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Cultura

Come eravamo… Vacanze Anni ’60 ed un Ferragosto da ricordare

Redazione

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“Tutti ar mare, tutti ar mare a mostra’ le chiappe chiare, co’ li pesci, in mezzo all’onne, noi s’annamo a diverti’” Ferragosto degli anni ’60, come oggi: ”Tutti al mare!” La scelta mai cambiata di preferire il mare alla montagna Era l’abitudine degli italiani, quelli che preferivano il mare alla montagna. Ed erano tanti. Negli anni ’60 di un Ferragosto qualunque, in spiaggia, un tripudio di bikini fantasia tipo Positano, coppe a balconcino e sgambatura casta, talvolta con una specie di grembiulino davanti, vedo-non vedo delle brave figlie di mammà. I tamburelli e il loro tam tam. Il juke-box che suona Mare contro mare, sfida balneare della tv unica e indivisibile, come l’Italia e Gianni Morandi canta. E poi le pinne, il fucile, gli occhiali, il mare che sarà pure una tavola blu, ma… ormai è l’una passata, e la sola tavola che si vede in giro è quella da camping, imbandita per il pranzo; sedie pieghevoli e tovaglia a scacchi bianchi e rossi. La birra della tedesca spumeggiante non è ancora popolarissima, così lo sciabordio di vino e gassosa regna sovrano. Si mangia. Timballo, imperatore incontrastato dell’estate ferragostana. Ma c’è anche la frittata di pasta e le cosce di pollo. Nell’afa estiva si consuma il rito delle poche famigliole scampate a gite in montagna, poi il cocomero nell’acqua. Il 15 d’agosto gli italiani stanno al mare, e lì mangiano come a casa, altro che pizzette. C’è anche qualche straniero, per lo più formato da coppie attempate tedesche, che sembrano di un altro pianeta. Sandali spartani e calzini bianchi. Il mito precipita. I giovanotti – capello appiccicato e costume ascellare col pettine infilato dietro – si domandano dove siano finite le svedesi doc, belle, alte, bionde e che dicono sempre sì. Forse a Rimini, chissà. La riviera romagnola, quella sì che è vita… Intanto qui, sulla spiaggia nostrana a Marina di Ragusa, tocca decodificare il timballo in lasagna, per farsi capire dai turisti del nord, ectoplasmi con la pelle diafana e molliccia che il sole lo vedono sì e no tre giorni l’anno. Mica come gli indigeni, faccia di cartone raggrinzito abbronzata pure d’inverno. E anche sotto l’ombrellone arriva il cocomero, bollente come al solito, perché il mare, come il ruscello, non rinfresca un bel niente. È un brodino, il mare. Filtrato e sgrassato, pulito e limpido. Comunque, un brodino, dal quale sembrano fuggire cavallucci e stelle marine, che negli anni ’60 ci sono davvero e quelli arenati sulla riva te li porti a casa come un trofeo salmastro. Il pasto di Ferragosto prevede l’inevitabile pennica all’ombra, con il preciso compito di allontanare, dopo tale simposio, lo shock cardiopatico. I ragazzini giocano al bigliardino e leccano il ghiacciolo, le ragazzine giocano a chiodo sulla sabbia, sotto l’ombra. Chi riesce a sfuggire al controllo dei genitori prepara la pista per le biglie, allisciando la sabbia assolata col secchiello pieno d’acqua. I più piccoli si impegnano per quasi tutta la mattina con secchielli e palette per fare castelli con la sabbia nel bagnasciuga. Fra gli ombrelloni passa il progenitore dei vu’ cumprà, che in quegli anni era italianissimo, col vassoio di pizzette, bombe e ciambelle zuccherate e l’ambito “Cocco bello…”.

