Sociale
Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina Diritti Umani attivo nella Giornata Mondiale contro violenza sulle donne

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina Diritti Umani in occasione della Giornata
Mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 25 novembre, vuole
porre la sua attenzione su una tematica dolorosa e, purtroppo, sempre attuale che è quella della
violenza di genere.
Questa importantissima ricorrenza è stata istituita dall’Assemblea Generale dell’Onu nel 1999. La
data è stata scelta per ricordare il sacrificio di Patria, Minerva e Maria Teresa, tre sorelle che, a
causa della loro militanza politica contro il regime del dittatore dominicano Rafael Leonida Trujillo,
furono brutalmente trucidate nel 1960. Le sorelle Mirabal, fervide attiviste politiche della
Repubblica Dominicana e sostenitrici del “Movimento 14 giugno”, mentre stavano andando in auto
a far visita ai loro mariti (anch’essi incarcerati per la loro militanza politica), furono fermate dalla
polizia, condotte in una piantagione di canna da zucchero e, dopo indicibili torture, gettate in un
precipizio per simulare un incidente. L’opinione pubblica comprese subito che si era trattato di un
efferato assassinio. L’eco di tale tragedia si diffuse, però, solo dopo la morte del dittatore. E il
sacrificio delle donne fu noto al mondo intero solo nel 1999, quando questa storia intrisa di violenza
e di disuguaglianza di genere giunse sul tavolo dell’assemblea dell’Onu il quale pochi anni prima,
nel 1993, nella Dichiarazione sull’Eliminazione della Violenza contro le Donne emanata
dall’Assemblea Generale ONU, aveva definito violenza sulle donne “ogni atto di violenza basato
sul genere che risulti, o potrebbe risultare in, sofferenza e danni fisici o psicologici per le donne,
incluse le minacce di tali atti, la coercizione o l’arbitraria deprivazione della libertà, che occorra in
pubblico o nella vita privata”.
Anche l’Italia, dal 2005, celebra il ricordo di tutte le donne vittime di violenza. Perché ancora oggi,
a distanza di 64 anni dall’assassinio delle sorelle Mirabal, a casa, a scuola, a lavoro, per strada, su
internet, una donna su tre (secondo i dati forniti dall’Onu) subisce violenza fisica e psicologica. Nel
nostro Paese sono stati inizialmente i Centri Antiviolenza e le Case delle Donne sparse sul territorio,
a celebrare questa giornata. In seguito, si è sviluppato in modo graduale l’interesse anche da parte
delle istituzioni locali e nazionali che hanno sostenuto iniziative e progetti per divulgare e
diffondere la necessità di essere vicini alle donne che subiscono ogni giorno abusi e violenze di ogni
tipo, violenze che sempre più spesso portano a drammatici epiloghi.
A livello globale è doveroso ricordare la campagna internazionale di attivismo che dura 16 giorni,
dal 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, al 10
dicembre, Giornata mondiale dei Diritti Umani. Si tratta di un’iniziativa globale per contrastare la
violenza contro le donne e le ragazze. E’ stata avviata nel 1991; originariamente fu chiamata
campagna “16 giorni di attivismo contro la violenza di genere”, attualmente è conosciuta in tutto il
mondo con il nome di 16 Days of Activism against Gender-based Violence.
In tale contesto, l’ONU nel 2015 ha lanciato la campagna “UNiTE by 2030 to End Violence
Against Women”, con l’obiettivo di promuovere nella società civile la sensibilizzazione sul tema,
invitare all’attivismo rispetto al superamento del problema, nonché condividere le conoscenze e le
esperienze acquisite per la prevenzione e l’eradicazione della violenza sulle donne e le ragazze.
La campagna ONU, nota comunemente come “Orange the world”, ha nell’arancione – colore che
simboleggia un futuro luminoso e ottimista, libero da questo tipo di violenza – il filo conduttore che
lega le varie iniziative ed eventi. Per tale motivo i sedici giorni di attivismo sono noti anche come
“orange days”.
