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Catania, nasce INSIEME21: servizi, attività e inserimento lavorativo per persone con Sindrome di Down

Redazione

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S’  frutto di una collaborazione tra BGenetica, Centro Epsilon, AIPD, AFPD, Vita21 e Futuro21

 Autonomia abitativa, laboratorio sulla sessualità, corso base di karate, laboratori di psicomotricità, inserimento lavorativo. Queste sono solo alcune delle attività che le associazioni catanesi che si occupano di persone con Sindrome di Down mettono a disposizione dei loro iscritti e, da oggi, a servizio totale del progetto Insieme21 che è stato presentato ieri pomeriggio a Catania dagli ideatori di questa iniziativa il genetista Sebastiano Bianca di BGenetica in collaborazione con Roberta Mirone, logopedista e coordinatrice del Centro Epsilon, Aida Fazio presidente di Associazione Italiana Persone Down (AIPD), Stefania Massimino presidente Associazione Famiglie Persone Down (AFPD), Anna Papale presidente di Futuro21 e Anna Maria Ippolito vice presidente di Vita21.

Il principio è quello di iniziare un percorso comune che consenta a ogni associazione di poter fruire dei servizi delle altre, ma c’è anche l’obiettivo e la precisa volontà di offrire questi servizi anche a chi è rimasto fuori dalle associazioni, per scelta o per difficoltà. Per questo è stata creata e presentata oggi la Carta dei Servizi di Insieme21 che comprende le singole specialità di ogni associazione. Le attività sono perte alle persone con sindrome di Down dalla nascita all’età adulta, anche dopo il percorso scolastico che segna un confine invalicabile per i genitori che si ritrovano senza un punto di riferimento né una possibilità di socialità per i propri figli, mentre combattono con pensieri e responsabilità: aiutare i figli a farsi una vita e tranquillizzare se stessi sul futuro che (i figli) avranno “Dopo di noi”.

«Nella Giornata mondiale della Sindrome di Down nasce a Catania Insieme21 – afferma il genetista Sebastiano Bianca – con lo scopo di mettere in comune l’esperienza, le iniziative e tutto ciò che le associazioni fanno per chi ha la sindrome di Down e per i loro familiari. Ma Insieme21 si rivolge anche a coloro i quali non facendo parte di alcuna associazione, non hanno punti riferimento. Invece noi vogliamo puntare a iniziative che superino le esigenze terapeutiche e si rivolgono alla quotidianità e quindi al miglioramento della qualità della vita favorendo, attraverso l’inclusione nel mondo dello sport o in quello lavorativo, l’autonomia personale di queste persone».

Il primo progetto messo in campo da INSIEME21 è un corso, proposto dal Centro Epsilon, sullo svezzamento e la deglutizione orale per i bambini da 0 a 3 anni. Ma questo è solo l’inizio, INSIEME21 guarda soprattutto al miglioramento della qualità della vita un concetto che amplia e supera le necessità terapeutiche e che si traduce, in ultima istanza, nel riconoscimento di ogni singolo come persona e al suo valore infinito per il solo fatto che esista, così com’è. Del resto, questo prevede la Convenzione dell’Onu del 2006 che l’Italia ha ratificato nel 2009.

“Questa è per noi una bellissima giornata – dice Anna Maria Ippolito di Vita21 – nata grazie alla follia del dottor Bianca che ha voluto invitare tutte le associazioni a mettere le proprie forze al servizio dell’altro, a servizio della comunità e ovviamente delle persone con sindrome di Down. E Vita21 ha accettato con gioia”.

“Da anni siamo impegnati in un lavoro che non è soltanto di servizio – sottolinea Stefania Massimino di AFPD – per la creazione di laboratori per le nostre famiglie, ma soprattutto ad affermare il principio che dietro ogni ragazzo con Sindrome di Down c’è una persona che ha tantissime esigenze e soprattutto la necessità di realizzare se stesso. Per questo siamo impegnati in un cambiamento culturale della disabilità che è quello di riuscire a guardarla con occhi nuovi. Ma lavoriamo ogni giorno anche per dare voce alle istanze di tutte le famiglie che purtroppo rimangono inascoltate da istituzioni quasi sempre assenti».

Anna Papale presidente Futuro21: “La nostra è un’associazione di genitori e caregiver di ragazzi con Sindrome di Down, siamo i più giovani nel territorio catanese perché siamo nati nel 2021 con lo scopo di trovare strade nuove e prospettive per permettere ai nostri ragazzi di riuscire a realizzare i loro sogni, sogni del tutto simili a quelli dei ragazzi della loro età. Per questo abbiamo puntato sin da subito all’inclusione totale tramite l’inserimento lavorativo, la residenzialità e il “dopo di noi”. Sono certa che in un futuro non troppo lontano, saranno loro a decidere cosa vogliono, quando e come raggiungerlo”.