Durante il bagno pomeridiano si affondano le mani nella sabbia e si tirano su telline e cannolicchi, per la cena. Ce n’erano allora. La giornata finisce con la passeggiata sul molo, a guardare la rete del trabocco calare lenta nell’acqua e risalire con un po’ di pescetti. Al chiarore della luna quel ragno di mare sembra una magia, e forse lo è. Appena scalfita, qualche anno dopo, dal rumore delle palline clic clac che trapanano i timpani. E già risuonano gli anni ‘70…

Un Ferragosto speciale in una Sicilia accogliente di molti anni fa… Una domenica d’agosto, di qualche anno fa, l’appuntamento era per le 13:30, volevamo festeggiare il mio 18 compleanno con i miei zii venuti da Milano… (a dire il vero il mio compleanno è il 5 di agosto). Al ristorante eravamo arrivati in anticipo, io e la mia famiglia abbiamo parcheggiato la mitica FIAT settecentocinquanta “Giannini” e tenendo d’occhio l’ingresso del ristorante abbiamo fatto due passi su quel tratto di litoranea presso “Fontane Bianche” vicino Siracusa. Era una splendida giornata di sole e il caldo così intenso da doverci riparare sotto le fronde di alcuni salici che ornavano il marciapiede. Il traffico a quell’ora era quasi inesistente e la strada infuocata era percorsa solo da frettolosi bagnanti e da frotte di ragazzini che non vedevano l’ora di tuffarsi in mare. Mentre attendevamo l’arrivo dei parenti venni attratto da una coppia giovanissima che seduta su una panchina, tenendosi per mano e guardando verso il mare, stava mangiando un pezzo di focaccia. Si scambiavano qualche parola e poi ricominciavano a masticare silenziosamente quell’improbabile pranzo ferragostano. Ripassandoci accanto, sorridendo e buttandola lì, chiesi: “Mangiare a quest’ora la focaccia, non vuol dire rovinarsi l’appetito e il pranzo?” La coppia alzò lo sguardo e la ragazza, guardando prima il suo compagno e poi me, rispose: “Il pranzo è tutto qui. Non stiamo rovinando proprio niente.” “Come mai” insistetti io. Poi, accorgendomi della gaffe che stavo facendo replicai: “Scusatemi ragazzi. Avete ragione, non sono fatti miei.” “Di niente”. Intervenne il ragazzo:” È solo che non abbiamo soldi e a casa dei nostri genitori è meglio che non ci andiamo.” “Mi spiace”, replicai: “Niente di grave, spero. Vi auguro che siano solo incomprensioni passeggere. Siete così giovani.” “Incomprensioni che durano da sempre, purtroppo.” Aggiunse la ragazza. “Lui è disoccupato e non trova lavoro. Io aspetto un bambino e viviamo alla giornata, e questa è il Ferragosto che ci tocca.” Non so quale impulso mi abbia spinto a farlo, ma dopo aver parlato con i miei, li abbiamo invitati al ristorante. La coppia si guardò perplessa e poi rivolse lo sguardo verso mia madre, come a chiedere conferma di quello che avevano sentito. Mia madre altrettanto esitante chiese, più a sé stessa che a noi: “E se non ci sono più tavoli?”. “Ci stringiamo e mangiano con noi.” Ribattei io, sapendo che non sarebbe stato facile farlo accettare ai commensali. Detto ciò, invitai il ragazzo a seguirci e lui, preso la mano della sua compagna, l’aiutò ad alzarsi e assieme attraversammo la strada per dirigerci verso il ristorante. Un tavolo per due fu subito trovato e i due ragazzi, ancora increduli e tenendosi sempre per mano si sedettero. Quando al loro tavolo arrivò il cameriere per le ordinazioni, loro ammutolirono e disorientati si

