Ambiente
Carne Sintetica: 25 volte più Inquinante di quella Tradizionale?

L’ultimo decreto del governo riguardante la proibizione di produzione di carne sintetica è connesso all’impatto che questa ha sull’ambiente. Tuttavia, con i dovuti controlli sulle emissioni di CO2, possibili grazie ad investimenti in ricerca e sviluppo, potrebbe diventare un’interessante alternativa sostenibile per l’ambiente.
Cos’è e come si produce la carne sintetica?
La carne sintetica, meglio definita coltivata o artificiale, rappresenta un’innovazione rivoluzionaria nel campo alimentare. Prodotto di una coltivazione cellulare in vitro, deriva da cellule animali, solitamente prelevate da polli, mucche o maiali. Queste cellule vengono fatte proliferare in condizioni controllate, utilizzando bioreattori che replicano l’ambiente naturale dei tessuti animali. Il processo inizia con l’estrazione di cellule staminali, che successivamente si differenziano in cellule dei principali tessuti.
Il processo di coltivazione comprende:
Uso di terreni di crescita e di nutrienti per lo sviluppo cellulare.
Differenziazione in cellule muscolari, formando le fibre base dei tessuti muscolari.
Crescita in tessuto muscolare attraverso condizioni controllate.
Questo metodo permette la produzione di carne senza il bisogno di allevare e macellare animali, riducendo il consumo di risorse naturali come energia, acqua e suolo.
CO2 emessa dalla carne coltivata: nell’ambiente per millenni
Nonostante la carne coltivata sia una soluzione innovativa in ambito alimentare, presenta alcuni aspetti critici, quali:
Difficoltà nel riprodurre esattamente le caratteristiche organolettiche della carne tradizionale.
Dubbi sulla salute a lungo termine legati al consumo di carne sintetica.
Preoccupazioni per l’impatto ambientale in termini di produzione energetica e CO2 emessa. In particolare il gas metano, emesso nell’ambiente dalla produzione di carne tradizionale, si dissipa nel giro di 12 anni, nonostante abbia un impatto immediato sull’alterazione del clima più elevato rispetto alla CO2. La produzione di carne sintetica, che a differenza della carne tradizionale libera nell’ambiente solo CO2 e non gas, preoccupa in quanto l’anidride carbonica rimane nell’ambiente per millenni.
Queste sfide sottolineano la necessità di ulteriori ricerche e sviluppi per rendere la carne coltivata un’opzione realmente sostenibile e accettabile per i consumatori.
Carne sintetica come alternativa etica e sostenibile
D’altra parte, la carne sintetica offre vantaggi significativi che la rendono una proposta allettante per il futuro dell’alimentazione. Tra i benefici principali troviamo:
Riduzione delle emissioni di gas serra rispetto all’allevamento intensivo tradizionale.
Diminuzione dell’utilizzo di antibiotici e farmaci: essendo prodotta in condizioni controllate e sterili, la carne coltivata riduce il bisogno di questi prodotti, spesso impiegati in abbondanza nell’industria della carne.
Minore consumo di risorse naturali: la produzione richiede significativamente meno acqua, suolo e energia rispetto all’allevamento convenzionale.
Cruelty Free: evita la macellazione di animali, offrendo un’alternativa etica.
Questi aspetti la rendono particolarmente interessante in un contesto dove la sostenibilità e la riduzione dell’impatto ambientale sono prioritari.
Rendere la produzione sostenibile: investimenti in ricerca e sviluppo
In conclusione, la carne coltivata rappresenta un’opzione promettente per il futuro dell’industria alimentare. Sebbene attualmente presenti sfide significative, soprattutto in termini di impatto ambientale e accettazione da parte dei consumatori, potrebbe diventare un’alternativa sostenibile alla zootecnia.
A tal fine, è fondamentale prevedere degli investimenti in ricerca e sviluppo che permettano la produzione di carne sintetica su larga scala e far sì da avere un maggiore controllo sulle emissioni di CO2 ad essa connesse.
Fonte: https://www.contatti-energia.it/news/carne-sintetica/
Ambiente
Pantelleria nelle escursioni “Vulcania 2025”: scenari unici in passeggiata

Domenica 30 marzo si apre una tripletta di escursioni conoscitiva di Pantelleria.
Organizzate dal Centro Giamporcaro insieme all’Associazione Arma Aeronautica Pantelleria e il CAI, le uscite domenicali si svolgeranno come di seguito:
- Marzo: il giorno 30 presso orlo calderico Lago di Venere;
- Maggio: il giorno 6 presso Ghirlanda
- Maggio: il giorno 25 chiude la serie di uscite presso il Kaggiar Cala 5 Denti.
Per altri dettagli, contattare: Giovanni Bonomo 3496634786 o Adriana Licari 3492267760
Ambiente
Studenti di Pantelleria all’Università di Camerino portano loro ricerche sull’ambiente dell’isola

