Comunità
Aprilia-Pantelleria, Concorso Nazionale di Poesia “La Cossyra”. Tutti i premiati nell’articolo

Si è svolta ieri pomeriggio la premiazione del I Concorso Nazionale di Poesia “La Cossyra”, nei locali della Cooperativa omonima a Le Ferriere di Aprilia.
Presenti la giuria nelle persone di Gianni Bernardo e Anita Brignone, e Mirko Caiussutti, rappresentante dell’associazione “Giochi di una volta”, organizzatrice della manifestazione.
Era, altresì, presente il Presidente della Cooperativa Franco Ferreri, che ha anche partecipato come autore molto commosso al momento della lettura della sua toccante e nostalgica poesia.
Per motivi di salute, la giurata Pina Farina non ha potuto partecipare.
Tanto il pubblico intervenuto, di Pantelleria e non, alla celebrazione, condotta dalla giornalista Marina Cozzo e che ha avuto il patrocinio del Comune di Pantelleria.
- All-focus
Così ha vinto:
Primo Premio: Rosanna Gabriele con “Isula luntana”
Secondo Premio: Angelina Rodo con “Terra a mmari”
Terzo Premio: Maria Teresa D’Aietti “Nonna dove sei nata tu”.
Ecco tutte le poesie vincitrici:
Rosanna Gabriele con “Isula luntana”
Angelina Rodo con “Terra a mmari”
Menzu u mari na terra nivira cu na muntagna mi veni ‘nsonnu cu l’archi na li strati stritti e ‘mbalatati… U Casteddu cu mari chi lu carizza… u Municipiu cu i finestri a d’arcu… a Chiesa da Cuncizioni… San Nicola o Burgu, a bedda piazza granni u chianu nicu e… l’omini cu vistitu a doppiu pettu u cappeddu ‘n testa… e i fimmini cu a vistina longa… a viletta ‘n facci… e o misi i ghiugnu a cursa di scecchi o Vagnu… a festa di San Ciuvanni e Petru… e u porto vecchiu i varchi chini di racina duçi di passuli… di spiranzi. Pantiddraria d’una vota cu a pasta mmanu cu i spinci e u gaddu chinu a San Martinu cu i mustazzola i meli o di vinucottu chi si manciannu sulu pi Natali… e i cannateddri u iornu di Pasqua… Pantiddraria d’una vota chi canuscia sulu u cafè di Titta Policardu e Turi Rizzu… e u ballu a li festi cumannati… Tannu, granni e nichi, tutti ernu cuntenti di chiddu c’avinnu e o Signuri sulu a saluti dumannannu, isannu avutu u biccheri di vinu doppu na iurnata di travagghiu duru. Quantu tempu di tannu passau Quantu cosi pi ttia canciaru… sulu u me bbeni è sempi chiddu e ieu t’accettu cussì… comu si… picchi tu, isula mea, nenti pò fari… sulu i to figghi ci annu a pinsari…
Maria Teresa D’Aietti “Nonna dove sai nata tu”
“Nipote meo, je nascie nta’ un isola
Nica e nivira, m’enzu lu mari
Cussi chiaro
ch si vidunu puri lì pisci natari.
Je un saccio si tu mi capisci
Ma Este un posto unni tutto era a u so posto
Unni, u zu turi, u zu chicchino, u zu brasi
Si susinnu a matina, prima chi ghiurnava
E cu u trusciu e lu fiaschiceddru di vinu
Cu Lu sceccu s’igninnu a travagghiari
E mentri scinnia u sceccu s’innacava
Una vota di ca una vota di dra.
A sira turnannu a u loco stanchi morti
E ogni jorno chi passava
Ernu sempre chiu’ curvi pi zappari
Chiddri cippa, vasce, vasce.
A za Tina, a za Pippina
Muncinnu. E cugghinnu l’erba
Pi li vacchi e la crapareddra
E facinnu tumazzu friscu friscu
E li pani e viscotto!!!!
Sorte di sciavuru…..
U mi pozzu scurdari.
Quannu era Pasqua e Natali quali regali!!!
Quali panettoni!!!
C’era u beddru gaddru chinu
Di muddrica di pani e mennuli
Fattu cu u suco di stratto.
U zu Turi Quannu era festa
Si mittia a so ghiacchetta di frustagnu
E la coppola nivira pirchi C’era sempre
Un morto di ricurdare
E doppo va a jucari a carti
E viviri una gazzusa.
A za Tina risittava e facia quasette.”
“Nonna non ho capito niente
Esiste questo posto?”
“Certo nipote mia ma è tutto cambiato.
Questi sono i miei ricordi
che portero’ nel cuore
Finché vita avrò.”