voltarono verso di me, allora feci cenno di portare loro il menù predisposto per noi e se desideravano dell’altro, di accontentarli. Alla fine dell’interminabile banchetto ci alzammo e la coppia, che era uscita dal locale prima di noi, vedendoci, si avvicinò per ringraziarci ancora una volta. Preso da un eccesso di generosità, così almeno lo definì mio padre, trassi il portafoglio e detti loro 20 mila lira: “Per domani. Auguri.” La ragazza, incredula, rigirando tra le mani la banconota mi guardò sorridendo:” Grazie, ma questi è meglio che li teniamo da parte per il bambino. Nascerà tra quattro mesi.” In macchina, sulla strada di casa, mia madre mi fece notare che non ci eravamo presentati e non sapevamo nemmeno i loro nomi: “Solo tu riesci a creare certe situazioni assurde: Incontri due sconosciuti, parli un momento con loro, subito li inviti a pranzo e al momento di salutarli dai loro anche del denaro, senza sapere chi siano, come si chiamino.” Mi girai verso di lei e con un’occhiata furtiva guardai mio padre per replicare, ma guardandoli capii che stavano approvando quello che avevo fatto e stetti zitto. Tempo dopo, molto tempo dopo, entrando nella sala d’aspetto dell’ambulatorio dentistico “Ferreri” di Comiso, trovai seduti in attesa del loro turno due signore e un papà con due adolescenti che gli sedevano accanto. Mi sedetti anch’io e presa una rivista dal tavolinetto che traboccava di riviste, cominciai a sfogliare distrattamente le pagine di un settimanale vecchio almeno di un paio d’anni. Attraverso la porta chiusa del laboratorio arrivava il rumore inconfondibile di un trapano che stava scavando a pieno regime e le due ragazzine preoccupate, guardando il padre, chiesero: “Ma questo è il trapano, lo devono usare anche con noi?” Lui le rassicurò dicendo che erano lì solo per controllare e registrare l’apparecchio che avevano per allineare i denti. Io sorrisi e il padre, guardandomi, annuì. Mi accorsi però che l’uomo non smetteva di guardarmi. Scambiava qualche parola con le figlie e poi si girava ancora verso di me e mi fissava. Imbarazzato e pensando che quel mio sorriso fosse stato frainteso stavo quasi per scusarmi, quando l’uomo alzandosi mi rivolse la domanda: “Mi scusi, lei, per caso, qualche anno fa, più di qualche anno fa, si ricorda di aver offerto un pranzo ad una coppia?” Lo guardai sorpreso. No, non ricordavo di aver mai offerto pranzi a coppie. Cercai nella memoria, ma proprio non riuscivo a ricordare. “Era il giorno di Ferragosto presso “Fontane Bianche” due ragazzi, un ragazzo e una ragazza, stavano seduti su una panchina della litoranea e lei gli ha invitati a pranzo. Era Ferragosto. Ora ricorda?” Scossi la testa in segno di diniego, a disagio e non sapendo cosa rispondere, mi aggiustai meglio sulla sedia, sperando che si aprisse subito la porta e Silvana (la segretaria) chiamasse il prossimo paziente. “La ragazza era incinta. Ora ricorda? Lei era con i suoi genitori e stavate festeggiando il suo diciottesimo compleanno e ci invitò al ristorante. Eravamo io e mia moglie. Stavamo mangiando un pezzo di focaccia seduti su una panchina di fronte al mare, ricorda?” Alzandomi annuii. Improvvisamente mi era tornato alla mente l’episodio accaduto non so quanti anni prima. “Io sono quel ragazzo e queste sono le mie due gemelle. Mia moglie ancora ne parla perché da quel Ferragosto tante cose sono cambiate.” Mi disse avvicinandosi e abbracciandomi, mentre le due ragazzine ci stavano osservando esterrefatte. Io imbarazzato contraccambiai l’abbraccio senza replicare. Mi raccontò che subito dopo quel pranzo aveva trovato lavoro presso un fornitore all’ingrosso di prodotti per bar e ristoranti presso Siracusa. Guidava il furgone della ditta, faceva le consegne e anche il magazziniere e lo stipendio gli bastava per tirare avanti e pagare l’affitto di casa. “Avrei voluto ringraziarla per quel pranzo e la fortuna che ci ha portato, ma non sapevo come rintracciarla. Dopo la nascita delle gemelle anche le controversie con le famiglie si sono appianate ed ora, finalmente, stiamo attraversando un periodo di serenità”. Mi disse anche che la moglie aspettava un altro bambino e che era felice di poterle dire che mi aveva incontrato, salutato e finalmente ringraziato. Quando l’infermiera lo invitò a seguirla, lui si alzò e mandò avanti le figlie poi, girandosi verso di me: “Scusi, abbiamo parlato per una buona mezz’ora, ma non ci siamo presentati nemmeno questa volta. Io mi chiamo…” “No. Non dica nulla” Lo interruppi.” Non mi dica il suo nome, come io non le dirò il mio. Lasciamo che quella dimenticanza di allora rimanga un piccolo

