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“Casa” in radio e digitale il nuovo brano dell’artista siciliano Tony Canto

Matteo Ferrandes

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In radio e in digitale “CASA”, il nuovo brano del poliedrico artista TONY CANTO che con la sua musica ha fuso le tradizioni siciliane e brasiliane. Online il video.

TONY CANTO

IN RADIO E IN DIGITALE

 

“CASA”

IL NUOVO BRANO DEL POLIEDRICO ARTISTA

CHE CON LA SUA MUSICA HA FUSO LE TRADIZIONI SICILIANE E BRASILIANE

 

ONLINE ANCHE IL VIDEO

https://www.youtube.com/watch?v=r9toqH2fJ-A

 

È in radio e disponibile in digitale “CASA” (Athena Produzioni Srls /Artist First), il nuovo brano del poliedrico artista TONY CANTO, che partendo dalla Sicilia ha conquistato il Brasile fondendo nella sua musica le tradizioni siciliane e brasiliane.

 

“Casa” (https://tonycanto.lnk.to/Casa), scritto dallo stesso Tony, è un brano dal sound brasiliano, marcatamente influenzato dall’armonia, dal ritmo e dal movimento tipico del paese verde oro.

Lo stile musicale di matrice pop internazionale richiama il samba, l’immancabile chitarra classica, suonata dallo stesso Tony, e le percussioni fanno da anima del brano e accompagnano il testo scritto prevalentemente in italiano, arricchito da espressioni inglesi e portoghesi. Tony affida alla musica, che è da sempre riconosciuta come linguaggio universale, un messaggio di unione tra tutti i popoli e della non appartenenza ad una specifica parte del globo.

 

«Gli animali da sempre e per sempre conoscono l’armonia e i loro versi antichi evocano vita e rispetto, loro non sanno cosa siano le nazioni né le religioni, esistono e convivono – afferma Tony Canto – L’essere umano è il cortocircuito esistenziale, adatta l’ambiente a se stesso e se migra viene fermato da altri uomini. Il mondo è casa. L’amore è l’unica casa possibile. Una guerra in un luogo è una guerra in tutto il mondo».

 

Online il video musicale: https://www.youtube.com/watch?v=r9toqH2fJ-A

 

Il videoclip, semplice ma incisivo, vede l’alternarsi di scene in cui Tony interpreta il brano, altre in cui impugna la sua chitarra e momenti in cui tiene tra le mani un pallone. La sfericità di quest’ultimo è usata come similitudine del globo sul quale i cittadini del mondo, rappresentati dalle sue dita, si incontrano e proseguono il loro cammino insieme. Il cantautore usa il pallone anche come strumento a percussione, per ribadire come il ritmo della musica sia la forza che unisce tutto il mondo.

 

Tony Canto è un musicista compositore, cantautore, produttore, scrittore, arrangiatore e chitarrista siciliano. Ha all’attivo cinque album: “Il visionario” (2007, NUDDU), “La strada” (2009, Leave Music/ Self), “Italiano federale” (2011, Leave Music/ Universal) e “Moltiplicato” (2016, Leave Music/ Sugar Music), quest’ultimo edito anche in Brasile con una versione italo portoghese intitolata “Moltiplicato Brasil” (2020, suga music/Dubas musica) e “Casa do Canto” (2022, Dubas musica).

Da diversi anni è nel roster di Sugar Music in qualità di autore per Nina Zilli, Raphael Gualazzi, Mannarino, Pilar, Bungaro ed è co autore con Giovanni Allevi del brano “Life Is A Miracle” interpretato da Federico Paciotti e Sumi Jo. Tony ha inoltre lavorato in qualità di produttore artistico e arrangiatore ai primi quattro album di Alessandro Mannarino e all’ultimo album di Mario Venuti.

