Cultura
DA MAZARA A PARTANNA, UNA COPIA DELLO “SPASIMO DI SICILIA” VA A RESTAURO DON DONATO: «UN SOGNO CHE SI AVVERA NEL RICORDO DI DON TILOTTA»

La grande tela della “Andata al Calvario” di Gesù, una copia della meglio conosciuta come lo “Spasimo di Sicilia”, custodita nella parrocchia Cristo Re di Mazara del Vallo, va al restauro. Per lo smontaggio, il trasporto e il deposito presso il laboratorio di restauro Teri di Partanna è stato necessario l’intervento di una ditta specializzata di allestimenti museali che è arrivata a Mazara del Vallo con un tir speciale. Da anni la grande tela necessitava di restauro: il fumo di ceri, d’incenso e di polvere ne hanno oscurato la bellezza dei colori e l’eleganza dei volti, mentre parti del dipinto non erano più visibili. Ecco perché proprio lo scorso anno la parrocchia, in occasione del 40° anniversario della morte di don Edoardo Tilotta, primo parroco di Cristo Re e primo custode dello Spasimo mazarese, grazie alla sensibilità del parroco don Daniele Donato, ha attivato una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per il restauro. «L’avvio dell’intervento è un sogno che si avvera in memoria di don Tilotta – ha detto don Donato – fondatore della parrocchia. I fedeli hanno risposto all’appello per restaurare l’opera che ora per un anno rimarrà nel laboratorio di restauro». La grande tela raffigura Gesù, caduto sotto il peso della croce, nel suo viaggio doloroso verso il Golgota mentre tre donne, la Veronica, Maria con le braccia tese e la Maddalena, sono rivolte verso di lui doloranti e piangenti. Non è noto l’autore della tela perché, da una prima ispezione, non risulta apposta nessuna firma. Per smontare l’opera è stato necessario l’intervento di operai specializzati. «Quello che abbiamo potuto constatare è che manca il telaio originario della tela – spiega Rosalia Teri, la restauratrice che ha assistito alle operazioni – dietro l’opera c’è una tavola di legno e i chiodi per fissare la tela sono di ferro e non di legno come ci si aspettava di trovare. Dunque, questo lascia presumere che l’opera sia stata rimaneggiata probabilmente nella seconda metà dell’800». L’intervento di restauro durerà circa un anno e avverrà sotto la sorveglianza della Soprintendenza ai beni culturali di Trapani. Per smontare la tela è stato allestito un ponteggio con un carrello elevatore che ha consentito di scendere l’opera, che è stata poi conservata all’interno di una cassaforma in legno per il trasporto. Il tir speciale da Mazara del Vallo è arrivato in piazza a Partanna e poi la tela in sicurezza è stata trasportata con altri mezzi meccanici presso il laboratorio di restauro Teri.
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Spettacolo
Marsala. “La Sicilia incontra il Brasile”: Arabella Rustico & Cainã Cavalcante in concerto nelle antiche terme di Lilibeo

Domenica 6 luglio alle 19,30 il Parco Archeologico Lilibeo Marsala accoglierà un concerto di contrabbasso, chitarra e voce che mira ad unire l’universo siciliano e le sonorità brasiliane contemporanee. La struggente malinconia che sa di scirocco e salsedine incontrerà la saudade e insieme daranno vita ad un’armonia di sensi e di note, di latina affinità, posando sulle vestigia dell’antica Lilibeo. Si tratta di uno spettacolo prodotto dal Movimento artistico città di Marsala, a circa due settimane dall’inizio dell’VIII rassegna ‘a Scurata Memorial Enrico Russo
In uno dei luoghi storici dal quale si ammira uno struggente tramonto domenica 6 luglio alle ore 19,30 “La Sicilia incontra il Brasile”. È questo il titolo del concerto che vedrà esibirsi Arabella Rustico & Cainã Cavalcante nelle antiche terme di Lilibeo, nel cuore del PALM -parco archeologico di Marsala (con ingresso dal museo). Si tratta di uno spettacolo prodotto dal Movimento artistico culturale città di Marsala – MAC – che anticipa l’VIII rassegna ‘a Scurata Memorial Enrico Russo che invece prenderà il via il prossimo 25 luglio nel teatro a mare “Pellegrino 1880”.
Un evento in cui due mondi musicali si incontrano in un connubio perfetto: Arabella Rustico, contrabbassista e cantante siciliana con una grande passione per la musica brasiliana, e Cainã Cavalcante, chitarrista brasiliano virtuoso e rappresentante della musica brasiliana contemporanea. Insieme, creano un sound unico che unisce la saudade brasiliana alle acque profonde del mare siciliano, due elementi che sembrano lontani, ma che in realtà si assomigliano nella loro profondità e complessità. “Così come le onde del mare siciliano si infrangono sulla riva – spiegano gli organizzatori –, le melodie di questo duo si muovono tra la malinconia e gioia dando vita ad un progetto musicale che celebra l’arte dell’incontro”.
L’evento si iscrive all’interno di una sorta di “viaggio verso la scurata” voluto dal MAC che punta a valorizzare punti del territorio dai quali si può ammirare un incantevole tramonto con spettacoli che siano armonici col paesaggio, l’identità, la storia e le sensibilità che raccontano e conservano.
Per info e prenotazioni https://mac.organizzatori.18tickets.it/event/44335
È possibile acquistare i biglietti anche presso l’agenzia I Viaggi dello Stagnone, in via dei Mille n.65 (tel 0923 956105). Sarà inoltre possibile fare i biglietti usufruendo della carta del docente.
L’intero programma dell’VIII Rassegna “’a Scurata Cunti e Canti al Calar del Sole – Memorial Enrico Russo” su www.scurata.it
Cultura
Concorso Pubblico per Assistenti e Funzionari Istituto Regionale del Vino e dell’Olio Regione Sicilia

