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Cultura

Corsi di agraria a Pantelleria per gli studenti con l’Istituto Caruso di Alcamo

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L’amministrazione di Pantelleria incontra i vertici scolastici dell’ITET Caruso di Alcamo per la fattibilità dell’apertura di una sezione dell’Istituto Agrario a Pantelleria e per permettere la partecipazione dei giovani panteschi ai corsi di Alta Specializzazione Post Diploma (Master) nel settore agrario.

Si amplia la gamma di alternative di studio percorribili dai giovani panteschi.

È del 26 febbraio scorso l’incontro fra i Sindaci dei Comuni di Pantelleria, Vincenzo Campo, e di Alcamo, Domenico Surdi, presso l’Istituto Tecnico Economico e Tecnologico “G. Caruso” di Alcamo, alla presenza della Preside della scuola, Vincenza Mione, dell’Assessore del Comune di Pantelleria, Antonio Maria Gutterez e del Prof. Enzo Giuseppe Munna.

Durante l’incontro si è aperto un tavolo tecnico tendente a raggiungere due ambiziosi obiettivi, creando le sinergie per:

  • consentire ai giovani panteschi di frequentare il neonato Istituto Agrario presso l’ITET Caruso
  • permettere loro di partecipare a due Master post-diploma gratuiti.

Ciò sarà possibile attraverso l’apertura di un corso di studi sull’Isola di Pantelleria e, fin da subito, sfruttare le opportunità offerte dalla Fondazione “ITS Emporium del Golfo”, diretta dalla Preside Mione e presieduta dal Prof. Munna.

Con la Fondazione “ITS Emporium del Golfo”gli studenti panteschi potranno, quindi, accedere anche a due corsi di studio post-diploma per ottenere l’alta specializzazione come “Tecnico Superiore Responsabile delle Produzioni e delle Trasformazioni Agrarie, Agro-alimentarie e Agro-industriali” e “Tecnico Superiore per la Gestione dell’Ambiente Agroalimentare“.

Si tratta di due Master post-diploma gratuiti, della durata biennale, che prevedono, oltre alla parte teorica e pratico/laboratoriale, anche un ampio stage aziendale presso primarie industrie agro-alimentari.

Il Master è anche titolo di accesso all’insegnamento, presso gli istituti Superiori, della classe di concorso B11 come Tecnico di Laboratorio di Scienze e Tecnologie.

Entrambi i corsi inoltre garantiranno ai frequentanti la certificazione linguistica, informatica e di pilota di drone.

Chi porterà a conclusione il Master avrà anche il titolo di accesso all’esame di abilitazione come Perito Agrario.

La riunione, tenutasi presso l’Istituto G. Caruso, ha voluto accertare la più ampia disponibilità della Città di Alcamo, nella persona del suo Sindaco e della Preside Mione, nel garantire il massimo supporto logistico ai giovani studenti panteschi che decidessero di iscriversi all’Istituto Agrario oppure ad uno dei Master in corso.

Il Sindaco di Alcamo e la Preside, infatti, dispongono di strutture che potrebbero ospitare i giovani panteschi per il tempo necessario a svolgere i corsi in presenza.

I Master sono stati riaperti per consentire ulteriori iscrizioni che potranno essere effettuate entro il 16 aprile 2021 con disponibilità di posti limitata.

Le lezioni si svolgeranno a distanza, attraverso tecnologia digitale, ed in presenza per la parte laboratoriale e per frequentare gli stage in azienda. In quest’ultimo caso, le quasi 800 ore di stage aziendali presumibilmente verranno eseguite sull’Isola in quanto sono presenti aziende del settore.

Tale iniziativa è stata presa in considerazione ed appoggiata dall’Assessore Regionale all’Agricoltura, allo Sviluppo Rurale e alla Pesca Mediterranea, Antonino Scilla, nell’incontro tenutosi il giorno prima a Mazara del Vallo e dall’Assessore Regionale alle Attività Produttive, Girolamo Turano.

Il Sindaco Vincenzo Campo ha richiesto di eseguire, nei prossimi giorni, una videoconferenza pubblica con i vertici dell’ITET per rendere le opportune informazioni sulle iniziative e sul contenuto delle proposte.

