Sociale
Cracolici: “Impegno sociale contro mafia va rinnovato e motivato, docufilm importante per nuove generazioni”
Palermo, 3 settembre – “Il 3 settembre è una data cha ha segnato la memoria di una società che per la prima volta ha compreso che la mafia era una minaccia per tutti noi”. Con queste parole il presidente della commissione antimafia all’Ars, Antonello Cracolici, nel 42esimo anniversario della strage di via Carini, ha aperto la proiezione del docufilm realizzato dal dipartimento di scienze politiche dell’università di Palermo intitolato “1992 Falcone e Borsellino il fuoco della memoria”, con la regia di Ambrogio Crespi, prodotto da Tele One e co-prodotto da PSC Proger Smart Communication, Biondani TMG e Digital identity. La pellicola restituisce una memoria viva di Falcone e Borsellino e del contesto che portò alle stragi del ’92, attraverso il racconto di testimoni protagonisti, con i due magistrati, di quel frangente storico.
All’iniziativa, promossa dal presidente della commissione antimafia all’Ars, Antonello Cracolici, e dal direttore dell’ufficio scolastico regionale, Giuseppe Pierro, con il direttore del dipartimento di Scienze politiche di Unipa, Costantino Visconti, c’erano anche gli autori Maria Gabriella Ricotta, Luigi Sarullo e Nino Blando.
“La scuola in questi anni ha fatto uno straordinario lavoro di educazione alla legalità e di memoria – ha aggiunto il presidente Cracolici – ma l’antimafia deve essere come un pianoforte che per suonare ha bisogno di tanti tasti: quello delle regole, degli strumenti, degli apparati investigativi ma anche dell’impegno sociale che va motivato soprattutto agli occhi dei tanti ragazzi che hanno vissuto la mafia solo attraverso la narrazione dei propri genitori o degli insegnanti perché non erano ancora nati negli anni delle stragi di mafia. Per questo abbiamo promosso la proiezione oggi all’Ars di questo docufilm, “Il fuoco della memoria”, prodotto dall’università, per metterlo a disposizione delle scuole, e per ricreare quelle condizioni emotive che hanno permesso quel grande movimento di reazione civile contro la mafia. Quei drammatici fatti di sangue, entrati nella nostra vita, devono essere ricordati come un rischio permanente del tempo in cui viviamo, ecco perché questo docufilm è un’occasione straordinaria per rinnovare una memoria che si fonda anche sull’emozione”.
Nel corso della proiezione, a cui hanno assistito dirigenti scolastici da tutta la Sicilia, familiari delle vittime di mafia, magistrati, associazioni antimafia, studenti, il presidente Cracolici ha espresso la sua solidarietà alla procuratrice dei minori Claudia Caramanna, presente in sala e recentemente oggetto di intimidazioni e annunciato la sua presenza al sit-in che si terrà giovedi non solo per manifestare il suo sostegno a una magistrata sotto attacco “ma anche per rinnovare l’impegno nel trovare nuovi strumenti contro la mafia, per togliere l’acqua dove nuota la mafia e per farlo dobbiamo guardare ai ragazzi, per non consegnarli a un destino inesorabile, come stiamo facendo con il protocollo Liberi di scegliere”.
Alla proiezione era presente, tra gli altri, anche Manfredi Borsellino che ha salutato i due giovani bambini che interpretano nel docufilm Paolo Borsellino e Giovanni Falcone da piccoli.
Sociale
Io sono Elisa: due giorni di memoria e responsabilità chiudono il mese contro la violenza di genere
Canicattini Bagni / Avola – Le due giornate dell’iniziativa “Io sono Elisa”, svoltesi il 28 novembre a Canicattini Bagni e il 29 novembre ad Avola, hanno rappresentato un momento di intensa partecipazione collettiva, chiudendo simbolicamente il mese dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne. 
Un percorso che ha lasciato nei territori tre segni concreti: tre targhe commemorative destinate a custodire nel tempo la memoria di Elisa Claps e a trasformarla in un messaggio permanente di non violenza.
L’evento è stato organizzato dalla Galleria EtnoAntropologica, in collaborazione con il Presidio HONOS di Canicattini Bagni, il Comune di Avola, con il sostegno diretto dei Centri antiviolenza Work in Progress (Canicattini Bagni) e Doride (Avola)e le comunità scolastiche canicattinesi che hanno dimostrato una grande partecipazione ed operatività nell’accoglienza e nel risultato conoscitivo del caso Claps.