Concorso Pubblico indetto dall’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio Regione Sicilia – Scadenza 27 luglio 2025
Concorso Pubblico per titoli ed esami per l’assunzione a tempo indeterminato e pieno di n. 12 unità da inquadrare nella Aree Assistenti e Funzionari, regolate dal contratto collettivo regionale di lavoro del comparto non dirigenziale della Regione Siciliana e degli enti di cui all’art. 1 della legge regionale 15 maggio 2000, n. 10, Triennio giuridico ed economico 2019 – 2021
L’avviso è pubblicato al seguente link
La procedura per la presentazione delle candidature è attiva sul portale InPA al seguente link
Cultura
Disagi voli, tutta colpa della “muffura” di Pantelleria. Cos’è in una sorta di ode alle suggestioni dell’isola

C’è poco da fare, ma ogni evento ha una sua connotazione, una sua origine e un proprio nome. Così, quanto ha causato i disagi di incalcolabile portata ai passeggeri dei voli da e per Pantelleria, nel nostro forbito e curioso dialetto ha una definizione ben precisa, che va oltre la nebbia, la bruma, la nuvoletta di Fantozzi.
Descrive perfettamente questa condizione meteo Michela Silvia, gran conoscitrice ed estimatrice del territorio.
Per allentare il disagio subito e l’imbarazzo provato, suggeriamo di vedere un’altra prospettiva del meteo avverso che ha preso il controllo dell’isola per giorni e che nessuno poteva prevedere o aggirare.
In dialetto si chiama “muffura” ed è sinonimo di quel senso si incanto indomabile… noi non aggiungiamo altro ma invitiamo a leggere il significato narrato dalla Presidente della Proloco di Pantelleria
“Muffura”.
Parola dal suono incantevole.
E’ un soffio.
Ma cosa è la “muffura”?
Sull’isola di Pantelleria questo termine descrive la nebbia, la foschia, l’umidità che sale dal mare.
Il termine meteorologico esatto è “nebbia avvettiva”.
Ma “Nebbia avvettiva” suona male!
Al sud la chiamiamo anche “lupa” (che già ha un suo perché) per quanto risulti evocativa di cose non esattamente positive.
Come si forma la “muffura” (lo ripeto perché è una parola che quando la pronuncio mi esce un soffio, provate anche voi)
Accade che l’aria calda incontri il mare ancora freddo ( si tratta, infatti, di un fenomeno più primaverile o autunnale) e costringa questo ad un’evaporazione forzata, sicché questo vapore che proviene dal mare cammina e cammina fino a lambire la terra e, se non incontra particolari ostacoli, può cingerla in una specie di caldo e umido abbraccio.
A Pantelleria accade, non vi meravigliate.
E’ bellissimo vedere arrivare questo fronte grigiastro.
Talvolta è compatto, in certi momenti (specie quando tocca terra) si spezza.
Con tenacia e fatica arriva a lambire Montagna Grande e Monte Gibele, gli mette dei grossi anelli di “muffura” attorno.
Chi vive sull’isola si fa incantare meno sia dalla parola che dal fenomeno che ho descritto.
A Pantelleria è sinonimo di umidità, benedettissima perché inumidisce una terra poco bagnata dalle piogge, ma per gli abitanti significa anche aria ferma e sudore.
Soprattutto se si è chini su un cespuglio di capperi, a raccoglierne i frutti uno per uno, in una mattina qualsiasi con tanta “muffura” all’orizzonte.
Scrivo questo per render bene l’idea di quanto quest’isola sia magica ma tanto imprevedibile, con dispiacere immenso per chi è rimasto bloccato sulla Sicilia Isola, ma Pantelleria è questa, ma una volta raggiunta potrete ammirare anche voi la MUFFURA
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