Nell’ambito cinematografico, invece, ha collaborato alla composizione delle colonne sonore di film quali “La Vita Come Viene” (di Stefano Incerti, 2003), “Manuale D’Amore” (di Giovanni Veronesi, 2005), “La Matassa” (di Giambattista Avellino, Valentino Picone e Salvatore Ficarra, 2009), “La Prova” (di Ninni Bruschetta, 2017) e “Ci vuole un fisico” (di Alessandro Tamburini, 2018). Nel 2013 vince il premio Mario Camerini come “Miglior brano su film” con “Ti amo Italia” scritta per il film “Benur” di Massimo Andrei.

È autore del testo e della musica del brano “A mare si gioca”, la poesia sulla migrazione interpretata da Nino Frassica sul palco del Festival di Sanremo 2016.

Nel 2020 Tony pubblica il suo primo romanzo “Il sognatore seriale” e nello stesso anno è impegnato in una tournée in Brasile per presentare l’album “Moltiplicato Brasil”. Nel gennaio 2022 pubblica “Casa do Canto” che presenta dal vivo con un tour teatrale che lo vede esibirsi nelle maggiori città brasiliane. Nello stesso anno scrive e porta in scena come attore, insieme a Maurizio Marchetti, la commedia “Ma si…dai”.

 

https://open.spotify.com/artist/60EwKxGrxmuJcB9btLOIxr?si=NogR90rHQmyOBt8Fr8VG3g – https://www.youtube.com/channel/UCkFsafuQE_j073O_Z_ahdkw-

https://www.instagram.com/tonycanto1/

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Davide Lo Surdo: Biografia

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Davide Lo Surdo, nato a Roma il 24 luglio 1999, è il chitarrista più veloce della storia della musica secondo la rivista Rolling Stone e la sua chitarra signature è stata conferita permanentemente al museo “Sigal Music Museum”, dove sono conservati anche strumenti suonati da Mozart e Chopin. 

Lo Surdo è stato incluso nel libro dedicato alla storia della musica, “Rock Memories 2” scritto da Maurizio Baiata, insieme ai Beatles, Pink Floyd e Jimi Hendrix. Il giornale “El Mercurio” lo ha definito una “Leggenda vivente della storia della musica”.

Lo Surdo ha scoperto la sua passione per la chitarra a 9 anni

Sua madre è Sandra Giorgio e suo padre Maurizio Lo Surdo. Durante la sua infanzia, Lo Surdo trascorreva del tempo con Aurora, una bambina vicina di casa sua coetanea. Un giorno, la vide suonare degli accordi con il padre e ne rimase talmente affascinato che chiese loro dove prendesse lezioni. Aurora studiava chitarra all’oratorio del quartiere, e così la madre di Davide lo mandò a studiare in questo oratorio. Lo Surdo aveva solo 9 anni e dopo poco tempo era in grado di effettuare rapidi cambi di accordi. Successivamente Lo Surdo iniziò a studiare con vari maestri ma il suo apprendimento fu così veloce che iniziò a studiare da autodidatta guardando video online e riproducendo immediatamente ciò che vedeva.

Lo Surdo si è esibito all’evento “Rolling Stone Music & Run 2021″ per la celebrazione del 15° anniversario di Rolling Stone Magazine in Brasile, nell’arena Sambódromo do Anhembi. Nello stesso anno, anche GuitarraMX Magazine lo ha riconosciuto come il chitarrista più veloce della storia. Ha intrapreso numerosi tour internazionali in Sud America, Stati Uniti, Asia ed Europa e nel corso della sua carriera, ha condiviso il palco con Jeff Loomis, Steve Vai, Mike Stern. Il 26 gennaio 2019, Lo Surdo si è esibito al “Whisky a Go Go” a Hollywood e nello stesso anno, è stato premiato ai Sanremo Music Awards di Venezia come il chitarrista più veloce di tutti i tempi.

