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Personaggi

Bloom da oggi in digitale e dolby atmos di Giusy Ferreri e la super band

caterina murana

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BLOOM

 

DA OGGI DISPONIBILE IN DIGITALE E IN DOLBY ATMOS

“HANGOVER”

IL PRIMO ALBUM DELLA SUPER BAND ALTERNATIVE ROCK

FORMATA DA GIUSY FERRERI, MAX ZANOTTI,

ROBERTA RASCHELLÀ e ALESSANDRO DUCOLI

 

DA OGGI IN RADIO IL NUOVO SINGOLO
“ROSE IN VELLUTO DARK”

 

ONLINE IL VIDEOCLIP DEL BRANO

www.youtube.com/watch?v=UxaqZPcR4ro

 

 

Anticipato da “È la verità”, da oggi, venerdì 28 giugno, è disponibile in digitale “HANGOVER”, il primo album di inediti di BLOOM, la super band alternative rock formata da GIUSY FERRERI, MAX ZANOTTI, ROBERTA RASCHELLÀ e ALESSANDRO DUCOLI. L’album è disponibile anche in Dolby Atmos (http://ada.lnk.to/_hangover).

 

Da oggi è in radio “ROSE IN VELLUTO DARK”, il nuovo singolo della super band nata da un’idea di Giusy Ferreri e Max Zanotti, il quale ha poi coinvolto Roberta Raschellà e Alessandro Ducoli, musicisti di grande esperienza e personalità, che contribuiscono a dare vita al suono unico e coinvolgente della band.

 

Da oggi online il video del brano per la regia di VONJAKO: www.youtube.com/watch?v=UxaqZPcR4ro. 

 

BLOOM è il progetto che Giusy Ferreri ha voluto regalarsi al di là della sua carriera da solista (che prosegue parallelamente) per esprimere in maniera più pura e completa la sua anima rock che fin dai suoi esordi è presente, come lato B-Side, in tutti i suoi album.

 

L’idea che unisce i componenti della band è quella di immergersi in una fase creativa dove sperimentare attraverso il suono un nuovo linguaggio musicale e dove Giusy fa emergere il suo lato più introspettivo. Da qui il nome BLOOM, che significa fioritura, e che quindi incarna l’essenza di una nuova vita.

 

Prodotto da GGF Music e distribuito da ADA Music, “HANGOVER” è stato registrato da Steve Lyon presso Panic Button Studios a Hampton (Londra), mixato e masterizzato anche in Dolby Atmos da Marco Borsatti presso Marco Borsatti Studio a Bologna con assistente Andrea Martino, sotto la direzione artistica di Steve Lyon e BLOOM con la speciale supervisione di Max Zanotti.

 

Giusy Ferreri, oltre a essere leader della band, è anche produttrice esecutiva, autrice di tutti i testi e di 7 melodie dei 10 brani che saranno contenuti in “HANGOVER”.

 

Questa la tracklist di “HANGOVER”: “Mai più”, “È la verità (nuovo mix)”, “Rose in velluto dark”, “La vita danza”, “Ridarei vita”, “Non te l’ho detto mai”, “Lasciarsi in una notte di mezza estate”, “Crisi di astinenza”, “L’inganno” e “Il mio stile noir”.

 

L’album è stato suonato da Max Zanotti (Programmazioni elettroniche, chitarre acustiche, chitarre elettriche, basso, pianoforte, basso, voce in “Ridarei vita” e cori in “Mai più”, “È la verità”, “La vita danza”, “Ridarei vita” e “Crisi di astinenza”), Roberta Raschellà (chitarre elettriche, chitarre acustiche e basso) e Alessandro Ducoli (batteria e percussioni) a cui si sono aggiunti Mattia Boschi (violoncello in “Mai più”, “È la verità”, “Rose in velluto dark”, “Ridarei la vita” e “Lasciarsi in una notte di mezza estate”), Simone D’Eusanio (viola e violino in “Mai più”, “È la verità”, “Rose in velluto dark”, “Ridarei la vita” e “Lasciarsi in una notte di mezza estate”) e Floriano Bocchino (arrangiamenti archi in “Mai più”, “È la verità”, “Rose in velluto dark”, “Ridarei la vita” e “Lasciarsi in una notte di mezza estate”, pianoforte in “Ridarei la vita”, Moog in “L’inganno” e “Il mio stile noir” e Rhodes in “Mai più”, “Lasciarsi in una notte di mezza estate” e “Il mio stile noir”).

 

I BLOOM si sono presentati al pubblico aprendo il Concerto del Primo Maggio di Roma dove hanno suonato per la prima volta dal vivo “È la verità”, un inno all’energia del rock, caratterizzato da una melodia travolgente, viscerale e ipnotica e che è contenuto nell’album in una nuova versione.