Gli studenti di Pantelleria scoprono piante endemiche sconosciute.
Con il progetto RESPIRE i ragazzi delle IV collaborano con giovanissimi colleghi di Lampedusa
Con il progetto RESPIRE – Research Education and Storytelling Project in Italian Remote Ecosystems, finanziato dalla National Geographic Society, dal 21 al 23 marzo prossimi arriveranno nella “riviera delle palme” gli Explorers di National Geographic.
Giovani studentesse e studenti e docenti Pantelleria e Lampedusa si confronteranno sulle loro esperienze conoscitive delle rispettive isole.
E’ la ricercatrice marchigiana Martina Capriotti, con il supporto dei docenti Unicam Francesco Palermo e Daniele Tomassoni dell’Unità di Ricerca e Didattica Unicam di San Benedetto del Tronto nel gruppo di ricerca del professor Francesco Alessandro Palermo, ad organizzare Respire sugli ultimi avamposti marini italiani nel Mediterraneo.
Abbiamo contattato il preside Fortunato Di Bartolo e la prof. Elisa Belvisi, che ci hanno spiegato le attività svolte dai nostri ragazzi, che hanno dimostrato ancora una volta un grande impegno, interesse e piacere per lo studio e soprattutto per il proprio territorio, così singolare e ricco di eterogenee risorse.
Parliamo di questo progetto che vede coinvolti alcuni studenti di Pantelleria e Lampedusa e l’Università di Camerino. I ragazzi si recheranno presso l’ateneo marchigiano per queste due giornate che sono di approfondimento delle isole siciliane? “Si tratta di un evento finale per un progetto che è stato iniziato lo scorso anno e terminato quest’anno. Sono 4 moduli diversi che sono stati portati avanti, per quanto riguarda le scuole superiori, Sono tutti ragazzi di quarta, 17 e 18. Esattamente si parla di quattro ragazzi della 4ª A del liceo scientifico e due studentesse della 4ª B del liceo scienze umane.”
Chi accompagnerà i ragazzi e come si svolgeranno queste giornate? “La professoressa Daniela Silvia sarà al fianco dei nostri studenti che i l venerdì i ragazzi faranno l’incontro con i ragazzi di Lampedusa, che hanno svolto le loro stesse ricerche, quindi confronteranno i reciproci risultati, insieme all’Explorer di National Geographic.
“Lavoreranno sui dati, mettendo insieme tutti i risultati, dopodiché si svolgerà anche una tavola rotonda con i docenti che hanno seguito queste attività.
“Il sabato ci sarà l’evento finale: ogni ragazzo presenterà i dati a tutti, durante una conferenza vera e propria aperta e i ragazzi esporranno i risultati ottenuti.
Ma i dati saranno relativi esattamente a cosa? “I nostri alunni hanno fatto uno studio di identificazione di flora locale, quindi specie endemiche che non erano state ancora mappate da nessuno. Si pensi che ci hanno fatto anche delle tesi universitarie sui dati raccolti dai ragazzi di Pantelleria, che hanno trovato delle specie endemiche, specie a rischio, specie esotiche.
“Queste identificazioni avvenivano tramite delle app dedicate che con le fotografie di alcune parti specifiche della pianta riusciva a dare una correlazione in base a dei database più o meno presenti su quest’app della flora trovata.”
“Oltre a questo hanno fatto anche lo studio del legno dei pini, con il carotaggio di alcune specie legnose per risalire all’età oppure per identificare i tempi di siccità o di pioggia.
Lo studio dei pollini
“In laboratorio, sfruttando anche il laboratorio della nostra scuola, hanno fatto studiato i pollini endemici, specie esotici e così via.
“La cosa bella è che ci sarà scritto che quella specie è stata individuata dall’alunno X. Questa è un app usata dai botanici a livello internazionale dove risulteranno specie che sono state mappate a Pantelleria da alunno Tizio, alunno Caio.
Professoressa Belvisi, questo è un contributo non soltanto naturalistico, scientifico, ma anche capace di creare, anzi di rinsaldare legame col territorio stesso? Il proposito del territorio, di queste specie che i ragazzi hanno riconosciuto, sono state fatte delle interviste alle famiglie sul nome dialettale di queste specie e sull’uso che veniva fatto e da lì sono nate queste schede con la pianta, la specie e tutta la storia della tradizione dell’isola, perché gli antichi usavano molto le piante e più di noi.
C’è anche questa parte storica, che è anche molto interessante.
Il modulo storytelling e del cibo locale
Ma un’altra cosa che volevo aggiungere per correttezza. Questi sono i due moduli di botanica affrontati da me, però c’è anche un altro modulo sullo storytelling, dove hanno fatto delle fotografie raccontando delle storie, ragazzi.
E poi hanno fatto un altro modulo “Cosa mi mangio”, per il quale abbiamo fatto delle uscite presso alcune aziende agricole del territorio, parlando dei prodotti a chilometro zero, della nostra agricoltura e hanno presentato dei questionari, ragazzi, sull’alimentazione isolana.
Ambiente
Pantelleria, selezione escursioni ufficiali per “Parco in Cammino”. Proposte entro 7 aprile

È online l’Avviso Pubblico per la selezione di escursioni che coinvolgono le Guide Ufficiali nel Parco Nazionale Isola di Pantelleria.
Parco in Cammino è il calendario ufficiale delle escursioni guidate in programma nella stagione 2025/2026 sull’isola di Pantelleria.
Le escursioni potranno comprendere diverse esperienze legate alla natura, al turismo sostenibile e alla valorizzazione del patrimonio agricolo, enogastronomico, storico e culturale dell’Isola.
Le proposte dovranno essere inviate entro il 7 aprile 2025 esclusivamente via PEC all’indirizzo protocollo@pec.parconazionalepantelleria.it, secondo le modalità indicate nell’Avviso Pubblico. Saranno richiesti una lettera di accompagnamento e la compilazione delle schede escursione nei modelli previsti.
Il periodo di svolgimento delle escursioni è dal 20 maggio 2025 al 31 marzo 2026.
Per dettagli e documentazione completa, consultare il sito ufficiale del Parco
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