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Cultura

Cous Cous Fest: il Marocco vince il Campionato del mondo di cous cous

Redazione

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La premiazione al termine di uno show che ha visto sfilare le creazioni degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo

In migliaia ieri sera per BigMama in concerto sulla spiaggia

All’Italia due premi speciali. La Cina premiata per la migliore presentazione, il team di Medici Senza Frontiere per la cottura più tecnologica

 

E’ il Marocco il paese vincitore del Bia cous cous World Championship, il Campionato del mondo di cous cous, l’evento centrale del Cous Cous Fest che ha messo a confronto, a San Vito Lo Capo, chef di 10 Paesi (Cina, Eritrea, Israele, Italia, Marocco, Medici Senza Frontiere, Palestina, Russia, Tunisia e Ucraina), all’insegna dello scambio tra culture nell’ambito del festival prodotto dall’agenzia Feedback e dal Comune di San Vito Lo Capo.

La coppia di chef Chaoui Hanae, chef imprenditrice che ha aperto a Milano La Medina, un bistrot specializzato in cucina e pasticceria marocchina, e Mourad Dakir, chef e titolare di Maison Touareg, il primo ristorante marocchino a Milano, si è imposta sul team cinese e quello di Medici senza Frontiere, arrivati in finale.

Il team del Marocco ha conquistato il palato della giuria tecnica, guidata dall’imprenditore Oscar Farinetti, con un cous cous tradizionale marocchino, un ricordo delle montagne dell’Alto Atlante. “La nostra ricetta è più di un semplice piatto – hanno detto Chaoui Hanae e Mourad Dakir – è un simbolo di famiglia, tradizione e gratitudine. Questo couscous racchiude i sapori genuini delle montagne dell’Alto Atlante, nella provincia del Haouz, dove ogni ingrediente è scelto con cura e preparato con amore”.

Gli chef sono stati premiati dal sindaco di San Vito Lo Capo, Francesco La Sala e da Francesco Formisano, Ceo di Bia cous cous, nell’ambito di un grande show sul palco in spiaggia che si è aperto con una sfilata di moda organizzata da Luca Lo Bosco di LLB Team all’insegna dello spirito della manifestazione. Trenta giovani studenti del corso di fashion design dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, guidati da Sergio Daricello, docente del corso di design dell’Accademia, hanno proposto altrettante creazioni ispirate ai Paesi in gara al festival che hanno sfilato con la colonna sonora del dj set di Miriam Casa.

La serata è proseguita con gli interventi di Angelo Bulgarello, assessore al turismo del Comune di San Vito Lo Capo e di Marcello Orlando, ceo di Feedback, società organizzatrice della rassegna.  

Alla squadra marocchina è andato anche il premio speciale Amadori per la valorizzazione del prodotto carne, consegnato dal presidente, Flavio Amadori e il premio tegamino d’oro Agnelli.

Due i premi speciali andati al team italiano, composto da Antonino Ingargiola, originario di Mazara del Vallo e chef del ristopub “Bik Bak” di San Vito lo Capo e Andrea Pellegrino, chef pasticcere al bar Oasi di Castelvetrano, con la ricetta dal titolo “Il ricordo” che si ispira ai ricordi della tradizione e della cultura siciliana: il premio UniCredit per la ricetta più sostenibile, consegnato da Vincenzo Evola, Responsabile rapporti con il territorio Sicilia di UniCredit e il premio per la ricetta più originale promosso da Conad, consegnato sul palco da Mauro Lusetti, Presidente nazionale di Conad.

La squadra di Medici Senza Frontiere, charity partner del festival, capitanata da Cesare Battisti, chef e oste del ristorante Ratanà a Milano, e composta dal suo sous chef Davide Politi e dallo chef senegalese Mbaye Mbow, ha conquistato il premio Electrolux per l’innovazione tecnologica nella cottura, consegnato da Giuseppe Pappalardo, chef dell’Electrolux Academy. La migliore presentazione del piatto Food Network, secondo la giuria tecnica, è stata quella degli chef della Cina: Giulia Liu, fondatrice e proprietaria di Gong Oriental Attitude, un ristorante di alta cucina cinese a Milano e Zuo Cuibing, maestro della cucina tradizionale cinese, premiati sul palco da Chiara Maci, volto di FoodNetwork.