Le famiglie e gli studenti panteschi hanno la possibilità di chiedere ulteriori informazioni e di iscriversi ai Corsi a questi contatti:

 

 

Fondazione ITS Emporium del Golfo

via J. F. Kennedy n. 2 Alcamo (TP)

tel. 0924/507600

info@itsemporiumdelgolfo.it

itsemporiumdelgolfo@pec.it

www.itsemporiumdelgolfo.it

Pantelleria, 2 marzo 2021

Allegati: foto e comunicato stampa

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Cultura

Il Vespa Club Pantelleria incontra i bambini nei Circoli per gli auguri di Natale

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Vespe in garage per maltempo, ma i soci del Club di Pantelleria non si fermano e incontrano i bambini per gli auguri di Natale. L’affettuosa accoglienza dei Circoli

Vespa in garage stamani per i soci del Vespa club Pantelleria, purtroppo a causa delle condizioni meteo non favorevoli i vespisti insieme al suo Babbo Natale hanno incontrato i bambini dell’isola con l’autovettura, iniziando dal circolo Trieste Stelle a Khamma dove ad aspettarli c’era il Presidente Eduardo Raffaele che ha offerto panettone e caffè per tutti.

Da lì si sono diretti nella contrada di Scauri al circolo Agricolo, dove ad aspettarli vi era il Presidente Salvino Marino ad attenderli non solo con panettoni, bibite per tutti ma anche con dello spumante aperto alla fine dell’incontro per augurare a tutti i presenti un Santo Natale.

Il tour termina nei raffinati locali dello storico Bar Tikirriki con la consegna dei doni agli ultimi bambini arrivati.


Un bel giro partecipativo di una importante associazione che non esita a organizzare eventi aggregativi per la società isolana, portando movimento, colore, allegria. 

Abbiamo chiesto al Presidente Pavia, com’è andata stamani con questo tempo un po’ uggioso? “È andata! Purtroppo le Vespa abbiamo dovuto tenerle ferme, cambiando un pò il programma per via del maltempo. Ma non ci siamo tirati indietro, pochi bambini forse proprio per questo tempo incerto.”

Avete comunque portato a casa un risultato o no? Assolutamente si! soddisfatti anche se aspettavamo più pubblico sinceramente.”

I circoli come hanno risposto? “L’ospitalità dei circoli Trieste Stella ed Agricolo Scauri è unica, altre volte abbiamo collaborato con loro e sempre ci siamo sentiti a casa nostra, il clima è molto armonioso e i Presidenti Eduardo e Salvino oltre ad essere amici di tutti sono persone che si prodigano per la comunità e nel portare avanti una realtà isolana che hanno costruito i nostri nonni.  Speriamo che i nostri giovani sapranno apprezzare e continuare a dare vita ai circoli stessi, Pantelleria è un po’ lenta a carburare ma una volta riscaldato il motore sa dare la giusta grinta.

Vuole darci la data del prossimo appuntamento vespistico? “Certamente “Carnevale in Vespa” il  17 febbraio 2026, tempo permettendo.
“Approfitto per augurare a tutti un Santo Natale ed un felice 2026 a tutta la comunità.”

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Cultura

Pantelleria, oggi tanti festeggiamenti alla Chiesa Matrice con il Vescovo GIurdanella

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Questa mattina, del 21 dicembre 2025, il Vescovo della diocesi di Mazara del Vallo, Angelo Giurdanella, in un difficoltoso arrivo sull’isola, ha officiato la Santa Messa presso la Chiesa Matrice Ss Salvatore di Pantelleria.

Tanti gli eventi che lo attendevano e che hanno visto la partecipazione di autorità militari e anche del primo cittadino, Fabrizio D’Ancona, che ha colto l’occasione per i rituali auguri di Buone Feste alla collettività.

Nonostante in maltempo durato per tutta la mattinata, i panteschi più fedeli e solerti non si sono fatti fermare ed hanno assistito ad una serie di eventi, celebrati durante la messa.

Così, questa mattina, sua eminenza si è trovato a officiare la messa della Quarta Domenica dell’Avvento, dedicata sicuramente agli 80 anni di presenza sul territorio pantesco delle Suore delle Poverelle; il conferimento al  Ministero dell’Accolitato a Franco Palumbo e Giuseppe Crimi; infine, ma non per ultimo, l’arrivo del nuovo parroco Don Easu Kuzhanthai.


