Sociale
Caltanissetta, grande successo del Carrello della Solidarietà della CRI: 8 tonnellate di prodotti alimentari aiutare famiglie in difficoltà

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Si è svolta nella giornata di sabato 23 Marzo 2024 la raccolta alimentare e di uova di pasqua promossa dalla Croce Rossa Italiana, Comitato di Caltanissetta Organizzazione di Volontariato, che grazie alla collaborazione dei supermercati Famila e Centesimo, gruppo Romano, e del Lidl di Caltanissetta, ha dato un importante contributo alla costante richiesta di aiuto da parte degli indigenti della comunità nissena. Con la raccolta è stato infatti possibile rimpinguare il magazzino viveri del Comitato, con sede in Via Tomasi di Lampedusa, 64 in Caltanissetta, ove ha sede il servizio di distribuzione dei beni di prima necessità, che, visti i momenti di forte crisi, era carente di parecchi prodotti alimentari, ma ciò nonostante eroga normalmente tre volte settimana e vede impegnati i volontari in questa importante attività. Grazie la generosità dei cittadini nisseni che hanno risposto con grande senso di solidarietà a questo evento è stato possibile raccogliere circa 8 tonnellate di prodotti alimentari, che saranno distribuite nei prossimi mesi alle famiglie in difficoltà, già censite dal comitato di Caltanissetta che hanno superato le 1200, un numero molto molto alto rispetto ai tempi pre covid, quasi triplicato.
Da anni il servizio di distribuzione alimentare della Croce Rossa Italiana, risulta essere un indiscussa azione rivolta a tutti i cittadini in difficoltà che si rivolgono allo sportello di inclusione sociale del Comitato, per ricevere beni di prima necessità che vengono distribuiti nei nostri magazzini e nei vari gruppi territoriali. L’impegno costante dei volontari coinvolti ha permesso di pianificare con il contributo del comune, importanti attività al servizio degli indigenti, operando in sinergia anche con altri enti caritatevoli della comunità per dare una risposta certa ai bisogni dei cittadini. “ Il lavoro di squadra, coordinato egregiamente dallo staff di inclusione sociale della Croce Rossa Italiana di Caltanissetta, dalle assistenti sociali del Pronto Intervento Sociale del distretto D8 di Caltanissetta, delle Istituzioni locali e delle associazioni di genere, permettono di avere un’ampia visone dei bisogni assistenziali, un maggiore controllo e una capillare azione cercando di arrivare a tutte le fasce più deboli, soprattutto in questo periodo vicino alle festività Pasquali” dice il Presidente Nicolò Piave, che destina un sentito ringraziamento in primis ai cittadini che hanno onorato il simbolo della Croce Rossa Italiana donando con amore e generosità, ai referenti CRI che sono spesi nell’organizzazione, ai 47 volontari impegnati per l’intera giornata. Un sentito ringraziamento ai gruppi Romano e Lidl per la grandissima sensibilità dimostrata, anche in questa occasione, per averci fornito la disponibilità a poter raccogliere presso i propri punti vendita, fornendo altresì la massima collaborazione possibile.
Sociale
Cibo cotto e non somministrato, enti del trapanese in sinergia per distribuzione a persone indigenti

Il recupero degli alimenti prodotti nel punto cottura del presidio ospedaliero di Salemi, e non somministrati, e l’erogazione come pasti gratuiti a cittadini che si trovano in situazione di fragilità socio-economica.
E’ questo il frutto di un accordo di collaborazione tra l’ASP di Trapani, il Comune di Salemi e la Fondazione San Vito Onlus, per la realizzazione di questo progetto di recupero degli alimenti prodotti e la loro distribuzione a fini di solidarietà sociale, siglato oggi dal direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria, Danilo Palazzolo, dal sindaco della cittadina belicina, Vito Scalisi, e dal presidente della fondazione, Vito Puccio.
Il progetto pilota, autorizzato con delibera del Commissario straordinario dell’ASP Sabrina Pulvirenti, di durata annuale, prevede il recupero dei pasti in esubero, prodotti presso il punto cottura dell’ospedale di Salemi, da destinare a soggetti bisognosi di assistenza economica, individuati dai Servizi sociali del comune.
Nel punto cottura, gestito da una ditta esterna, vengono preparati tutti i pasti destinati ai pazienti, oltre del presidio di Salemi, anche per gli ospedali di Alcamo, Marsala, Castelvetrano e Mazara del Vallo.
Con la supervisione della U.O.C. Igiene degli alimenti e della nutrizione, diretta da Sebastiano Corso, gli alimenti non consumati verranno ritirati da volontari della Fondazione, formati dall’ASP, Fondazione che provvederà alla distribuzione degli alimenti in favore dei cittadini beneficiari, sia presso la sede che direttamente a domicilio.
“Si tratta – commenta il Commissario straordinario – di una lodevole iniziativa di recupero e redistribuzione degli alimenti, che evita gli sprechi di cibo da un lato, e dall’altro sostiene famiglie che si trovano in situazioni di indigenza”.
La somministrazione partirà già dal mese di ottobre, e inizialmente sono stati già individuati una decina di nuclei familiari.
In copertina immagine da facebook
Cultura
Divieto dei cellulari a scuola, le reazioni degli studenti di Pantelleria