 

La serata, presentata dai conduttori Rai, Federico Quaranta e Valentina Caruso, si è chiusa con il concerto in spiaggia di BigMama. In migliaia ad ascoltare la cantante nota per i suoi testi schietti e potenti, che affrontano temi come discriminazioni e omofobia, con un flow e giochi di parole estremi che colpiscono dritto al cuore. Il festival prosegue oggi, domenica 29 settembre, con cooking show, incontri e si chiuderà stasera alle ore 21 con lo spettacolo di musica e cabaret di Leonardo Fiaschi.

 

Il Cous Cous Fest è stato organizzato con il sostegno della Regione Siciliana, dei main sponsor Bia Cous Cous, Conad, Electrolux e degli official sponsor Acqua Maniva, Amadori, Premiati Oleifici Barbera, il Gruppo Caronte & Tourist, Le Stagioni d’Italia, Tenute Orestiadi e UniCredit. 

Spettacolo

“Frankenstein” e “Pluribus” continuano a guidare lo streaming in Italia – Classifica JustWatch

Redazione

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L’ultima classifica inerente a top film e serie TV più gettonate in Italia nell’ultima settimana: https://www.justwatch.com/it/streaming-charts

I Film

 Per i film, stabile in vetta per la seconda settimana consecutiva Frankenstein, presentato al Festival di Venezia e firmato da Guillermo del Toro. Il regista premio Oscar torna al gotico con una nuova versione del celebre romanzo di Mary Shelley. Victor Frankenstein (Oscar Isaac), ossessionato dall’idea di riportare in vita i morti, sfida i limiti della scienza fino a dare forma a un essere mostruoso e mai visto prima. Una pellicola che coniuga horror, poesia visiva e riflessione sull’umanità, con grande cura estetica e narrativa.

Al secondo posto debutta Now You See Me – I maghi del crimine. I migliori illusionisti del mondo vengono reclutati da un misterioso benefattore per mettere in scena rapine straordinarie, regalando il bottino agli spettatori come se fossero parte dello spettacolo. Sulle loro tracce si mettono un agente dell’FBI e un detective dell’Interpol, determinati a smascherare il trucco dietro ai colpi impossibili del gruppo.

Chiude il podio al terzo posto Playdate. Dopo essere stato licenziato, Brian intraprende una nuova vita come padre casalingo, ma tutto cambia quando accetta l’invito a una festa organizzata da un altro papà. Convinto di portare suo figlio semplicemente a giocare con quello di Jeff, Brian si ritrova invece coinvolto in un evento che prenderà una piega del tutto inaspettata. Una storia che mescola commedia, tensione e sorprese, trasformando una semplice playdate in qualcosa di molto più complesso.
 
Serie TV

 Per le serie TV, stabile in vetta per la seconda settimana consecutiva Pluribus. La persona più disperata del pianeta riceve l’assurda missione di salvare il mondo dalla felicità, in una satira filosofica che esplora la tristezza necessaria e il potere di chi non ha più nulla da perdere.

Al secondo posto debutta Robin Hood: mentre l’Inghilterra è dominata dall’invasione normanna, prende forma la storia d’amore e ribellione tra Rob, sassone a capo di una banda di fuorilegge, e Marian, figlia di un nobile normanno. Nonostante le differenze, i due condividono la stessa sete di giustizia e il desiderio di combattere le ingiustizie che affliggono il loro popolo.

Chiude il podio The Pitt, stabile al terzo posto. Ambientata nel frenetico Trauma Medical Center di Pittsburgh, la serie mostra il personale medico alle prese con carenza di fondi, reparti sovraffollati e burocrazia, tra scelte etiche e drammi personali. Un racconto realistico che bilancia tensione ospedaliera e fragilità umane.

A questa pagina è presente la tabella contenente la classifica completa aggiornata in tempo reale e riferita agli ultimi 7 giorni anche oltre la 10ma posizione.