mistero inespresso. Forse quello che mi ha raccontato non è mai successo ed è solo frutto della sua immaginazione.” Conclusi. Seguendo l’infermiera che lo stava aspettando per richiudere dietro di sé la porta, mi sorrise: “Si. è successo. E come se è successo! Io me lo ricordo benissimo e anche lei se lo ricorda. Ma se vuole, facciamo come dice lei. La saluto, ma a mia moglie che l’ho incontrata e le ho parlato glielo devo proprio dire, per forza. Buona serata e ancora grazie di cuore.” Rimasto solo nella sala d’attesa, guardai l’orologio e pensai che si fosse fatto tardi, o forse era stato quel persistente ronzio del trapano, o il desiderio di tornare nell’oblio che mi fece alzare ed uscire. Tirato su il bavero del giubbotto e messo le mani in tasca per ripararmi dalla tramontana, mi avviai verso casa, contento di constatare che qualche volta le miserie quotidiane nella nostra amata Sicilia possono avere anche un lieto fine…

Salvatore Battaglia Presidente dell’Accademia delle Prefi

Spettacolo

Catania, Tommaso Paradino unica tappa siciliana al Palacatania

Redazione

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SABATO 2 DICEMBRE 2023
CATANIA @ PALACATANIA

30 novembre 2023 – Arriva a Catania TOMMY 2023: il tour nei palazzetti di
Tommaso Paradiso – prodotto e organizzato da Vivo Concerti – farà tappa sabato 2
dicembre 2023 al PalaCatania (SOLD OUT).
Tommaso Paradiso è stato tra i primi artisti a riprendere a suonare dal vivo lo scorso
anno. Durante la primavera del 2022 il suo Space Cowboy Tour ha portato l’omonimo
disco nei teatri di tutta Italia. In estate è arrivato il travolgente Tommy Summer Tour,
una festa che ha collezionato numerosi sold out al suono delle grandi hit di uno dei
cantautori più amati della scena contemporanea italiana.
TOMMY 2023 sarà l’occasione per ascoltare live tutti i più grandi successi che hanno
reso Tommaso Paradiso uno dei più popolari cantautori italiani contemporanei: da
Completamente (triplo platino) a Riccione (quadruplo platino), fino a Ricordami
(disco di platino) e Non avere Paura, entrato nella Top Ten di tutte le classifiche
(FIMI/Gfk, Spotify, Airplay EarOne, iTunes e Apple Music) e certificato triplo disco
di platino; e ancora fra gli altri Felicità Puttana (quadruplo platino), Da Sola In The

Night (disco di platino), Promiscuità, Fine Dell’Estate (disco d’oro), Zero Stare
Sereno (disco di platino), Tutte Le Notti (disco d’oro) e Magari No (disco d’oro),
dall’album Space Cowboy (disco d’oro).

IL NUOVO ALBUM

SENSAZIONE STUPENDA

SCARICA QUI IL PRESS-KIT
SCARICA QUI LA COVER
CREDITS: ALESSANDRO TREVES

Il 6 ottobre è uscito SENSAZIONE STUPENDA, il nuovo album di Tommaso
Paradiso. La Sensazione Stupenda è il leitmotiv dell’intero disco che Tommaso
racconta attraverso tredici tracce in cui convivono momenti del quotidiano, attimi di
vita colti nella loro purezza. Momenti di assoluta gioia e contentezza, ma anche
frammenti di dolore, con il quale riconciliarsi per dare spazio al cambiamento.
Un album che esplora le profondità e che regala una nuova prospettiva, capace di
trasformare anche i momenti più cupi in positivo.
Prodotto da Matteo Cantaluppi, l’album è il secondo lavoro in studio della carriera
solista di Tommaso Paradiso e contiene anche i singoli Viaggio Intorno Al Sole
(disco d’Oro) e Amore Indiano (in collaborazione con i Baustelle), oltre alla title
track e al singolo Blu Ghiaccio Travolgente. Il disco è stato interamente scritto da
Tommaso Paradiso, che si è avvalso della collaborazione in studio dei musicisti che lo
accompagnano in tour.
Tommaso Paradiso è uno degli autori che meglio raccontano i sentimenti più diversi
con un tratto poetico e allo stesso tempo realistico, attraverso uno sguardo unico e una
penna capace di cogliere l'essenza.

