Attualità
Cambio al vertice della Guardia Costiera: all’Ammiraglio Carlone succede l’Ammiraglio Liardo

Oggi, martedì 23 settembre, presso il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, si è svolta la cerimonia di avvicendamento nell’incarico di Comandante Generale tra l’Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Nicola Carlone e l’Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Pil. Sergio Liardo.
L’evento è stato preceduto, in mattinata, dal suggestivo momento della deposizione di una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto all’Altare della Patria.
Alla cerimonia del passaggio di consegne hanno preso parte il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il Sottosegretario di Stato alla Difesa Matteo Perego di Cremnago, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano, e il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino. Presenti, tra le numerose autorità, anche il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare Nello Musumeci e il Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo.
Alla cerimonia hanno altresì partecipato il Vice Comandante Generale e i Capi Reparto del Comando Generale, i Comandanti regionali, gli Ufficiali Ammiragli già Comandanti e Vice Comandanti Generali del Corpo, nonché rappresentanti delle altre Forze Armate, delle Forze di Polizia e degli altri Corpi dello Stato.
Dopo la consueta rassegna dei Reparti, il passaggio di consegne è stato suggellato dalla rituale formula di riconoscimento, pronunciata dall’Ammiraglio Carlone.
Nel suo intervento di commiato, l’Ammiraglio Nicola Carlone ha ripercorso i 47 anni di carriera, ricordando le numerose esperienze umane e professionali maturate e tracciando il suo ideale “testamento” per il futuro del Corpo: Professionalità al servizio degli altri, Prontezza operativa per le sfide del futuro, Presenza e sicurezza in mare e Proiezione internazionale. Dopo quattro anni al vertice della Guardia Costiera, ha affidato al successore il compito di guidare l’Istituzione con passione, coraggio e visione.
A seguire, uno dei momenti più suggestivi della cerimonia: dopo l’ammaina del vessillo dell’Ammiraglio Carlone, è stato issato quello dell’Ammiraglio Liardo, quale simbolico passaggio di testimone.
Nato a Catania nel 1961, laureato in Scienze Geologiche, l’Ammiraglio Sergio Liardo ha intrapreso una lunga e prestigiosa carriera nel Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera. Con oltre 3.000 ore di volo maturate come pilota dei velivoli del Corpo, ha ricoperto numerosi incarichi di comando e responsabilità: dal Circondario Marittimo di Agropoli alla guida del 2° Nucleo Aereo di Catania, passando dal Comando della Direzione Marittima della Liguria e del porto di Genova, fino ai ruoli apicali presso il Comando Generale.
Già Vice Comandante Generale, assume oggi la guida del Corpo con priorità che comprendono il potenziamento delle risorse umane e delle capacità tecnologiche e operative, nonché le nuove responsabilità affidate alla Guardia Costiera sui grandi laghi del Nord Italia.
Con l’occasione si informa che è stato pubblicato quest’oggi il nuovo numero del Notiziario della Guardia Costiera, al cui interno potrete trovare un’intervista all’Ammiraglio Carlone e un profilo dell’Ammiraglio Liardo.
Attualità
Si dimette l’assessore regionale all’Agricoltura Salvatore Barbagallo

L’assessore regionale dell’Agricoltura, Salvatore Barbagallo, ha presentato le dimissioni dall’incarico, efficaci da lunedì 22 settembre, per motivi personali.
Il presidente della Regione, Renato Schifani, nel corso di un incontro a Palazzo d’Orléans, ha espresso gratitudine «per l’impegno e la dedizione dimostrati durante il suo mandato», sottolineando «l’ottimo lavoro svolto e la grande professionalità con cui l’assessore Barbagallo ha portato avanti le proprie funzioni».
Attualità
22 settembre sciopero nazionale per Gaza