Aida Fazio, presidente Associazione Italiana Persone Down: La nostra associazione è attiva dal 1990 e offre tanti servizi sia per i genitori sia per i ragazzi con Sindrome di Down, dai primi mesi di vita fino all’età adulta. I più importanti sono rivolti ai piccoli che vengono seguiti da una pedagogista clinica, Elisa Tambone, che li segue anche nel percorso scolastico. Abbiamo aderito a questo progetto perché ci permette di avere un ideale comune e di condividerlo»

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Pantelleria, distacco di energia elettrica il 22 e 23 dicembre. Ecco dove

Direttore

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La società SMEDE ha reso noto che per i giorni 22 e 23 dicembre si dovrà procedere all’interruzione di erogazione di energia elettrica nelle zone indicate di seguito

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ISPRA e GUARDIA COSTIERA: firmato Protocollo d’Intesa a tutela del nostro mare

Matteo Ferrandes

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È stato firmato nei giorni scorsi a Roma, nella sede del Comando Generale delle Capitanerie di porto, un Protocollo d’Intesa tra l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, volto a rafforzare ulteriormente la cooperazione istituzionale nella tutela dell’ambiente marino e costiero. L’accordo consolida un percorso di collaborazione già sviluppato in passato, ampliandone gli ambiti di intervento e introducendo nuovi strumenti operativi.

L’ISPRA, infatti, è organo tecnico-scientifico nazionale a supporto delle politiche ambientali e punto di riferimento per le attività del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), che svolge analisi, monitoraggi e controlli per la salvaguardia degli ecosistemi marini e costieri.

La Guardia Costiera, invece, è impegnata quotidianamente nella vigilanza, nella tutela dell’ambiente marino, nel controllo del traffico marittimo, nella pesca e nella gestione delle emergenze in mare.

Il Protocollo punta a migliorare l’efficacia delle attività di monitoraggio, controllo, ricerca e prevenzione, elevando la qualità tecnico-scientifica delle azioni congiunte e permettendo un più efficiente impiego delle risorse pubbliche, mediante il potenziamento delle attività di osservazione dello stato dell’ambiente marino – dalla qualità delle acque alla biodiversità, dai rifiuti in mare alla presenza di specie aliene – insieme a specifiche attività di verifica sulle pressioni antropiche come rifiuti, scarichi, dragaggi, maricoltura e pesca.

Un capitolo rilevante riguarda la cooperazione nelle emergenze ambientali in mare, la formazione del personale e la condivisione delle informazioni provenienti da reti e sistemi di monitoraggio. Sono previste, inoltre, attività congiunte nelle Aree Marine Protette, oltre a collaborazioni nell’ambito degli interventi del PNRR per il ripristino ecologico, iniziative di educazione ambientale ed azioni a supporto della transizione ecologica dei porti.


Le attività previste dal Protocollo saranno attuate attraverso specifiche convenzioni operative, che definiranno programmi di lavoro, utilizzo di mezzi e personale, responsabilità, tempistiche e modalità di gestione delle informazioni. È prevista l’istituzione di un Comitato di coordinamento paritetico formato da rappresentanti delle due Amministrazioni, incaricato di monitorare l’attuazione dell’accordo e di redigere annualmente un rapporto sullo stato delle attività.

«La tutela dell’ambiente marino è una missione che richiede competenze, presenza operativa e una forte integrazione tra le istituzioni» – ha dichiarato l’Ammiraglio Sergio LIARDO, Comandante Generale della Guardia Costiera. «Questo Protocollo rinnova e rafforza una collaborazione ormai consolidata con ISPRA, con l’obiettivo di garantire una protezione sempre più efficace dei nostri mari e delle nostre coste. Un impegno che affrontiamo ogni giorno con responsabilità e con una visione rivolta alle future generazioni».

«La firma di questo Protocollo rappresenta un passo importante per rafforzare il percorso di collaborazione tra ISPRA e il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera» – ha dichiarato il Prefetto Stefano LAPORTA, Presidente dell’ISPRA. «La tutela dell’ambiente marino e costiero richiede competenze integrate, capacità di intervento tempestive e una visione condivisa delle sfide che ci attendono. Grazie a questo accordo rafforziamo ulteriormente la sinergia tra ricerca scientifica, monitoraggio ambientale e attività operative sul territorio, mettendo a sistema dati, professionalità e tecnologie che consentiranno di prevenire e contrastare con maggiore efficacia le pressioni che gravano sui nostri mari. Siamo convinti che questa collaborazione contribuirà non solo a migliorare la qualità degli ecosistemi marini, ma anche a promuovere una cultura della sostenibilità e della responsabilità condivisa. ISPRA continuerà a mettere al servizio del Paese il proprio patrimonio scientifico, con l’obiettivo comune di proteggere un patrimonio naturale che appartiene a tutti».