Cultura
Divieto dei cellulari a scuola, le reazioni degli studenti di Pantelleria

Sul non uso dei telefoni in classe: interviste a Filippo Maccotta e Emanuele Pinna
Tra le diverse novità che interessano il mondo scolastico, dal 15 settembre 2025 per la Regione Siciliana, tra i banchi delle scuole di ogni ordine e grado è vietato l’utilizzo cellulare.
Figli e famiglie sono divisi: c’è chi la ritiene una strategia formativa e chi, invece, non è d’accordo.
Abbiamo così voluto conoscere la reazione degli studenti di Pantelleria, su questa novità che tanto clamore ha riscontrato.
Sono stati scelti a campione due giovani di diversi contesti scolastici. Si tratta di studenti modello, molto impegnati e maturi per l’età e l’epoca storica che stanno vivendo.
Filippo Maccotta
Il primo, Filippo Maccotta, 15enne al II anno di liceo scientifico, ci ha innanzitutto spiegato che attualmente nel suo istituto i cellulari verranno conservati negli zaini, per tutto l’arco della giornata scolastica e non potranno essere usati nemmeno durante la ricreazione. Nel caso non dovesse funzionare, i docenti o chi per loro provvederanno a requisire gli smartphone.
“Anche prima durante le lezioni il telefono non si poteva utilizzare e sono d’accordo, ma il divieto di utilizzarli durante la ricreazione mi sembra esagerato. L’anno scorso, nonostante si potesse usare durante la ricreazione, stavamo in gruppo e non solamente al telefono. Reputo che sia un po’ inutile proibirlo durante la ricreazione e credo peggiori la situazione perché ci si sente più incatenati. “
Emanuele Pinna
La seconda testimonianza ci arriva da Emanuele Pinna, in classe terza media
Emanuele, cosa ne pensi di questa nuova normativa? “Sono d’accordo con questa nuova normativa perché permette a tutti noi studenti, soprattutto a quelli meno responsabili, di non usare il telefono a scuola. Siamo tutti più coscienti, sapremo quando è corretto utilizzarli e quando no. Sono favorevole al divieto.”
Giada Zona
Personaggi
Pantelleria – Aeroporto Armani, l’ok del Ministro Salvini

Salvini favorevole all’intitolazione dello scalo a Giorgio Armani
Il Comune di Pantelleria ha espresso il desiderio di intitolare l’aeroporto dell’isola a Giorgio Armani.
Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini è favorevole e ha sollecitato l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) affinché possa avviare tutte le interlocuzioni necessarie, anche con la famiglia del grande stilista, per valutarne la rapida fattibilità.
Il sindaco Fabrizio D’Ancona:
“Ringrazio il ministro. Voglio ringraziare a nome mio e di tutta la comunità di Pantelleria il ministro Matteo Salvini per essersi espresso favorevolmente all’intitolazione dell’aeroporto dell’isola a Giorgio Armani. Spero che l’iter possa concludersi presto”. Lo ha detto il sindaco di Pantelleria Fabrizio D’Ancona appresa la notizia che il ministro Salvini è favorevole alla proposta del Comune.
Cultura
Pantelleria e i suoi personaggi: Daniela Bisogni giornalista Rai porta l’isola nelle case degli italiani

Intervista a Daniela Bisogni: dopo i tanti servizi, siamo affascinati dal suo amore per l’isola in tutta la sua bellezza e criticità
Pantelleria, si sa, è un’attrattiva per moltissime persone e personaggi, cosiddetti “forestieri”, ma che sono così attratti e stregati dall’isola dalle prime visite, quasi incatenati, da non poterne fare a meno.
E’ quanto è accaduto anche alla giornalista Daniela Bisogni, che di recente ha fatto un servizio favoloso sulla morte di Giorgio Armani sul Tg2. Negli anni abbiamo potuto apprezzarla per altri lavori giornalistici, svolti con grazia e curiosità. Sempre per Rai2, la corrispondente ha trattato e tratta di Pantelleria sotto diversi temi: cultura, ambiente. archeologia, mare, e non di meno sui VIP che l’hanno eletta come propria dimora: memorabili i lavori su un altro personaggio del calibro di Filippo Panseca.
La reporter romana, con quel fare sofisticato e intellettuale, naturalmente, con addosso il suo immancabile cappello e che gira il mondo, ha creato un legame molto intenso con la nostra Perla Nera e abbiamo voluto indagare su questa passione che coltiva anche a distanza.
Dr.ssa Bisogni, da tempo lei realizza servizi su Pantelleria, come e quando nasce l’idea? “La prima volta nel 2010, con l’intento di far conoscere l’isola sia con una visita a piedi, trek, canoa e un itinerario in bicicletta. Poi nel 2013 l’allora caporedattore della Redazione Scienze del Tg2, Francesco Paolo Cozza, grande amante di Pantelleria, mi chiese di fare un servizio sui conigli che infestavano l’isola e, successivamente, mi mandò per scongiurare la chiusura del Punto Nascite dell’Ospedale. In seguito ho realizzato anche servizi di cultura e archeologia.”