A rischio scuola e trasporti
A pochissimi giorni dall’agitazione del 19 settembre scorso, ecco la seconda giornata di protesta nazionale di 24 ore indetta da Usb e dai sindacati di base (Cub, Adl, Sgb). Coinvolti tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata lavorativa, per protestare “contro il Genocidio in Palestina e la fornitura di armi ad Israele” ma anche contro “l’economia di guerra e l’aumento delle spese militari” e “lo sfruttamento sul lavoro”. Lo sciopero, oltre a interessare i settori scolastici, dell’istruzione e della ricerca, coinvolgerà gran parte del comparto dei trasporti.
Al livello nazionale circa 80 piazze coinvolte e le categorie che si fermeranno saranno: Coinvolti tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata, con possibili ripercussioni sui servizi al cittadino e sui trasporti sia via terra che via mare, locali e nazionali. Escluso il trasporto aereo ma con orari e modalità diverse in base al settore
Attualità
Trapani, a lezione di Rotary con Giovanni Palermo. Il socio del Club di Pantelleria in un memorabile caminetto

Palermo “” Servire al di sopra di ogni interesse personale” non è uno slogan, è la bussola che ci ricorda che la nostra professionalità , il nostro tempo e le nostre energie hanno senso quando diventano dono”
Ieri, 12 settembre, presso Villa Pampalone, in Trapani, si è tenuto il Caminetto di Formazione organizzato dal Rotary Action.
Relatore scelto per l’incontro, Giovanni Palermo, assistente per il secondo anno di fila del Governatore del Rotary Sicilia-Malta, Distretto 2110, nonchè socio del Club di Pantelleria. In cattedra, anche il Coordinatore Assistenti del Governatore per la Sicilia Occidentale Ludovico La Grutta, istruttore per i Club di Partanna e Salemi Salvatore Martinico, Patrizia Barbera Presidente Rotary Trapani-Erice e Francesco Maltese.
Nel suo discorso, che riporteremo di seguito come insegnamento dei principi cardini del Rotary, con fermezza ed energia, incita al senso di amicizia, di comunione e condivisione di intenti, di mettere a disposizione del Rotary e, quindi, del prossimo la propria professionalità al di sopra di un interesse personale.
L’importanza di fare squadra e, non di meno, di far conoscere il Rotary in ogni dove, non come stemma, come blasone, ma con atti concreti.
Il discorso di Giovanni Palermo
Care amiche, cari amici,
ci ritroviamo, in questo momento, con il nostro caminetto di formazione.
E’ un’occasione rotariana che ci porta al dialogo, al confronto e alla voglia di crescere insieme.
il Rotary non è teoria, ma azione, è un cammino che viviamo insieme:
Il titolo ci guida: “il Rotary in azione: un percorso di amicizia, di servizio e crescita”
e’ il manifesto della nostra identità!!
Il Rotary è nato come amicizia tra professionisti, Paul Harris non fondò un’associazione, ma mise insieme degli amici.
Amicizia significa fiducia, rispetto, condivisione.
Senza questo legame umano, iI Rotary sarebbe un club come tanti.
E’ l’amicizia che ci dà la forza di guardare oltre a noi stessi e di pensare al bene comune.
L’amicizia e’ la radice: senza di essa non c’è comunità, non c’è azione duratura .
Il servizio. Non un servizio fatto di parole, ma di azione concrete.
“ Servire al di sopra di ogni interesse personale”
Non è uno slogan, è la bussola che ci ricorda che la nostra professionalità , il nostro tempo e le nostre energie hanno senso quando diventano dono. Che si tratti di progetti locali o internazionali, il servizio Rotariano porta frutti duraturi, perché nasce dalla passione e dalla competenza!!
Non beneficienza, ma mettersi in gioco in prima persona.
E infine, la crescita. Ogni volta che serviamo, cresciamo: come persone, come professionisti, come comunità’.
Il Rotary e’ palestra di leadership, ma anche scuola di umiltà e di ascolto.
Cresciamo insieme, e nel crescere rafforziamo il nostro club e la sua capacità di incidere nella società.
Chi serve, cresce; chi cresce, diventa testimone credibile.
Il Rotary in azione è proprio questo: amicizia che diventa servizio, e il servizio che diventa crescita.
Il nostro compito è semplice ma impegnativo: vivere questi valori non solo dentro le nostre riunioni, ma anche nella vita di ogni giorno, così Rotary diventa luce: una luce che illumina prima noi stessi, e poi il mondo intorno a noi, dove serve di più !
Grazie
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