Cultura
Caro 2020, ti scrivo

“Le parole dell’anno trascorso appartengono al linguaggio dell’anno trascorso e le parole dell’anno a venire attendono un’altra voce.”
Questa frase del poeta Thomas Stearns Eliot sembra calzare a pennello con l’anno che ci apprestiamo a salutare, del quale non vorremmo portarci dietro neanche certe parole che, purtroppo, sono entrate a far parte della nostra quotidianità: COVID-19, tamponi, lockdown, indice di contagio, DPCM, quarantena, e chi più ne ha più ne metta!
Tutti noi desideriamo ardentemente metterci alle spalle il 2020, che nostro malgrado resterà un anno indimenticabile, che ci ha tolto anche la possibilità di festeggiare il Capodanno come eravamo soliti fare. Ogni Paese ha la sua tradizione, iniziando dalle isole Samoa e Kiribati, le prime ad accogliere l’anno nuovo, per finire con le Hawaii e l’Alaska, che chiudono i festeggiamenti. Quest’anno non abbiamo neppure potuto viaggiare come avremmo voluto, ma niente ci vieta di farlo virtualmente, dando un’occhiata ad alcune tradizioni per celebrare Capodanno nel mondo.
Il nostro viaggio comincia dall’Australia, nello specifico dalla città di Sydney, che è stata in grado di creare uno degli spettacoli pirotecnici più belli del mondo, anche grazie allo scenario offerto dal suo porto, che permette di godersi i fuochi d’artificio praticamente da ogni posizione. Non ci sono tradizioni culinarie né rituali particolari, perché gli australiani preferiscono festeggiare all’aperto tutti insieme, soprattutto sulle grandi spiagge cittadine.
In Giappone il rito per eccellenza è quello delle campane del tempio, che rintoccano 108 volte. Ogni rintocco corrisponde ai peccati che fanno parte del credo buddhista, e si pensa che questo cerimoniale purifichi dai peccati commessi durante tutto l’anno. Le campane suonano 107 volte nella giornata del 31 dicembre, e una volta subito dopo la mezzanotte. Anche nel Paese del Sol Levante non ci sono tradizioni gastronomiche speciali, e si consumano soltanto pochi piatti preparati per l’occasione.
In tutta la Russia i cittadini scrivono i loro desideri e buoni auspici su un pezzo di carta, che successivamente bruciano. Le ceneri così prodotte vengono aggiunte allo champagne utilizzato per il brindisi di mezzanotte, e il bicchiere deve essere bevuto nel giro di un minuto, altrimenti il desiderio non si avvererà. Inoltre, i russi si scambiano i regali nel giorno di Capodanno, e non a Natale, che per loro cade il 7 gennaio. Per quanto riguarda le tradizioni culinarie si prepara una quantità innumerevole di insalate.
In Spagna, che si tratti di Barcellona, di Valencia, di Siviglia o di qualsiasi altra città, è praticamente impossibile trovare una persona che a Capodanno non mangi 12 acini d’uva, uno per ciascun rintocco dell’orologio della Puerta del Sol di Madrid. Secondo la credenza popolare, tendente alla superstizione, i 12 acini garantiscono 12 mesi di fortuna per il nuovo anno.
Per Capodanno in Brasile si dà ancora una volta mostra del carattere allegro e gioioso della gente, che scende in strada a festeggiare. Si veste totalmente di bianco per allontanare gli spiriti maligni, e si tuffa nell’oceano, esprimendo un desiderio per ogni onda che riescono a saltare. Predomina il bianco anche in cucina, dove prevalentemente si cucinano alimenti di questo colore.
Negli Stati Uniti il rituale più famoso è quello che si consuma ogni anno a New York nella favolosa Times Square, dove confluisce almeno 1 milione di persone. La tradizione vuole che allo scoccare della mezzanotte si debba baciare il proprio partner/la propria partner, oppure la persona che si ha più vicina in quel momento. La discesa di una sfera di cristallo dal grattacielo One Times Square segna il conto alla rovescia verso il nuovo anno.