Il suo lavoro rappresenta una importante fonte di conoscenza della nostra isola, ma anche di promozione. Quanti servizi ha realizzato nel tempo, per la Rai, diventando quasi un appuntamento, una puntuale informazione sulle peculiarità che la caratterizzano? “Grazie per l’attenzione al mio lavoro. Non saprei dire quanti servizi ho realizzato nel tempo. Di certo ho cercato di valorizzare gli aspetti meno conosciuti dell’isola, come vita e arte del compianto Filippo Panseca, oppure mettere in risalto a livello nazionale notizie come quella del Time “World’s Greatest Places 2023“, ossia Pantelleria elencata tra i posti più belli del mondo.“
Chi o quali sono le sue fonti? “Le fonti sono sempre di prima mano, ma non si rivelano!”
E’ giusto, ci può stare. Quale aspetto della Figlia del Vento l’ha colpita e affascinata maggiormente? “Dall’inizio certamente il carattere selvaggio che aveva conservato fino ai giorni nostri, quasi fosse ferma nel tempo, le acque cristalline, tra le più limpide che esistano, il vento, i trek a piedi e i fenomeni termali che offrono la possibilità di fare il bagno tutto l’anno. Il massimo è il giro dell’isola in barca, per visitare calette incantevoli raggiungibili solo via mare….”
Invece, quale personaggio pubblico o “comune” l’ha incuriosita di più e perchè? “La gente comune. I panteschi all’inizio sembrano chiusi, timidi, una natura che viene forse da secoli di isolamento, ma se poi dimostri loro che sei affidabile, sono molto generosi. Solo non capisco come mai spesso vengano considerati come “turisti” molti non panteschi che abitano o hanno il dammuso qui da anni. Comunque, con i neonati ormai sempre in terraferma, tra cent’anni non ci saranno più nativi panteschi.”
Lei raggiunge da tanto tempo l’isola, molte volte l’anno, per rispondere ad un richiamo. Quando o cosa ha determinato questa scelta? “La prima volta, di novembre, ho cercato sulla cartina il punto più a sud d’Italia, alla ricerca di sole e caldo, mentre invece ho trovato pioggia e freddo. Mi hanno consolata le acque calde del lago di Venere e un’accogliente vita sociale serale. Poi mi sono innamorata dell’isola, dove torno più volte l’anno.”
La professionista, caratterizzata da una grande capacità empatica con le persone e i luoghi, è stata critico e giornalista cinematografica per carta stampata e Rai per anni, prima di approdare al Tg2 ha continuato a occuparsi anche di cinema. Maggio scorso sempre per il Tg2 Daniela Bisogni era inviata al Festival di Cannes.
Ma riprendiamo l’intervista.
Pantelleria è anche stile di vita, fatto di tempi, isolamento, natura tutti a volte avversi e a volte piacevoli e avvolgenti: ci si rispecchia? “Pantelleria è bellissima così! E, come tutte le isole, ti abitua ad adattarti all’isolamento, che può essere positivo: per esempio ho imparato a fare tante cose che, prima, in città, non mi sarei mai sognata di affrontare! Però Pantelleria sta cambiando in fretta…chi la ama e gli abitanti devono forse fare di più per preservarla…penso per esempio ai rifiuti che, soprattutto d’estate, sembrano trasformare molti siti in discariche a cielo aperto. Mi dispiace anche molto vedere nell’abbandono terreni un tempo coltivati. Così lontana dalla costa, l’isola dovrebbe essere in parte autosufficiente, come lo era prima. Non si può puntare tutto sul turismo e la cementificazione. Occorrono nuove iniziative.”
Quest’ultima domanda si collega al fatto che moltissime persone, ad un certo punto, mollano tutto e scelgono l’isola come propria dimora definitiva e senza scadenza. Tornano in terraferma solo per brevi periodi, fremendo dalla smania di ritoccare il suolo roccioso e rovente pantesco, Secondo lei, perchè? “Me lo sono chiesta tante volte. Soprattutto ho notato, negli anni, una gran quantità di persone che, talora anche dopo pochi giorni che sbarcano sull’isola per la prima volta, già pensano a comprarvi un dammuso. Questo, oltre alla bellezza della figlia del vento, forse è dovuto all’energia del Vulcano, un fatto più o meno evidente. Una volta ho letto che una ricerca dell’università di Catania aveva stabilito come i principi attivi di alcune erbe officinali vengano esaltati se coltivate sull’Etna. Chissà, forse, potrebbe essere vero anche per gli umani a Pantelleria?”
Immagini di Peppe Aiello
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