Attualità
Dalla Sicilia nasce Coordinamento Nazionale Uil Pubblica Amministrazione Precari PNRR
Dalla Sicilia nasce il Coordinamento Nazionale Uil Pubblica Amministrazione Precari PNRR. UILPA Giustizia: “ Tutte le forze politiche e istituzionali si impegnino per la stabilizzazione dei lavoratori”
Tutelare i diritti dei lavoratori precari del settore Giustizia.
È all’insegna di questo obiettivo che nasce il Coordinamento Nazionale Uil Pubblica Amministrazione Precari PNRR, istituito a seguito di una riunione in modalità remota tenutasi lo scorso 30 gennaio.
L’iniziativa parte dalla UILPA Sicilia, guidata dal segretario generale Alfonso Farruggia, con l’obiettivo di estendersi a tutte le altre regioni italiane, come è già accaduto in passato, quando si è concretizzata la stabilizzazione di molti precari della pubblica amministrazione.
L’incontro dei giorni scorsi, voluto dalla stessa Uil Pubblica Amministrazione Sicilia e dal Coordinamento Giustizia di Palermo di cui è responsabile Giuseppe Manno, ha visto la partecipazione del coordinatore generale della UILPA Giustizia Domenico Amoroso e di Patrizia Foti, vice coordinatore della UILPA Giustizia e segretaria generale della UILPA di Reggio Calabria.
A guidare il Coordinamento sarà Daniele Cannizzaro, funzionario tecnico di amministrazione al Tribunale di Palermo, supportato da un team di collaboratori provenienti da varie realtà regionali.
“Il Coordinamento – afferma Alfonso Farruggia – si fa portavoce di tutti quei lavoratori precari che, pur garantendo ogni giorno il funzionamento di un sistema Giustizia complesso e fondamentale per la nostra società, continuano purtroppo a vivere in una condizione di instabilità assoluta, esposti a un futuro incerto a causa dell’assenza di tutele e di scarse prospettive di stabilizzazione, con gravi ripercussioni economiche, sociali e professionali”.
Gravi criticità per cui il segretario Alfonso Farruggia ha ritenuto urgente la costituzione del Coordinamento.
“La precarietà non è solo un problema individuale – spiega l’esponente sindacale sottolineando l’importanza di un intervento risolutivo – ma incide profondamente sull’efficienza del sistema giudiziario e sulla qualità dei servizi resi ai cittadini: le scadenze dei contratti e il costante rischio di mancato rinnovo minano la serenità e la continuità lavorativa, portando alla dispersione di competenze acquisite con anni di esperienza”.
Come evidenziato anche da Domenico Amoroso e Patrizia Foti, “un sistema Giustizia efficace non può permettersi di perdere queste professionalità fondamentali”.
“È arrivato il momento di dire basta – dichiara Daniele Cannizzaro, alla guida del nuovo Coordinamento Nazionale – perché la cosiddetta ‘generazione precaria’ non può più restare in silenzio: senza il nostro contributo, la giustizia rischia di bloccarsi”.
“Il nostro impegno e la nostra professionalità – sottolinea – sono essenziali per il funzionamento del sistema giudiziario”.
Tra le richieste urgenti finalizzate al riconoscimento dei diritti e al miglioramento delle condizioni di lavoro avanzate dallo stesso Daniele Cannizzaro, figurano la stabilizzazione di tutti i precari PNRR Giustizia, per evitare la dispersione di professionalità fondamentali, il riconoscimento dei diritti acquisiti, l’accesso equo alla formazione e all’aggiornamento professionale per una giustizia sempre più efficiente e il superamento definitivo del precariato, garantendo pari dignità lavorativa rispetto ai colleghi con contratti stabili.
“La nostra lotta non è solo per il presente, ma per un futuro dignitoso e stabile – aggiunge – e pertanto invochiamo un intervento legislativo che riconosca il valore dei precari e garantisca l’accesso a forme di lavoro sicuro”.
“Il Coordinamento UIL Precari PNRR Giustizia – precisa – è aperto a tutti coloro che condividono questa battaglia: è il momento di unirsi e far sentire la nostra voce, coesi possiamo fare la differenza”.
Il coordinatore generale della UILPA Giustizia Domenico Amoroso ha concluso l’incontro ricordando che anche l’amministrazione nazionale della Giustizia e la politica devono fare la propria parte.
“L’obiettivo della stabilizzazione dei precari – osserva – non può più essere rinviato: è necessario che tutte le forze politiche e istituzionali si impegnino affinché non venga dispersa la professionalità di questi lavoratori essenziali”.