TOMMY 2023

Giovedì 16 novembre 2023 – Roma @ Palazzo dello Sport – SOLD OUT
Domenica 19 novembre 2023 – Napoli @ PalaPartenope – SOLD OUT
Martedì 21 novembre 2023 – Bari @ PalaFlorio – SOLD OUT
Sabato 25 novembre 2023 – Padova @ Kioene Arena – SOLD OUT

Martedì 28 novembre 2023 – Assago (MI) @ Mediolanum Forum – SOLD OUT
Sabato 2 dicembre 2023 – Catania @ PalaCatania – SOLD OUT
Mercoledì 6 dicembre 2023 – Torino @ Pala Alpitour

L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti
fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali.

Biglietti disponibili su: vivoconcerti.com
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BIOGRAFIA
Tommaso Paradiso è un cantautore, autore e musicista romano, nato a Roma il 25 giugno
1983. Cresce nel quartiere Prati della città, frequenta il liceo classico e, successivamente, si
laurea in filosofia. Nel 2009 fonda i Thegiornalisti insieme a Marco Primavera e Marco
Antonio Musella, debuttando a settembre 2011 con l’album Vol.1, seguito qualche mese più
tardi da Vecchio e nel 2014 da Fuoricampo. Nel 2015 Tommaso Paradiso firma la sua prima
importante collaborazione: è, infatti, coautore di Luca Lo Stesso, il singolo di Luca Carboni
in vetta alle classifiche airplay. Nel 2016 pubblica con i Thegiornalisti Completamente Sold
Out, album certificato disco di platino, che conquista grandi consensi e riceve diversi premi,
tra cui quelli ottenuti ai Rockol Awards, al Coca Cola Onstage Awards e ai Wind Music
Awards, oltre al riconoscimento di PMI come migliore rivelazione del 2016. Il 21 giugno
2017 esce Riccione, singolo che in meno di una settimana raggiunge il milione di views su
Youtube ed entra in top 20 dell’airplay radiofonico come più alta nuova entrata della
settimana. Il brano conquista anche il quarto disco di platino e diventa a pieno titolo il vero
tormentone dell’estate 2017: 1° posto dell’airplay radiofonico, 1° posto nella classifica
iTunes, secondo posto nella classifica Top 50 Italia di Spotify e vince il premio “Rtl 102.5
Power Hits – PMI” come singolo indipendente più suonato dalle radio nell’estate 2017.
Sempre nel 2017, Tommaso Paradiso collabora alla scrittura del singolo L’esercito del selfie,
di Takagi & Ketra feat. Lorenzo Fragola e Arisa, oltre ad essere coautore di alcuni tra i brani
più popolari di quel periodo: Mi hai fatto fare tardi di Nina Zilli, Partiti adesso di Giusy
Ferreri, Autunno di Noemi e Una vita che ti sogno di Gianni Morandi (2018). Il 2018 vede un
nuovo sodalizio con Takagi e Ketra per il brano Da sola/In the Night, inciso con Elisa e il 21
settembre esce LOVE, album certificato platino che Tommaso Paradiso pubblica con i
Thegiornalisti, a cui seguono un tour nei principali palazzetti italiani con oltre 250.000
presenze e un concerto evento al Circo Massimo di Roma (7 settembre 2019). Dal 18 gennaio
2019 è fuori Stanza singola, title track del nuovo disco di Franco126, co-scritta e interpretata
insieme all’artista, che torna a collaborare nuovamente con Takagi & Ketra per La luna e la
gatta, insieme a Jovanotti e Calcutta. Con lo stesso Calcutta, Paradiso scrive Tequila e San
Miguel per Loredana Bertè. Il 17 maggio 2019 Tommaso Paradiso pubblica con i
Thegiornalisti Maradona y Pelé, il singolo uscito su etichetta Island Records e certificato
doppio disco di platino che, nelle prime due settimane di luglio, occupa la posizione #1 della