 

GIUSY FERRERI, dal suo clamoroso esordio del 2008 ad oggi, ha collezionato risultati unici e straordinari costruendo una carriera di traguardi e record, tra hit radiofoniche, 1 disco di diamante e 16 dischi di platino. Sono innumerevoli i brani che negli anni hanno mostrato l’incredibile capacità della Ferreri di interpretare generi e stili più disparati, spaziando dal rock al pop, dal blues alla world music, tra cui, solo per citarne alcuni, “Non ti scordar mai di me”, “Novembre”, “Il Mare Immenso”, “Ti Porto A Cena Con Me”, “Partiti Adesso”, “Volevo Te”. Una vita segnata da grandi successi e importanti collaborazioni con alcuni dei nomi più rilevanti del panorama italiano quali Tiziano Ferro, Nicola Piovani, Marco Masini, Michele Canova, Sergio Cammariere, Takagi & Ketra, Corrado Rustici, Federico Zampaglione, Bungaro e molti altri, e con Linda Perry. A febbraio 2022 è uscito “Cortometraggi” (Columbia/Sony Music), l’ultimo album di inediti contenente “Miele”, brano con cui l’artista è stata in gara al 72° Festival di Sanremo, e i singoli “Gli Oasis di una volta”, “Causa effetto” “Cuore sparso” e “Federico Fellini”. Da maggio a settembre 2023 Giusy Ferreri è stata impegnata in un tour che l’ha vista suonare in giro per l’Italia con 25 date in location particolari. A novembre 2023 pubblica “Il meglio di te”, il brano originale scritto ed interpretato dalla stessa Giusy per la colonna sonora del film “Il meglio di te” di Fabrizio Maria Cortese.

Parallelamente al progetto con i BLOOM, Giusy Ferreri prosegue il suo percorso da solista con un nuovo tour outdoor che dal 26 aprile la vedrà portare dal vivo in tutta Italia le hit che hanno segnato la sua carriera, accompagnata dalla sua band, ormai consolidata, composta da Andrea Polidori (batteria), Gabriele Cannarozzo (basso e moog), Fabiano Pagnozzi (tastiere e synth), Davide Aru (chitarre) e Mattia Boschi (violoncello e chitarra).

 

MAX ZANOTTI, cantante, musicista, autore, produttore, nel 1995 forma i Deasonika con cui pubblica gli album, “L’uomo del secolo” (2000), “Piccoli dettagli al buio” (2004) “Deasonika” (2006 – anno in cui partecipa al Festival di Sanremo), “Tredicipose”. Nel 1996 collabora come cantante, chitarrista e co-autore nella band V.M. 18. Nel 2007 inizia la collaborazione come cantante e autore al progetto discografico “Rezophonic”.  Nel 2013 esce “Della Vita Della Morte”, disco e progetto insieme al produttore DJ Myke. Chiusa l’esperienza con i Deasonika e la parentesi solista, nel 2014 forma i Casablanca, gruppo rock/stoner che ha all’attivo 3 album, “Casablanca” (2015), “Pace violenza o costume” (2018) e “Il Lato Oscuro” (2022). Nel 2022 forma la band The Elephant Man pubblicando il primo album “Sinners” che nel 2023 ottiene la candidatura alle nomination dei GRAMMY AWARDS come Best Alternative Music Album, mentre il video del singolo “Valerine” è candidato ai GRAMMY AWARDS come Best Alternative Rock Music Video. Nel corso della sua carriera ha pubblicato due album da solista, “L’illusione” (2010) e “A un passo” (2019). Nel corso della sua carriera ha collaborato con Enrico Ruggeri, Floriano Bocchino, Alteria, Francesco Setta e molti altri.

 

ROBERTA RASCHELLÀ si è diplomata al CPM di Milano e alla LIZARD di Torino con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore. Nel 2014 fonda la DELAY HOUSE OF ART, scuola di musica e d’arte. Suona con diversi artisti italiani in qualità di turnista, in trasmissioni televisive e nei musical Green Day American Idiot e We Will Rock You Italia. Compone e produce musiche e jingle per emittenti televisive nazionali e per contenuti video. Collabora da diversi anni con i marchi D’Angelico Guitars e D’Addario Strings in qualità di endorser.

 

ALESSANDRO DUCOLI, dopo un percorso di studio fatto tra Italia e America, agli inizi degli anni ‘90 inizia a suonare con numerosi artisti nella scena indie rock italiana partecipando a molti progetti in studio e live. Si esibisce in date del tour europeo con la band californiana Go West. Poi partecipa ad un progetto con Mauro Pagani dove suona ed è anche produttore artistico. Negli anni successivi si dedica principalmente a unirsi a progetti underground restando così nella scena indie rock italiana. Negli ultimi anni è il batterista del progetto internazionale The Elephant Man.

