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Bollette e Energia nel 2023: cosa dobbiamo aspettarci?

Redazione

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Il 2023 si prospetta un cambio importante rispetto ad un 2022 incubo per le nostre bollette. Il trend di rincari sulle bollette però sembra che debba continuare anche per il 2023, almeno per la prima parte dell’anno. Nonostante ciò si prospettano importanti cambiamenti del settore energetico in tutta Italia e Europa. Cosa andrà a cambiare?

Fine del mercato tutelato energia nel 2023
In Italia il principale cambiamento che andrà ad impattare i consumatori è la fine del mercato tutelato dell’energia, un sistema di prezzi calmierati dall’autorità nazionale ARERA. Questo sistema copre ancora oltre il 35% dei clienti domestici e poco meno per i clienti professionisti.

Il mercato tutelato, dopo una infinita serie di proroghe e slittamenti dovuti anche al rincaro del gas del 2022, giungerà finalmente al termine.

In particolare dal 1° Aprile 2023, tutte le microimprese e i clienti non domestici dovranno necessariamente lasciare questo sistema passando al neonato sistema di tutele graduali o passando direttamente al mercato libero. La tutela graduale sarà un sistema che guiderà i consumatori verso il mercato libero, tutelando ancora in questo momento di rincaro dei prezzi.

Anche i clienti domestici appartenenti al mercato tutelato dovranno presto passare al mercato libero, ma successivamente rispetto a quelli business, ovvero a partire dal 10 Gennaio 2024.

Tetto del prezzo del Gas: farà risparmiare sul prezzo dell’energia nel 2023?
Il 2023 inizierà anche con l’inizio del tetto del gas in Europa, a lungo voluto dal governo italiano. Questo sistema però non si tradurrà in un immediato risparmio per i consumatori in quanto si baserà su due principi base di attivazione:

Prima Condizione: il tetto massimo del prezzo del gas si attiverà nel momento in cui il prezzo dello scambio del gas supererà i 180 euro per megawatt per almeno 3 giorni lavorativi consecutivi presso la borsa europea del gas, quindi quando il titolo del Dutch Title Transfer facility (TTF) raggiunge tale prezzo

Seconda Condizione: similmente alla prima condizione si attiva quando i prezzi del TTF superano di 35 euro il prezzo di riferimento globale del gas naturale liquefatto.

In poche parole, il tetto del prezzo del gas è uno strumento di difesa nel caso un nuovo aumento dei prezzi dovesse colpire il mercato.

Di conseguenza, il sistema garantirebbe un risparmio se e solo se entrambe le condizioni dovessero essere soddisfatte.

Tutti i Bonus Energia del 2023
Il governo Meloni ha già stanziato fondi in previsione e in continuazione di Bonus Energia per il 2023. In particolare il Bonus Bollette per le famiglie in difficoltà è stato prorogato anche per il 2023, andando ad aggiornare le quote ISEE di accesso al bonus a 15mila euro, aumento la platea di consumatori inclusi nel sistema, quasi il doppio della quota di partenza. Il bonus Luce avrà un importo incluso tra i 180 euro e i 265 euro per nucleo familiare per il primo trimestre del 2023.

Un altro bonus che è stato prorogato anche per il 2023 è il Super Bonus per ristrutturazioni ed efficientamento energetico, con qualche modifica.

Infatti non sarà possibile ottenere l’esenzione al 110% scaduta il 31 dicembre. Da Gennaio sarà possibile accedere solo a un 90% di detrazione.

Rincari delle bollette nel 2023
Ma quindi, andremo a risparmiare nel 2023? È complicato rispondere a questa domanda, ma probabilmente NO, almeno per l’inizio del 2023.

I fattori che hanno portato ad un rincaro delle bollette nel 2022 sono ancora presenti, seppur si siano già trovate degli strumenti in aiuti ai consumatori.

La scarsità dell’energia continua a colpire l’Europa e il mondo intero a causa del conflitto in Ucraina. In aggiunta a ciò il termine del mercato tutelato esporrà imprese e utenti domestici dopo a prezzi non ponderati del mercato libero.

Il tetto del prezzo del gas infine impedirà che si raggiungano i prezzi folli dello scorso autunno, ma non riporterà probabilmente i prezzi ad una condizione normale precedente allo scoppio del conflitto.

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/bollette-e-energia-2023/

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Cultura

Pantelleria, 25 e 26 agosto si terrà l’Ogghiu Pantiscu Fest: celebrazione dell’olio e della sua eroica origine

Redazione

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Dalla celebrazione di uno dei tesori della mappa dei prodotti d’eccellenza panteschi, l’olio, nasce l’Ogghiu Pantiscu Fest che si terrà il 25 e 26 agosto presso la suggestiva cornice del Castello di Pantelleria

Il progetto porta la firma di Stefania De Carlis, imprenditrice agricola e produttrice dell’olio pluripremiato Marthingana, insignito della prestigiosa Silver Tasting Cup al Milan International Olive Oil Award, e di altre etichette che si sono distinte in concorsi internazionali.

Con lei il noto oleologo Luigi Caricato, in collaborazione con Olio Officina, piattaforma culturale di riferimento per il mondo oleario.

Pantelleria è conosciuta in tutto il mondo per il suo zibibbo, per i capperi e per i vini che sanno di vento e di sole. Oggi, l’isola aggiunge un altro tesoro alla sua mappa delle eccellenze: l’olio extravergine d’oliva, frutto di ulivi che crescono strisciando tra le rocce, resistendo a condizioni estreme. Un olio che merita festa e riconoscimenti, racconto e visibilità.

Nel corso delle due serate interverranno ospiti d’eccezione, esperti del settore agroalimentare e studiosi.

