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Sociale

Caltanissetta, domani Coop. Etnos su Rai3 nella trasmissione “O anche no”

Redazione

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“Tutto ciò che sta avvenendo è un miracolo che nasce dalla volontà di una cooperativa espressione di persone che guardano oltre e vogliono rappresentare per la nostra città, per la nostra terra un modello di vero cambiamento”

Così Fabio Ruvolo sulla partecipazione alla trasmissione Rai “O anche no” condotta da Paola Severini Melograni

Sarà trasmessa domenica 4 febbraio, con inizio alle ore 10:15, una nuova puntata del programma “O anche no”, trasmesso da Rai3 che vede tra i protagonisti la cooperativa sociale Etnos.

Il programma si occupa di raccontare la vita di un gruppo di ragazzi disabili tra aspettative e realizzazione personale: attese, conquiste, difficoltà e lavoro, amore, bullismo e speranze di giovani come gli altri.

A raccontare dei progetti di Etnos, della variegata e articolata attività della cooperativa, sul tema della disabilità il presidente Fabio Ruvolo accompagnato da Filippo Talluto, uno dei ragazzi attivamente impegnati nel progetto di Equo cream aut cafè (la gelateria che promuove l’inclusione lavorativa di soggetti fragili, soprattutto affetti dallo spettro autistico, valorizzando il territorio siciliano attraverso l’utilizzo di prodotti a chilometro zero realizzato in collaborazione con l’Asp2 Caltanissetta) e dalla madre Carmela Rosalinda (Meluccia) Di Marco.

“Tutto ciò che sta avvenendo è un miracolo che nasce dalla volontà di una cooperativa espressione di persone che guardano oltre e vogliono rappresentare per la nostra città, per la nostra terra un modello. Un modello che sia vera testimonianza, non solo di ideali o di principi astratti ma di azioni che rappresentino un cambiamento, una innovazione. Un modo diverso di guardare le disabilità attraverso la valorizzazione delle vere abilità e ciò determina il vero cambiamento”, afferma Fabio Ruvolo.

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Sociale

Iniziative dei Carabinieri in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne

Marilu Giacalone

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In occasione del 25 novembre, “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, l’Arma dei Carabinieri ha organizzato una campagna di comunicazione e responsabilizzazione che mira a rafforzare la consapevolezza e l’impegno sul delicato tema. Ogni giorno, l’Istituzione è in prima linea nella lotta alla violenza contro le donne e le iniziative intraprese sono tutte accomunate dal dire fermamente “No!” a qualsiasi forma di comportamento violento o discriminante – sia fisico che psicologico.
La diffusione di materiale informativo, di locandine e video sui principali canali social dell’Arma, oltre alle numerose interviste di Carabinieri particolarmente impegnati nella specifica attività, rappresentano strumenti utili a incoraggiare le vittime affinché denuncino ciò che subiscono.

In tale prospettiva, è stato realizzato uno spot con la partecipazione dell’attrice Cristiana Capotondi, che richiama i concetti di rispetto, ascolto e legalità, sottolineando la necessità di investire su un cambiamento culturale per un futuro senza violenza. A tal fine, prosegue il coinvolgimento delle scuole e delle comunità. In molti Comuni i Carabinieri hanno organizzato incontri informativi per sensibilizzare i giovani sul delicato tema e per promuovere una rinnovata concezione della donna, che ne rispetti la dignità, valorizzandone le risorse, così superando in definitiva quel retaggio culturale che l’ha vista storicamente in posizione di disuguaglianza.

Anche quest’anno, tante caserme dell’Arma si illumineranno di arancione, in adesione alla campagna internazionale “Orange the World”, come segno concreto dell’importante impegno profuso dall’Istituzione. Inoltre, sul sito www.carabinieri.it, è stata dedicata un’intera sezione al “Codice Rosso”, che offre informazioni sul fenomeno e sugli strumenti di tutela delle vittime, mettendo a disposizione un test di autovalutazione, denominato “Violenzametro”, che rileva il livello di violenza subita in un rapporto di coppia ( http://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/codice-rosso/codice-rosso ).

