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Pantelleria

Carmelo Gigante ricordato come lo straordinario ricercatore di Pantelleria

Redazione

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Nella nostra piccola Galleria dei Panteschi da ricordare e celebrare manca ancora la figura di un figlio dell’isola che trascorse buona parte della sua vita a raccogliere notizie e dati sulla sua e nostra piccola patria.

Uomo del Novecento, nel senso pieno della parola, di grande rigore intellettuale, costruire il frutto delle sue meticolose ricerche, lo portò a scandagliare autori ed opere di mezzo mondo, raccogliendo informazioni, nomi, titoli e opere, di cui la stragrande maggioranza anche degli stessi Panteschi non conosce o addirittura non ha mai sentito nominare.
Nacque a Pantelleria nel 1932, vivendo ivi il suo primo decennio per poi studiare a Trapani; dopo avere conseguito il titolo di ufficiale di marina commerciale, si dedicò a svolgere quest’attività per alcuni anni, conoscendo mari e paesi. Fantastica esperienza di vita, ma tuttavia la sua vera vocazione era e rimaneva lo studio.
Per questa ragione, accettò a un certo punto di lasciare il mare e inestricarsi in nuove avventure, sedentarie si ma forse ancora più profonde delle precedenti.
Divenne così il bibliotecario della FAST, Federazione delle Associazioni scientifiche e tecniche, con sede in piazza del Vecchio Politecnico, nella continentale città di Milano, dove nel frattempo si erano trasferite le due sorelle.
Fu qui che lo rividi, appassionato cultore di archivi ,  saggi e pubblicazioni di varia tipologia, che conosceva a menadito e di cui mi parlava con grandissimo entusiasmo.
Al contempo scriveva brani e pezzi pubblicati sotto varie testate fra cui ricordo La Martinella..
Fondato il Panteco, storico periodico di Pantelleria, fu chiamato a collaborare allo stesso con riflessioni, storie, “cunti” e poesie. Il suo entusiasmo fu tale da coinvolgere anche me, giovane professore di liceo e poi assistente universitario, dedito allora ad argomenti e discipline assai diversi.
Tralascio qui quanto mi riguarda, per approfondire il suo lavoro.
Lavoro enciclopedico il suo, bastasse a dimostrarlo l’elenco, con descrizione, di tutti gli autori, anche antichi, che avevano citato l’isola, o delle espressioni vernacolari di una lingua, in gran parte oggi perduta per l’incuria degli intellettuali locali, con apporti lessicali e grammaticali da tante e diverse parti dell’area mediterranea.
“Cossura” è il titolo che egli stesso diede alla sua opera libraria, in quella lingua latina che per oltre 1000 anni è stata il veicolo universale della sapienza e della cultura, anche se oggi soppiantata da interiezioni anglomani di dubbio gusto e profondità.
Pochi esemplari tutt’ora in commercio, ma che dovrebbero essere presenti nella libreria di ogni pantesco o “filopante”.
Non meriterebbe un vero ricordo istituzionale?
Penso proprio di sì.
Enzo Bonomo
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1 Commento

1 Commento

  1. Avatar

    LARA

    12:20 - Ottobre 11, 2021 at 12:20

    Le sorelle di Carmelo Gigante, Rosà e Giovanna, ringraziano profondamente il professore Enzo, Bonomo per l’articolo in ricordo del Fratello. Descrizione fedelissima di una figura che ha sempre lasciato il segno silenziosamente.
    Vogliamo ricordare che dopo la sua morte la sorella Giovanna ha fortemente voluto che la sua opera venisse resa più accessibile a tutti. Così è stata realizzata una copia fedele all’originale ma con un’estetica più attuale.
    I libri sono in vendita presso le librerie più note di Pantelleria.
    Cordiali saluti

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Pantelleria

Pantelleria l’imperdibile: al mondo 11ª “a place to be”

Nicoletta Natoli

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La classifica del 2023 del Time delle 50 mete imperdibili in tutto il mondo

Per un soffio Pantelleria ha mancato la top ten, ma ci viene da dire che l’importante è esserci!
La scorsa settimana la rivista Time ha pubblicato la sua annuale classifica dei luoghi da scoprire nel mondo, e tra questi all’undicesimo posto rientra proprio la nostra perla del Mediterraneo.

