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Economia

Codici: smascherata l’ennesima truffa del pellet, base a Ferrara e vittime in tutta Italia

Marilu Giacalone

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Prezzi estremamente competitivi e un’azienda fantasma. Un grande classico per la nuova truffa smascherata dalla Polizia di Stato, che ha sequestrato e oscurato, con provvedimento della Procura della Repubblica di Ferrara, un sito web dedito alla falsa vendita di pellet. Si tratta del portale shoppingferrara.com, ennesimo caso di un settore che si dimostra pieno di trappole per i consumatori.

“Ormai riceviamo segnalazioni quotidiane – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e sempre più consumatori lamentano la mancata consegna di un ordine effettuato su internet. Complice il caro bollette, la richiesta di pellet è aumentata e sul web ci sono tantissime società che propongono l’acquisto di bancali a prezzi stracciati. Ecco, il primo consiglio è proprio quello di diffidare degli sconti clamorosi. Prima di procedere con l’acquisto, è bene cercare recensioni sul venditore. È importante, inoltre, accertarsi che l’azienda sia reale. In che modo? Ad esempio, contattando il numero telefonico riportato sul sito e verificando che all’indirizzo indicato per la sede corrispondano effettivamente gli uffici della società. In alcuni dei casi che ci sono stati segnalati, infatti, il numero telefonico era di un soggetto che non aveva nulla a che fare con il venditore di pellet e all’indirizzo indicato c’era un’altra attività, estranea al venditore, oppure un magazzino abbandonato”.

Nei giorni scorsi il sito web è stato messo offline, come comunicato dalla Polizia di Stato, e sono in corso le indagini per individuare gli autori del reato. L’attività andava ben oltre i confini della provincia di Ferrara, con vittime in tutto il territorio nazionale.

Chi ha effettuato un acquisto di pellet sul sito shoppingferrara.com e non ha ricevuto la merce può rivolgersi all’associazione Codici, impegnata a fornire assistenza legale. È possibile contattare lo Sportello Nazionale al numero telefonico 06.55.71.996 oppure all’indirizzo e-mail segreteria.sportello@codici.org.

Roma, 27 ottobre 2022

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Economia

Apicoltura, Regione dà il via libera a bando da oltre un milione e trecentomila euro

Matteo Ferrandes

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Formazione, scambi di buone pratiche, lotta a parassiti e malattie, prevenzione delle avversità climatiche, ripopolamento del patrimonio apistico, acquisto di sciami. Sono questi alcuni degli obiettivi del bando “Azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele” per la Campagna apistica 2025-2026, pubblicato dall’assessorato dell’Agricoltura. Si tratta di un finanziamento europeo (fondo Feaga) e statale, che l’Ue e il Ministero dell’agricoltura assegnano annualmente alle Regioni per sostenere gli investimenti sulla produzione, la commercializzazione del miele e per incrementare i livelli produttivi.
Nel dettaglio, l’azione A del bando, rivolto agli apicoltori e alle organizzazioni del settore, riguarda i servizi di assistenza tecnica, consulenza, formazione, informazione e scambio delle migliori prassi, anche tramite la creazione di reti.

L’azione B, invece, è relativa agli ivestimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali e ad altre iniziative più specifiche come la lotta contro gli aggressori e le malattie dell’alveare, in particolare la varroasi; la prevenzione dei danni causati da avversità atmosferiche e promozione dello sviluppo e dell’uso di pratiche di gestione adattate a condizioni climatiche in evoluzione; il ripopolamento del patrimonio apistico nell’Unione, incluso l’allevamento delle api e la razionalizzazione della transumanza; l’acquisto di attrezzature e sistemi di gestione (hardware e software) per il miglioramento qualitativo e la valorizzazione delle produzioni dell’alveare destinate al commercio. 

Infine, l’azione F si concentra sulla promozione, comunicazione e commercializzazione, e sulle attività del mercato, con particolare attenzione al tema della sensibilizzazione dei consumatori sulla qualità dei prodotti dell’apicoltura.
Il bando é consultabile a questo link
 
 
In copertina Denny Almanza noto apicultore di Pantelleria

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Economia

Oltre 1,5 milioni ai centri antiviolenza. Albano: «Promuoviamo la cultura del rispetto»

Marilu Giacalone

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Oltre un milione e mezzo di euro per la gestione dei centri antiviolenza iscritti all’albo regionale o che hanno ottenuto l’autorizzazione al funzionamento. L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha emanato un decreto, rivolto ai Comuni, per erogare i contributi destinati a coprire i costi sostenuti, o ancora da sostenere, delle strutture nel periodo tra novembre 2024 e ottobre di quest’anno. Le risorse provengono dalla quota assegnata alla Sicilia dal governo nazionale del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Per accelerare il trasferimento delle somme, l’assessorato ha deciso di avvalersi delle amministrazioni comunali.

«Investire sulle strutture e sui servizi di supporto è un passo essenziale per promuovere una cultura del rispetto e della tutela dei diritti di tutte le donne – dice l’assessore Nuccia Albano – contribuendo a costruire una comunità più sicura, inclusiva e solidale. Considerato che i costi dei centri antiviolenza possono differenziarsi a seconda dell’area geografica e della loro attività, abbiamo ritenuto opportuno acquisire il fabbisogno delle spese relative a un preciso periodo, fermo restando il limite massimo di contributo di 50 mila euro per ciascuna struttura. Il governo Schifani continuerà a lavorare con impegno affinché ogni donna possa trovare un riferimento stabile e una rete di protezione efficace, perché nessuno debba più subire in silenzio violenza o discriminazione».

Ciascuna amministrazione comunale dovrà presentare un prospetto delle spese redatto dal centro antiviolenza presente sul proprio territorio, così da consentire al dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali di procedere al riparto delle somme. I Comuni dovranno trasmettere la documentazione tramite Pec, entro il prossimo 15 ottobre, all’indirizzo: dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it. 
Il decreto è disponibile sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo indirizzo

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Economia

Importanti novità per i celiaci dall’ASP di Trapani: dal 1° ottobre accredito mensile su Tessera Sanitaria

Redazione

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Novità per chi è in possesso di un’esenzione per celiachia

Dal 1° ottobre 2025, infatti il budget sarà accreditato mensilmente sulla Tessera Sanitaria/Carta regionale dei Servizi. Per attivarlo, il cittadino celiaco avente diritto deve recarsi al proprio Distretto Sanitario dell’ASP Trapani.

Per utilizzare il budget mensile in farmacie, parafarmacie, negozi specializzati e in supermercati convenzionati di alcune catene della grande distribuzione, sarà sufficiente presentare la Tessera Sanitaria alla cassa al momento dell’acquisto, e inserire il Codice Celiachia ricevuto dall’ASP.

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