Questa settimana JustWatch mette in evidenza la sua nuova guida ai migliori film e serie TV con Jacob Elordi, parte del cast di Frankenstein che anche questa settimana si conferma al primo posto della streaming chart italiana. Asceso alla ribalta come vera e propria rivelazione in Euphoria e The Kissing Booth, Elordi offre in Frankenstein un’interpretazione intensa che aggiunge nuova profondità a questa moderna rivisitazione. La lista completa dei titoli con Jacob Elordi disponibili in streaming può essere consultata a questa pagina: https://guides.justwatch.com/it/jacob-elordi-migliori-film-serie-tv

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Cultura

Pantelleria, concluso il Corso “Agricoltura Bio Naturale” 4 giorni intensi senza perdere partecipanti

Direttore

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La soddisfazione di Giovanni Bonomo e del Presidente del Giamporcaro, Anna Rita Gabriele

Si è concluso ieri, 16 novembre, il Corso “Agricoltura Bio Naturale”, organizzato dal Centro Culturale Giamporcaro di Pantelleria.

La soddisfazione degli organizzatori, Giovanni Bonomo e Anna Rita Gabriele, è stata grande e il loro entusiasmo si percepisce nei loro occhi e attraverso le loro parole: vedere quel gruppo di uomini e donne che rimaneva colpito e interessato durante tutti e quattro i giorni dedicati al workshop.

Ma il centro del successo è nella modulazione del calendario, ma, non di meno, nelle capacità di Luigi Rotondo, ormai definito mattatore di quel teatro che aveva come copione l’agricoltura pantesca, quella difficile, quella eroica,

L’esperto per ben quattordici ore ha tenuto banco con passione verso l’argomento e verso l’attento auditorio, facendo sfiorare le menti dal ricordo del lavoro degli antenati panteschi, la riconoscenza e l’orgoglio di una comunità fiera del proprio lavoro e delle eccellenze che con sacrifici tenta di mantenere vivo.


Il corso si è articolato in una parte teorica conoscitiva dell’ambiente in generale, delle caratteristiche dei terreni panteschi, per poi passare alla pratica. In questa fase, il conferenziere palermitano ha mostrato praticamente come realizzare prodotti fertilizzanti ovvero antiparassitari, con quanto si ha in casa o nell’orto.
In buona sostanza ha dimostrato come l’orto possa aiutare l’orto stesso.

Nella giornata finale, cioè domenica scorsa, la platea è stata condotta presso diversi campi agricoli, tra cui uno presso il Lago, il cui proprietario ha dato mostra della sua maestria e attenzione nelle sue produzioni.

Ora, di quanto si è appreso, bisogna fare tesoro e mettere a disposizione quella preziosa conoscenza del resto della comunità che non è potuta essere presente e, infine, trovare la chiave per avvicinare i ragazzi verso una attività così importante per l’umanità, 

Il successo delle cose, spesso è nel lavoro di squadra, anche solo come supporto e quindi tutti i partners dell’evento sono stati grandi sostenitori e si parla, oltre che del Comune, rappresentato per l’occasione dall’Assessore all’Agricoltura Massimo Bonì, e dell’Ente Parco rappresentato dal suo direttore Carmine Vitale e Andrea Biddittu, anche di: aziende Donnafugata, con Baiata, Pellegrino con Poma, Emanuela Bonomo, per il Consorzio Vini Doc il vicepresidente Salvatore Murana e Fabrizio Basile, ma anche dell‘Autonoleggio Policardo, Stel Mond e Steri Gess.

Il Video 

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Cultura

Buscemi: Un Borgo da Riscoprire dagli Iblei a Pantelleria

Laura Liistro

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Nell’antico borgo i ruderi del Castello Requesenz, il casato del principe di Pantelleria

Buscemi, piccolo borgo montano nel cuore della Sicilia, non è solo un luogo ricco di tradizioni e bellezze naturali, ma un crocevia di storia, economia e nobiltà, che affonda le sue radici nell’influenza della potente famiglia dei Requesens. Questo paese, che conserva intatto il fascino di un tempo, è stato la culla di una delle famiglie nobili più significative della Sicilia.