Il Coordinamento Nazionale Docenti Diritti Umani, alla vigilia di una giornata così importante per i
difensori dei Diritti Umani ribadisce con tutta la sua forza che in una società avanzata, civile e
democratica non devono trovare posto alcuno i soprusi e i maltrattamenti alle donne. Pe tale
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ragione, si fa sostenitore attivo di tutte le manifestazioni e/o attività volte alla tutela dei diritti
femminili, tra questi vanno ricordati, perché si legano molto spesso ai casi di violenza femminile,
anche e soprattutto il diritto all’integrità e all’autonomia corporea di essere liberi dalla paura di
violenza sessuale e i diritti riproduttivi.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, rivolge come sempre un
appello al mondo della Scuola affinché si faccia portavoce e garante dei diritti calpestati, in questo
caso, delle donne che riguardano tutta la società civile. Ai docenti/formatori, punto di riferimento
fondamentale dei nostri giovani, chiediamo ancora una volta di celebrare questa importante
Giornata simbolica affinché si accenda negli studenti il desiderio della conoscenza della tematica in
questione e scatti l’urgenza di combattere la violenza di genere. Quest’anno in nome di tutte le
donne vittime innocenti della follia omicida degli uomini, ci sentiamo di ricordare la ventiduenne
Giulia Cecchettin, uccisa brutalmente l’11 novembre di anno fa dall’ex fidanzato. La ragazza, che si
sarebbe dovuta laureare in Ingegneria biomedica all’Università di Padova il 16 novembre, sognava
di diventare illustratrice, infatti frequentava la Scuola Comics di Reggio Emilia. Amava i fumetti
Giulia; il suo profilo social era un diventato uno spazio felice di condivisione per esprimere il suo
talento artistico: semplicità, freschezza, sentimenti puliti, il bello della vita quotidiana e i piccoli e
grandi sogni… c’era solo spazio per le cose belle nei disegni di Giulia. E quel cuore bello che
disegnava il mondo pensiamo sia giusto farlo conoscere ai nostri studenti.
Per questo motivo chiediamo ai colleghi docenti della scuola italiana di ricordare insieme a noi dal
25 novembre al 10 dicembre:
I SOGNI DI GIULIA e guidare gli studenti, già impegnati certamente in tanti importanti momenti
di riflessione e di attivismo, nella raccolta dei disegni di Giulia Cecchettin, per realizzare una
cornice-collage delle sue opere. Saremo come sempre felici di pubblicare sul nostro sito e sulle
rispettive pagine social le piccole, grandi azioni di attivismo quotidiano degli alunni e di
condividere queste ultime con la nostra comunità dei Diritti Umani.
Il CNDDU, inoltre, s’impegna pubblicamente a portare il sogno interrotto di Giulia, di diventare
illustratrice, al Magna Grecia Comics affinché i nostri tanti amici fumettisti possano veicolare
messaggi importanti di contrasto alla violenza di genere e fare in modo che la Nona Arte, la
passione di Giulia, sia un baluardo dei Diritti della donna e quindi dei Diritti Umani.
prof.ssa Rossella Manco
CNDDU
Sociale
Passaggio di campana da Serse a Barbera: l’energia passa da donna a donna per Rotary Trapani Erice

Lo scorso 2 luglio 2025, presso il Villino Nasi di Trapani si è tenuto il il tradizionale “passaggio della campana” per il Rotary Club Trapani Erice.
La presidente uscente Mariaconcetta Serse ha passato il testimone a Patrizia Barbera, che guiderà il club nel prossimo anno sociale.
Questa cerimonia non è solo un cambio di guardia, ma un’affermazione dei valori che animano il club trapanese (dal post facebook):
- Unione: La forza del nostro club risiede nella coesione e nella collaborazione tra i soci, uniti da un comune desiderio di fare la differenza.
- Leadership: Celebriamo la leadership, in particolare quella femminile, che con visione e determinazione guida il club verso nuovi traguardi.
- Giovani: Investiamo nel futuro, coinvolgendo e valorizzando le nuove generazioni, la linfa vitale per l’innovazione e la continuità dei nostri ideali.
- Progetti Sociali: Il nostro impegno si traduce in azioni concrete, con progetti sociali volti a migliorare la vita della nostra comunità e a rispondere ai bisogni del territorio.
Tra le autorità presenti, Giovanni Palermo, già socio del Club di Pantelleria e assistente confermato del Governatore, adesso Sergio Malizia. Palermo, con eleganti sforzi e impegno notevole è da esempio per l’appartenenza al Rotary.
Seguendo quanti più momenti essenziali per la vita associativa, appare nella sua funzione come punto fermo per le compagini del Distretto 2110 Sicilia e Malta.