Concludiamo il nostro viaggio virtuale a Buenos Aires, Argentina. Le abitudini argentine per celebrare il Capodanno prevedono il consumo di un pasto a base di fagioli, considerati di buon auspicio per la propria carriera lavorativa, sia perché infonderanno sicurezza a chi è soddisfatto del proprio lavoro, sia perché creeranno opportunità interessanti per coloro che vogliono cambiare mestiere. Chi invece spera in un cambiamento in positivo della propria vita sentimentale indossa un paio di mutande rosa.
Indossare la biancheria intima di un colore particolare, nello specifico il rosso, fa parte delle numerose tradizioni che caratterizzano la celebrazione del Capodanno nella nostra Italia. Quest’anno inevitabilmente i nostri festeggiamenti saranno diversi. Da Aosta a Lampedusa, da Bolzano a Pantelleria, dove dopo il cenone è consuetudine andare a ballare nei circoli sparsi per le varie contrade, dovremo farci forza l’un l’altro, rispettare le regole e restare a casa, in attesa di tempi migliori nei quali potremo tornare ad abbracciarci e a festeggiare come di nostra abitudine.
Ambiente
Pantelleria, dal 17 settembre riprendono le visite agli asini panteschi: Ettore ci aspetta

Dopo un dovuto e meritato riposo, da mercoledì 17 sarà possibile visitare il piccolo nucleo di asini panteschi presenti sull’isola. Vi aspettiamo alle ore 16:00 in via Madonna del Rosario( chiesetta di Sibà).
Dopo una passeggiata per un breve sentiero, raggiungeremo la residenza degli asini, dove non solo vi parleremo del progetto di tutela e riproduzione messo in atto dal Dipartimento dello sviluppo rurale e territoriale ( servizio 17 per il territorio di Trapani) ma vi faremo interagire con gli asinelli, soprattutto con il piccolo e socievole Ettore di Sibà, primo esemplare di asino pantesco nato sull’isola di Pantelleria dopo 35 anni di assenza della razza.
Per info e adesioni contattate il num. 3295613829
Cultura
Pantelleria, domani primo giorno di scuola. Gli auguri del Vicesindaco Pineda

Pineda “Siate curiosi ed esigenti, abbiate sete di sapere e mantenete la serenità di fronte alle difficoltà che incontrerete”
Domani, 15 settembre 2025, suonerà la campanella per le scuole della Sicilia e di Pantelleria, per il primo giorno di scuola.
Alunni di ogni età, docenti e personale scolastico riprenderanno gli impegni finalizzati alla formazione e alla cultura.
Il Vicesindaco di Pantelleria nonchè Assessore alla Pubblica Istruzione, Adele Pineda, in una nota, rivolge gli auguri a tutti i protagonisti degli istituti scolastici
A nome di tutta l’Amministrazione comunale desidero rivolgere un caloroso augurio agli
studenti, ai docenti, al Dirigente, a tutto il personale della scuola e alle famiglie, per l’inizio
del nuovo anno scolastico. La ripresa delle attività didattiche è un momento
particolarmente importante: dopo le vacanze estive ci si ritrova più rilassati, riposati e
pronti ad affrontare un nuovo anno ricco di scoperte, di conoscenze, di sfide e di
opportunità che consentiranno, a ciascuno, una positiva crescita personale e un
importante arricchimento delle proprie esperienze. Agli studenti in particolare rivolgo un
invito “Siate curiosi ed esigenti, abbiate sete di sapere e mantenete la serenità di fronte
alle difficoltà che incontrerete: la scuola saprà darvi risposte concrete e adeguate, che vi
aiuteranno nel raggiungimento dei vostri obiettivi”.
Questa Amministrazione è sempre stata presente e vicina alla scuola, che quest’anno
ripartirà in modo puntuale domani, 15 settembre, dopo che nei diversi plessi sono stati
effettuati interventi di manutenzione, pulizia esterna e disinfestazione.
