Cronaca
Ancora Spari nella città di Vittoria, un ferito in ospedale

È accaduto in via Rosolino Pilo, in pieno centro cittadino. L’uomo, raggiunto da alcuni proiettili, è stato trasportato in ospedale. Un uomo è stato ferito con colpi di arma da fuoco ieri sera, poco dopo le 19, a Vittoria. È accaduto in via Rosolino Pilo, in pieno centro cittadino. L’uomo, raggiunto da alcuni proiettili, è stato trasportato in ospedale a Vittoria: secondo i medici non sarebbe in pericolo di vita. Le indagini sono condotte dai carabinieri.
La ricostruzione dei fatti
Il ferito è Francesco Lo Monaco, un pluripregiudicato che in passato era scampato ad altri agguati. Lo Monaco alcuni anni fa aveva sfregiato al volto un componente della famiglia di Elio Greco, sottoposto a confisca beni e padre di Rosario, l’uomo che due anni fa alla guida di un Suv travolse e uccise due bambini a Vittoria. Da quanto appreso, inoltre, Lo Monaco ha percorso qualche metro prima di accasciarsi al suolo. L’uomo che ha sparato un solo colpo ha utilizzato un’arma corta, forse un calibro 7,65 o un calibro 9, ferendo la vittima al fianco. Le telecamere di videosorveglianza non sono molto frequenti in quella via, ma gli impianti delle vie adiacenti e dlla centralissima via XX Settembre potrebbero dare elementi utili alle indagini.
Le parole del sindaco
“Accadono fatti inquietanti – ha detto il sindaco, Francesco Aiello – La sparatoria di ieri sera è il segnale di un malessere che va prontamente individuato, studiato e affrontato. In qualunque momento e in qualunque quartiere di Vittoria, ci si può trovare di fronte a gente che spara. La nostra città ha bisogno di una vasta rete di telecamere di video sorveglianza, e, se dovesse servire, anche dell’utilizzo di droni”.
Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi
Ambiente
Pantelleria, nuovo distacco di energia elettrica: 5 agosto 2025

Per il giorno martedì 5 agosto, la Società SMEDE ha programmato distacco di energia elettrica per esigenze di servizio, nelle contrade di seguito riportate nell’avviso pubblico
Cronaca
Chiuso Castello di Pantelleria per motivi di sicurezza

E ora tutti gli eventi in programma?
L’Amministrazione Comunale informa la cittadinanza che, a seguito di un’ispezione tecnica condotta oggi dai funzionari del Demanio dello Stato, è stata disposta la chiusura immediata del Castello di Pantelleria per motivi legati alla sicurezza strutturale dell’edificio.
Il provvedimento ha carattere precauzionale e si rende necessario al fine di garantire l’incolumità dei visitatori, del personale e di tutti i cittadini, in attesa di ulteriori accertamenti e degli eventuali interventi di messa in sicurezza o adeguamento che verranno valutati nei prossimi mesi.
La chiusura resterà in vigore fino a nuova comunicazione.
Pur comprendendo il dispiacere che questa decisione potrà suscitare, specie in un periodo di alta affluenza turistica, contiamo sulla comprensione della cittadinanza: la sicurezza pubblica rappresenta, e continuerà a rappresentare, una priorità assoluta per questa Amministrazione.
Seguiranno aggiornamenti tempestivi non appena saranno disponibili nuove informazioni.
Salute
Quando la vita umana prevale: FISA, ANAB e SIPEM, insieme per la Sicurezza Acquatica

L’unione tra la Federazione Italiana Salvamento Acquatico (FISA) e l’Associazione Nazionale Assistenti Bagnanti (ANAB), un passo significativo nello studio e ricerca che continua. Questa sinergia a tre voci è un esempio lampante di come, quando l’interesse primario è la salvaguardia della vita umana e NON il mero guadagno o il potere politico, portino a benefici inestimabili per l’intera umanità. In un settore delicato come quello del soccorso in acqua, dopo questi tragici avvenimenti, l’integrazione di competenze diverse non solo ottimizza gli sforzi, ma eleva gli standard di sicurezza a vantaggio di chiunque si trovi in difficoltà, convinzione questa di tutti i presidenti delle tre organizzazioni FISA, ANAB E SIPEM.
Questa alleanza a tutto tondo sottolinea un principio fondamentale: la professionalità è la vera chiave di volta. Non si tratta di un optional, continua il presidente Perrotta, ma di una necessità imprescindibile. Ogni istruttore, ogni ente formativo e ogni bagnino deve possedere tutte le strategie sia di insegnamento che di impiego e deve garantire una preparazione impeccabile.
I grandi incontri politici dove non scaturisce nient’altro che mera politica tra potenti, porta il soccorso a restare un presente lacunoso già passato dove le conseguenze restano solo a chi perde un una vita. Non basta infatti la sola preparazione tecnica, non basta il raggiungimento di tempi con un cronometro per affrontare situazioni di emergenza in acqua; è fondamentale che gli operatori siano dotati sia degli strumenti psicologici per gestire lo stress per restare concentrati sotto pressione e offrire a loro volta supporto emotivo, sia alle vittime che ai colleghi dopo eventi traumatici.
La preparazione di un soccorritore parte da una consapevolezza del proprio mestiere, del rischio e della percezione dei pericoli ad esso connessi.
Per gli utenti, per i genitori, per chiunque si avvicini all’ambiente acquatico, diventa cruciale verificare e pretendere questa professionalità. Chiedere credenziali, informarsi sui percorsi formativi, assicurarsi che gli istruttori siano costantemente aggiornati, e che la loro formazione includa anche aspetti psicologici, non è un’eccessiva pignoleria, ma un atto di responsabilità.
La superficialità o l’improvvisazione in questo campo possono avere conseguenze devastanti come gli ultimi accadimenti, Incidenti che avrebbero potuto essere evitati, dolori profondi e perdite irreparabili sono spesso il risultato di una mancanza di preparazione o di un’attenzione insufficiente agli standard. Per questo, l’unione di FISA, ANAB e SIPEM è un messaggio chiaro: lavorando insieme, con un focus incrollabile sulla qualità e sull’etica, e con una vision che abbraccia ogni aspetto dell’emergenza, si possono prevenire tragedie e garantire un ambiente acquatico più sicuro per tutti. È un invito a ogni cittadino a non accontentarsi, a esigere il massimo da chi è preposto alla sua sicurezza e preparazione e per riconoscere questo valore inestimabile della vera professionalità.
Le leggi devono cambiare a vantaggio della vita umana attraverso lo studio degli incidenti passati per scelte più giuste per il futuro.
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