Saranno presenti anche rappresentanti delle istituzioni, tra questi il Sindaco di Pantelleria, Fabrizio D’Ancona e l’Assessore all’Agricoltura, Massimo Bonì e il Commissario Straordinario del Parco Nazionale Isola di Pantelleria, Italo Cucci.

Non mancheranno momenti di intrattenimento leggero e raffinato, pensati per alleggerire il racconto e far dialogare sapere e piacere, cultura e convivialità.

Il programma dettagliato dell’evento è ancora top secret e sarà rivelato nelle prossime settimane, ma promette sorprese, riflessioni e incursioni artistiche all’altezza della straordinaria natura dell’isola.

Protagonisti assoluti saranno gli ulivi striscianti di cultivar Biancolilla, piante basse, tenaci, modellate dal vento e dalla pietra. Un simbolo di resilienza e bellezza che da secoli resiste all’aridità e alla forza sferzante del maestrale, offrendo un olio dalle proprietà organolettiche uniche, dal profumo elegante e dal gusto identitario. 

L’obiettivo è chiaro: dare voce all’olio dell’isola, al suo paesaggio, alle sue radici. Non una semplice celebrazione, ma un atto d’amore verso la terra, un omaggio alla bellezza di ciò che nasce lento, profondo, autentico.

E questo è solo l’inizio: un assaggio di un progetto più ampio che mira a trasformare l’olio di Pantelleria in ambasciatore culturale e sensoriale dell’isola, dentro e fuori i confini del Mediterraneo.

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Cultura

Tutti al Mare. Oggi si parla di venti con il Comandante Stefano

Direttore

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Come memorizzare il nome di tutti i venti in pochi secondi e non dimenticarli più

Da oggi, Il Giornale di Pantelleria, offrirà nuovi contenuti relativi al mare e alla navigazione, con l’aiuto prezioso di un ospite speciale: il Comandante Stefano della Scuola Nautica Delta.
Come approccio iniziale, chiameremo questa rubrica Tutti al Mare.

Si parlerà di navigazione sicura, di venti, di pesci e quanto altro si desideri approfondire per vivere il mare con consapevolezza e, quindi, maggior piacere.

Oggi iniziamo con una delle lezioni base della nautica: conoscere i venti.

Il nostro Comandante, come promette, in trenta secondi ci illustra perfettamente e in modo indimenticabile la Rosa dei Venti.

In 30 secondi ti faccio ricordare per sempre i nomi di tutti i venti principali.
I nomi dei venti sono stati dati più o meno all’epoca dell’impero romano,  quando praticamente il Mediterraneo era considerato il centro del mondo,  il centro dell’universo.
I nomi dei venti facevano riferimento a un punto, posto più o meno al centro del Mediterraneo, come l’isola di Zante. 

  • A nord abbiamo i monti, da cui la Tramontana.
  •  A nord-est abbiamo la Grecia, da cui il vento di Grecale.
  • A est tutte le mattine si leva il sole, per cui il vento di Levante.
  • Circa sud-est abbiamo la Siria, da cui lo Scirocco.
  • A sud abbiamo l’Ostro, o Mezzogiorno.
  • Dalla Libia il Libeggio,
  • da ovest, dove si depone il sole, avremo il Ponente.
  • A nord-ovest abbiamo Roma, città maestra, da cui Maestrale.

 

Per questo e altre curiosità sul mondo marino seguite il nostro Comandante Stefano della Scuola Nautica Delta, anche su TikTok

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Istruzione, 15 milioni per edilizia scolastica. Turano: «Finanziati 314 interventi»

Marilu Giacalone

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Il governo Schifani, nell’anno scolastico 2024-2025, ha stanziato oltre 15 milioni di euro per interventi di manutenzione straordinaria nelle scuole siciliane, tra fondi regionali ed economie residue del Piano di azione e coesione (Pac).  

Complessivamente, dal 2024 ad oggi, sono 314 gli interventi finanziati nelle 9 province dell’Isola: 104 in provincia di Messina per un valore di 4,4 milioni di euro; 72 in quella di Catania per 3,4 milioni di euro; 42 nel Palermitano per 2,2 milioni; 29 in provincia di Agrigento per un importo pari a 2,3 milioni; 23 in provincia di Siracusa per 1,2 milioni; 17 nel Trapanese per 737 mila euro; 13 in provincia di Enna per 513 mila euro; 9 in quella di Ragusa per 359 mila euro; 5 in provincia di Caltanissetta per 280 mila euro.

«Abbiamo finanziato tutte le richieste pervenute da Comuni e Province per mettere in sicurezza gli istituti. Ciascun intervento di manutenzione straordinaria ha potuto beneficiare di un finanziamento massimo di 40 mila euro – afferma l’assessore regionale all’Istruzione e della professionale, Mimmo Turano – In tema di edilizia scolastica, è bene specificare che l’assessorato all’Istruzione ha una capacità di azione “limitata” allo stanziamento di risorse per finanziare interventi, con bandi o circolari, poiché la competenza “esclusiva” è degli enti locali, che sono i proprietari degli edifici».

«Con questi finanziamenti – prosegue – abbiamo dato un aiuto concreto ai Comuni e alle ex Province e dunque alle scuole di tutta la Sicilia, che in questo modo possono mettere in sicurezza gli edifici, procedere con interventi di risanamento delle palestre, di rifacimento di finestre, solai pericolanti, per citare solo qualche esempio. Inoltre, a questi fondi per la manutenzione straordinaria, si aggiungono altri 52 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale 2021-2027 per investimenti nelle scuole, che hanno consentito di realizzare 209 interventi in tutta la Sicilia come mense, palestre, laboratori. Stiamo lavorando all’individuazione di ulteriori risorse, perché migliorare strutture ed edifici significa migliorare la qualità della didattica per i nostri studenti e le nostre studentesse».

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