Siamo pienamente consapevoli dell’importanza dell’istruzione e del ruolo formativo,
educativo e sociale della scuola e continueremo a impegnarci per riuscire a offrire strutture
e servizi rispondenti alle esigenze della comunità.
Un sereno anno scolastico a tutti!
L’assessore alla P.I.
Prof.ssa Adele Pineda
Attualità
Trapani, a lezione di Rotary con Giovanni Palermo. Il socio del Club di Pantelleria in un memorabile caminetto

Palermo “” Servire al di sopra di ogni interesse personale” non è uno slogan, è la bussola che ci ricorda che la nostra professionalità , il nostro tempo e le nostre energie hanno senso quando diventano dono”
Ieri, 12 settembre, presso Villa Pampalone, in Trapani, si è tenuto il Caminetto di Formazione organizzato dal Rotary Action.
Relatore scelto per l’incontro, Giovanni Palermo, assistente per il secondo anno di fila del Governatore del Rotary Sicilia-Malta, Distretto 2110, nonchè socio del Club di Pantelleria. In cattedra, anche il Coordinatore Assistenti del Governatore per la Sicilia Occidentale Ludovico La Grutta, istruttore per i Club di Partanna e Salemi Salvatore Martinico, Patrizia Barbera Presidente Rotary Trapani-Erice e Francesco Maltese.
Nel suo discorso, che riporteremo di seguito come insegnamento dei principi cardini del Rotary, con fermezza ed energia, incita al senso di amicizia, di comunione e condivisione di intenti, di mettere a disposizione del Rotary e, quindi, del prossimo la propria professionalità al di sopra di un interesse personale.
L’importanza di fare squadra e, non di meno, di far conoscere il Rotary in ogni dove, non come stemma, come blasone, ma con atti concreti.
Il discorso di Giovanni Palermo
Care amiche, cari amici,
ci ritroviamo, in questo momento, con il nostro caminetto di formazione.
E’ un’occasione rotariana che ci porta al dialogo, al confronto e alla voglia di crescere insieme.
il Rotary non è teoria, ma azione, è un cammino che viviamo insieme:
Il titolo ci guida: “il Rotary in azione: un percorso di amicizia, di servizio e crescita”
e’ il manifesto della nostra identità!!
Il Rotary è nato come amicizia tra professionisti, Paul Harris non fondò un’associazione, ma mise insieme degli amici.
Amicizia significa fiducia, rispetto, condivisione.
Senza questo legame umano, iI Rotary sarebbe un club come tanti.
E’ l’amicizia che ci dà la forza di guardare oltre a noi stessi e di pensare al bene comune.
L’amicizia e’ la radice: senza di essa non c’è comunità, non c’è azione duratura .
Il servizio. Non un servizio fatto di parole, ma di azione concrete.
“ Servire al di sopra di ogni interesse personale”
Non è uno slogan, è la bussola che ci ricorda che la nostra professionalità , il nostro tempo e le nostre energie hanno senso quando diventano dono. Che si tratti di progetti locali o internazionali, il servizio Rotariano porta frutti duraturi, perché nasce dalla passione e dalla competenza!!
Non beneficienza, ma mettersi in gioco in prima persona.
E infine, la crescita. Ogni volta che serviamo, cresciamo: come persone, come professionisti, come comunità’.
Il Rotary e’ palestra di leadership, ma anche scuola di umiltà e di ascolto.
Cresciamo insieme, e nel crescere rafforziamo il nostro club e la sua capacità di incidere nella società.
Chi serve, cresce; chi cresce, diventa testimone credibile.
Il Rotary in azione è proprio questo: amicizia che diventa servizio, e il servizio che diventa crescita.
Il nostro compito è semplice ma impegnativo: vivere questi valori non solo dentro le nostre riunioni, ma anche nella vita di ogni giorno, così Rotary diventa luce: una luce che illumina prima noi stessi, e poi il mondo intorno a noi, dove serve di più !
Grazie
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