classifica EarOne dei brani più trasmessi dalle radio. Il brano è al 2° posto nella Top 100 of
the year 2019 italiana EarOne e alla posizione #9 nella Top 100 of the year EarOne. Il 25
settembre 2019 esce Non avere paura (Island Records), brano già certificato triplo disco di
platino, seguito il 10 gennaio 2020 da I nostri anni (disco d’oro). Dopo aver pubblicato anche
Ma lo vuoi capire? (disco d’oro) e Ricordami (disco di platino), Tommaso Paradiso ha
pubblicato i singoli Magari no (disco d’oro), La Stagione Del Cancro e Del Leone, Lupin e
Tutte Le Notti (disco d’oro), che hanno anticipato l’album di debutto solista Space Cowboy
(disco d’oro), uscito il 4 marzo. Dal 25 marzo al 4 maggio si è svolto lo Space Cowboy Tour,
riprogrammato nei teatri italiani. Il 26, 27 e 28 aprile è uscito nelle sale Sulle Nuvole, il primo
film da regista di Tommaso Paradiso, storia d’amore e musica che vede come protagonisti gli
attori Marco Cocci e Barbara Ronchi. Il film è una produzione Warner Bros. Entertainment
Italia e Cinemaundici. Il 9 luglio partirà il Tommy Summer Tour 2022 con una scaletta
formata esclusivamente da tutti i suoi più grandi successi. Il 27 maggio 2022 esce Piove In
Discoteca (disco d’oro), il primo inedito successivo all’album di debutto solista Space
Cowboy (disco d’oro). Il 6 ottobre è uscito il nuovo album Sensazione Stupenda, anticipata
dai singoli Amore Indiano, Viaggio Intorno Al Sole e Blu Ghiaccio Travolgente. A novembre
partiranno nei palazzetti i live del tour TOMMY 2023, prodotto e organizzato da Vivo
Concerti mentre è già stata annunciata la prima data del TOMMY SUMMER TOUR 2024 che

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Cultura

Pantelleria nello sfavillio delle luminarie natalizie, dall’1 dicembre. Ecco dove

Redazione

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DALL’1 DICEMBRE SI ACCENDERANNO A PANTELLERIA TUTTE LE LUMINARIE DI NATALE

L’Amministrazione Comunale è lieta di annunciare che dal giorno 1 dicembre verranno accese tutte le luminarie natalizie a Pantelleria Centro, Khamma e Scauri. Anche su tutte le chiese del territorio verranno posizionate ed accese le luminarie. Questo evento segna l’inizio ufficiale della stagione natalizia nel comune, contribuendo a diffondere un’atmosfera festosa e coinvolgente.

“La magia del Natale si diffonde nei nostri cuori e nelle nostre strade con l’accensione delle luminarie. Quest’anno, siamo particolarmente felici di poter iniziare a respirare l’aria natalizia già dalla festività dell’Immacolata Concezione. Invito tutti i cittadini a partecipare a questo momento speciale augurando a ogni famiglia a Pantelleria un sereno periodo natalizio” – commenta il Sindaco Fabrizio D’Ancona.

Al commento del Sindaco si aggiungono quelli della Giunta Municipale e del Consiglio Comunale: “La scelta di illuminare Pantelleria Centro, Khamma, Scauri e tutte le altre chiese del territorio è un modo per creare un legame ancora più forte tra la nostra comunità durante le festività. Vogliamo promuovere la gioia del Natale e incoraggiare lo spirito di solidarietà e condivisione. Le luminarie non sono solo un ornamento, ma un segno tangibile dell’unità che caratterizza il nostro comune.

Un caloroso invito a tutti a partecipare e a condividere insieme la bellezza di questo periodo”.

Nei prossimi giorni verranno pubblicati programma e modalità di accensione delle luminarie.

Il Comune di Pantelleria augura a tutti i cittadini un sereno e felice periodo natalizio.