Il fenomeno della violenza di genere resta una delle priorità operative dell’Arma, che – in un quadro normativo e sociale in continua evoluzione – ha sviluppato nel tempo una serie articolata di progetti e strutture finalizzate alla prevenzione, all’ascolto e al contrasto. Nel 2009 è stata istituita la Sezione Atti Persecutori, collocata nell’ambito del Reparto Analisi Criminologiche (R.A.C.) del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (Ra.C.I.S.), per svolgere studi e analisi del fenomeno e delineare strategie di prevenzione e di contrasto aggiornate ed

efficaci.

La Sezione, che si compone di personale con peculiari competenze scientifiche e psicologiche – cui si affiancano anche investigatori con esperienza maturata direttamente sul campo, viene tempestivamente informata di ogni evento significativo che accade sull’intero territorio nazionale per approfondire gli aspetti psico-criminologici e contribuire all’analisi dei fattori di rischio e alla definizione di strategie operative.

A partire dal 2014, l’Arma si è dotata di una “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, costituita da ufficiali di polizia giudiziaria (Marescialli e Brigadieri) con formazione certificata nel settore. Essi fungono da punti di riferimento per i Reparti sul territorio nello sviluppo delle indagini e rappresentano l’elemento di raccordo con la Sezione Atti Persecutori per un più compiuto apprezzamento dei casi. La preparazione degli operatori è assicurata da specifici corsi presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative (ISTI), centro di alta qualificazione dell’Arma.

Dal 2008 provvede alla specializzazione degli ufficiali di polizia giudiziaria e li abilita alla conduzione delle indagini più complesse e all’uso di sofisticati strumenti, coniugando innovativi metodi didattici e contenuti formativi aggiornati. Un vero e proprio laboratorio di cultura investigativa in cui converge l’apporto delle più qualificate risorse dell’Arma, tratte dal R.O.S., dai Reparti Investigazioni Scientifiche (R.I.S.), dal Reparto Analisi Criminologiche e dai Nuclei investigativi, i quali portano in aula le migliori esperienze acquisite. Inoltre, nel quadro di un accordo operativo con il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), i componenti della “rete” partecipano a seminari informativi incentrati su elementi di psicologia comportamentale, volti a migliorare le capacità di interazione con le vittime vulnerabili sia nel primo contatto in situazioni di emergenza, sia nel successivo percorso di denuncia.

Oltre al personale debitamente formato e ai Reparti dedicati, il primo sportello di ascolto per le vittime sono le Stazioni Carabinieri, fulcro dell’Istituzione, “porte della speranza”, capillarmente diffuse sul territorio e in grado di assicurare interventi tempestivi. Tra le iniziative di maggiore rilievo, il progetto “Una stanza tutta per sé” 1 , avviato nel 2015 in collaborazione con Soroptimist International d’Italia, ha consentito l’allestimento di 211 stanze nelle caserme dell’Arma, dotate di strumenti tecnologici e di ambienti riservati dedicati all’ascolto protetto delle vittime di violenza. L’iniziativa ripropone su più ampia scala la positiva esperienza attuata nel 2014, presso la sede della Sezione Atti Persecutori, con la realizzazione della “Sala Lanzarote” 2 , ambiente ideato per la confortevole ricezione della vittima, con una sala-regia per le audizioni.

Il progetto, inoltre, è stato recentemente ampliato con “Una stanza tutta per sé…portatile”, un kit dotato di notebook e microtelecamera integrata per la registrazione audio-video delle denunce e delle escussioni, destinato alla diffusione ai reparti dell’Arma sul territorio (79 kit già distribuiti), anche indipendentemente dalla presenza di una stanza d’ascolto protetto dedicata.