Una messa molto sentita, in una atmosfera singolare, come quella del Natale.

Ricordiamo che da ieri giorno 20 fino al 23 dicembre, dalle ore 17,30 alle ore 19,00, presso il Sagrado della Chiesa Madre si terrà il presepe vivente, meteo permettendo.

Tutte le immagini sono tratte dalla pagina facebook della Chiesa Madre Ss Salvatore di Pantelleria

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Cultura

Claudia Ferlita, custode della memoria: il palazzo di piazza Castello che racconta Santo Stefano Quisquina

Laura Liistro

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A Santo Stefano Quisquina, in piazza Castello, sorge un palazzo ottocentesco che sembra aver fermato il tempo. Non è solo un edificio: è custode di una memoria profonda, della storia di una famiglia e dell’identità di un’intera comunità.
Oggi continua a vivere grazie a Claudia Ferlita, che ne ha raccolto il testimone con uno sguardo attento e sensibile, trasformando la conservazione in un atto nobile e civile.
Non esiste ancora una documentazione completa sulla sua costruzione, ma sulla chiave di volta del portale d’ingresso è scolpita la data 1872, probabilmente l’anno in cui Salvatore Puleo, imprenditore intraprendente e uomo “del fare”, lo edificò.
Non nobile, ma protagonista dello sviluppo locale, Puleo contribuì alla realizzazione della strada Corleonese-Agrigentina e della villa comunale, opere che ancora oggi segnano il volto della cittadina.
Il palazzo racconta la sua epoca attraverso dettagli unici: il lungo balcone in ferro battuto decorato con vasi di ceramica di Burgio, una rara targa assicurativa antincendio della compagnia Generali e interni straordinariamente conservati. La cucina in muratura con le maioliche bianche e blu e gli arredi originali restituiscono la sensazione di entrare in un tempo sospeso.
Ma il valore del palazzo va oltre l’architettura.
Custodisce lettere, fotografie e oggetti appartenuti a generazioni della famiglia Puleo, fino ad Angela Puleo in Palma e al professor Ugo Palma, che hanno saputo preservarne la storia e l’identità.
Entrare in queste stanze è come percorrere un ponte tra passato e presente: i mobili e gli oggetti sono rimasti esattamente dove erano stati lasciati, raccontando le vite e le abitudini di chi le ha vissute.
L’incontro di Claudia con il palazzo è stato un vero colpo di fulmine.
Varcando la soglia per la prima volta, percepì che la casa non era morta, nonostante anni di vuoto.
«Avevo la sensazione che la padrona di casa potesse apparire da un momento all’altro», racconta.
La vendita fu gestita da Costanza Palma, nipote di Ugo Palma, che aveva ereditato la dimora dalla madre Angela. Lontana da Santo Stefano e priva di legami con il territorio, decise di non trattenere la proprietà.
Tra tutti gli ambienti, la biblioteca emerge come cuore pulsante del palazzo.
L’odore dei libri antichi si mescola a quello dei mobili, restituendo l’immagine di una famiglia colta e curiosa, aperta al mondo.
Riordinare i volumi ha permesso a Claudia di comprendere meglio la storia di chi ha abitato la casa e di sentire il peso e l’onore di custodire un patrimonio culturale così ricco.
Il gesto di Claudia Ferlita va oltre la proprietà privata: è un atto esemplare di responsabilità culturale e civica, un modello per chiunque possa recuperare e valorizzare altri luoghi storici.
Conservarlo significa rispettare chi ci ha preceduto e permettere a chi verrà dopo di conoscere la propria storia.
Se il palazzo potesse parlare, racconterebbe una storia d’amore: l’amore coniugale per cui fu costruito da Salvatore Puleo per la giovane sposa napoletana, ma anche amore per l’arte, la cultura e la conoscenza.
Oggi lo stupore che suscita il palazzo, la sua autenticità intatta e la memoria custodita, sono destinati a essere condivisi, per permettere a tutta la comunità di attraversare il tempo senza perdere il senso profondo della propria storia.
Grazie alla sensibilità e alla generosità di Claudia, piazza Castello non è più solo uno spazio fisico: è memoria viva, esempio di cura, identità e amore per la cultura e la storia di Santo Stefano Quisquina.

Laura Liistro

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