Personaggi

Amore, molestie, carcere ma soprattutto fimmina: Rosa Balistreri al cinema con musiche di Carmen Consoli

Direttore

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“Voi capirete Rosa Balestrieri quando sarò morta!”  Rosa Balistreri – A pochi giorni dall’uscita del film la narrazione di Big Sicilia

Sono tanti gli aggettivi che si posso accostare al nome Rosa Balestrieri: molestie, miseria, omicidi, ma anche talento, tenacia, orgoglio e, soprattutto fimmina.
La sua poesia e l’incanto che essa trasmette li ha colti da subito, come ispirazione la grande cantante Carmen Consoli, che nel film L’amore che ho. ne traccia la colonna sonora. La mitica canzone “Cu ti lu dissi“, l’abbiamo sentita interpretare dalla Consoli anche durante il suo concerto presso Pantelleria, in una serata di straordinaria bellezza e incantata dalle parole:

“Cu ti lu dissi ca t’aiu allassari
Megliu la morti e no chistu duluri
Ahj ahj ahj ahj, moru moru moru moru
Sciatu de lu meu cori l’amuri mio sì tu
Ahj ahj ahj ahj, moru moru moru moru
Sciatu de lu meu cori l’amuri mio sì tu”.

Il film, che arriverà nelle sale l’8 maggio 2025, è una produzione Dea Film e Moonlight, con il prezioso contributo della Sicilia Film Commission. La sceneggiatura, firmata dallo stesso Paolo Licata insieme a Maurizio Quagliana, Heidrun Schleef e Antonio Guadalupi, si basa liberamente sull’omonimo romanzo di Luca Torregrossa, nipote dell’indimenticabile artista. 
Il resto del cast e che dà i vari volti della cantautrice licatese, è costituito da: Lucia Sardo, Donatella Finocchiaro, Anita Pomario e Martina Ziami. Ognuna di loro si cala nei panni di Rosa in momenti cruciali della sua esistenza, restituendo al pubblico la complessità e la forza di questa figura iconica.

Le ricerche di Big Sicilia

Un personaggio singolare con una forza interiore eccezionale e difficile da domare, di origini impantanate nella miseria e nell’ignoranza. Una donna segnata da molta violenza estrema fino all’omicidio per cui sconterà in carcere molti anni della sua vita. Ma anche “fortunata” in tutto questo, nell’incontro con il M° Ignazio Buttitta che la alfabetizza e la mette nelle condizioni di poter scrivere e leggere le sue canzoni.

Ma la storia controversa, che verrà portata nei grandi schermi dall’8 maggio, la narra molto bene anche  Big Sicilia, un ottimo contenitore social di storie e vita siciliana.
Buona visione

@big_sicilia

LA STORIA DI ROSA BALISTRERI Cantautrice che ancora oggi fa parlare di se. Con le sue canzoni popolari ha dato voce ai più disagiati e si è sempre scagliata contro i poteri forti. La sua vita è stata davvero triste e complicata ma nonostante tutto ha continuato nella sua missione. Figuratevi che a quanto pare il marito ha regalato la dote della figlia per un debito di gioco. Per via di questo evento ha accoltellato il marito che non è morto ma lei è comunque andata in carcere per qualche mese. È stata accolta da una famiglia, poi ha fatto la sacrestana ed ha avuto delle avance dal prete e per vendetta ha rubato i soldi dalle cassette della chiesa ed è scappata a Firenze, dove ha iniziato a vendere frutta e cantando è stata notata da persone importanti che l’hanno inserita nel giro musicale del momento. Ha conosciuto un pittore fiorentino con cui è stata 10 anni insieme e l’ha ritratta in diversi dipinti. E vissero tutti felici e contenti? No. La sorella di Licata vuole raggiungere Rosa a Firenze ma il marito, della sorella, la uccide per non farla partire. Tutto finisce qui? No. Dopo anche questo ennesimo dispiacere il padre si suicida. Quindi immaginate la disperazione di Rosa Balistreri a cui finisce anche la storia col marito e tenta il suicidio. La sua passione per la musica nonostante tutto va avanti e continua a fare concerti. Ed attorno ai 30 anni impara ad essere indipendente anche nella scrittura dei brani, fino a poco tempo prima non sapeva ne leggere ne scrivere. Ma la storia finisce proprio sul palco. Ha un ictus e dopo 2 giorni ci lascia. Una grande donna spesso scomoda per le canzoni che denunciavano la situazione precaria dei più poveri. Resta di lei, La casa, i libri, i dipinti, la scrittura a mano libera, una piazza a lei dedicata e la sua grande voce che ancora oggi rappresenta la Sicilia! Bigsicilia rosabalistreri licata film cantautrice cutiludissi mamachitempufaalupaisi moru

