA3, acclarata al protocollo comunale in data 15-4-2024 al n. 7707, con la quale l’Agenzia del Demanio richiama gli obblighi assunti con la concessione del bene tra i quali rientra la manutenzione straordinaria;
con nota del 03/06/2024 prot. n. 1140 il Comune ha comunicato che “gli interventi di cui necessitava l’immobile tutelato non rientravano tra gli interventi di manutenzione straordinaria ma rientrano sicuramente a pieno titolo tra quelli di restauro e di risanamento conservativo, e per tale ragione a totale carico dell’Ente proprietario del bene, il quale hai sensi dell’art. 30, comma 1 del d.lgs. n. 42 del 2004 ha l’obbligo di garantire la sicurezza e la conservazione dei beni culturali di loro appartenenza. In subordine, qualora l’ Agenzia del Demanio fosse rimasta nell’errata interpretazione che le opere di risanamento conservativo, di cui necessità il bene tutelato, rientrassero nel novero degli interventi di manutenzione straordinaria a carico del Comune di Pantelleria, si chiedeva la risoluzione anticipata della convenzione rep. n. 2240 del 16-12-2019 per sopravvenuta onerosità ex art. 1467 c.c.”;
con nota 9068 del 10/07/2025, riscontrando la nota 10682 del 08/08/2024, la Soprintendenza ha richiesto un intervento di somma urgenza finalizzato alla messa in sicurezza, notificando l’avvio del procedimento dell’intervento sostitutivo, per assicurare la conservazione del bene.
con nota del 31/07/2025 il Comune ha riscontrato la nota della Soprintendenza di Trapani prot. 9068 del 10/07/2025, per rappresentare che “il Comune di Pantelleria non ha alcuna competenza a eseguire interventi per la messa in sicurezza del castello Barbacane. Tali lavori, con assoluta certezza, confermata dalla stessa Direzione Regionale della Sicilia dell’Agenzia del Demanio (cfr nota del 30/04/2025, che si allega), concretizzano un intervento edilizio di restauro e risanamento conservativo, se non anche di ristrutturazione tout court.”, manifestando “la disponibilità del Comune di Pantelleria a un incontro tra le Amministrazioni anche in sede assessoriale, per accelerare le decisioni da assumere per un più celere avvio dei lavori, rappresentando la necessità “che il Dipartimento Regionale, cui la presente è inviata per conoscenza, convochi una specifica conferenza di servizi o quanto meno una riunione delle tre Amministrazioni interessate a vario titolo.”;
il verbale di sopralluogo congiunto del 30 e 31 luglio 2025 redatto da funzionari dell’Agenzia del Demanio e dell’Ufficio Tecnico Comunale ha accertato il grave stato di degrado statico e strutturale del Castello, con elevato rischio di crollo della torre campanaria e porzioni dei prospetti, nonché assenza di adeguate misure di sicurezza per la copertura;
le relazioni tecniche del Responsabile del Settore II – Area Lavori Pubblici redatte nel tempo avevano già evidenziato l’impossibilità per il Comune di accollarsi le spese di restauro, trattandosi di interventi di risanamento conservativo e non di semplice manutenzione straordinaria, rientranti nella competenza esclusiva dell’Ente proprietario, come previsto dall’art. 30, comma 1, del D.Lgs. 42/2004;
il Vicario Responsabile dell’Area LL.PP., per ultimo, con relazione prot. n. 19093 del 06/08/2025, ha attestato la sopravvenuta impossibilità di utilizzo dell’immobile per finalità istituzionali e culturali, a causa dell’aggravamento delle condizioni statico-strutturali dell’edificio, che impongono interventi di restauro e risanamento conservativo, non compatibili con le risorse finanziarie e le competenze del Comune;
lo stato di pericolo e inaccessibilità ha reso impossibile la fruizione istituzionale e culturale del bene, determinando il venir meno dell’oggetto della concessione;
PARERE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Si esprime parere Favorevole in ordine alla Regolarità Tecnica
E, ora?
Cultura
A due Passiti di Pantelleria il riconoscimento dalla Rassegna vini dei Parchi

A due Passiti di Pantelleria il riconoscimento dalla Rassegna vini dei Parchi Due importan- riconoscimenti sono stati attributi alle cantine di Salvatore Murana ed Emanuela Bonomo per i loro vini passiti all’interno della Rassegna degustazione nazionale dedicata ai vini dei Parchi e delle aree prote0e, giunta quest’anno alla seAma edizione.
Un evento inserito nella manifestazione Festambiente che si sta svolgendo in questi giorni (6-10 agosto 2025) nel Centro per lo sviluppo sostenibile di Legambiente in località Enaoli (Rispescia, Grosseto) nel Parco della Maremma. L’obiettivo è promuovere e valorizzare il se0ore vi-vinicolo dei Parchi e delle Aree Prote0e italiane fa0e di una molteplicità di vini DOC, convenzionali, biologici e biodinamici che per loro stessa vocazione abbinano qualità ed eccellenza a salubrità e rispe0o degli ecosistemi. Vini che raccontano storie di uomini, spesso eroici e sempre custodi dei loro territori, e di biodiversità.
I vini in concorso, suddivisi in 5 categorie (bianchi, rosa-, rossi, spumanti, dolci/da dessert) sono sta- seleziona- da una apposita commissione composta da Docen- del D.I.S.A.A.A. (Dipar-mento di
Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali) dell’Università di Pisa, enologi e sommelier professionisti-.
Tra i vini dolci, in degustazione cieca, sono spicca- per le loro cara0eris-che uniche, insieme all’Alea-co passito dell’Elba (Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano), due Passiti di Pantelleria DOP: il Don Petro 2023 Bio dell’Azienda Agricola Emanuela Bonomo e il Mueggen 2016 di Salvatore Murana Vini. Riconoscimen-, quelli dei due prodoA panteschi, che non vanno solo a loro, ma a tu0o il territorio della Perla Nera. “A vincere è Pantelleria e con essa il suo territorio” ha dichiarato Salvatore Murana. “Le bottiglie che si producono sono un vezzeggiamento con:nuo con il gusto e i sen:men: riescono a fare fantas:care il luogo da dove provengono. È il luogo dello zibibbo che riesce a rendere persino aroma:co il sangue di chi, per generazioni, lo ha abbracciato”. “Posso solo dire che è tempo di soddisfazioni, di applausi e omaggi per chi lavora nell’Isola che è un incanto per i vacanzieri. Un incontro tanto italiano” ha de0o Italo Cucci, Commissario straordinario dell’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria.
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