Economia
Democrazia Partecipata, 159 comuni sanzionati per processi del 2020

Dovranno restituire alla Regione un totale di un milione e 400 mila euro
19 nell’Agrigentino, 6 nel Nisseno, 30 nel Catanese, 5 nell’Ennese, 42 nel Messinese, 34 nel Palermitano, 7 nel Ragusano, 7 nel Siracusano e 9 nel Trapanese. Sono i 159 Comuni per i quali il 20 aprile 2023 la Regione ha decretato, come previsto dalla legge regionale 9/2015, art.6 comma 2, le sanzioni per mancata o parziale spesa dei fondi di democrazia partecipata dell’anno 2020.
Tutti assieme i 159 Comuni – che comprendono anche tre “capitali”, Agrigento, Messina e
Palermo – dovrebbero “restituire” alla Regione 1.398.911,29 euro. Per 95 Comuni si tratta
di “restituzione totale”. Vale a dire che, secondo la Regione, non hanno speso nemmeno
un euro dei fondi disponibili. Per gli altri 64 la restituzione è parziale, ovvero hanno speso
almeno una parte delle somme a propria disposizione.
Le “multe” più salate toccherebbero a 37 Comuni sanzionati oltre i 10 mila euro. Tra questi
Palermo con 302 mila euro da restituire e Messina con 110 mila euro. E ancora: Vittoria,
con 41.932,00 euro da restituire, Marsala (24.352,00), Paternò (23.756,00), Caltagirone
(20.530,00) e Alessandria della Rocca (20.048,00), Lipari (20.036,64) e Petralia Sottana
(10.961,00). Per gli altri 28 Comuni dei 37 sono previste sanzioni tra i 10 mila e i (quasi)
20 mila euro.
Sono invece 43 i Comuni che perdono tra i 5.000 e i 10.000 euro.
Tutto il resto delle
“multe” è più basso, con 35 sanzioni sotto i mille euro, compresi quattro casi da pochi
spiccioli: Taormina, con 16,30 euro da rimettere nelle casse della Regione, Saponara con
64,12 euro, Agira con 84 euro e Graniti con 95 euro.
«È prevedibile però – dice il team di “Spendiamoli Insieme”, progetto di monitoraggio
civico sulla democrazia partecipata di Parliament Watch Italia, sostenuto da OSIFE e
Fondazione con il SUD – che arrivi nei prossimi mesi un decreto di aggiornamento delle
sanzioni da parte della Regione.
È quanto è successo negli anni scorsi (negli aggiornamenti ai decreti la sanzione relativa al 2019 è stata ridotta di circa 60 mila euro e quella relativa al 2018 di 300 mila euro)». «Nel 2020 per la democrazia partecipata in Sicilia erano disponibili in tutto 4 milioni e 642 mila euro. Al netto delle eventuali correzioni “in calcio d’angolo” – concludono i ricercatori – il dato generale per il 2020 registra una media di poco meno di 1 euro restituito ogni 3. Un dato che replica più o meno quello relativo al 2019. Si dovrà invece aspettare ancora un anno per avere i dati ufficiali sulle sanzioni riguardanti il 2021».
www.spendiamolinsieme.it
159 Comuni sanzionati per i processi 2020.
Dovranno restituire alla Regione un totale di milione e 400 mila euro
Economia
Apicoltura, Regione dà il via libera a bando da oltre un milione e trecentomila euro