Sul non uso dei telefoni in classe: interviste a Filippo Maccotta e Emanuele Pinna
Tra le diverse novità che interessano il mondo scolastico, dal 15 settembre 2025 per la Regione Siciliana, tra i banchi delle scuole di ogni ordine e grado è vietato l’utilizzo cellulare.
Figli e famiglie sono divisi: c’è chi la ritiene una strategia formativa e chi, invece, non è d’accordo.
Abbiamo così voluto conoscere la reazione degli studenti di Pantelleria, su questa novità che tanto clamore ha riscontrato.
Sono stati scelti a campione due giovani di diversi contesti scolastici. Si tratta di studenti modello, molto impegnati e maturi per l’età e l’epoca storica che stanno vivendo.
Filippo Maccotta
Il primo, Filippo Maccotta, 15enne al II anno di liceo scientifico, ci ha innanzitutto spiegato che attualmente nel suo istituto i cellulari verranno conservati negli zaini, per tutto l’arco della giornata scolastica e non potranno essere usati nemmeno durante la ricreazione. Nel caso non dovesse funzionare, i docenti o chi per loro provvederanno a requisire gli smartphone.
“Anche prima durante le lezioni il telefono non si poteva utilizzare e sono d’accordo, ma il divieto di utilizzarli durante la ricreazione mi sembra esagerato. L’anno scorso, nonostante si potesse usare durante la ricreazione, stavamo in gruppo e non solamente al telefono. Reputo che sia un po’ inutile proibirlo durante la ricreazione e credo peggiori la situazione perché ci si sente più incatenati. “
Emanuele Pinna
La seconda testimonianza ci arriva da Emanuele Pinna, in classe terza media
Emanuele, cosa ne pensi di questa nuova normativa? “Sono d’accordo con questa nuova normativa perché permette a tutti noi studenti, soprattutto a quelli meno responsabili, di non usare il telefono a scuola. Siamo tutti più coscienti, sapremo quando è corretto utilizzarli e quando no. Sono favorevole al divieto.”
Giada Zona
Economia
Oltre 1,5 milioni ai centri antiviolenza. Albano: «Promuoviamo la cultura del rispetto»

Oltre un milione e mezzo di euro per la gestione dei centri antiviolenza iscritti all’albo regionale o che hanno ottenuto l’autorizzazione al funzionamento. L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha emanato un decreto, rivolto ai Comuni, per erogare i contributi destinati a coprire i costi sostenuti, o ancora da sostenere, delle strutture nel periodo tra novembre 2024 e ottobre di quest’anno. Le risorse provengono dalla quota assegnata alla Sicilia dal governo nazionale del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Per accelerare il trasferimento delle somme, l’assessorato ha deciso di avvalersi delle amministrazioni comunali.
«Investire sulle strutture e sui servizi di supporto è un passo essenziale per promuovere una cultura del rispetto e della tutela dei diritti di tutte le donne – dice l’assessore Nuccia Albano – contribuendo a costruire una comunità più sicura, inclusiva e solidale. Considerato che i costi dei centri antiviolenza possono differenziarsi a seconda dell’area geografica e della loro attività, abbiamo ritenuto opportuno acquisire il fabbisogno delle spese relative a un preciso periodo, fermo restando il limite massimo di contributo di 50 mila euro per ciascuna struttura. Il governo Schifani continuerà a lavorare con impegno affinché ogni donna possa trovare un riferimento stabile e una rete di protezione efficace, perché nessuno debba più subire in silenzio violenza o discriminazione».
Ciascuna amministrazione comunale dovrà presentare un prospetto delle spese redatto dal centro antiviolenza presente sul proprio territorio, così da consentire al dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali di procedere al riparto delle somme. I Comuni dovranno trasmettere la documentazione tramite Pec, entro il prossimo 15 ottobre, all’indirizzo: dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it.
Il decreto è disponibile sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo indirizzo
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