Prosegue anche il progetto “Mobile Angel”, nato d’intesa con il Soroptimist International d’Italia e sostenuto da fondazioni no profit, consiste nel fornire alla vittima che denuncia episodi di violenza di genere – individuata d’intesa con l’Autorità giudiziaria inquirente e che presti il proprio consenso –

1 Il nome fa riferimento al titolo del saggio di Virginia Woolf “A Room of One’s Own” dove la scrittrice inglese racconta le ingiustizie sociali e la mancanza di libertà d’espressione subite dalle donne a inizio del Novecento. 2 Dall’omonima Convenzione, ratificata in Italia con la Legge 1° ottobre 2012, n. 172, che sancisce principi cardine a cui gli stati firmatari devono adeguarsi in materia di prevenzione e criminalizzazione di ogni forma di abuso e sfruttamento sessuale nei confronti dei minori.

uno smartwatch (realizzato dalla società Intellitronika) in grado di inviare richieste di allarme alle Centrali Operative dell’Arma e di geolocalizzare l’utilizzatore. Avviato nel 2019, è oggi attivo nelle province di Napoli, Milano, Torino, Ivrea e Roma, attraverso la distribuzione di complessivi 71 dispositivi.

Il loro utilizzo ha determinato positivi riscontri in ragione sia dell’accresciuta percezione di sicurezza da parte delle vittime, consapevoli di poter contare su interventi tempestivi a fronte di situazioni di emergenza, sia dell’accertata funzione di deterrenza svolta dagli apparati. L’impegno prioritario dell’Arma è quello garantire la sicurezza delle donne e prevenire situazioni che possano degenerare, prestando particolare attenzione ai cosiddetti “reati spia”, ovvero a quei delitti come gli atti persecutori, i maltrattamenti contro familiari e conviventi e le violenze sessuali, spesso precursori di epiloghi tragici e fatali per le vittime.
Nel 2024, rispetto al 2023, i delitti perseguiti dall’Arma con riferimento al Codice Rosso sono passati da 57.656 a 60.972, confermando la prevalente percentuale di quelli denunciati presso le Stazioni Carabinieri. In riferimento ai primi nove mesi del 2025, i Carabinieri hanno perseguito 40.803 reati nell’ambito del Codice Rosso. Sul piano investigativo – repressivo, l’attività di contrasto istituzionale condotta dall’Arma è risultata particolarmente significativa. Infatti, lo scorso anno – per quanto attiene al Codice Rosso – sono state tratte in arresto 9.484 persone (7.650 nel 2023).

Nei primi nove mesi del 2025 gli arresti sono stati 6.673. Rivolgendo lo sguardo al futuro, l’Arma intende confermare il proprio contributo nella prevenzione e nel contrasto del fenomeno, ben consapevole delle difficoltà di intercettare in anticipo – a differenza di molte altre fattispecie di reato – i singoli episodi delittuosi, posto che si manifestano nella loro gravità e vengono denunciati dopo molto tempo rispetto all’inizio delle condotte vessatorie, in una fase già critica per l’integrità fisica e la sicurezza delle vittime.

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Sociale

Pantelleria in corteo per Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

Redazione

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Domani 25 novembre un corteo di studenti e cittadini

L’Amministrazione Comunale, per il giorno martedì 25 novembre 2025, ha organizzato con la Curia Vescovile di Mazara del Vallo e le scuole di Pantelleria, un corteo pubblico che partendo alle ore 11.00 da Piazza Unesco, si concluderà presso il murales di San Giacomo.

Parteciperanno gli studenti più i cittadini che decideranno di unirsi al corteo

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Sociale

Favignana, i Carabinieri festeggiano i 104 anni di zia Rosina

Matteo Ferrandes

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I Carabinieri della Stazione di Favignana hanno festeggiato il 104esimo compleanno di Rosa Giangrasso (Zia Rosina), la più anziana tra gli abitanti delle Egadi. L’ultracentenaria Zia Rosina vive da sola e spesso riceve la visita dei Carabinieri che vanno a trovarla per assicurarsi che stia bene chiedendo sempre se le serve assistenza.
Come ogni anno i Carabinieri della locale Stazione, unico presidio delle Forze di polizia presente sull’isola, hanno deciso di festeggiare il suo compleanno, portandole una bella torta e dello spumante unitamente rappresentanti del comune e al parroco dell’isola. Inutile sottolineare la felicità della Zia Rosina che ha potuto così soffiare le sue 104 candeline con coloro che sono ormai il suo punto di riferimento per qualsiasi esigenza.

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