Sociale
Rotary Club Trapani, passaggio di campana 2025 da Caruso a D’Angelo

Cerimonia avvenuta con la partecipazione dell’Assistente del Governatore Giovanni Palermo
Lo scorso tre luglio, il Rotary Club Trapani ha inaugurato il passaggio di campana dall’uscente Luigi Caruso a Salvo D’Angelo, che guiderà il Club fino al 30 giugno 2026.
Numerose le presenze istituzionali alla cerimonia, tra cui l’assistente del Governatore Rotary Giovanni Palermo, già socio rotariano del Club di Pantelleria. Il neo eletto Governatore Sergio Malizia, avallando la fiducia e la stima, ha confermato il ruolo di cui è stato investito dal precedente reggente distrettuale, Rotary Sicilia-Malta 2010, Giuseppe Pitari.
Quest’anno rotariano è ancor più significativo per la Sicilia, vista l’elezione recentissimo a Presidente Internazionale di un ragusano doc e fiero: Francesco Arezzo che negli anni si è distinto per le sue capacità rotariane e ora riveste il prestigioso e ambitissimo ruolo.
Il nuovo Consiglio Direttivo è composto da:
Vice Presidenti: Donatella Buscaino e on. Livio Marrocco
Past President: Luigi Caruso
Presidente Incoming: Pamela Cosenza
Segretario: dott. Salvatore Renda
Prefetto: Riccardo Pellegrino
Tesoriere: Alberto Buscaino
Il programma di Salvo D’Angelo punterà sulla valorizzazione del territorio e dei giovani e sulla necessità di continuare a investire nella formazione e sulle future generazioni.
Nella foto un momento toccante della cerimonia: l’esecuzione degli inni.
Sociale
Lions Club Pantelleria, passaggio della Campana: da Stefano Ruggeri a Rosetta Vitabile

Domenica 29 giugno 2025, presso la suggestiva cornice della Cantina Minardi, scrigno
di sapori e design, si è svolta la cerimonia del Passaggio della Campana del Lions Club
di Pantelleria.
Un momento solenne, simbolo della continuità nell’impegno e nel servizio
che da sempre contraddistinguono il Club e la comunità pantesca. Questa cerimonia
non rappresenta soltanto un rito formale: è un gesto denso di significato, che sancisce il
passaggio del testimone da un presidente all’altro, da un anno lionistico ricco di
esperienze e risultati a uno nuovo ancora tutto da scrivere.
A dare inizio all’evento è stata Rosanna Lampasona, cerimoniere del Club, che ha
introdotto il classico tocco di campana, eseguito dal presidente uscente Stefano
Ruggeri. Nel suo intervento, Ruggeri ha ripercorso con orgoglio le tappe principali
dell’anno appena trascorso, mettendo in luce i traguardi raggiunti, i servizi realizzati e il
valore del lavoro di squadra.
Tra le numerose attività svolte sono state segnalate:
- Il progetto editoriale “La Fede nelle pietre”, realizzato con passione e cura dall’ex presidente Stefano Ruggeri e sponsorizzato dal club.
- La consegna della 14ª Borsa di studio dedicata alla memoria di Stefano Bonomo.
- Lo screening visivo rivolto ai bambini della scuola dell’infanzia e delle primarie: in quell’occasione furono visitati 217 bambini di cui 18 vennero segnalati per probabili patologie visive o deficit di motilità oculare.
- Il servizio di raccolta degli occhiali usati inviati al centro di ricondizionamento di Chivasso (oltre 300 paia).
- Il Poster per la Pace, con il disegno della studentessa Simona Ghiani classificatosi al terzo posto nella seconda circoscrizione Lions di cui il nostro Club fa parte.
- Le iniziative di solidarietà alimentare, tra cui il progetto “Aggiungi un posto a tavola”.
- La partecipazione al progetto “Dona un farmaco”, in collaborazione con il Banco Farmaceutico e con il prezioso supporto delle farmacie del capoluogo Ganci e Greco.
- Le donazioni a favore della Lions Club International Foundation (LCIF), a sostegno di cause internazionali.
Il motto del Lions Club International recita: “Dove c’è un bisogno, c’è un Lions”. E proprio
in questo spirito, lo scorso gennaio sono stati donati due strumenti musicali – una
chitarra classica e un sassofono – al giovane indirizzo musicale della scuola secondaria
di primo grado di Pantelleria.