Il Protocollo ha una durata di tre anni, rinnovabile previo accordo tra le Parti, e non comporta oneri economici diretti.

 

 

 

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10 consigli pratici per un Natale sostenibile: idee semplici per feste più green

caterina murana

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Il Natale 2025 segna un nuovo passo verso celebrazioni più sostenibili, grazie a una crescente attenzione verso comportamenti responsabili durante le feste. Dalla scelta dell’albero agli addobbi, dai regali alla tavola, ogni gesto può diventare un contributo concreto alla tutela del pianeta. Le linee guida proposte invitano a ripensare abitudini radicate con creatività, dimostrando che celebrare in modo green è possibile e persino arricchente.

Un Natale consapevole: consigli per ridurre l’impatto delle feste

Ecco una serie di indicazioni mirate per ridurre l’impatto ambientale durante il periodo natalizio. L’obiettivo è orientare i consumi in modo più etico e responsabile, senza rinunciare all’atmosfera delle feste:

Riduzione degli sprechi

Scelte locali e meno impattanti

Rivalutazione degli oggetti già presenti in casa
Tra i suggerimenti più utili spiccano la preferenza per un consumo responsabile, l’acquisto di prodotti locali e di stagione e l’attenzione agli imballaggi. Anche l’albero di Natale può essere reinterpretato: meglio sceglierne uno proveniente da coltivazioni controllate oppure optare per alternative creative con materiali riciclati, evitando decorazioni usa e getta. Queste scelte consentono indirettamente di risparmiare in bolletta, specie quando si adottano luci efficienti; se ne vuoi sapere di più, consulta una guida sul consumo medio della luce, così da capire quali comportamenti adottare per ottimizzare davvero i consumi durante le feste.

La sostenibilità non viene presentata come una rinuncia, ma come una riscoperta di valori autentici. Preparare pranzi condivisi, scegliere luci a basso consumo o regalare esperienze al posto di oggetti materiali sono scelte che arricchiscono il significato delle feste. Un Natale più consapevole diventa così occasione di partecipazione e cura collettiva, anche grazie a una maggiore attenzione al risparmio e all’utilizzo informato delle risorse, supportato da strumenti utili come le guide dedicate al consumo medio del gas.

Addobbi, regali e tavola: idee pratiche per festeggiare senza pesare sul pianeta
I periodi festivi comportano un incremento dell’uso di energia e della produzione di rifiuti, ma con scelte mirate è possibile alleggerire l’impronta ecologica. Gli esperti suggeriscono di partire dagli addobbi, privilegiando decorazioni realizzate a mano, materiali naturali e luci a LED, che consumano molto meno.

Decorazioni artigianali
Materiali naturali e riciclati
Luci a basso consumo

Anche il packaging dei regali merita attenzione: riutilizzare giornali, stoffe o carta riciclata permette di ridurre i rifiuti post-festa e aggiunge un tocco personalizzato alle confezioni. L’adozione di luci efficienti, insieme alla valutazione delle offerte green presenti sul mercato energetico, contribuisce a risparmiare in bolletta durante il periodo natalizio.

Per la tavola, viene consigliato di optare per ingredienti stagionali e locali, riducendo al minimo gli sprechi alimentari. Pianificare le porzioni, evitare piatti confezionati e limitare i prodotti con lunghe filiere di trasporto permette di diminuire le emissioni di CO₂.

Le scelte green arrivano anche in casa, nella moda e nel lifestyle

La tendenza verso un Natale sostenibile si riflette sempre più anche nello stile di vita quotidiano. Le scelte green riguardano la moda, l’arredamento, gli eventi e il modo stesso di vivere le feste. Indossare capi realizzati con materiali naturali o riciclati, utilizzare stoviglie riutilizzabili o creare centrotavola con elementi naturali sono pratiche ormai diffuse e facilmente replicabili, supportate anche dalla crescita delle offerte green.

Sempre più persone scelgono regali esperienziali, come attività culturali o iniziative benefiche, al posto dei tradizionali oggetti materiali. Crescono inoltre le realtà che adottano packaging sostenibili e progetti di compensazione ambientale, dimostrando come eleganza e responsabilità possano convivere durante le feste.

Regali immateriali
Packaging più sostenibili
Scelte orientate alla durata

La diffusione di queste pratiche sta contribuendo a ridefinire il significato del Natale, spostando l’attenzione dal consumo al valore. Un segno dei tempi che invita a costruire un futuro più verde anche sotto l’albero.

 

Fonte: https://www.papernest.it/news/10-consigli-natale-sostenibile/ 

S

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