Pantelleria, 30 novembre 202

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Spettacolo

Pantelleria – “Magia del Natale”, intervista al M° Loris Ferreri. Concerto con sorpresa finale

Direttore

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Trattando l’articolo annuncio del concerto “Magia del Natale” in scena il 9 dicembre presso la Chiesa Matrice di Pantelleria, abbiamo voluto conoscere meglio il direttore del Coro SS. Salvatore che darà vita alla manifestazione, il M° Loris Ferreri.

M° Ferreri, da quando esiste il coro? “Il coro è stato istituito sei anni fa 2017 e lo scorso anno abbiamo festeggiato il 5° anno di attività, esibendoci presso la Chiesa della Madonna della Margana.
Il concerto è stato eseguito da 12 elementi, mentre quest’anno siamo 33 voci.

Così sei anni fa ho reclutato quanti più giovani che potessero animare qualche messa feriale, oltre la domenica, quando ci sono altri cori. All’inizio c’erano bambini, ragazzi, poi sono arrivati alcuni adulti. Adesso quest’ultimi sono più numerosi.”

La collaborazione con la PGS

Ho letto della partecipazione con la PGS Madonna della Margana, sulla locandina dello spettacolo. Che significa? PGS è la Polisportiva Giovanile Salesiani, in questo caso è la PGS della Madonna della Margana con sede in Chiesa Matrice.
Con questa collaborazione, il mio coro sarà affiancato anche da 15 bambini, tutti piccolini e questo ci rende contenti.”


Avete realizzato progetti particolari?
“Si, per esempio, quest’anno ho avuto l’idea di realizzare tra luglio ed agosto, un tour esibendoci in tutte le chiesette delle contrade dell’isola, che nessun coro aveva mai fatto finora. Questa cosa ha reso felici sia i coristi, sia le tante persone che frequentano le chiesette, ma di solito non c’era mai nessuno a cantare.

Direttore di coro a soli 20 anni

Vuole raccontarci la sua formazione artistica? Come nasce direttore di coro? “Nel 2018 mi sono diplomato presso una scuola privata di Palermo su canto moderno. Continuo i miei studi, a Pantelleria,  nella scuola ASTARTE con il M° Letizia Stuppa.”

Gli accompagnatori del Coro Ss. Salvatore: Emanuele Pinna e Gianfranco Ferreri

Chi accompagna le esibizioni del coro? “Si chiama Emanuele Pinna, che negli anni ha già vinto diversi riconoscimenti. E’ uno studente sempre di Letizia Stuppa ed è un bravissimo pianista. Egli accompagnerà il coro suonando la tastiera, mentre la chitarra sarà suonata da mio padre, Gianfranco Ferreri, come fa da sei anni a questa parte.” 

In verità Emanuele è una nostra vecchia conoscenza per la sua grande passione oltre che per la musica anche per la vela.

Vi siete mai esibiti fuori dall’isola?Con il coro, no. Io si mi sono esibito a Marsala, insieme alla PGS, dove avevamo presentato uno spettacolo.”

Su cosa verterà la scelta musicale dei brani per il 9 dicembre “Magia del Natale” e avete in programma qualche altro concerto dopo quello? “Naturalmente vi saranno brani relativi al Natale, ma anche alla natura, facendo riferimento a San Francesco D’Assisi. Nello spettacolo si assisterà alla lettura di poesie di autrici famose ma anche nostrane con Rosanna Gabriele e Luigina Gabriele.
Rispetto ad altre date, si esibirà la PGS, mentre io ho già preso degli impegni e non potrò partecipare”.

Maestro, il suo intento è di andare avanti, facendo radicare questa realtà forte e un fiore all’occhiello dell’arte pantesca? “Io ho sempre avuto il desiderio che la moltitudine di cori sull’isola, faccia quello che ho fatto io quest’estate per esempio, il tour delle chiese. Ma sarebbe anche bello condividere con altri cori.

Finale a sorpresa

Concerto con finale a sorpresa è in verità una comunicazione che il M° Ferreri farà alla comunità in occasione appunto della serata.
A noi non è stato anticipato niente e dovremo aspettare il 9 dicembre, a conclusione della manifestazione, per sedare la curiosità nostra e dei nostri lettori.

M.C.

Pantelleria, la “Magia del Natale con il Coro Ss. Salvatore diretto dal M° Ferreri

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