Con profonda commozione, Stefano Ruggeri ha concluso il suo intervento:
“È stato un anno di passione, impegno e ottimi risultati. Ricordo i momenti di difficoltà,
ma quelli di gioia e soddisfazione sono stati molti di più. Attraverso i progetti di
solidarietà e le iniziative culturali, abbiamo dimostrato che il Lions è una forza attiva.
Possiamo dire di aver scritto una nuova pagina nella storia del nostro Club, e sono
onorato di avervi avuto al mio fianco. Grazie a tutti i soci, per avermi dato l’opportunità di
guidare questo viaggio. Un particolare ringraziamento va a Rosa Maria Vitabile per il suo
costante e significativo supporto: senza di lei, raggiungere questi risultati sarebbe stato
molto più difficile. Adesso, proprio a te lascio il testimone, con la consapevolezza che
saprai rendere il Club sempre più forte, anche nel mondo digitale. Sono certo che, con la
tua guida, il Lions Club Pantelleria continuerà a prosperare”.
Ha quindi preso la parola la nuova presidente del Club, Rosetta Maria Vitabile, che ha
rivolto un sentito e affettuoso ringraziamento al presidente uscente Stefano Ruggeri, per
la passione, la dedizione e la guida autorevole con cui ha condotto il Club durante l’anno
sociale appena concluso.
“In un tempo in cui il mondo ci chiede presenza, ascolto e azione concreta – ha
dichiarato la nuova presidente – Stefano ha saputo realizzare, con equilibrio e
determinazione, servizi davvero utili alla nostra comunità”.
Nel suo intervento, Vitabile ha poi ricordato il tema del presidente internazionale Fabrício
Oliveira, “Lascia la tua impronta”, un messaggio che – ha sottolineato – parla
direttamente a ogni Lion e chiama ciascuno a un impegno attivo.
“Lavorare insieme per lasciare un’impronta concreta, visibile e duratura nella comunità in
cui operiamo: questo significa progettare interventi efficaci, inclusivi e realmente orientati
ai bisogni delle persone”.
Nel nuovo anno lionistico, che si apre con nuove sfide, nuove speranze e nuovi progetti,
la presidente Rosetta Maria Vitabile si è impegnata a proseguire nel solco tracciato da
chi l’ha preceduta, valorizzando quanto è stato costruito e portando avanti, con spirito di
squadra, i valori fondanti dell’Associazione: servizio, etica, amicizia e solidarietà. Ha
inoltre sottolineato con convinzione che non sarà sola in questo anno sociale 2025-
2026, perché sa di poter contare su ciascun socio del Club, sul loro sostegno, le idee e
l’energia.
“Un Club vive e cresce attraverso l’entusiasmo e la partecipazione attiva dei suoi soci.
Insieme si fa davvero la differenza – ha affermato – restando fedeli al motto che ci unisce
in tutto il mondo: We Serve, Noi Serviamo”.
La presidente Rosetta Maria Vitabile ha espresso, inoltre, l’intenzione di puntare sulle
competenze, le esperienze e i valori condivisi, unendo le forze delle varie anime del
Club.
L’obiettivo sarà quello di rafforzare il senso di appartenenza tra i soci, coinvolgere
nuove energie – in particolare attraverso l’ingresso di soci giovani – e rendere sempre più
visibile l’impatto del servizio sul territorio.
I progetti di servizio per l’anno sociale 2025-2026 si concentreranno su aree
fondamentali come la salute, l’ambiente, la scuola e la progettualità sociale. Non
mancheranno attività di promozione e apertura al territorio, sempre ispirate ai principi
dell’etica lionistica.
La presidente ha poi ringraziato il Consiglio Direttivo che l’accompagnerà in questo
percorso: Rosanna Lampasona (segretaria), Concetta Pinna (tesoriera),
Mariuccia Silvia (cerimoniere); la stessa ha concluso il suo discorso citando le parole di
Melvin Jones, fondatore del Lions Club International: “Non si va lontano finché non si fa
qualcosa per qualcun altro”. Che queste parole siano la nostra guida quotidiana.
Camminiamo insieme con coraggio e gentilezza. Non importa quanto piccolo possa
sembrare il nostro gesto: ogni servizio, ogni parola, ogni ora donata è un’impronta che
può cambiare la vita di qualcuno.
Grazie a tutti per il cammino che affronteremo insieme, con orgoglio e passione”.
La cerimonia si è conclusa con il secondo tocco di campana, simbolo di un nuovo inizio,
all’insegna del servizio e della continuità.
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