Buscemi

I Requesens, di origini catalane, hanno avuto un impatto profondo sulla storia del borgo e dell’isola, e la loro presenza a Buscemi risale almeno al XV secolo. Il Castello Requesenz, i cui ruderi ancora svettano sulle colline circostanti, testimoniano la grandezza del passato di Buscemi, quando il borgo era al centro della vita politica, culturale ed economica dell’isola. La dinastia dei Requesens, attraverso le sue numerose generazioni, ha contribuito a fare di Buscemi un centro di cultura e arte, influenzando anche le tradizioni artigianali locali. Buscemi è infatti da sempre nota per la sua tradizione di lavorazione del cuoio, del legno e della ceramica, che ha avuto un’importanza fondamentale non solo per l’economia locale, ma anche per il legame stretto con territori vicini come Pantelleria e Solarino.

Quest’ultimo, insieme a Buscemi, faceva parte dei domini dei Requesens, unendo la Sicilia interna alla costa e alle isole. Il commercio tra Buscemi, Pantelleria e Solarino ha alimentato un florido scambio di beni artigianali e risorse naturali, rafforzando la coesione sociale e culturale tra questi territori. La ceramica di Pantelleria, celebre per la sua qualità, si univa a quella di Buscemi, mentre le produzioni agricole e artigianali dei due territori si integravano, creando una rete di scambi che ha reso questi luoghi particolarmente ricchi di tradizioni.

Il legame tra Buscemi e Pantelleria è rafforzato dalla figura del Principe di Pantelleria, che era anche Conte di Buscemi e Barone di San Paolo Solarino, una figura nobiliare che ha unito questi territori sotto un’unica egemonia.
Il Principe di Pantelleria, con la sua influenza, ha giocato un ruolo fondamentale nel consolidamento dei legami tra questi luoghi, creando una rete che non solo ha promosso gli scambi commerciali, ma ha anche contribuito a un forte intreccio culturale e sociale. La sua posizione di prestigio ha contribuito a favorire l’integrazione delle risorse naturali e dei prodotti artigianali dei diversi territori, dando vita a un’unica area prospera, in cui la nobiltà dei Requesens aveva un ruolo determinante. Oggi, la riscoperta di questo legame storico rappresenta una grande opportunità di sviluppo.


Il borgo di Buscemi, con la sua storia nobiliare, può diventare un centro di attrazione per il turismo culturale e per la valorizzazione del patrimonio artigianale che ha forgiato nel corso dei secoli. Il legame con Pantelleria e Solarino, un tempo consolidato dalla figura del Principe di Pantelleria e dai suoi domini, può essere riproposto come un modello di sviluppo sostenibile, che coniuga la conservazione del patrimonio con l’innovazione. Il Comune di Buscemi, riconosciuto dal premio Honos come Comunità Honos 2025, sta puntando sulla valorizzazione della propria eredità storica per creare nuove opportunità di crescita economica e culturale.

La storia dei Requesens, la cultura artigianale e i legami storici tra Buscemi, Pantelleria e Solarino sono risorse preziose per un nuovo rinascimento del borgo, che sa restare fedele alla propria identità e tradizione mentre guarda al futuro con ottimismo. In questo contesto, Buscemi non è solo un luogo geografico, ma una comunità che si fa carico del suo passato, che cresce e si rinnova nel segno della sua tradizione storica, restando sempre fedele a se stessa e ai suoi valori. Un borgo che, attraverso la riscoperta delle proprie radici, ha tutte le potenzialità per diventare un punto di riferimento per il turismo, l’artigianato e lo sviluppo economico in Sicilia.

Come afferma il sindaco Michele Carbè:A Buscemi fare impresa non è un’impresa. Qui, ogni iniziativa che nasce è un’opportunità di crescita collettiva, perché il nostro passato ci insegna che solo unendo le forze e valorizzando la nostra storia, possiamo costruire un futuro prospero.” Un messaggio che racchiude la speranza e la determinazione di un borgo che guarda al futuro con fiducia, portando avanti un cammino che unisce tradizione e innovazione.

Laura Liistro

Tutte le immagini sono di gentile concessione di Rosario Acquaviva

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