“Tutto cambia perché nulla cambi”

Sembrando quasi un moderno Gattopardo, all’inizio del suo articolo online dedicato a Pantelleria la giornalista Julia Buckley sostiene che di solito su questa “isola assonnata” nulla cambia. Ma, poco dopo, di fatto è lei stessa a smentirsi, disegnandone un ritratto in evoluzione.
Dalle sue parole si legge che il soffiare dei venti di questo “puntino vulcanico” nel Mediterraneo tra la Sicilia e la Tunisia, in realtà sta trasformando le sue montagne in un paesaggio verdeggiante e ondeggiante. Mentre, i flussi di lava nera stanno facendo mutare l’aspetto del suo litorale.

L’importanza del Parco

Secondo la rivista, l’apertura del Parco Nazionale nel 2016 è stata determinante per poter considerare Pantelleria una delle destinazioni imperdibili nel mondo. Grazie alla presenza di quest’area naturale protetta, infatti, l’isola è diventata una meta da visitare tutto l’anno e non soltanto nei mesi estivi.

Foto di e con Mario Squitieri

Nel centro del suo articolo la Buckley prosegue con il suo ritratto “gattopardiano”, raccontando come il vento del cambiamento sia arrivato a Pantelleria insieme alla prima direttrice del parco nel 2021.

Lago di Venere. Foto di Mario Squitieri

Perché Pantelleria?

Partendo dalla macchia mediterranea e dalle orchidee, e continuando con una passeggiata su una bici elettrica riscaldata dalla nebbia che aleggia dalle montagne, la giornalista ci conduce fino alla fine del suo articolo. Con gli immancabili capperi, i dammusi e lo zibibbo a fare da cornice, ci porta anche lungo i nuovi sentieri di trekking, dipingendo le altre bellezze del panorama dell’isola. Naturalmente, non ci fa mancare una visita al Museo Vulcanologico.

Dopo aver letto il ritratto del Time, ci viene da dire che la nostra Pantelleria sarà anche rimasta fuori dalla “top” ten, ma per noi è sempre il top!

 

Chiesa San Vincenzo – Faro Punta Spadillo. Foto di Mario Squitieri

Nicoletta Natoli

Tutte le foto sono per concessione di Mario Squitieri. In copertina: Pantelleria vista africana

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Ambiente

Incendio-Pantelleria, Evacuati Armani e Tardelli

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Evacuati Villaggio Armani e Villa Tardelli.

L’incendio che ha colpito, in modo particolare e quasi inaspettato, Gadir ha visto l’allontanamento degli abitanti delle due residenze VIP dell’isola.

La situazione sembrerebbe preoccupante nella zona Centro-Orientale dell’isola, sempre rigogliosa di un verde profumato e lussureggiante, come tratto da un dipinto di Monet, e mai intaccata, finora, da calamità simili.

 

 

 

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Cronaca

Da Pantelleria a New York, Kazzen srl Oro di Pantelleria porta la cucina pantesca al Fancy Food

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Con la busiata aromatizzata alla polvere di cappero, Kazzen srl Oro di Pantelleria – Prodotti tipici dell’isola

incanterà i palati della Grande Mela.

E’ questa la specialità con cui ha conquistato l’isola e poi ha vinto il premio al Vinitaly e ora, grazie al referente marketing estero, Rita Lauretti, l’azienda agricola ha il suo stallo espositivo al Fancy Food, il mercato dei cibi speciali di New York.

L’azienda e i suoi conduttori non smettono mai di stupirci delle conquiste che fanno nel mondo della cucina e della vinificazione, portando il nome di Pantelleria in tutto il mondo con intelligenza, intraprendenza e voglia di crescere, rappresentando, così, una eccellenza per l’isola.

 

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