♬ suono originale – Big Sicilia – Big Sicilia

Ringraziamo Big Sicilia per averci concesso l’uso del suo video

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Cronaca

Papa Francesco – Oggi anche a Pantelleria suoneranno le campane come a Lampedusa

Direttore

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Oggi anche la chiesa madre di Pantelleria suonera le campane a favore dell’iniziativa dei pescatori di Lampedusa

Oggi, poco prima della cerimonia funebre del nostro caro Papa, la marineria e tutti i pescatori italiani si uniranno in un commosso saluto. Onoreranno la sua memoria suonando le sirene dei loro pescherecci in tutta Italia, in segno di rispetto e riconoscenza per il suo profondo legame e la sua vicinanza al mondo della pesca.
Questo gesto vuole essere un segno di profondo rispetto e un tributo al legame speciale che Papa Francesco aveva con la comunità dei pescatori. È un modo toccante per la marineria di esprimere il proprio cordoglio e riconoscere il suo legame con Papa Francesco.

E oggi, anche la Chiesa Madre SS Salvatore di Pantelleria oggi alle 9:45 suonerà le campane a favore dell’iniziativa dei pescatori lampedusani per l’ultimo saluto a Papa Francesco.

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Cultura

Papa Francesco, diocesi si raccogli in cattedrale. Vescovo “Lo sentiamo vivo in mezzo a noi, voce che ancora ci sussurra!

Matteo Ferrandes

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Monsignor Giurdanella ha ricordato i due incontri col Santo Padre
«Papa Francesco amava ricordarci che “Dio ci precede sempre, anche nel dolore, nella
sofferenza, nell’incomprensione”, e oggi lo sentiamo vivo in mezzo a noi, pellegrino tra i
pellegrini, compagno del nostro cammino, voce che ancora ci sussurra: non abbiate paura di
lasciarvi ardere dal Vangelo». È questo uno dei passaggi dell’omelia del Vescovo monsignor
Angelo Giurdanella pronunciata ieri sera in Cattedrale a Mazara del Vallo durante la santa
messa in ricordo di Papa Francesco. La Diocesi ieri sera si è raccolta per una preghiera in
suffragio del Santo Padre scomparso lunedì scorso. Insieme al Vescovo hanno concelebrato
monsignor Vito Rallo, Arcivescovo titolare di Alba e già Nunzio apostolico in Marocco, il
Vescovo emerito monsignor Domenico Mogavero e il clero di tutta la Diocesi. «Francesco ha
sognato un mondo dove la Chiesa “esce” – ha detto monsignor Giurdanella – “si sporca le
mani”, si fa “ospedale da campo”, lui si è messo in viaggio con noi fino alla fine, perché uno
riceve la vita quando la dona, quando la spendi». Il Vescovo ha aggiunto: «Anche noi
abbiamo riconosciuto Cristo nei gesti di Papa Francesco: nello spezzare il tempo per gli
ultimi, nell’abbraccio dato a un malato, nel pianto silenzioso davanti al dolore del mondo, al
chinarsi a lavare i piedi dei piccoli della storia».
IL RICORDO DEGLI INCONTRI – Monsignor Angelo Giurdanella, durante l’omelia, ha
ricordato i due momenti in cui ha incontrato Papa Francesco. Il primo 8 anni addietro: «Mi
arrivò una telefonata del suo segretario che mi invitava a presentarmi a Santa Marta per
concelebrare la santa messa col Santo Padre – ha detto – per farmi riconoscere mi fu detto di
mettermi in coda alla fila. Quell’incontro era per consegnarmi una persona a cui lui teneva e
che era in uno stato di bisogno. E mi disse in quale piazza a Roma dovevo incontrarlo e come
dovevo farmi riconoscere. Un amore personale: il Papa che ha la cura della Chiesa universale
riesce a fermarsi anche per una sola persona». Il Vescovo ha ricordato anche l’ultimo
incontro, a febbraio scorso, in occasione del pellegrinaggio diocesano a Roma: «Al termine
dell’udienza del mercoledì, noi Vescovi presenti andammo a salutarlo, ero per ultimo e dissi a
lui: “Santità, la Chiesa di Mazara le vuole bene, la segue e prega per lei. Lui mi ha
accarezzato la mano, mi ha guardato negli occhi con un sorriso che era una benedizione per la
nostra Chiesa». Alla celebrazione di ieri sera erano presenti anche rappresentanti delle Forze
dell’ordine, il vicario del Prefetto di Trapani, una squadra di vigili del fuoco e un gruppo di
volontari sanitari.

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