Una sinergia fortemente radicata nel territorio, che ha unito istituzioni, scuole, forze dell’ordine e realtà sociali in un percorso comune di memoria, responsabilità e cittadinanza attiva. A Canicattini Bagni, due targhe sono state posate presso il Liceo “Leonardo Da Vinci” e l’Istituto Comprensivo “Verga”, luoghi centrali della formazione giovanile. La loro collocazione all’interno delle scuole è un gesto che supera la dimensione commemorativa: è un invito quotidiano alla riflessione, al rispetto e alla consapevolezza civile.
Le dirigenti Rita Spada e Clorinda Coppa hanno sostenuto con convinzione questo percorso, inserendo la memoria di Elisa nel cuore dei progetti educativi.
Fondamentale è stata la partecipazione delle forze dell’ordine – Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri – e di tutte le istituzioni sociali operative nel territorio, che con la loro presenza hanno testimoniato una collaborazione solida e determinata. Una rete che rappresenta la forza della comunità quando sceglie di agire insieme, con responsabilità e fermezza, nel contrasto al femminicidio e nella costruzione di un’autentica cittadinanza attiva. 
Il 29 novembre, ad Avola, la terza targa è stata posata presso il Centro antiviolenza Doride, luogo in cui la memoria trova una collocazione profondamente simbolica.
Qui, la targa dedicata a Elisa diventa luce e testimonianza proprio lì dove la violenza viene affrontata quotidianamente con professionalità e cura.
Un gesto voluto dal Comune di Avola e dalla sua Sindaca Rossana Cannata, che hanno scelto di intrecciare la memoria di Elisa con il lavoro prezioso svolto dal Centro Doride.
Il Centro antiviolenza Work in Progress di Canicattini Bagni ha ugualmente contribuito alla realizzazione dell’iniziativa, rafforzando il messaggio delle due giornate e ampliando la rete territoriale di protezione e sostegno.
La Presidente della Galleria EtnoAntropologica, Laura Liistro, ha ricordato come le targhe non siano semplici simboli, ma punti di riflessione permanente, capaci di mantenere viva la memoria di Elisa nel tempo e di trasformarla in un faro per la costruzione di una cultura della non violenza. La presenza della famiglia Claps, di Mariagrazia Zaccagnino, del giornalista Angelo Barraco e della forza luminosa di mamma Filomena ha dato alle due giornate una profondità emotiva intensa, trasformando il ricordo in un abbraccio collettivo.
Tre targhe. Tre luoghi.
Due giorni di memoria e responsabilità chiudono il mese contro la violenza di genere responsabilità condivisa:
fare in modo che il nome di Elisa continui a illuminare il cammino contro la violenza sulle donne perché la memoria non si posa: cammina.
E finché cammineremo insieme, la luce di Elisa continuerà a guidarci.
Sociale
Pantelleria – Violenza donne, tra Cinema e Circolo San Gaetano “3 panchine del rispetto”
Il 25 novembre 2025, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è stato completato il progetto “Le panchine del rispetto”.
Una collaborazione nata dall’impegno condiviso dell’ASD Scauri, del consigliere Valenza e dell’assessore Culoma, che hanno scelto di unire energie per lasciare alla comunità un segno chiaro di sensibilizzazione.
Davanti al cine-teatro San Gaetano e al Circolo sono state rinnovate tre panchine. Due sono diventate rosse, colore che richiama il contrasto alla violenza sulle donne; la terza è stata dipinta di bianco, a rappresentare la pace e il rifiuto di ogni forma di violenza.
Su ognuna è stata collocata una frase dedicata ai valori del rispetto, della dignità e della parità tra le persone.
Un gesto semplice, condiviso e visibile, che invita a fermarsi e riflettere.
Foto a cura di Clara Garsia
Sociale
Pantelleria sede di incontro tra Caritas diocesana Fonsdzione San Vito e animatori parrocchiali
Nei giorni scorsi si è tenuta una reunion tra Caritas diocesana con la sua direttrice, suor Chiara Seno, il presidente della Fondazione San Vito Onlus,, Vito Puccio, e gli animatori della Caritas parrocchiale di Pantelleria.

Negli accoglienti ambienti della parrocchia della Chiesa Madre Ss Salvatore, l’incontro verteva sulla conoscenza degli stessi animatori e delle esigenze della comunità da parte di Suor Chiara.
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