La stabilizzazione dei lavoratori precari del settore Giustizia, in particolare di quelli coinvolti nel PNRR, rappresenta un obiettivo cruciale per garantire la continuità e l’efficienza del sistema giudiziario.
Da anni, ormai, questi lavoratori forniscono un contributo fondamentale, spesso con contratti a termine che non offrono alcuna sicurezza per il futuro.
“I lavoratori precari del PNRR Giustizia – aggiunge Domenico Amoroso – sono il cuore pulsante del nostro sistema: garantiscono il buon funzionamento della giustizia, assorbendo compiti cruciali e strategici”.
“La loro stabilizzazione non è solo una necessità morale – conclude – ma una questione di interesse pubblico poiché non possiamo certo permetterci di disperdere competenze che sono il frutto di anni di esperienza: una giustizia efficiente non può esistere senza stabilità per i suoi operatori e la stabilizzazione dei lavoratori è l’unico modo per rispondere concretamente alle esigenze della collettività”.
In un simile scenario, il Coordinamento UILPA Giustizia si batterà affinché venga finalmente riconosciuto il valore dei lavoratori precari e si arrivi a una rapida e definitiva soluzione per la loro stabilizzazione, ponendo le basi per un sistema davvero al passo con i tempi.
Ambiente
Ora legale, domani alla Camera di discuterà per renderla permanente
Sono state raccolte 352mila firme per rendere permanente l’ora legale
Domani alla Camera dei deputati, su iniziativa della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), Consumerismo No profit e del deputato Andrea Barabotti (Lega), si presenterà la richiesta per avviare un iter parlamentare e dire così addio all’ora solare nel nostro Paese.
Se dovesse passare, si arriverà alla conclusione dei lavori che porterà ad una proposta normativa sull’ora legale permanente, quindi un’ora avanti tutto l’anno.
ANSA riposta che “nel 2018, spiegano i promotori in una nota, la Commissione Europea aveva lanciato una consultazione pubblica alla quale parteciparono 4,6 milioni di cittadini europei: l’84% si espresse a favore dell’abolizione del cambio d’ora. Nel 2019 il Parlamento Europeo approvò una proposta di direttiva per lasciare ai singoli Stati la libertà di scegliere ma il tema è rimasto in sospeso”.
In base alle analisi, dal 2004 al 2025 l’ora legale ha permesso agli italiani di risparmiare 2,3 miliardi di euro con importanti riduzioni di emissioni di CO2 in atmosfera.
La stima segnalata da ANSA è che, con l’ora legale “per i 12 mesi, si potrebbe arrivare ad un risparmio annuo di circa 720 milioni di kWh con vantaggi in bolletta per 180 milioni di euro”.
Tutto questo porterà benefici al commercio, al turismo perchè dilata il tempo di sole anche nei mesi più bui e freddi, da pensarsi anche alla stagione turistica.
Attualità
Pantelleria, esercitazione in mare tra motovedetta ed elicottero – V I D E O
ESERCITAZIONE IN MARE TRA MOTOVEDETTA DELLA GUARDIA COSTIERA
E ELICOTTERO DELLA MARINA MILITARE AL LARGO DI PANTELLERIA
Nella mattinata del 5 novembre scorso si è svolta nelle acque antistanti il porto
di Scauri dell’isola di Pantelleria una complessa attività addestrativa che ha visto
impegnati un assetto aereo ad ala rotante SH-90A della Marina Militare italiana e la
Motovedetta SAR CP 312 della Guardia Costiera.
L’esercitazione si è concentrata in particolare nel mettere in atto le procedure operative
per consentire il trasbordo dei boarding team della Brigata Marina San Marco da elicottero a
unità navale a mezzo di verricello, attività estremamente delicata e che richiede grande
freddezza e prontezza da parte di tutti gli operatori coinvolti.
Nel corso delle operazioni, sono stati calati e successivamente recuperati
complessivamente 7 militari (1 operatore di volo e 6 militari della Brigata San Marco) tramite
tecnica denominata "HI-LINE" che prevede l’impiego di uno speciale cavo di collegamento tra l’operatore che viene calato dal velivolo tramite verricello e il personale presente a bordo dell’unità navale, che, recuperando detto cavo, riesce a meglio governare la discesa del
militare ed orientarne con precisione l’appontaggio nel punto designato, garantendo maggiore
sicurezza all’intera manovra.
L’attività ha messo in risalto la grande professionalità del personale di tutte le componenti
in gioco, ed ha evidenziato l’estrema rilevanza di tali momenti addestrativi al fine di mantenere
sempre elevato il livello di preparazione degli equipaggi e quindi di consentire una risposta
rapida ed efficace in situazioni di reale emergenza.

Attualità
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