Formazione, scambi di buone pratiche, lotta a parassiti e malattie, prevenzione delle avversità climatiche, ripopolamento del patrimonio apistico, acquisto di sciami. Sono questi alcuni degli obiettivi del bando “Azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele” per la Campagna apistica 2025-2026, pubblicato dall’assessorato dell’Agricoltura. Si tratta di un finanziamento europeo (fondo Feaga) e statale, che l’Ue e il Ministero dell’agricoltura assegnano annualmente alle Regioni per sostenere gli investimenti sulla produzione, la commercializzazione del miele e per incrementare i livelli produttivi.
Nel dettaglio, l’azione A del bando, rivolto agli apicoltori e alle organizzazioni del settore, riguarda i servizi di assistenza tecnica, consulenza, formazione, informazione e scambio delle migliori prassi, anche tramite la creazione di reti.
L’azione B, invece, è relativa agli ivestimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali e ad altre iniziative più specifiche come la lotta contro gli aggressori e le malattie dell’alveare, in particolare la varroasi; la prevenzione dei danni causati da avversità atmosferiche e promozione dello sviluppo e dell’uso di pratiche di gestione adattate a condizioni climatiche in evoluzione; il ripopolamento del patrimonio apistico nell’Unione, incluso l’allevamento delle api e la razionalizzazione della transumanza; l’acquisto di attrezzature e sistemi di gestione (hardware e software) per il miglioramento qualitativo e la valorizzazione delle produzioni dell’alveare destinate al commercio.
Infine, l’azione F si concentra sulla promozione, comunicazione e commercializzazione, e sulle attività del mercato, con particolare attenzione al tema della sensibilizzazione dei consumatori sulla qualità dei prodotti dell’apicoltura.
Il bando é consultabile a questo link
In copertina Denny Almanza noto apicultore di Pantelleria
Economia
Oltre 1,5 milioni ai centri antiviolenza. Albano: «Promuoviamo la cultura del rispetto»

Oltre un milione e mezzo di euro per la gestione dei centri antiviolenza iscritti all’albo regionale o che hanno ottenuto l’autorizzazione al funzionamento. L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha emanato un decreto, rivolto ai Comuni, per erogare i contributi destinati a coprire i costi sostenuti, o ancora da sostenere, delle strutture nel periodo tra novembre 2024 e ottobre di quest’anno. Le risorse provengono dalla quota assegnata alla Sicilia dal governo nazionale del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Per accelerare il trasferimento delle somme, l’assessorato ha deciso di avvalersi delle amministrazioni comunali.
«Investire sulle strutture e sui servizi di supporto è un passo essenziale per promuovere una cultura del rispetto e della tutela dei diritti di tutte le donne – dice l’assessore Nuccia Albano – contribuendo a costruire una comunità più sicura, inclusiva e solidale. Considerato che i costi dei centri antiviolenza possono differenziarsi a seconda dell’area geografica e della loro attività, abbiamo ritenuto opportuno acquisire il fabbisogno delle spese relative a un preciso periodo, fermo restando il limite massimo di contributo di 50 mila euro per ciascuna struttura. Il governo Schifani continuerà a lavorare con impegno affinché ogni donna possa trovare un riferimento stabile e una rete di protezione efficace, perché nessuno debba più subire in silenzio violenza o discriminazione».
Ciascuna amministrazione comunale dovrà presentare un prospetto delle spese redatto dal centro antiviolenza presente sul proprio territorio, così da consentire al dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali di procedere al riparto delle somme. I Comuni dovranno trasmettere la documentazione tramite Pec, entro il prossimo 15 ottobre, all’indirizzo: dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it.
Il decreto è disponibile sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo indirizzo
Economia
Importanti novità per i celiaci dall’ASP di Trapani: dal 1° ottobre accredito mensile su Tessera Sanitaria

Novità per chi è in possesso di un’esenzione per celiachia
Dal 1° ottobre 2025, infatti il budget sarà accreditato mensilmente sulla Tessera Sanitaria/Carta regionale dei Servizi. Per attivarlo, il cittadino celiaco avente diritto deve recarsi al proprio Distretto Sanitario dell’ASP Trapani.
Per utilizzare il budget mensile in farmacie, parafarmacie, negozi specializzati e in supermercati convenzionati di alcune catene della grande distribuzione, sarà sufficiente presentare la Tessera Sanitaria alla cassa al momento dell’acquisto, e inserire il Codice Celiachia ricevuto dall’ASP.
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