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Cinema, la Regione finanzia il film per la televisione “La stoccata vincente”

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Presidenza della Regione
È stato realizzato con il contributo della Regione, tramite la Sicilia Film Commission, “La Stoccata Vincente”, il film tv diretto da Nicola Campiotti che andrà in onda in prima serata su Rai 1 il 24 settembre. La pellicola narra la storia dello schermidore catanese Paolo Pizzo, due volte campione del mondo, che da adolescente ha combattuto e vinto la sfida più importante della sua vita, lottando contro un tumore al cervello. Il film, prodotto da Gloria Giorgianni per Anele Srl in collaborazione con Rai Fiction, vede tra i protagonisti l’attore siciliano Alessio Vassallo, con Flavio Insinna nei panni del padre dell’atleta catanese. 

«Il progetto – ha detto l’assessore regionale dello Spettacolo Elvira Amata, nel corso della presentazione nella sede Rai di Viale Mazzini a Roma – sottolinea come lo sport costituisca uno strumento sociale di straordinaria importanza, soprattutto per i giovani. La meravigliosa favola di Paolo Pizzo, raccontata nella cornice scenografica delle location siciliane, esalta ancora una volta la politica che il governo Schifani sta attuando nel settore audiovisivo, ponendo sempre più spesso la Sicilia sotto i riflettori del grande pubblico».

Lo schermidore Paolo Pizzo ha collaborato assiduamente alla realizzazione del film, curando la preparazione tecnica e atletica di Alessio Vassallo e affiancandolo costantemente durante le riprese, alcune delle quali realizzate tra Catania, Aci Castello, Acitrezza e soprattutto l’Etna, con i suoi crateri silvestri a duemila metri.

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“Solo di spalle”, il nuovo EP di Massimo Franchini per chi è rimasto nella penombra 

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Le riflessioni profonde, la malinconia per un passato che non c’è più e allo stesso tempo la forza di andare avanti nonostante le sofferenze e le delusioni. “Solo di spalle”, il nuovo EP di Massimo Franchini in collaborazione con Sheila Rosati, è tutto questo e non solo: è il mettere sulla bilancia le esperienze di vita di quelle persone che non vivono le luci della ribalta, che speravano in qualcosa di meglio, che si rendono conto del fatto che manchi poco tempo e lo vogliono sfruttare.

“Solo di spalle” è stato pubblicato nell’estate del 2023 da Sorridi Music, è presente su tutti gli store musicali (https://album.link/i/1693463472) ed è il secondo frutto della collaborazione tra Massimo Franchini e l’etichetta discografica dopo “Chimeramente Gotika – Sfumature d’amore”, un progetto nato dalla raccolta di poesie “Gotica Chimera” di Francesca Ghiribelli che è l’autrice dei testi.
Stavolta l’artista conosciuto anche con lo pseudonimo Intima Cantor ha composto parole e musica di tutti i brani contenuti nell’album e ha proseguito il sodalizio creativo con la collega Sheila Rosati, che presta la sua voce in alcuni brani tra cui proprio quello che dà il nome all’opera e spiega a chi è dedicata: ‘A quelli con la valigia in mano, comparse senza primo piano, senza menzioni o note a margine, ma solo di spalle, casomai’. Franchini collabora, infatti, da anni con la scrittrice laziale e si possono ascoltare i suoi arrangiamenti in melodie pop che arricchiscono i racconti degli audiolibri scritti e interpretati da lei, come la raccolta “Le canzoni di Rudy” tratta dal romanzo “Galaverna”.

Anche per questo motivo ha scelto come titolo dell’opera il brano cantato a due voci, è un omaggio a Sheila, uno dei gesti eleganti e cortesi tipici di un’altra epoca raccontati nella traccia “A quelli”, e un augurio che quell’epoca ritorni, come il cantautorato degli anni ‘80.
Perché la malinconia e quel pizzico di rimpianto che accompagnano tutte le ballate (e la vita in generale) incontrano la speranza di un finale migliore, per tutti, come in “Anni”: ‘Prendimi la mano, forse abbiamo ancora una stagione per vivere il momento prima dell’ultima stazione. Quando il treno poi si fermerà, quando scenderemo dall’ultimo vagone. Presto, il tempo vola via di già’.

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