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Ambiente

Commissione Ecomafie: Pisano si occuperà dell’inchiesta siciliana

Redazione

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Saranno il deputato Calogero Pisano, in rappresentanza della maggioranza, e il senatore Pietro Lorefice, per l’opposizione, i due relatori della Commissione Ecomafie che si occuperanno del filone d’inchiesta sul sistema di smaltimento dei rifiuti in Sicilia, comprendente anche il monitoraggio degli appalti relativi alla gestione dei rifiuti solidi urbani e le conseguenze di roghi e altri episodi di natura criminale (uno dei cinque filoni per ora avviati d’ala Commissione parlamentare d’inchiesta). 

Ad annunciarlo in una nota stampa, riportata oggi pomeriggio dall’Ansa, il Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività connesse al ciclo rifiuti ad altri illeciti ambientali e agroalimentari, on Jacopo Morrone.
“Ringrazio il Presidente della Commissione Jacopo Morrone e tutti i colleghi della maggioranza di governo per la fiducia concessami. Sono profondamente onorato e sento la grande responsabilità e la delicatezza del lavoro che mi attende che cercherò di svolgere al massimo delle mie possibilità, con solerzia ed attenzione. La Sicilia purtroppo è ai primissimi posti nelle classifiche dei reati contro l’ambiente, occorre attivare un percorso virtuoso che porti ad invertire la tendenza.  Mi metterò immediatamente al lavoro, recandomi sui luoghi per verificare di persona, mettendomi a disposizione dei sindaci, organi giudiziari e forze dell’ordine, con cui intendo dialogare, per individuare le soluzioni necessarie per porre in essere una efficace azione di contrasto contro il malaffare e le infiltrazioni delle organizzazioni criminali nel settore dei rifiuti ed evitare disastri ambientali, come quello ultimo del deposito per lo smaltimento di rifiuti distrutto dalle fiamme a Licata”,  queste le parole dell’on. Calogero Pisano.

Ambiente

Ambiente, via libera ai cani al guinzaglio nelle aree naturali protette

Marilu Giacalone

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I cani al guinzaglio potranno entrare nelle aree naturali protette della Sicilia. Lo stabilisce il decreto firmato dall’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino, che aggiorna le disposizioni vigenti e regolamenta, secondo criteri più attuali, la fruizione del patrimonio naturale regionale.

«L’introduzione dei cani al guinzaglio all’interno di parchi e riserve è una novità che ho fortemente voluto – sottolinea l’assessore Savarino – per rispondere alle legittime istanze dei numerosi fruitori, tra cui molti turisti, di questi luoghi splendidi che caratterizzano il territorio siciliano. Vivere esperienze di immersione nella natura in compagnia degli animali d’affetto è un’opportunità per adulti e bambini, nel rispetto dell’equilibrio con la fauna selvatica e la flora. Dopo il regolamento emanato la scorsa primavera che consente ai dipendenti dell’assessorato del Territorio e dell’ambiente di portare in ufficio i loro animali domestici, con questo provvedimento proseguiamo il nostro impegno nell’accrescere il benessere dei cani e di chi se ne prende cura».

Il decreto consente l’introduzione dei cani al guinzaglio in specifici sentieri e aree individuate dall’ente gestore delle aree naturali protette sulla base di linee guida e criteri fissati dall’assessorato regionale del Territorio e dell’ambiente, previo parere del Consiglio regionale per la protezione del patrimonio naturale. Resterà in vigore, invece, il divieto di ingresso nelle zone A dei parchi e delle riserve naturali integrali e nelle altre zone di ciascuna area naturale protetta dove non è consentita la fruizione. L’ente gestore può comunque prevedere deroghe motivate, specifiche e nominative, nei limiti fissati dalle linee guida regionali. Adesso tutti gli enti gestori provvederanno a integrare i rispettivi regolamenti di fruizione dei singoli siti naturalistici.

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Ambiente

Ora solare 2025, stanotte si cambia. La storia nella Prima Guerra Mondiale

Redazione

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Le lancette andranno spostate indietro di un’ora, dalle ore 3 di notte andranno posizionate alle ore 2. Si avrà un’ora in più di luce al mattino e si dormirà un’ora in più. Nei sette mesi di ora legale che stanno per chiudersi, secondo Terna, c’è stato un risparmio economico di oltre 90 milioni di euro.

Mentre è caduta nell’oblio da sette anni, come un orologio fermo, la proposta della Commissione europea di abolire l’avvicendamento, era stata presentata nel 2018. Un po’ di storia Se l’invenzione dell’ora legale risale al Settecento e porta la firma di Benjamin Franklin, in Italia l’ora legale è stata istituita nel 1916 nel corso della Prima Guerra Mondiale proprio per un risparmio in termini energetici fino al 1920, tornando in occasione del Secondo conflitto mondiale tra il 1940 e il 1948. Dopo un primo passaggio nel 1965, è nel 1966 che viene introdotta ufficialmente nel nostro Paese per i mesi compresi tra maggio e settembre. Nel 1980 un accordo tra 14 Paesi, Italia compresa, anticipa il cambio che, da allora viene anticipato in concomitanza con la Pasqua.
Il doppio cambio dell’ora durante l’anno, da legale a solare, potrebbe però avere delle ricadute sull’alternanza sonno-veglia e da tempo è causa di dibattito non solo in Italia ma anche nell’Unione europea. Al centro la difficoltà di coniugare risparmio economico e le abitudini sociali e personali di ognuno di noi.

Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi

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Ambiente

Pantelleria, nuovo cavo tranciato nuovo black out di TIM. di vecchio solo le cause

Direttore

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Era il 16 settembre scorso quando segnalavamo la prima problematica con Tim, per cui nè telefoni nè connessione erano possibili con il gestore principale d’Italia.

Dopo settimane e settimane di disagi e problemi, poco alla volta nelle contrade dell’isola si ripristinavano i collegamenti.

Ieri, 23 ottobre 2025, intorno alle ore 15/16, un nuovo down ha mandato all’aria cellulari e computer.
Abbiamo chiesto informazioni a fonti abbastanza certe sulle cause e sull’estensione del problema: quasi tutta l’isola per trancio di un altro cavo, presumibilmente intorno alla zona del  forno Manciaforte. 

Dopo una breve illusione di ripristino, nuovamente la disconnessione. 
A tutt’ora, dopo oltre 24 h, siamo isolati, intanto sbarcano ancora turisti meravigliati della bellezza di Pantelleria già solo sorvolandola.

Di domande spontanee ne sorgerebbero molte, ma ce le teniamo per noi, speriamo solo che il disagio venga risolto il prima possibile, specie per chi è lontano e un pò isolato dai centri abitati e sia per chi lavora h24 con il pc e il cellulare.

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